L’azienda Amat, dal punto di vista della vendita dei biglietti è molto indietro. Ad esempio l’Atm di Milano, da la possibilità di ricaricare gli abbonamenti online, oppure Trenitalia, permette l’acquisto del biglietto o dell’abbonamento anche online.
Siamo ormai in un’ epoca del digitale, molto inoltrata, dove tutto “avviene” online. Come l’acquisto delle merci tramite siti o addirittura l’acquisto di cibo in un clic!
Cara Amat, se si volesse incrementare le entrate derivanti dai biglietti, anche in piccola percentuale:
- Perché non disporre una sezione del sito web con “acquista il biglietto” o “ricarica abbonamento”? Cosi da evitare code a chioschetti? Evitando anche i disagi alle persone che vogliono acquistarli. Evitando altre problematiche come trovare il negozio chiuso, e altro ancora.
Atm di Milano, dispone di un app tutta sua, dove vi sono i percorsi, gli orari, e l’arrivo del bus ecc… .
Va bene che acquistare un’ app ha dei costi….ma cavolo! C’e un’applicazione come MOOVIT, minuziosa, segnala qualsiasi cosa, dalla deviazione temporanea al ritardo. Abbiamo tutt’ora solo 5 linee, (101, 102 e 109, le Navette gratuite Centro Storico ed Express e la linea 619) che sono collegate tramite Gps e che si può vedere in tempo reale il loro movimento, ma questa sperimentazione che fine ha fatto?
Ma per estenderla su tutte le linee?…
Deve cambiare il CDA dell’azienda. Gristina ha fallito. Affinché un’azienda di trasporto funzioni si devono rivedere parecchie criticità.
La gente ormai e’ SCHIAVA DEL TELEFONINO che ha determinato un incretinimento generale,per cui la maggior parte delle persone trova assurdo comprare un biglietto cartaceo in una rivendita.Non sarebbe piu’ semplice far viaggiare in permanenza almeno sulle linee piu’ affollate tipo 101 e 806 “UN CRISTIANO” che vende il biglietto magari con lieve sopratassa esempio cent 10 in piu’.Ma questo sarebbe una cosa facile ,mentre a Palermo diobbiamo fare le OPERE FARAONICHE, come la chiusura dell’anello maledetto,il biglietto con lo smartifon e idioziozie similari MA FINIAMOLA !!! torniamo ad essere persone !!!
Non capisco questo nostalgico ritorno al passato, la tecnologia ha sempre aiutato l’uomo e migliorato lo stile di vita, con i suoi pro e contro. Anzi l’AMAT dovrebbe mettere biglietto ed abbonamento on line, così da aumentare gli introiti ed eliminare la scusa delle persone che non sanno dove comprare il biglietto.
Forse Filotramviaria cerca lavoro…
A Milano da quest’anno si può pagare la metropolitana semplicemente avvicinando al tornello una carta di credito contactless, senza neanche bisogno di comprare il biglietto. Il sistema scala automaticamente la tariffa più conveniente per quel tragitto (a Milano i biglietti si strisciano anche in uscita, come a Londra). Un servizio che esiste solo in altre 3 o 4 città al mondo, tipo Londra e Singapore. Certo, l’ATM se lo può permettere perché è in attivo e a Milano l’evasione tariffaria è intorno al 4%.
La proposta è valida sebbene per ciò che mi riguarda inutile, nel senso che io acquisto i blocchetti da 20 e tengo sempre 3 o 4 biglietti nel portafogli.
Credo che in troppi abbiano la tecnologia come feticcio, non lo apprezzo ma mi adeguo.
Comunque quella della fila ai chioschetti è impagabile. 🙂
ottima l’idea del blocchetto biglietti da tenere in tasca ed utilizzare quando vuoi, prova a fare la stessa cosa nella c.d. metropolitana di Palermo.
Non comprendo cio’ che intendi dire visto che la metropolitana di Palermo e’ gestita da Trenitalia ed i biglietti si possono fare online.
intendo dire che è assurdo nel 2018 inoltrato non consentire la vendita ed uso di biglietti APERTI come all’AMAT solo perché qualcuno non fa il suo.
Ok ora ho capito, in effetti e’ un fastidio enorme per l’utente di Trenitalia il fatto che i biglietti siano chiusi.
Orazio scrive sempre con la forte convinzione che a qualcuno interessa veramente quello che lui pensa o crede utile…
No a me basta che sia tu ad essere interessato a cio’ che scrivo 🙂
Non scomodiamo Milano, che è…..Milano. Guardiamo a TUTTE le città d’Italia, ma restringiamo. Andiamo a Catania ed a Messina. App, biglietti ed abbonamenti online, ma soprattutto percorsi in tempo reale di tutti i mezzi.
Dunque, di cosa stiamo parlando ? Realizzare app e telecontrollo è la cosa più semplice concepibile, a costi ridicoli per un’azienda qualunque, AMAT in primis con i milioni che girano, ed i finanziamenti ministeriali per l’innovazione costanti.
Manca proprio la volontà e la competenza. Non c’è altro da aggiungere, se non che c’è da vergognarsi profondamente. Sarebbero tutti quanti da denigrare pubblicamente per questo modo di operare stile anni 90.
Ma se il ritorno al passato è quasi impossibile, proiettarsi verso il terzo mondo dovrebbe essere umiliante per una città. Quanto è stato detto di Milano, risulta anche in altre città del nord. Io vengo da Torino, dove esiste già l’acquisto online ed addirittura entro Giugno si attiveranno le prepagate per biglietti giornalieri, settimanali e mensili. Non è fantascienza, ma realtà! Addirittura con Moovit vedi l’autobus muoversi nel tragitto e sai quando arriverà. Credetemi che non si sentono controllati per niente. Cara AMAT ed amministratori comunali e regionali, non stiamo parlando di extraterrestri, ma di gente italiana che ha volontà di andare incontro al cittadino. Provate a Palermo di decidere all’ultimo minuto di prendere l’autobus e non avere un biglietto addosso… o dover parcheggiare in una zona blu, senza ticket…dovreste vergognarvi Amministratori, altro che fare piste ciclabili, vedendo poi i ciclisti che camminano insieme alle auto. Vergogna!!! Vogliamo parlare di altre città della Sicilia, come Catania e Messina?
Ribadisco una cosa detta qualche giorno fa in altro topic.
L’app perfetta esiste già e si chiama MYCICERO.
La cosa triste e’ che l’amat la usava in via sperimentale per le soste delle zone blu, ma anziche’ estenderla anche al pagamento dei biglietti e degli abbonamenti ha preferito sopprimerla.
Mi son sempre chiesto il perche’ di tale sciocchezza, ma mai avro’ una risposta.
Sono dozzine le città che la usano e davvero e’ di utilizzo banale.