I lavori alla fermata Imera/Giustizia sono finalmente ripresi a pieno ritmo.
Il raggruppamento temporaneo “Europea 92 S.p.A./Cipa S.p.A.” dovrà completare entro i prossimi 2 anni anche la fermata lasciata abbandonata dal consorzio SiS a seguito della recissione del contratto con RFI.
Ma andiamo per step.
La fermata Imera / Giustizia si trova “incastrata” tra la omonima via Imera e via Alberto Amedeo. L’accesso alla fermata si avrà da via Imera ed è una delle fermate del raddoppio della passante ferroviario di Palermo piú complesse a livello realizzativo.
Le due gallerie, pari e dispari si incrociano proprio in corrispondenza della futura fermata transitando su due livelli differenti con due tracciati differenti, come visibile dalla foto sottostante che rende bene l’idea.
SiS ha abbandonato i lavori lasciando la nuova fermata parzialmente completata.
Complice anche il blocco dei lavori su vicolo Bernava, la fermata non è stata mai di fatto completata e la nuova galleria mai ultimata.
Dalle foto aeree è possibile vedere come si stia finalmente “tombando” la nuova galleria e ultimando i vari accesso come da progetto.
Sono visibili anche parecchie armature che permetteranno di ultimare i vari vani e le varie strutture previste e non ancora realizzate.
Ringraziamo Palemocity20 per gli splendidi scatti
Non allarmatevi se vedete le strutture con aloni scuri o parecchia vegetazione, le varie strutture negli anni sono state si abbandonate, ma lasciate comunque coperte e riparate nel limite del possibile per evitare che gli agenti atmosferici le deteriorassero.
Un piccolo dettaglio riguarda la complessità dell’area per in relazione alle condizioni idrauliche.
Proprio a pochi passi da lí scorre il canale Papireto ed è in corso di ultimazione anche il cantiere del collettore sud-orientale.
Ma tutto questo cosa c’entra?
Nelle foto vedete alcune vasche che da anni pompano l’acqua direttamente dalla galleria per immetterla nel sistema fognario, tutto questo per tenere sotto controllo i livelli della falda ed evitare che la fermata subisca danni dalle acque provenienti dal sottosuolo.
Tutto questo in attesa chiaramente della sistemazione definitiva dove il problema non sarà più presente.
Vogliamo terminare l’articolo parlando degli ampi spazi che questa fermata andrà a riqualificare.
L’intera fermata avrebbe la possibilità di riqualificare non solo gli spazi adiacenti via Imera, ma anche gli spazi abbandonati dove qualche anno fa sorgevano i campetti “Papireto”.
Spazi ormai abbandonati e che invece potrebbero diventare un’enorme area di parcheggio, utile ad esempio ai dipendenti regionali che lavorano all’ARS o ai cittadini che lavorano in centro.
sulla zona attorno alla fermata che progetti ci sono? nessuno? ci farei un giardino, o ci ricostruirei il cortile cascino, con le baracche, i disgraziati e tutto il resto, facendolo diventare un museo antropologico a cielo aperto. i disgrasciados possono essere raccolti nelle periferie della nostra città, e diventare un fiore all’occhiello del museo della vergogna.
spesso alla bruttezza delle fermate corrisponde la mancata soluzione degli spazi sovrastanti, con pezzi di solettone abbandonati che non diventano strade o luoghi pubblici, essendo transennati o chiusi da cancelli. a palermo ogni opera va da sola, non si collega alla città. la città e il passante si detestano. brutte tettoie in stile industriale, frequenze ridicole, zero navette, niente biglietto unico integrato (con la presa in giro di quello giornaliero che non serve a nessuno)
perché non fare un accesso anche da via papireto?
mi ha sempre preoccupato la collocazione di questa fermata nell’alveo del vecchio papireto. dov’è adesso il fiume? scorre sotto? mi sembra una situazione di pericolo come quella della fermata orleans, fatta sopra all’altro vecchio fiume di palermo e per questo tendente sempre ad allagarsi. insomma, speriamo bene.
Ho fatto una petizione firmata da 500 cittadini perchè la fermata si chiami “Papireto”. Un nome quasi millenario che non ha nulla a che fare con i toponimi “Giustizia” e “Imera” che hanno appena 70 anni. Almeno voi usate il nome Papireto.
Comunità e associazioni dobbiamo bussare alle porte di Rfi e Regione per chiedere chiarezza sulla sistemazione finale delle aree di superficie. È un’occasione troppo ghiotta ed un’area troppo centrale ed importante per lasciarla in abbandono o semplicemente versarci una colata di cemento per farne parcheggio selvaggio (e inevitabile discarica a cielo aperto) come suggerisce tristemente l’articolo.
Zone verdi, impianti sportivi, chioschi, le soluzioni anche a basso costo sono tante e possono coesistere in quell’ampio spazio.
Fra i promotori della fermata “Imera” inserita nel piano regolatore 20 anni fa ci sono anche io. Ricordo che presentammo una petizione ben dettagliata presso la direzione dei lavori presso l’ex Provincia regionale di Palermo. La proposta piacque e la fermata fu inserita. Mi auguro che i lavori li completino al più presto al fine di aver il piacere di partecipare alla sua inaugurazione.
@mario pintagro, sono un suo estimatore. al papireto si dovrebbe fare un bel giardino, le sue idee in materia aiuterebbero molto
Certo, un accesso da Corso Alberto Amedeo/Papireto sarebbe veramente un’ottima cosa.
ma non era prevista anche una rampa di collegamento stradale tra piazza indipendenza e via Colonna Rotta?