Qualità della vita 2022: Palermo guadagna 7 posizioni, rimanendo peró in fondo alla classifica

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L’eredità lasciata dal Covid e i primi segnali di recessione economica.

La crisi inizia a mordere sul territorio, soprattutto nel Mezzogiorno, allargando il divario con il resto del Paese.

Affiorano i primi sintomi di una popolazione sotto shock per la corsa dei prezzi: le famiglie restano schiacciate sotto il peso di un’inflazione mai così alta dai primi anni Ottanta e il caro energia si abbatte su imprese e amministrazioni locali, in difficoltà nella gestione dei budget.

Di questi fenomeni è cartina di tornasole la 33ª edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore.

L’indagine fotografa il livello di benessere nei territori in base a 90 indicatori, di cui 40 aggiornati al 2022.

Dai numeri emerge l’urgenza per alcuni territori di investire nel digitale, nelle rinnovabili, nella sanità e nell’istruzione.

Ai record spalmati tra Nord e Centro, fanno da contraltare i piazzamenti del Sud, ancora in coda alla classifica.

Le posizioni dall’81ª alla 107ª sono tutte occupate da province del Sud, incluse alcune aree metropolitane come Palermo, Catania (91ª) Napoli, Taranto (101ª) e Reggio Calabria (102ª).

Ma analizziamo la nostra città, Palermo.

Sicuramente interessante leggere che è quarta come percentuale di famiglie che hanno accesso alla banda larga, il che la rende una meta adatta ai lavori da remoto.

Lo avevamo letto qualche giorno fa sul sito nomadlist

Non fa sicuramente piacere leggere che è la terza città italiana per furti di motocicli.

Tra le ultime come ricchezza e consumi e come ambiente e servizi.

Sicuramente questa classifica va attentamente letta dai nostri amministratori per invertire il trend e sopratutto per capire in che direzione muoversi per migliorare la città.

Miglioramento che ad oggi è rimasto solo sulle pagine dei programmi elettorali.

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