Con l’abbattimento dell’ultimo edificio si è concluso il lavoro di demolizione iniziato il 29 luglio.
Come in occasione dell’apertura del cantiere, a dare il giusto risalto ad un importante passo verso il raddoppio del binario fra Orleans e Notarbartolo, sono intervenuti l’Assessore Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità On.le Marco Falcone e il Sindaco di Palermo Prof. Leoluca Orlando.
L’ing. Filippo Palazzo, responsabile degli investimenti RFI nel nodo di Palermo e Preside della Sezione CIFI siciliana ha sinteticamente illustrato le successive fasi necessarie al completamento dell’opera.
Si aspetta la pubblicazione della gara di appalto per la prosecuzione dei lavori.
La dichiarazione dell’assessore Marco Falcone:
Le palazzine di Vicolo Bernava sono già un ricordo. Ora avanti con il Passante di Palermo. Anche questo era un cantiere fantasma. Con il Governo Musumeci, in sinergia con Rfi e gli altri attori, sono partite le demolizioni attese da otto anni, necessarie per completare la galleria ferroviaria sottostante.
Al lavoro per un’opera di rilancio infrastrutturale e risanamento urbano per la città.
Il sindaco Leoluca Orlando ha voluto sottolineare come la demolizione dell’ultimo edificio di vicolo Bernava che bloccava il completamento del passante ferroviario – cui ha presenziato in mattinata – e le iniziative in tema di mobilità, illustrate nel pomeriggio, danno il senso di un intervento “che non è episodico ma che sta dentro un quadro complessivo”.
bisogna completare il passante e dargli una frequenza sotto ai 10′.
l’attuale frequenza è scandalosa. a sferracavallo un treno ogni ora.
biglietto unico integrato singolo, giornaliero, settimanale, mensile…
non solo quello giornaliero.
a parte le due stazioni importanti, non c’è nessuna integrazione con le linee autobus, né si fanno le navette per collegare le stazioni, che sorgono perlopiù in zone assolutamente fuori mano, con le zone più frequentate.
si è scelto di fare la nuova lolli accanto a quella vecchia, e di fare ammuffire quest’ultima.
risultato: una stazione chiusa e una stazione squallida e anonima in pochi metri di distanza, non servita da navette e difficile da individuare.
da quando è stata inventata la ferrovia, le stazioni sono sempre state il centro delle città. l’architettura a volte solenne le rende riconoscibili da lontano. le città cambiano in funzione delle loro stazioni. via roma nasce così. si decide di sfondare tutto per creare un accesso diretto alla stazione.
adesso si fa il contrario. le stazioni si fanno nascose e brutte, in strade anonime e fuori mano.
ma tutto questo avviene solo a palermo. non ho mai visto nulla del genere in altre città, dove la stazione viene valorizzata e sorge al centro del quartiere, servita da tutti i mezzi possibili.
non c’è solo da fare linee ferroviarie. c’è da ricostruire il rapporto della nostra città con lo spazio pubblico, ancora saldamente in mano alle macchine e agli abusivi. in alcuni casi bisogna togliere spazio alle macchine. nella maggior parte dei casi basterebbe creare delle alternative convenienti. metro, tram, bus, passante, anello.
Ci facciano una bella fermata della metro cosi davvero chi deve andare in zona tribunale non avrebbe piu alibi, ma forse non si vuole verame te risolvere il problema, corso finocchiaro aprile è la dimostrazione dell’indecenza della nostra amministrazione comunale, doppia e tripla fila a destra e a manca, fruttivendoli ambulanti che lo sono solo di nome, fruttivendoli abusivi che rhbano soazio alla collettività, disprezzo di ogni regola, a questo punto penso semplicemente che ci sia connivenza. Tanto noi che abitiamo in quella zona siamo considerati al pari della tanta munnizza che si trova ovunque. Il commento di punteruolorosso nin può che essere condivisibile, chi ha progettato la nuova stazione boicotta do ul recupero della vecchia? C’è mai qualcuni xhe possa corrispondere dielle scelte assurde fatte?
una fermata in vicolo bernava? forse sarebbe troppo. certo, una fermata a corso olivuzza utilizzando il vecchio casello sarebbe stata ottima. invece si è deciso di farne una nell’alveo del papireto. il palazzo di giustizia resta lontanissimo. corso olivuzza è sempre stato un po’ un mercato a cielo aperto. forse si dovrebbe eliminare la sosta, incoraggiandola sul parcheggio di piazza marmi. si potrebbero allargare i marciapiedi, fare piste ciclabili e piantare degli alberi, magari delle jacarande.
Ragiono in termini relativi, considerando che dovranno sventrare la zona per risolvere la famigerata questione della falda sotterranea credo che si potrebbe sfruttare la situazione tragicomica per creare appunto una fermata che possa servire la zona tribunale.
Non è prevista in progetto alcuna fermata… una variante del genere è impossibile.