Mobilità sostenibile, verrà incrementata la flotta dei monopattini sharing in città

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Comune di Palermo circa l’implementazione della flotta del servizio monopattini sharing.

Palermo – Il servizio di condivisione dei monopattini sta incontrando il positivo favore della cittadinanza palermitana e per questa ragione, con un atto d’indirizzo, l’assessore Giusto Catania ha dato mandato al dirigente del servizio mobilità urbana di autorizzare l’implementazione della flotta del servizio di monopattino-sharing, incrementando con ulteriori 100 mezzi ciascuno dei sette operatori già autorizzati a svolgere il servizio. In questo modo si passerà dagli attuali 2.800 a 3.500 monopattini in servizio in città. Lo stesso tetto massimo sarà garantito anche ai nuovi operatori che volessero affacciarsi sul mercato palermitano, in ogni caso evitando di superare la quota totale dei 5.000 monopattini in esercizio a Palermo.

“L’uso del monopattino in condivisione – l’assessore alla mobilità urbana Giusto Catania – è una delle misure attivate dall’amministrazione per migliorare la sostenibilità della mobilità urbana e per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera. Da qualche mese il servizio è attivo a Palermo e abbiamo registrato un importante trend di crescita nell’uso di questi veicoli. In questo modo stiamo offrendo un’alternativa alle automobili negli spostamenti casa/lavoro. Continuo a ritenere, tuttavia, che sia necessaria una modifica del Codice della Strada, al fine di garantire il massimo della sicurezza sull’uso dei monopattini in ambito urbano”.

 

 

Pur  non essendo obbligatorio, e in vista delle prossime modifiche al CdS che toccheranno questo specifico settore, raccomandiamo l’uso del casco. Raccomandiamo il rispetto delle basiliari regole già vigenti del Codice della Strada, quali ad esempio un’andatura decisamente moderata all’interno delle aree pedonali. L’evitare manovre brusche e pericolose durante la guida in qualunque strada e in qualunque condizione di traffico. Ricordiamo che la velocità massima consentita per questi dispositivi (e per le biciclette a pedalata assistita) è pari a 25 km/h come per legge, altro che 12 km/h!

Perché è innegabile la flessibilità di questi mezzi, ma possono rappresentare un pericolo (come un automobile, una moto o una bicicletta) e dipende da chi li conduce. Ricordiamoci che quando siamo su strada, abbiamo tante responsabilità verso le persone attorno a noi.

 

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19 Thoughts to “Mobilità sostenibile, verrà incrementata la flotta dei monopattini sharing in città”

  1. peppino1234

    Siccome gia’ il disagio che causano questi nuovi diabolici veicoli non basta, e’ proprio il caso di aumentarli ancora ! per rendere la citta’ una bolgia infernale IMPRATICABILE PER I PEDONI !!!

    1. Palerma La Malata

      I picciuttieddi e le picciuttiedde di 10, 11, 12 e 13 anni non sono ancora andati a scuola guida e quindi non gli sono state insegnate le basi per guidare. Quindi, peppino1234, abbi un po’ di pazienza e di comprensione se ti tagliano la strada mentre cammini o se con improvvise manovre da ginnastica artistica finiscono quasi addosso l’auto o la moto che stai guidando.
      Tranquillo, nel giro di pochi anni si iscriveranno tutti a scuola guida.

      1. peppino1234

        Il problema e’ che io ho venduto la mia auto nel 1997 , quando la mia sede di lavoro era Bagheria e utilizzavo la ferrovia metropolitana da Notarbartolo a centrale e il treno da centrale a Bagheria. Da allora sono pedone a pieno regime, quindi la mia unica preoccupazione e’ di rischiare di essere investito da questi cretini. Poi se si rompono le corna per conto loro non me ne importa proprio niente; tanto solo cosi’ capiranno che c’e’ pericolo e bisogna stare attenti.

      2. Orazio

        Comunque esistono regole precise pure per i monopattini e altrettante sanzioni per chi le infrange.

        1. peppino1234

          Si, sulla carta….come tutte le leggi…..ma non certo nella realta’.Dove sono i vigili urbani ?

  2. peppino1234

    Poi aggiungo: qualcuno ha notato quanto e’ ridicolo un individuo che viaggia in piedi con questi cosi ?

    1. Orazio

      Sinceramente dopo un post del genere sei tu a sembrare ridicolo.

      1. Palerma La Malata

        Qualcuno sa spiegarmi qual’è la necessità di quelle persone che sempre più frequentemente si vedono entrare dentro i supermercati con gli scooter?

  3. belfagor

    Noto, con piacere, che anche l’assessore alla “mobilità” qualche dubbio ce l’ha.
    “Continuo a ritenere, tuttavia, che sia necessaria una modifica del Codice della Strada, al fine di garantire il massimo della sicurezza sull’uso dei monopattini in ambito urbano”.
    Cioè l’assessore Catania si rende conte che senza una modifica del codice della strada il monopattino presenta problemi di sicurezza , tanto che nessuno dei nostri “amministratori” lo usa .
    Ma mentre in altre città questi evidenti problemi di sicurezza sull’uso del monopattino ha spinto a limitare e rivedere tale servizio , a Palermo invece si continua a potenziarlo.

    1. peppino1234

      Certo,in citta’ CIVILI si limitano e si pensa alle norme di sicurezza: a Palermo le persone HANNO PERSO L’USO DELLE GAMBE,quindi a piedi non possono muoversi,l’ultima cazzata e’ il monopattino che avra’ fatto arricchire il maledetto che lo ha inventato. Quando cominceranno a crepare usando queste diavolerie, allora si capira’ quanto sono pericolosi. Poi di certo NON LIMITERANNO l’uso delle automobili ,il palermitano ha il culo cucito sul sedile dell’auto. Che gente inutile…!

    2. Orazio

      Puoi essere più dettagliato indicando in queli città è stato limitato il servizio?

    3. belfagor

      ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) ha elaborato uno studio “Osservatorio Monopattini “ molto preoccupante.
      Lo studio non lascia spazio a interpretazioni, e rivela “comportamenti particolarmente gravi da parte degli utilizzatori, anche con casi di guida alterata dall’alcol, e modalità di guida completamente inosservanti delle normali regole di prudenza, come il contromano, il viaggiare in due, il farsi trainare o trainare biciclette, passare con il semaforo rosso”.
      “L’uso del monopattino non è un gioco – ricorda il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – e neppure uno strumento da utilizzare su strada con superficialità, come se tutto fosse lecito.
      I video che girano in rete mostrano comportamenti sconsiderati, al limite della follia, con i mezzi che entrano in tangenziali autostradali o monopattini che trasportano tre persone o trascinano carrozzelle per disabili”.
      Per il presidente dell’Asaps, inoltre, “vanno trasmessi in rete e in televisione i video dei crash test come in altri Paesi europei dove mettono in mostra i danni per chi utilizza in modo sconsiderato il monopattino.
      Ben vengano le sanzioni, come comunicato in questa settimana da parte delle Polizie locali di molti capoluoghi che hanno iniziato ad emettere verbali. Un occhio particolare va poi dato alle manomissioni e alterazioni dei mezzi che permettono di superare i 25 km/h previsti dalla legge”.
      Le soluzioni avallate dall’Asaps sono molteplici, tra le quali il varare “forme diverse di tariffazione per i monopattini in sharing perché quella ‘pay for minute’, impone tragitti più veloci con meno spesa per l’utente ma comportamenti inosservanti delle regole, come il transito su marciapiede, il mancato rispetto delle precedenze o dei semafori rossi”. Oppure “un’assicurazione obbligatoria per gli utenti che utilizzano il monopattino privato, con formule innovative come alcune compagnie assicurative oggi propongono; controlli tassativi sull’utilizzo del casco per i minorenni; campagne di divulgazione per un utilizzo consigliato anche per i maggiorenni, come avviene sulle piste da sci, dove ormai la quasi totalità degli adulti utilizza il casco senza un obbligo di legge; limitazione della velocità a 20 km/h nelle strade più ad alto rischio e nelle ore serali e notturne”.
      Anche i Comuni hanno preso atto del problema , per esempio Torino che ha decisione di imporre una sorta di numero di riconoscimento visibile ai monopattini a noleggio .
      A convincere il Comune a dare una stretta le associazioni delle persone disabili che si trovano i monopattini di traverso sui marciapiedi e sugli attraversamenti.
      A Palermo invece………

      1. Orazio

        Ancora aspetto di conoscere quali comuni hanno operato limitazioni e di che genere. A parte la targhetta a Torino.

        1. Irexia

          Non sapevo di Torino, ma ho sentito di Firenze come la prima ad averlo fatto. Questo il link dal sito del Comune:
          https://www.comune.fi.it/monopattino-elettrico

          A mio modo di vedere si dovrebbe lavorare proprio sul codice della strada e già che ci siamo definire bicicletta elettrica perché quelle che sono vendute come tali e poi vengono modificate (cosa che ho visto solo a Palermo) sono molto ma molto pericolose!

      2. belfagor

        Esiste il problema dei monopattini in città e la commissione Trasporti alla Camera, in maniera quasi unanime, sta preparando una proposta di legge per limitarne e regolamentarne l’ uso: Obbligo del casco, limiti di velocità e limite di età ai 18 anni
        Saranno queste le condizioni indispensabili per poter utilizzare quello che è diventato in un anno mezzo un vero problema.
        Troppi monopattini nelle città ed è caos
        L’obiettivo è una maggiore sicurezza sulle strade e di evitare di trovarsi tra non molto in ostaggio dei monopattini e dei loro utenti: sfrecciano a destra e sinistra, non rispettano i divieti, minacciano la sicurezza dei pedoni e si trovano parcheggiati ovunque.
        Approdati in Italia, poco prima il primo lockdown (quello di marzo-aprile 2020), i monopattini hanno cambiato, in peggio, il volto della mobilità condivisa nel nostro Paese tanto che oggi “un veicolo condiviso su 3 è un monopattino”.
        Tra i punti cardine della proposta di legge – a prima firma deputato di Forza Italia Roberto Rosso – ci sono l’introduzione del limite di velocità a 20 chilometri orari su piste ciclabili e di 30 km orari sulle strade urbane (nelle aree pedonali massimo a 6 km orari, ma le società di sharing ritengono rischioso perché…… troppo basso); il divieto di circolazione alla sera, da dopo il tramonto (le multe in caso di inosservanza vanno da 50 a 250 euro); il marciapiedi diventa off limits: vanno portati a mano; niente più sosta selvaggia (se si parcheggia sui marciapiedi sono previste multe simili a quelle per moto e scooter, da 41 a 168 euro, e la possibilità di rimozione).
        Inoltre, a condurli potranno essere soltanto maggiorenni. Quanto ai servizi di sharing si potranno attivare soltanto con una delibera della giunta comunale che deve prevedere comunque una serie di paletti che dovranno esser rispettati.
        Ma molti premono per un ulteriore inasprimento : una targhetta di riconoscimento, l’obbligo del casco per tutti e l’obbligo d’assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi per i mezzi più potenti (“assolutamente necessaria se il monopattino va oltre 25 km all’ora “).
        E la formazione con il corso che si potrebbe fare nelle scuole secondarie, nelle università e nelle scuole guida con “il rilascio di una specie di patentino”.

  4. peppe2994

    Le novità fanno sempre storcere il naso quando sono radicali, è normale, ma da qualche parte occorre iniziare.
    I monopattini elettrici sono estremamente diffusi in tutte le città d’Europa, un boom che definirei esponenziale e mi auguro possa modificare definitivamente le abitudini di molti.

    Con il monopattino elettrico, chi prima utilizzava la macchina anche per spostamenti troppo lunghi da fare a piedi ma corti da fare in auto usa questo mezzo. Purtroppo Palermo, come d’altronde una serie lunghissima di altre città pagano oggi il prezzo dell’aver costruito a misura di automobile, ma ciò non deve essere un freno, piuttosto una spinta verso la rimodulazione degli spazi.

  5. se68

    Il pay for minute è realmente un problema, perché spinge ad andare velocemente…
    L’inadeguatezza e poca capillarità delle piste ciclabili un altro problema. La “nuova pista” è, incredibilmente, dissestata. Va “bene” per le bici, ma per le ruotine dei monopattini no.
    Basterebbe risolvere questi aspetti per migliorare il caos.
    Sarebbe anche opportuno creare, in maniera capillare, spazi appositi per il parcheggio dei monopattini. Adesso c’è troppa anarchia.

  6. punteruolorosso

    è vero, si tende ad andare più veloce. ci vorrebbe una tariffa urbana di 2-3 euro da un’ora.
    la nuova pista ciclabile va riasfaltata urgentemente.

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