Palermo – La società ICMQ, incaricata di effettuare la verifica del progetto definitivo relativo alle nuove linee tranviarie – Tratte A B C – ha concluso definitivamente le proprie attività di verifica “sentenziando” esito positivo.
Relazione che è stata stilata il 16-06-2022 mentre l’intero “rapporto di ispezione finale” è stato emesso il 6-07-2022.
Giunge così alla conclusione questo lungo passaggio amministrativo che aveva già sulle proprie spalle svariati mesi di ritardo prima della sua assegnazione alla Icmq. A monte c’erano già i pareri di 12 Enti regionali e nazionali (tutti riconducibili alla lobby dei trams, e pertanto incompetenti, secondo un pensiero fazioso presente sui social).
Ma in cosa consiste l’intero iter per la certificazione? Facciamo qualche passo indietro
In seguito all’espletamento della relativa gara, alla IMCQ è stato dato incarico per la verifica della documentazione finora prodotta sul piano di sviluppo della rete tranviaria a Palermo. Sottolineiamo che l’art.26 del codice dei contratti non si presta ad interpretazioni.
La verifica di un progetto ha una finalità ben precisa: mettere la stazione appaltante nelle condizioni di mandare il progetto in gara con la garanzia che non vi siano successivamente contenziosi né in fase di gara né in fase di esecuzione per deficienze formali del progetto.
La verifica ha quindi il ruolo specifico di strumento di prevenzione di errori e/o omissioni da cui conseguono maggiori costi e tempi di realizzazione.Il codice dei contratti indica con chiarezza che il processo di verifica precede l’approvazione: si tratta di due fasi distinte. L’opportunità di realizzare l’opera non è di competenza del verificatore. La qualità del progetto in termini formali è competenza del verificatore.Tradotto: il verificatore emette parere, NON boccia e NON approva.
Negli iter approvati del progetto di un’opera pubblica la formula utilizzata dagli organi tecnici che hanno competenze per aspetti specifici è “si esprime parere che il progetto è meritevole o non meritevole di approvazione”. Poi l’organo tecnico che ha la competenza alla approvazione raccoglie questi pareri e si esprime. Peraltro il codice prevede che il verificatore sia di supporto al RUP, il quale sovrintende il processo di verifica imponendo al progettista di ottemperare alle richieste, se fondate, del verificatore. Il processo solitamente è a convergere, sino all’esito positivo della verifica.
In ogni caso, sui contenuti tecnici del progetto l’approvazione è di competenza di altri soggetti non di natura privata.
Infine una considerazione su Palermo, i palermitani e l’enorme polverone mediatico creatosi su quest’opera:
Probabilmente alla fine dei prossimi 5 anni staremo commentando l’inaugurazione o i primi anni di servizio di questo progetto di ampliamento. Oggi, momento in cui siamo agli albori di questo intervento che mira a completare e efficientare l’intera infrastruttura, è inevitabile pensare a quanto quest’opera sia stata discussa impropriamente, tirata in ballo un giorno si e un giorno pure per i più disparati interessi che evitiamo di definire. In primis quelli politici, se si pensa che lo stesso consiglio comunale lo bocciava preliminarmente per poi reinserirlo (con apposita votazione) nel PTOP.
Dietrofront continui che in fondo non fanno altro che descrivere la bassezza di una politica fatta di disinteresse autentico verso gli interessi reali della città e ammiccamenti verso dinamiche prettamente partitiche, ostruzionismi e convenienza di sorta. Il tram è divenuto soltanto un argomento su cui si sono misurate le capacità di “comunicazione” politica e di “coinvolgimento” di un elettorato a partire, molto spesso, da notizie infondate. Gli ultimi pareri positivi sul progetto da parte degli enti preposti di fatto hanno smontato alcune tesi che, sino alla fine della campagna elettorale, hanno tenuto parte dell’elettorato sull’attenti nello schierarsi pro o contro qualcuno, più che contro qualcosa. Il tram non sarà il progetto perfetto ma a fatica ha superato tutti gli step previsti dalla legge e dispiace, seriamente parlando, che “fazioni” disparate della società palermitana sia ancora oggi schiava inconsapevole di slogan urlati che il vento lentamente ha spazzato via.
Per intenderci, ancora tanta gente lamenta la catenaria su via Libertà e l’abbattimento dei platani, entrambi previsioni mai inserite nelle carte progettuali. Si può essere favorevoli o contrari a qualcosa, ma argomentando. E proprio le argomentazioni sono venute a mancare nel dibattito cittadino, soprattutto da coloro che si opponevano a qualcosa senza spiegarne come e perchè, oppure alludendo a teorie poi smentite dai fatti. E allora lasciateci in parte deprimere per quanto la società di oggi sia abbindolabile con qualche titolone a caratteri cubitali urlato a cento decibel. Informarsi è un dovere ma consta di tempo e pazienza.
Quel tempo e quella pazienza che ai “tempi” dei social e dei Tiktok sono assolutamente merce rarissima. Chi ha preferito affidarsi tout court al pensiero altrui senza verificare le informazioni più basilari ha la responsabilità di fomentare, a volte, bufale e inesattezze che possono e potranno compromettere le opportunità per il nostro territorio.
Cosa succederà adesso?
A questo punto la parola passa al RUP che effettua la validazione del progetto e successivamente potrà essere avviata la fase di gara gara.
Finalmente. Adesso Ciralli apponga la firma e via con questo bando.
Finalmente la gara! Certo l’autostrada del sole da Milano a Napoli negli anni 60 si è fatta in sei anni con tutti questi pareri si sarebbe fatta in venticinque!
Ottimo, si inizi al più presto l’appalto e la canterizzazione delle linee.
Nel frattempo se il nuovo consiglio comunale volesse portare avanti anche il progetto MAL sarebbe ottimale.
Palermo ha bisogno di un sistema di un TPL il più completo e diversificato possibile
@Peppe G. per non parlare dell’incremento di personale nel corso dei prossimi anni affinché siano messi per strada i nuovi bus che la precedente amministrazione è riuscita a ottenere. Così si ultima la capillarizzazione del TPL, mentre costruiamo le prime tre nuove linee. Tra l’altro – a proposito di linea B – uno dei primi interventi dovrebbe essere proprio la rimodulazione del terminal Notarbartolo per fluidificare la circolazione
Una domanda, ma è previsto che le vecchie linee siano aggiornate in futuro e rese uguali alle nuove? Cioè senza catenarie, pali ecc e soprattutto messe ai lati della strada e non al centro? Cosa che secondo me è stata un errore madornale, soprattutto metterla attaccata alla corsia centrale di viale regione e non lato marciapiede, cosa che sarebbe stata più logica e non avrebbe reso le uscite ed entrate in viale regione così pericolose…quando passa il tram le auto che devono uscire devono fermarsi lungo viale regione, una follia.
Pai, mettere la linea della circonvallazione lato marciapiede avrebbe significato intercludere tutte le vie laterali.
se non ricordo male la gara deve essere aggiudicata entro il 2022, altrimenti i fondi andranno persi. Se è così dubito che questo progetto possa realisticamente andare in porto. Qualcuno che possa confermare?
Scusami Orazio ma “intercludere tutte le vie laterali” non riesco proprio a capire cosa significhi….puoi spiegarti meglio?
@orazio, ora ho capito ho cercato il verbo intercludere…ma scusami, mettendo la sede del tram accanto la corsia centrale di viale regione non si intercludono le uscite e le entrate in viale regione? Rendendo molto pericolosa l’entrata e l’uscita in unan strada a scorrimento veloce come questa costringendo le auto a sostate aspettando il semaforo rosso lungo il viale regione?
Pai, intendevo dire che facendo passare il tram lato marciapiedi si sarebbero “sbarrate” o comunque intercettate le traverse con ciò che ne consegue in termini di chiusura di sbocchi di vie oppure di ricorso massiccio ai semafori, con effettivo isolamento di intere zone e rallentamento dell’esercizio del tram, che in quella zona invece procede davvero veloce..
Al centro invece funziona, e le immissioni sono regolate dai semafori. Quanto agli attraversamenti pedonali alle fermate convengo che possa essere un problema, però a mio avviso risolvibile con adeguata segnaletica e installazione di dissuasori di velocità, magari collegati ad autovelox. In fondo si tratterebbe solo di far rispettare le regole e non ammazzare i pedoni.
@socrate2004, sì, in teoria è ancora possibile perdere 300mln di finanziamento. la maggioranza del consiglio è contraria al tram. non so se serve un ulteriore passagio in consiglio. spero di no.
@punteruolorosso non credo ce ne sia bisogno, il consiglio dovrebbe occuparsi esclusivamente della stesura del PTOP e lì sono state reinserite le linee A-B-C. Credo sia compito della Giunta o direttamente del RUP, chi ne sa di più mi dia conferma o mi corregga.
Bene… questa notte, a seguito delle forti piogge, (altri) due platani di via Libertà si sono schiantati a terra. Diversi li aveva già tagliati il comune perchè malati.
Pure il maltempo rema a favore del tram. 🙂
Il post è ironicamente dedicato a quelli che… “i platani di via Libertà sono alberi storici e nessuno li deve toccare”.
linee periferiche da rivedere.
c’è sempre molta confusione sulle linee b e c. dovrebbero arrivare rispettivamente a giachery e a stazione centrale, ma molti le fanno fermare in via duca della verdura e a orleans.
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/08/27/news/mondello_si_allaga_da_rivedere_gli_studi_per_il_tram-363102342/
TRAM : ENNESIMO PROBLEMA
Purtroppo il percorso del progetto del tram continua ad essere pieno di ostacoli
L’ ultimo problema: mancano 15 milioni per permettere al progetto del tram di poter procedere .
Si tratta dei soldi che le aziende partecipate comunali , proprietarie delle reti, dovrebbero spendere per spostare le reti idriche, fognarie, del gas e dell’illuminazione per consentire la realizzazione del tram.
Con una certa superficialità il RUP del progetto. aveva definito tale intervento “una mera manutenzione a carico delle aziende, in quanto proprietarie delle reti”
Peccato che le aziende che dovrebbero accollarsi tale “mera manutenzione” sono due aziende partecipate del Comune, AMG e AMAP, che non hanno tali milioni .
Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ,nel rilasciare il parere favorevole alla realizzazione del tram aveva chiarito che il costo per lo spostamento dei cosiddetti sottoservizi non poteva essere coperta con le bollette agli utenti, ma doveva essere accollata dalle aziende.
Una recente sentenza del TAR ha confermato tale principio rigettando un ricorso di due grosse aziende proprietari di tali reti, Terna e di E-Distribuzione,
Il problema è che mentre Terna e E- Distribuzioni non dovrebbero avere grossi problemi a prendersi carico di tale spesa, per AMG e AMAP è un grosso guaio che rischia di far saltare i loro magri bilanci.
Le due aziende , non potendo scaricare tali milioni sugli utenti aumentando la bolletta, hanno perciò chiesto al loro azionista unico, cioè il Comune, di farsi carico di tale somma.
Apparentemente tale proposta è logica ma……
Il problema è che la Giunta Orlando non ha inserito tale spesa nel bilancio del progetto.
COMPLIMENTI!!!
Un errore che aveva commesso anche l’amministrazione Cammarata quando progetto le linee attualmente in esercizio.
Errare è umano perseverare è diabolico.
Le due “amministrazioni” forse pensavano di scaricare sui cittadini tali spese per il tram?
Non ha tutti i torti il consigliere Ottavio Zacco quando dichiara:
“Resta lo sconcerto politico per il fatto che questo problema si stia riproponendo dopo che già era successo per le attuali linee del tram. E’ incomprensibile che la precedente Giunta non si sia preoccupata di trovare da subito questi soldi in fase di richiesta dei finanziamenti, lasciando ora questa ennesima grana da risolvere alla nuova amministrazione ……non è un costo che può essere sostenuto dalle aziende e non è un costo che può essere scaricato sulle spalle degli utenti con un aumento delle bollette”.
Ma c’ è un altro problema che è stato sottovalutato.
Con l’ aumento del costo dell’ elettricità aumenterà notevolmente il costo per la gestione del tram, che è già oneroso.
Il Comune ha tenuto conto di tale imprevisto, speriamo momentaneo?
@belfagor,
ho commentato su livesicilia in risposta ad alcuni lettori che invitavano lagalla a fermare tutto e a puntare sugli autobus.
si tratta di gente col culo incollato alla macchina.
il tram è cntomila volte meglio del bus, che già c’è. chi propone il bus non ha mai preso un bus.
bisogna fare un grande parcheggio alla stazione e uno dall’altro lato, uattro parcheggi a servizio del centro storico. uello di piazzale ungheria da limitare ai residenti. i parcheggi vanno collegati a delle linee tram che entrano in centro. il centro va chiuso alle auto.
“Il problema è che la Giunta Orlando non ha inserito tale spesa nel bilancio del progetto”
Mi sembri come il giapponese in trincea che non sapeva che la guerra era finita e sinceramente se ce l’hai con Orlando ormai restano problemi tuoi e dovresti evitare di infastidire il resto della truppa con le tue ripetitive (e spesso errate) puntualizzazioni..
Probabilmente sono costi inammissibili a finanziamento e comunque si tratta di costi a carico delle società erogatrici di servizi, come correttamente sostenuto dal Comune e come DI RECENTE confermato per sentenza.
Quindi nulla è imputabile al Comune.
Entra in gioco il problema del rapporto tra Comune e partecipate e quindi è in questa sede che AMAP e AMG devono contrattare col Comune. E a questo punto vediamo cosa sono capaci di fare, in Comune.
Quanto all’aumento del costo dell’elettricità, chiacchere inutili, come se il gasolio non sia altrettanto aumentato di prezzo. Ridicoli.
Già in passato avevo partecipato sull’argomento evidenziando come l’AMG era lieta di avere chiuso il bilancio con circa 800 mila euro di utili quando la corretta imputazione contabile avrebbe dovuto prevedere uno stanziamento in bilancio di fondi a fronte di un possibile, alla data, esborso straordinario legato alla futura, alla data, sentenza del TAR, quindi prevedibile secondo i principi contabili.
Avevo espresso il pensiero che certamente non era responsabilità del Comune, che ha operato correttamente, ma che il vero problema era la gestione delle partecipate che, misteriosamente, sono a socio unico! (per A2A ovviamente non è così)
Ricordo, ovviamente con malizia, che l’attuale Presidente di AMG è stato nominato per soli tre mesi in attesa che si “scelga” il nuovo Presidente…una volta terminato il giro di poltrone 😉 (e si capisce quindi il perchè del socio unico).
Riguardo ai costi dell’elettricità, preferisco non commentare…
Comunque, per la precisione, è la legge che prevede che i costi di infrastruttura non possano essere scaricati “tel quel” sulle bollette. Le due sentenze del TAR hanno solo confermato la decisione del Comune di far pesare sulle aziende lo spostamento dei servizi.
Il modo in cui vengono “modificate” le informazioni mi lasciano però malpensare su una possibile volontà di insabbiare il progetto del tram…ma io, si sa, sono cattivo… 😉
Il giapponese in trincea è molto più probabile che sia comunista
che non di destra..
Ant ter ora dav oggi chi mi insulta?
E arriva quello che cerca di buttarla in caciara. Chi è il comunista? Chi ti dovrebbe insultare? Leggi quello che abbiamo scritto io e Vicchio, si tratta di notazioni assai pertinenti e per nulla qualunquiste, e partecipa civilmente, se vuoi, se no amen. Sono certo che ce la puoi fare.
Quello storico (Hiroo Onoda) era fascista… 🙂 🙂 e anche un pò patetico.
Scherzo. Ovviamente, però, è passato un pò dalla precedente amministrazione…sarebbe ora di vedere cosa si fa ora e non cosa si dice. C’è quacuno che fa ancora il “gioco delle parti”, ma sarebbe anche ora di finirla…
Visto che Belfagor ha avuto il merito di risvegliare questo post (redazione: si dorme ? 😉 ), il 27 settembre si è tenuta una riunione con il Ministero sulel future linee tram. E’ stata decisa la priorità ed entro novembre ci sarà il progetto esecutivo.
Non ho capito solo una cosa: cosa sarebbe il “Transport Planning Oriented” indicato da Carta? Ammetto la mia ignoranza, ma se traduco dall’inglese e cerco un pò sul web, trovo che la logica sarebbe quella di un progetto orientato alla pianificazione del trasporto, dove la progettazione urbanistica viene alla fine. Ma come si applica ad una città esistente?!?!
Dato che ritengo sia interessante, anche se fosse esclusivamente “accademico”, se qualcuno sapesse cosa significa gli prego di spiegarlo.
Io ho motivo di pensare che i progetti del tram non andranno a buon fine, la sensazione che ho è politica o non politica questo mega progetto non si farà o comunque ci vorrà più tempo, oggi ahimè ci sono altre priorità ma guai a perdere la speranza
Quello che un po mi dispiace è la disinformazione che sicuramente fa si che l opinione pubblica non abbia particolare interesse a questi progetti
Faccio un esempio, quanti palermitani sanno che dalla stazione a francia il treno/metro impiega 15/20 minuti e che in un futuro prossimo i tempi si accorgeranno? Peraltro ad un costo bassissimo e con una frequenza apprezzabile?
Lo ben so, sono due cose diverse tram e metro ma se si cominciasse davvero a pensare a queste infrastrutture non come opere faraoniche o come scelte politiche ma come concrete possibilità per ciascun cittadino di spostarsi in citta sarebbe diverso
È dura far cambiare le abitudini, ma non impossibile!!
forse meglio far passare l’idea caro palermitano ti faccio il tram che caro palermitano ti impongo il tram..
IL TABU’
Sembra che esista un argomento che a Palermo non si può minimamente sfiorare, un vero tabù .
Può sembrare strano ma non è la mafia o la mancanza di lavoro e neppure i rifiuti ma ……il tram!!!!!
Questa opera progettata, prima del 2000, dalla vecchia giunta Orlando ma realizzata dalla centro dx ( giunta Cammarata), invece che unire divide la città .
Ora si è tornati alla carica e si vuole , giustamente, completare l’ opera .
Ma stranamente invece di affrontare l’ argomento civilmente, facendo tesoro degli errori ( tanti) del primo progetto del tram , si è creato uno strano clima d’ intolleranza.
Appena qualcuno affronta tale tema….apriti cielo : certa sx e la dx tranviaria , come per incanto, si uniscono e si scagliano come furie sul povero ….diavolo.
Che ci siano solo normali contrasti ecologici o ideologici?
Temiamo che gli interessi non siano solo ….ecologici.
Una pioggia di milioni risveglia tanti appetiti e trasforma anche i santi in …… belve fameliche.
Perché tali reazioni scomposte?
In una città senza industrie e senza futuro l’ unica azienda che dà lavoro e ricchezza è la Regione e ……
E visto l’ alto tenore di vita di una certa parte della città ( ristoranti e negozi di lusso pieni ) dobbiamo pensare che tutto questo benessere non arriva solo dagli stipendi e dalle pensioni dei dipendenti regionali.
Il fatto che una grossa fetta della città è contraria al tram non è solo indice di inciviltà , di ottusità o di arretratezza culturale ma….. .
Forse perché il tram , a torto o a ragione, è visto come un simbolo.
Quel tram, esempio di modernità e di ecologia, che passa silenzioso tra l’ immondizia, le strade dissestate e le case fatiscenti di Brancaccio o di Borgo nuovo, tra quella gente strappata negli anni 50-60 dalle loro case e deportata in questi quartieri senza servizi e senza speranza , rappresenta un simbolo potente dell’ arroganza del “potere” .
P.S. Chiariamo la colpa non è del tram: lo stesso sarebbe successo se si parlava di metropolitana o di autobus elettrici.
Il tram SI DEVE FARE, ma evitando gli errori e gli ORRORI del vecchio progetto.
@Vecchio : ti ringrazio per aver capito che le mie “provocazioni” sono propositive e non gratuite critiche alla vecchia amministrazione ( che ha “amministrato” per ben 30 anni ) e alla nuova.
Visto che in consiglio comunale le “opposizioni” ,da decenni, non esistono , forse l’ opposizione costruttiva dobbiamo farla noi cittadini.
@ orazio
LIVE SICILIA 30/10/22
“Tra il Comune e le partecipate scoppia la guerra del tram”
Una guerra che vale all’apparenza “solo” 15 milioni di euro, ma che in realtà rischia di intralciare un’opera da quasi mezzo miliardo. Stiamo parlando del progetto per le nuove linee del tram di Palermo…… Un iter partito da tempo e che sembra ormai a un passo dall’entrare nel clou, ma sul cui percorso è piombato l’ennesimo macigno.
Per posare i binari, infatti, sarà necessario spostare le così dette sottoreti, ossia cavi elettrici, fibra ottica, tubi dell’acqua, condutture fognarie e tutto quel groviglio di fili e tubature che passa sotto il manto stradale. Un’operazione non di poco conto non tanto per la fattibilità tecnica, quanto per quella economica: togliere l’asfalto e spostare le sotto reti costa infatti cifre considerevoli di cui qualcuno deve farsi carico. Una vicenda neanche nuova, visto che lo stesso era accaduto per le prime linee del tram.
L’idea del Comune è comunque che i costi siano a carico dei proprietari delle reti e in effetti i giudici amministrativi l’hanno confermata con due recentissime sentenze che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo a Palazzo delle Aquile: a sobbarcarsi gli oneri dovranno essere le società che gestiscono i cavi telefonici o dell’energia elettrica.
L’asino però è cascato quando il Comune ha chiesto la stessa cosa anche alle sue società partecipate che non sono certo dei colossi come Terna o Wind: AMG ha calcolato un costo fra i 4 e i 5 milioni di euro, mentre per AMAP il conto supera i 10 milioni. Una cifra che per la società che si occupa del servizio idrico è proibitiva, anche perché per legge i costi non possono essere scaricati sulle bollette.
Un concetto, quest’ultimo, ribadito anche dal Consiglio superiore dei lavori pubblici nel suo parere di qualche mese fa: una cinquantina di pagine di prescrizioni e raccomandazioni in cui rientra anche lo spostamento delle sottoreti che, per l’impatto economico, va definito “comunque prima della gara […] Infatti questi costi non possono essere caricati sulla tariffa idrica a carico dell’utenza civile”.
Lo scorso 30 settembre l’amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino, e il direttore Giuseppe Ragonese hanno così scritto al Comune di Palermo, che è il socio di maggioranza, per chiedere che i 10 milioni rientrino nei costi di un’opera che vale quasi 500 milioni……. In caso contrario, “Amap sarebbe esposta a una grave e irreversibile situazione di disequilibrio economico-finanziario – si legge nella nota – con inevitabili ricadute anche sul patrimonio del socio di maggioranza”.
In pratica il solito cane che si morde la coda: Comune e partecipate litigano, anche se poi il calderone da cui attingere è sempre lo stesso.
Una nota a cui hanno risposto per le rime gli uffici del Polo tecnico di via Ausonia: Secondo gli uffici comunali questi interventi rientrano nella manutenzione che è a carico di Amap ed erano stati segnalati già nel 2016, per non parlare del fatto che il Tar ha confermato che i costi sono a carico degli enti gestori. ……: Amap dovrà sottoscrivere la convenzione entro 7 giorni o eventuali ritardi saranno imputati alla società.”
Belfagor, io quello che hai scritto l’ho capito, tu hai capito quello che ho scritto io? Ci riprovo.
“In pratica il solito cane che si morde la coda: Comune e partecipate litigano, anche se poi il calderone da cui attingere è sempre lo stesso.”
Infatti: ciò non toglie che, ammesso che alla fine i soldi alle due “spettacolari” aziende li dia il Comune, si tratterebbe di fondi diversi da quelli destinati al tram, nè potrebbe essere altrimenti. Il Comune deve trovarli.
Molto semplicemente dico: come hanno risolto la prima volta risolveranno questa volta, e facciano in fretta, che tra l’altro, è un problema mio, più parlano i nominati del sottobosco della politica, più a me viene la nausea. Così come quando parla il logorroico Zacco, scordandosi di non essere più all’opposizione.
A proposito… come hanno risolto la prima volta?