Piano bike-sharing Palermo: i dettagli e le proposte

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Si è svolta ieri la conferenza stampa di presentazione del Piano per il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico nella città di Palermo.

Alla presenza di alcune associazioni (Palermo Ciclabile, ItaliaNostra, Museo Palazzo Asmundo, WWF, MobilitaPalermo), l’amministrazione nella persona dell’Ing. A. Mazzon (assessorato Ambiente), ha illustrato le linee generali del progetto e contestualmente recepito e accolto alcune proposte sul piano già finanziato. Da segnalare l’assenza della stampa locale.

La città di Palermo si appresta pertanto ad avere il suo primo servizio di bike-sharing, e vediamo subito i dettagli. Il progetto generale comprende interventi su infrastrutture e servizi. Per quanto riguarda il primo aspetto saranno acquistati:

n. 10 Pensiline fotovoltaiche con illuminazione Led;
n. 20 cicloposteggi attrezzati per il bike sharing con sistema di gestione per 10 colonnine ciascuno;
n. 24 citycar elettriche tipo utilitaria;
n. 100 biciclette tradizionali;
n. 100 biciclette elettriche;
n. 10 scooter elettrici;
n. 56 auto a metano per servizio car sharing per  potenziamento attuale servizio ICS
n. 40 aree attrezzate per il parcheggio delle auto in car sharing;
Attività di promozione e di monitoraggio dei risultati.

Il primo stralcio di bike & scooter sharing della città di Palermo, in considerazione del budget finanziario disponibile con il Bando del MATTM, è composto da una rete di n.3 cliclo-posteggi, ubicati lungo il principale asse della città: la Via Libertà – Ruggero Settimo, al fine di costituire un primo stralcio di un sistema di trasporto pubblico alternativo all’auto privata. Probabile la riabilitazione del vecchio percorso ciclabile lungo i marciapiedi di via Libertà (in maniera corretta).

 

Prospetto laterale e  frontale di un ciclo-posteggio.

Prospetto pensilina singola e doppia.

Caratteristiche delle pensiline sarà la possibilità di poter essere spostate in altri siti (nessun intervento in scavo). Ciò tornerebbe utile nel caso in cui una pensilina non venisse sfruttata in una determinata zona.

Circa l’ubicazione di alcuni cicloposteggi, Mobilita Palermo ha proposto l’installazione degli stessi nell’estrema vicinanza delle nuove fermate/stazioni del Passante Ferroviario. Lo scopo è di creare dei piccoli nodi d’interscambio fra Bus-Bici-Passante Ferroviario o addirittura alcune stazioni diventerebbero principali nodi fra Bus-Bici-Passante Ferroviario-Tram-Car Sharing. L’Amministrazione si è mostrata favorevole alla proposta ed accoglierà inoltre da parte nostra, una lista delle possibili strade per l’installazione dei futuri cordoli.

Sull’ubicazione dei rimanenti cicloposteggi, l’Amministrazione fornirà un link che pubblicheremo nei prossimi giorni. I potenziali fruitori potranno registrarsi al portale e indicare il loro percorso abitudinario in bici. In questa maniera, si spera di raccogliere delle indicazioni tali da poter elaborare i nuovi punti di ubicazione dei cicloposteggi.

Sulla gestione del servizio bike sharing, si vedrà entro un mese circa se affidare la gestione (controllo, manutenzione, gestione) del servizio ad un soggetto privato anzichè Amat.

Si evidenzia inoltre la costruzione della nuova stazione di rifornimento metano all’interno del parcheggio di viale Francia. Rifornimento che sarà possibile raggiungere inizialmente da viale Strasburgo  e successivamente da via U.La Malfa attraverso il futuro prolungamento di viale Francia (lavori Passante Ferroviario tratta B).

 

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8 Thoughts to “Piano bike-sharing Palermo: i dettagli e le proposte”

  1. matteo O.

    Fantastico! un ulteriore passo verso la chiusura alle auto del centro storico.

  2. Metropolitano

    Ma dato che altri interventi più consistenti e più importanti non sempre vengono tenuti in considerazione (come gli svincoli tangenziale o il piano urbano traffico), la Stampa locale si sarà rifiutata a venire perchè il livello di serietà di questa dannata amministrazione è così basso, anzi proprio terra-terra che non vale manco la pena di sprecare tempo per i reportage.
    Finchè si parla di un semplice Piano le cose non cambiano, ma quando le si mettono in atto e si inaugurano allora sì che si può fare una valutazione finale sui servizi attivati in questa città.

  3. V:E:N:D:E:T:T:A

    cioè ,scusate 100 bici tradizionali per 10 pensilline, quindi 10 a stazione?

    Di video sorveglianza non se ne parla.

    Non si potrebbero realizzare Dei parcheggi per le bici private,magari accanto a quelle eletriche oppure dobbiamo per forza pagare, pure per andare in bici?

  4. Bisogna vedere a chi verrà affidato il servizio di gestione.
    Se dovesse essere un privato, forse, ci sarebbero più chance di salvaguardia degli stalli e delle bici, perchè sarebbe interesse del gestore custodire il tutto.
    Occorre capire se i fondi disponibili sono sufficienti a coprire anche questi costi di sorveglianza.

  5. Irexia

    Era anche ora che si pensasse che a Palermo si potesse attivare questo servizio, ma sollevo le stesse osservazioni di vendetta: per incentivare il trasporto su bici bisogna anche prevedere degli stalli per incatenare le proprie di bici, ovviamente anche questi sotto il vigile controllo di telecamere come quelli del bike-sharing e vietati ai motorini!

  6. thesearcher

    Ragazzi, ottima cosa questa del bike sharing e anche il progetto non sembra male. Purtroppo, senza essere disfattista, Palermo e i palermitani non sono in grado di gestire queste cose.
    La città è allo sfacelo più completo. La Polizia Municipale è di un’incompetenza vergognosa che dovrebbe essere riformata e il comandante di questo corpo dovrebbe vergognarsi. Non esistono controlli, prevenzione non fa parte del vocabolario dell’amministrazione, manutenzione altrettanto, continuità di servizio un termine forse di una lingua sconosciuta…insomma.
    Il confronto del senso civico di questa città con quello di altre che fanno le cose per come si deve (senza essere dei geni nella gestione di progetti simili) è veramente impietoso per Palermo.
    Questa città è abbandonata a se stessa nell’incuria e nell’indifferenza dei cittadini in primis.
    Guardate i cestini agli angoli delle strade: divelti, assenti, rubati, incendiati.
    Guardate i graffiti sui muri di palazzi, monumenti, statue, chiese
    Guardate la segnaletica orizzontale e verticale: sbiadita, inesistente, non illuminata, posizionata male e se non lo è non rispettata perchè la Polizia Municipale non controlla e non eleva multe.
    Guardate i parcheggiatori abusivi padroni di ogni strada e angolo…
    Guardate l’illegalità diffusa di negozi che occupano suolo pubblico, bancarelle, auto parcheggiate sulle strisce, davanti le fermate autobus…
    E allora: possiamo mai credere che un’iniziativa del genere abbia un successo?? Basta che vediate che fine hanno fatto i cestini per la raccolta degli escrementi dei cani…abbandonati a se stessi!!
    Vedrete che non se ne farà nulla…e se qualcosa si farà, sarà un fallimento come è fallita questa città e la cittadinanza.
    Se non si crea una nuova cultura del rispetto verso il prossimo e della cosa pubblica sin dalle scuole primarie, non si va da nessuna parte…e purtroppo, non se ne vede neanche l’ombra. Siamo una società fallita!
    Scusate, forse uno sfogo ma sono dati di fatto…

  7. gae

    Ma scusate non si era parlato di circa 18 autobus a metano in questo progetto??che fine hanno fatto?? spero vengano comprati! perchè palermo in questo momento ne ha bisogno.

  8. DANY

    Concordo in pieno co theSearcher…Pienamente d’accordo e’ la realta’ siciliana, palermitana, i cittadini in primis sono dei disfattisti!

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