Piazza Castelnuovo si rinnova: nuove panchine per un’esperienza migliore

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Vi mostriamo una novità da piazza Castelnuovo.

Sono state installate da pochi giorni nuove panchine che hanno rimpiazzato le vecchie.

Queste nuove panchine a nostro avviso migliorano l’aspetto della piazza offrendo un risultato esteticamente gradevole.

Le sedute offrono un’immagine più moderna e innovativa, che attira l’attenzione dei passanti e rende la zona più vivace e accogliente.

Con un design moderno, sono state realizzate con materiali in grado di resistere all’usura e alle intemperie.

Il design accattivante si integra perfettamente con lo stile architettonico della piazza e ne valorizza l’aspetto.

Il nuovo arredo urbano è stato accolto con grande entusiasmo dai cittadini che frequentano la piazza, che hanno potuto godere di un’esperienza diversa rispetto alle vecchie panchine.

L’installazione di queste nuove panchine è un esempio di come l’arredo urbano possa contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Non solo panchine, ma anche nuove fioriere, poste a margine dell’area centrale della piazza, come a voler recintare il cuore di questo spazio.

Che fine hanno fatto le vecchie panchine? Sono state spostate lungo il perimetro dell’area pavimentata.

L’installazione delle nuove panchine in piazza Castelnuovo rappresenta un esempio virtuoso di come l’arredo urbano possa migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Speriamo che in futuro si possano realizzare altre iniziative simili, per rendere Palermo sempre più bella e accogliente per tutti.

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20 Thoughts to “Piazza Castelnuovo si rinnova: nuove panchine per un’esperienza migliore”

  1. punteruolorosso

    sarebbe bello se riaccendessero le stelle sul pavimento di piazza politeama.
    quanto alle poltrone, meglio queste che quelle a forma di tabuto.
    mi aspetto qualcosa dalla fermata dell’anello ferroviario e del tram, e spero che in futuro ci sia anche una fermata della metro leggera automatica ad essa collegata in sotterranea. allora sì che la piazza decollerebbe. ma in questo momento mi viene in mente che la linea a del tram è stata depennata per ragioni estetiche e di salvaguardia del centro storico e dei platani. giusto: lasciamo che il centro storico e i platani vengano salvaguardati dai gas di scarico delle macchine e dei motori.

  2. Giovanni

    Scusate la pignoleria ma quella nelle foto è Piazza Ruggero Settimo, Piazza Castelnuovo è quella di fronte.

  3. vicchio65

    Ottimo!
    Esempio di come alle volte basti poco per rendere un panorama piacevole!
    Grande Punteruolo!!!! Mi hai fatto ricordare il pavimento stellato del 2000!!! Quello si che era spettacolare!
    Poi purtroppo si è guastato (qualche malalingua ha parlato di sabotaggio) e neanche i lavori di ripristino del 2010 sono bastati…
    Sarebbe proprio bello riaccenderli, ma dopo tanto tempo temo che non sia più possibile 🙁

  4. Palermo Capitale

    La grande “Piazza Politeama” potrebbe essere l’unica piazza per concerti a Palermo essendo le altre tutte alberate…
    La grande “Piazza Politeama” che guardi al mare attraverso via Amari..
    Una piazza sul modello di Piazza Duomo a Milano Piazza Plebiscito a Napoli Piazza Maggiore a Bologna Piazza della Libertà a Salerno Piazza del Popolo a Roma ma a PALERMO guai a toccare qualcosa subito scendono in campo sinistri Legambiente Italia Nostra Argiroffi Forello Giusto Catania storici comitati civici ….
    Eppure BASTEREBBE “UNIRE” i marciapiedi di Piazza Castelnuovo e Ruggero Settimo con la unione delle basole tra le due piazze, eh sarebbe une delle piazze piu’ grande d’Italia la grande Piazza Politeama ma solo a Palermo si vedono queste cose, Napoli Bari Salerno per rimanere al sud sono 40 anni avanti a noi…

  5. Athon

    Trovo molto bella l’idea proposta da Palermo Capitale. Non sarebbe così difficile da realizzare.

    Quanto al nuovo arredo urbano, piace anche a me.

    L’unica mia preoccupazione è che quelle belle panchine bianche possano suscitare il malsano interesse di qualche vandalo. Mi chiedo Piazza Ruggero Settimo e Piazza Castelbuono siano coperte d impianti di sorveglianza. Se fosse piazzato un numero adeguato di telecamere di sicurezza un po’ dappertutto, nel centro storico e altrove, a me non dispiacerebbe. Le città del nord Italia ne sono stracolme, come pure i piccoli paesini. Forse ve ne sono addirittura troppe. Sono accompagnate da cartelli con i quali si informa sulla loro presenza, e in genere non vi è scritto “area sottoposta a videosorveglianza”, bensì “telecamere amiche”.

  6. Irexia

    Belli i nuovi arredi sì, concordo con l’articolista: l’arredo urbano migliora la qualità della vita dei cittadini (“la bellezza salverà il mondo” cit.).

    È vero, punteruorosso, me n’ero dimenticata, quelle lucine erano veramente fighe! 😃 Erano messe a casaccio oppure riproducevano il vero cielo stellato? Sarebbe (stato) molto bello se fosse la seconda, e il selciato potrebbe tracciare le costellazioni, i segni zodiacali…

    @Palermo Capitale ma è possibile che nel 2023 si debba ancora utilizzare un modo di argomentare così puerile da demonizzare chi non la pensa come te?! Avere rispetto dell’altro e delle sue opinioni è alla base del vivere civile!
    In ogni caso, trovo anch’io che quello spazio così grande potrebbe essere utilizzato per fare uscire la cultura musicale dai teatri e portarla tra la gente che, magari, sentendo per la prima volta certe melodie, scoprirebbe pure che ne ha piacere e, chissà, potrebbe comprare un biglietto a teatro! 😃 Tuttavia se ben ricordo, a piazza Castelnuovo (hai ragione Giovanni!) c’è un palchetto della musica: una piccola orchestra potrebbe suonare là e allietare le orecchie troppo avvezze a trap e traffico!

    A piazza Ruggero Settimo io invece vedrei una piccola alberatura, di aranci amari, perché francamente sono un po’ stufa di vedere piantine che stentano all’interno di vasi inadeguati; è proprio il messaggio che dà questo modo da poveracci di rinverdire la città: la natura deve essere circoscritta, messa in un agnúne, è sufficiente mettere quattro frasche qualunque così, tanto per poter dire di averlo fatto, passare più una pennellata di ducotone verde piuttosto che impiantare della flora, rigorosamente autoctona e mediterranea… Le alberature di aranci amari, come dicevo, li metterei in fila come a fare da tappeto rosso (verde e arancio, meglio) verso l’ingresso del Politeama e vicine alle sedute, in modo da essere all’ombra e potercisi sedere anche con la calura estiva e godere di questo bello spazio in centro città che merita di essere vissuto

  7. Palermo Capitale

    x IREXIA, detto da voi sinistra …che ci avete sempre osteggiati sempre ostacolati sempre no…a tutto..
    Ecco ultima tua bagianata altre piante a Piazza Ruggero settimo ? ma sei seria ? Si ci facciamo un giardino ma pi fauri…
    Dpve si dovavano impiantare al Foro Italico e farlo divetare una villa sul mare, avete detto sempre NO a Piazza Riggero Settimo aranci amari? Stai parlando di Palermo la 5′ citta’ d’Italia non san cipirello o corleone …o paterno’ o musumeli…
    Si immaggino piazza Plebiscito con una foresta o Piazza della Libertà a Salerno con un alberi o piazza Maggiore a Bologna con aranci amari , ma finitela con questa mentalità viddana di paese, Palermo e’ la 5° città d’Italia ha bisogno di grandi spazi non di giardini, ricordo il Festivalbar fu scelta Catania per la Piazza Duomo che e’ una piazza senza nemmeno un albero fu’ scartata Palermo perché aveva piazza tutte con aiuole e alberata senza poter farci concerti….povera Palermo in mano questa gente integralisti senza cognizione.

  8. davide

    Palermo capitale ha ragione: a che servono gli spazi verdi? abbattiamo tutti gli alberi cosi avremo concerti neomelodici in ogni piazzetta della città 🙂 un ragionamento che non fa una grinza.

    PS: per curiosità, puo definire esattamente cosa intende per ‘grandi spazi’? Chiedo per un amico

  9. Irexia

    @davide Pensa che in quel borghetto di Milano hanno messo a piazza duomo delle palme togliendo basole di marmo! Che provincialotti! 😮 Che poveracci a tenere il parco Sempione in pieno centro cittadino dietro il Castello! Se solo lo asfaltassero, vedresti i concerti che si farebbero, vedresti quanti artisti anche internazionali andrebbero! E invece no, quel borghetto gode nel rimanere chiuso in se stesso, nella propria arretratezza, rifiutando il mondo intero! Che sciocchi!
    Anch’io come te, vorrei sapere quale sia la grandezza auspicata: quella, per esempio, adeguata ai comizi? Le statue e i monumenti della piazza di cui parliamo sono un intralcio oppure possono stare?

    @ Palermo capitale “Noi, voi”…, da come scrivi, dalla foga che ci metti, si intuisce che tu abbia a cuore la nostra città, ma il confronto sarebbe più costruttivo (anche su questo sito, dove noi non siamo nessuno, se non cittadini senza incarichi politici o amministrativi) abbandonare la religione manichea che divide con un taglio netto il Bene e il Male riservando a se stessi il primo e attribuendo il secondo a chi non la pensa allo stesso modo, come se l’altro non potesse, per definizione, mai avere un’idea giusta o buona.
    Hai scritto talmente di getto che non ho capito chi voleva impiantare cosa al Foro italico, né quando; potresti spiegarmi meglio, per favore?
    Io ho voglia di conoscere e sapere, ti ascolto.
    Se ben ricordo, a cacciare le giostrine (queste sì da paesello ignorante!) fu un sindaco che, da come scrivi, immagino non appartenga al colore politico in cui tu ti identifichi…
    Deformi quanto ho scritto, ma io non ho parlato di giardino, ma di filari, di alberature, basse come gli aranci amari che quindi non ostacolerebbero affatto la visione del teatro Politeama, ma anzi lo esalterebbero… Poi dici “altre piante”, ma perché nella piazza cosa c’è esattamente? Una delle palme all’interno della ringhiera del teatro, se ben ricordo, è pure finita male! 😬

  10. vicchio65

    A parte i vagheggiamenti (non rendersi conto che la più grande piazza di Palermo, il Foro Italico, l’ha crato un sindaco non della sua parte), un’idea buona l’ha lanciata.
    Unire i due lati della piazza per creare un continuum è un’ottima idea.
    Pedonalizziamo tutta la piazza!
    (Sarà ancora d’accordo… 😉 )

  11. Palermo Capitale

    a PIAZZA PLEBISCITO NON VEDO PIANTE
    a PIAZZA DELLA LIBERTA’ A SALERNO NON VEDO PIANTE
    a PIAZZA DUOMO A CATANIA NON VEDO PIANTE
    A PIAZZA MAGGIORE A BOLOGNA NON VEDO PIANTE
    A PIAZZA SAN GIOVANNI A ROMA NON VEDO PIANTE
    A PIAZZA DUOMO A MILANO HANNO MESSO 4 PALME CHE A MILANO POI ? COSA C’ENTRANO LE PALME…
    IL 90 % DELLA PIAZZA DUOMO E’ UN SPAZIO VUOTO SOLO BASOLE MO NUMENTI SENZA PIANTE ED ALBERI…
    CONTINUO???
    A PIAZZA DELL’UNITA’ A TRIESTE NON VEDO PIANTE
    CONTINUO???’
    IL SINDACO DISTRUTTORE DI PALERMO UN ESSERE NAUSEABDONO SI POTEVA FARE UN LUNGOMARE DALLA CALA A SANT’ERASMO LUI PREFERI QUELLO SCEMPIO DI UNA PASSEGGIATA ??? SENZA SENSO ,..
    UNICO SINDACO CHE HA DATO UN MINIMO DI LUNGMARE A PALERMO E’ STATO IL SINDACO TANTO ODIATO DA VOI ,,,CHE FECE ASSIEME A BEVILACQUA IL RISANAMENTO DELLLA PASSEGGIATA DELLA CALA….
    Ah spazi aperti spazi senza aiuole senza alberi per concerti teatro grandi eventi….a Roma non lo fanno in villa borghese
    a milano non li fanno nel parco mondanelli
    a catania non li fanno in villa bellini…

  12. punteruolorosso

    @palermo capitale,
    grazie per il tuo contributo. gli aranci sono fra gli alberi più belli che ci siano, e non sono per niente paesani. gli ulivi forse lo sarebbero a causa del loro aspetto rustico. in particolare, gli ulivi tagliati a barboncino davanti a palazzo d’orleans sono simili a quelli di certe rotonde dei paeselli del nord italia o di certi agriturismi. gli ulivi stanno benissimo nelle aree archeologiche, ma solo se lasciati crescere o potati i maniera naturale.
    ottimi invece gli agrumi, con le loro foglie lucide come quelle del viburno e i loro tronchi scuri e lisci, i frutti freschi e aromatici, le infiorescenze dal profumo intenso, quasi da svenire. la gli agrumi hanno il vantaggio di non rompere le aiuole e di creare zone di frescura e di profumo in qualsiasi angolo di città. altre città non se li possono permettere, e schiattano dall’invidia.

  13. punteruolorosso

    vorrei aggiunger un’altra cosa. si dovrebbero piantare agrumi anche nelle vie cerda e rosolino pilo, una delle quali è la continuazione dell’ottima via g.le magliocco riqualificata da pedonalizzazione, aranci e palme. ultimamente ne hanno piantato anche dei filari in via emerico amari. ottimo, in alternativa, anche l’ibiscus syriacus (dai fiori blu). insomma, tutte le stradelle della città fuori le mura potrebbero essere piantumate con alberelli del genere. e nel centro storico si abbia il coraggio di fare un giardino, per esempio, a piazza croce dei vespri, a piazza borsa, a piazza sant’onofrio…
    si potrebbero fare delle piccole aiuole perfino a piazza bologni.
    per piazza politeama, oltre agli agrumi, bene le jacarande, che nella vastità dello spazio hanno agio di distendere le loro chiome. pianterei anche cespugli di vari gelsomini.

  14. BELFAGOR

    Scusate se intervengo ma ho notato qualche inesattezza storica sulla storia recente del Foro italico.
    L’ articolo del 28/06/2016, dal titolo “ FORO ITALICO: MISERIA E NOBILTA” chiarisce la situazione “….. Nel 1943, dopo l’occupazione alleata, il Foro Italico ( come anche gran parte della Costa sud) cambiò drammaticamente d’aspetto. Al fine di sgombrare le vie del centro dai crolli causati dai violenti bombardamenti dei mesi precedenti, l’amministrazione provvisoria alleata, AMGOT, decise (peraltro in conformità al piano regolatore della città), di ricolmare con i resti dei crolli e delle demolizioni il tratto di mare prospiciente la passeggiata della marina che nel ventennio fascista aveva di nuovo assunto la denominazione di Foro italico.
    L’area, trasformata in una vasta spianata rimase spoglia ed abbandonata e venne utilizzata come campo rom, e per anni occupata da un Luna Park.
    La città , per quasi 50 anni, perse il suo rapporto con il mare.
    In occasione della conferenza ONU sulla lotta alla criminalità organizzata, che si tenne a Palermo nel dicembre del 2000, l’amministrazione di allora ,guidata dal sindaco Leoluca Orlando ,ottenne la concessione dell’area dall’autorità portuale .
    Vennero allontano le giostre e si avviarono i lavori di bonifica e riqualificazione. I lavori che terminarono nel dicembre del 2000 con una grande manifestazione nel prato presente l’allora segretario generale delle nazioni unite Kofi Annaa.
    Purtroppo quel prato durò poco.
    In un articolo pubblicato su Repubblica di Palermo il 6 settembre 2001 , Attilio Bolzoni scriveva che il famoso “prato” progettato in occasione di tali manifestazione dell’ ONU ,nonostante fosse costato una cifra folle, era ormai . “Arso, morto, bruciato dal sole e dalla salsedine”. Infatti quel prato finanziato con i fondi Onu del 2000, quando era sindaco Orlando, era “morto” nel 2001 , mentre era commissario prefettizio Serio”
    Come al solito si scatenò la solita polemica sulle responsabilità.
    Ma la tesi dominante fu che il prato era “seccato” perché era stato progettato male : le sementi di Festuca rubra utilizzate non erano adatte per il pieno sole e per l’aria salmastra, inoltre era stato installato un numero esiguo di irrigatori. Morale della favola il prato dopo la manifestazione internazionale era “secco”.
    Nel 2005, su incarico del nuovo sindaco Cammarata, fu definita l’opera di risistemazione dell’intero spazio del Foro Italico e del suo arredo urbano su progetto dell’architetto Italo Rota.
    Il progetto fu premiato nel 2006 con la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana per gli spazi pubblici.
    Da allora purtroppo la situazione e lentamente degradata.
    Nel 2013 un articolo impietoso del “Il Sole 24” metteva a confronto il prato del Foro Italico nel 2005 a quello del 2013 , c’era da vergognarsi.
    Ma la situazione rispetto a 10 anni fa è ancora ulteriormente peggiorata:
    1 /3 di quel prato è attualmente recintato per realizzare la “vasca di prima pioggia” dell’impianto di sollevamento del Foro Italico”, l’impianto elettrico è da rifare completamente come anche l’impianto d’irrigazione.

    P.S. Recentemente l’ Autorità portuale ha richiesto al Comune la restituzione dell’ area.
    Speriamo che si apra una nuova pagina per questa parte della città che per anni è stata abbandonata dal Comune, poco importa il colore politico dell’ amministrazione . Eppure, nonostante il degrado, la sporcizia e l’abbandono il Foro Italico continua ad attirare tanti turisti .

  15. vicchio65

    Noto una specifica (e drammatica) continuità nelle logiche di arredo urbano…
    Ottime le nuove pachine, ottimi i vasi disposti secondo un tracciato non standard, buone scelte, ma mi manca (e temo che non manchi solo a me!) una logica di insieme.
    Esiste un progetto complessivo della piazza? L’arredamento da esterni è qualcosa che si disegna, non si improvvisa.
    Mi sembrano iniziative, positive senza alcun dubbio, ma un pò frammentarie stile la famosa Rambla.

  16. vicchio65

    Torno sull’argomento.
    Leggo nel dettaglio che il progetto prevede anche la pedonalizzazione di via Amari: sono previste 63 panchine, 50 sedute tonde e 133 vasi con piante di agrumi, melograni, ulivi e arbusti di viburno, dissuasori sferici, portabici e portarifiuti con quattro settori. Ma un progetto c’è?
    Certo, eravamo abituati a milioni di rendering, destinati a restare tali, ma che consentivano la discussione e le proposte. Ora? E se viene fuori qualcosa tipo piazza Sturzo ? (mai giochi comprati per piazza Sturzo che fine hanno fatto…?)
    Ben vengano questi tardivi interventi, ma sarebbe bello vedere cosa si vuole fare, magari per fare un confronto ex post (vedi rosa dei venti).
    Comunque, sulla base di quello che si dice non potendo vedere quello che si fa, sinceramente mi aspettavo interventi “strutturali”, tipo via Belmonte o via Magliocco (le uniche aree pedonali degne di questo nome). Qui si parla di vasi, panchine…non vedo grandi differenze con via Maqueda

  17. FF

    Per non parlare della ripavimentazione, senza questa a mio avviso ogni area pedonale è transitoria e in balia degli umori della sindacatura di turno. Stiamo vedendo quanto la situazione stia degenderando (rispetto alla sindacatura Orlando in cui c’era già un problema), con la PM che ha chissà quali disposizioni per voltarsi dall’altra parte quando vede parcheggi indecorosi.

  18. Irexia

    @punteruolorosso
    Esatto, l’elenco della flora da te citata è bellissima e assolutamente adeguata alla città e ai marciapiedi che non devono finire spaccati dalle radici: non deve esserci contrasto tra l’alberatura cittadina e la pavimentazione. La scelta delle essenze floreali, tra le tante cose, deve essere pianificata.
    E qua vicchio65 coglie nel segno: ci sono progetti? Esiste al Comune la figura dell’urbanista (o di non so quale altra figura più corretta) che studi, progetti e proponga la sistemazione di uno spazio urbano avendo una visione d’insieme, del risultato finale, oppure il settore ville e giardini ci mette 4 vasi, quello arredo urbano 8 panchine, e così via col risutlato che la cosa diventi “arraffazzonata” tanto per dire “io l’ho fatto!”?
    E nella pianificazione ci sta, ovviamente a mio parere, la ripavimentazione, come chiede anche FF! Pedonalizzare non è mettere 4 vasi e 8 panchine. E’ piuttosto pianificare (nuovamente ricorre) l’utilizzo di uno spazio cittadino da parte dell’utenza a piedi, quella che passìa, che si muove lentamente e gode del paesaggio urbano, pensando a qualcosa di bello, di vivibile (che aumenti la qualità della vita delle persone), che attragga i cittadini per fare acquisti, per scegliere la zona per viverci, per passare del tempo in piacevole compagnia, in maniera rilassata

  19. punteruolorosso

    @irexia, trovo orribili i vasi di plastica, e in generale le piante in vaso non mi convincono perché necessitano di molta più cura di quelle in piena terra.

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