Parco Cassarà | Completati i rilievi ambientali nella “sub area verde”. Entro due settimane i risultati

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Sono stati completati i rilievi ambientali nella “sub area verde” all’interno del Parco Urbano “Ninni Cassarà”, che copre circa il 60% del parco chiuso nel 2014 in seguito del rinvenimento di agenti inquinanti nel terreno.

I carotaggi previsti dal contratto sottoscritto a novembre con una società privata per l’importo di circa 95 mila euro erano dodici, con prelievo sia di campioni di terreno sia di acque di falda. I risultati delle analisi, al cui esito è subordinata la riapertura alla pubblica fruizione, sono attesi entro due settimane. Questa si estende per circa 15 ettari ed è accessibile dal corso Pietro Pisani.

“Speriamo davvero che finalmente si possa compiere questo importante passo per restituire ai cittadini un’area verde – affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Sergio Marino – che rappresenta un’importante area dove poter svolgere attività all’aria aperta, di socialità, gioco e svago”.

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3 Thoughts to “Parco Cassarà | Completati i rilievi ambientali nella “sub area verde”. Entro due settimane i risultati”

  1. punteruolorosso

    quindi l’accesso sarà solo da corso pisani?
    e che speranze ci sono per le altre due aree?
    quando aprirono il parco, fui deluso dai laghetti, al cui posto c’erano dei canneti.
    mi dissero che per un problema d’infiltrazione non si era potuto procedere ai laghetti. erano la parte più interessante dell’intero disegno del parco. anche a maredolce si dovrebbe fare una cosa del genere.
    che fine hanno fatto i frassini di yves-rocher?
    è possibile sperare in altre donazioni?

  2. Binario

    Ma questi sondaggi non erano già stati espletati qualche tempo fa? Poi si parla del 60%
    Non capisco tutto questo entusiasmo per riavere come sempre un qualcosa di azzoppato e malridotto

  3. BELFAGOR

    LA FINE DEL PARCO CASSARA’
    Il 18 giugno 2018 il Consiglio della IV Circoscrizione convocò un assemblea pubblica sui problemi del quartiere e sul futuro del “PARCO CASSARA’- VILLA FORNI ”
    All’ incontro erano presenti fra gli altri: Il Sindaco Leoluca Orlando e l’intera Giunta Comunale, i Consiglieri Comunali, i Presidenti di Amap, Amat, Amg, Rap, Reset, i Dirigenti del Coime e degli altri settore dell’amministrazione comunale.
    Un vero e proprio summit al vertice.
    L’incontro fu aperto con la lettura di una denuncia firmata da quasi tutti i componenti del Consiglio di circoscrizione: “Tutto il tempo che la misura dell’umana pazienza poteva concedere è ad oggi terminata – si leggeva nel documento – La gente ritiene che la misura sia colma.”
    Un vero atto di accusa per la Giunta comunale.
    Di fronte all’imbarazzo dei vari assessori, che non sapevano che scuse inventare ( figuratevi che il vice sindaco promise che appena sarebbe stata nominata la nuova dirigenza della RAP i problemi del quartiere e del parco Cassarà… sarebbero stati risolti ) , il sindaco intervenne chiedendo …..PAZIENZA :
    ”Non potremo certo risolvere tutto in tre giorni”.
    Effettivamente era ingiusto incolpare il “ nuovo sindaco” ,che si era “riinsediato” da appena ….6 anni, di tali problemi .
    Nella realtà qualcosa si fece.
    Dopo solo….3 anni furono completati i rilievi ambientali nella “sub area verde” all’interno del Parco Urbano “Ninni Cassarà”.
    “Speriamo davvero che finalmente si possa compiere questo importante passo per restituire ai cittadini un’area verde – affermò il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Sergio Marino – che rappresenta un’importante area dove poter svolgere attività all’aria aperta, di socialità, gioco e svago”.
    Effettivamente il Comune ha risolto il problema : con una determina firmata lo scorso 19 dicembre, infatti, il primo cittadino ha disposto la ……. revoca dell’intitolazione dell’area tra via Altofonte e via Ernesto Basile al poliziotto assassinato da Cosa nostra.
    Che fine farà questo parco?
    ll fatto che l’amministrazione Lagalla ha deciso di non associare più il nome di Cassarà al parco lascia presagire che, quello che doveva essere un polmone verde in una zona ad alta densità residenziale, è destinato a …..non riaprire a breve.
    La consigliera comunale, Concetta Amella, ha così commentato la notizia :
    “È comprensibile, dopo anni di degrado, abbandono ed inerzia, la richiesta della famiglia del commissario Cassarà, di far rimuovere la targa con il suo nome all’ingresso del parco a lui intitolato e chiuso da 10 anni dopo che ne è stata accertata la presenza di amianto nel sottosuolo. Ma adesso sembra profilarsi l’assurda prospettiva dell’abbandono definitivo di questo spazio, che rappresenterebbe l’unico polmone verde ed il solo luogo di socializzazione della IV circoscrizione. E questo dopo ripetute richieste da parte di comitati di cittadini, associazioni e, in particolare, dopo essere giunti al piano della caratterizzazione dell’area, passaggio indispensabile per procedere con le eventuali operazioni di bonifica”.
    Purtroppo contro l’ immobilismo della burocrazia comunale e della magistratura non c’è niente da fare.
    COMPLIMENTI!!!!!

    P.S. Pochi giorni fa, sei anni dopo il rinvio a giudizio, sono stati tutti assolti tutti i sette imputati fra dirigenti, dipendenti comunali e imprenditori accusati a vario titolo di falso, omissione di atti di ufficio e disastro ambientale. Il processo riguardava il ritrovamento di rifiuti tossici – soprattutto amianto – nel terreno del parco Cassarà a Palermo. Un parco ormai chiuso da 10 anni.
    Tutti innocenti, nessun colpevole.

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