E dopo il ricco reportage in cui vi abbiamo mostrato foto e video del tram per strada, adesso è ora di mostrarvi i nuovi totem elettronici in fase di installazione lungo la Linea 1.
Come potete notare dalla foto, si tratta di un tabellone luminoso che segnalerà i tempi di arrivo della prossima vettura, i percorsi, le fermate ed anche un dispositivo audio che segnalerà eventuali emergenze (scioperi per esempio). Ricordiamo inoltre che ogni fermate verrà dotata di telecamere per la videosorveglianza.
Ringraziamo giovannimi1976 per il reportage fotografico:
Ma la fermata che ricordiamo, avrà una lunghezza pari a quella del convoglio, circa 30 metri e una larghezza di circa 2 metri, permetterà un corretto deflusso di coloro che salgono e scendono dalle vetture ed è stata realizzata anche con tutti i criteri atti ad agevolare il corretto utilizzo anche di persone diversamente abili seguendo il DPR 503 del 1996 (Decreto attuativo della legge 118 del 1971) riguardante le norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
Ringraziando Mediomen per la foto, ecco un particolare scatto con il tram in avvicinamento alla fermata:
Ottima notizia quella della videosorveglianza!
Sbav sbav
La larghezza delle banchine è ben al di sotto di 2 metri. In gran parte delle fermate, come nella seconda foto, si arriva a malapena a 1 metro. Forse nei limiti di legge, ma almeno dalle foto lo spazio sembra davvero esiguo. Certo, poi vanno giudicate di presenza, ma la prima impressione è che sono particolarmente strette.
D’accordo con huge. Per un disabile in carrozzella la situazione mi pare proibitiva. Ma tanto, a Palermo il disabile non ha dove andare, viste le mille difficoltà che comunque incontra per ogni dove.
@Enrico57: La banchina DEVE essere a norma di legge e la legge obbliga a prevedere lo spazio anche per i disabili, quindi non creiamo polemiche inutili. Anche nel resto d’Italia le banchine di attesa hanno la stessa larghezza, proprio perché sono tutte costruite secondo norma.
Devo fare proprio i miei complimenti alla S.i.s.; hanno fatto proprio un’ottimo lavoro.. Per quanto riguarda le banchine, ricordo che anche a Praga e a Varsavia erano così strette, tanto che da seduto con le gambe distese, arrivavo quasi al bordo, e non sono certo alto 2 mt (aimè 🙁 ) … Comunque, volevo chiedere una cosa a voi che siete più esperti… I lavori per le fognature in strada, chi le svolge? Intendo gli scavi.. poichè sarebbe utile sapere come e a chi segnalare un lavoro di copertura del manto stradale fatto con i piedi.. Magari segnalando, a chi di dovere, queste cag..te di lavori pian piano riusciamo a ripristinare un minimo di uniformità alle strade.. sarebbe interessante un articolo dove si spiega a chi segnalare questo e altri disaggi …
@panormitano: I lavori spesso sono affidati da Amap a ditte esterne che hanno l’obbligo di ripristinare il manto nelle condizioni iniziali, basta inviare una mail all’Amap segnalando la cosa, entro qualche giorno se ne occuperanno
Il primo luglio, hanno diminuito il costo degli abbonamenti dell’Amat, ma quando sarà attivo il tram, diminuiranno il costo del biglietto ordinario quello di 90′ minuti? c’e possibilità di fare un unico biglietto per Bus, Tram e Metro? Ad esempio a Roma c’e un biglietto unico, chiamato “Metrebus” costo 1,50€ valido 100 minuti, oppure settimanale 24€
E’ diverso dal biglietto nostro, ha il codice a barre, si inserisce nella macchinetta, entra dentro e ti esce timbrato, e poi il bus a Roma, al suo interno sono dotati di biglietteria automatica, cioè che puoi comprare il biglietto a bordo, sempre al costo di 1,50€, no come da noi che lo compri dall’autista 1,80€.
Grazie a coloro che rispondono alla mia domanda 🙂
Poiché per mia disgrazia ho a che fare con un disabile adulto in carrozzella, posso assicurare che da quello che si vede in foto (e che ho anche verificato sui loghi), gli spazi sono molto risicati se non proibitivi. Qui non si sta a criticare nessuno (e nessuno vuol fare polemiche inutili) ma i fatti sono fatti. Se poi la normativa prevede quelle misure, vuol dire semplicemente che la normativa è sbagliata, e d’altra parte tutti sanno che l’Italia è in pessima posizione nelle graduatorie che riguardano barriere architettoniche e simili. Comunque, come già detto, non c’è nessun problema, perché tanto nessun disabile, nella nostra città, si azzarderà mai ad usare il mezzo pubblico.
@Enrico57: Se ci puoi inviare delle foto per documentare ciò che scrivi, vediamo cosa possiamo riuscire a fare 🙂
Mail: [email protected]
Ho visto le fermate una per una. Un minimo di spazio per le sedie a rotelle lo si ha soltanto nelle fermate dei capolinea che sono più larghe. Tutte le altre non sono larghe neanche un metro.
La normativa sugli spazi di manovre per disabili in carrozzina prevede almeno 1,5 metri mi sembra. I fatti sono questi.
La cosa molto strana è che le stazioni sono così strette in tantissime città (viste di presenza) quindi mi sa che c’è un buco normativo che non obbliga l’agibilità dei tram per le sedie a rotelle.
@peppe2994: Però che la normativa ha delle carenze non è colpa della SIS, purtroppo
Assolutamente nessuna colpa a loro.
Comunque lo scrivo anche qui, avete visto il sito di presentazione del tram?
http://www.tram.palermo.it
Commentando un articolo precedente (quello, mi pare, sull’installazione delle pensiline) avevo lasciato spazio al dubbio che la larghezza/ristrettezza dei marciapiedi fosse dovuto all’inquadratura della foto. E poi c’era qualcuno che “tranquillizzava” tutti dicendo che lo spazio c’è ed è anche abbondante. Così non è… e dispiace che ogni volta che si fa notare qualcosa che non va si venga tacciati di essere inutilmente polemici!!!
@Panormus: Se leggi sopra io e peppe2994 abbiamo cordialmente discusso e ci siamo scambiato opinioni sull’argomento senza offenderci o senza essere tacciati
Ci avete fatti notare in molti che le banchine sono abbastanza strette, ma a noi ci è stato comunicato che le banchine sono state realizzate a norma di legge, così come nel resto d’Italia, se la normativa non è chiara a riguardo o ha delle gravi lacune per i diversamente abili, la colpa non è sicuramente nostra o della Sis che ha realizzato le banchine a norma. Quindi ne prendiamo atto, ma al momento non possiamo darvi certezze su una possibile soluzione, anche perché purtroppo è tardi per fare dei cambiamenti
Quoto Peppe e Panormus. Obiettivamente, lo spazio a disposizione era poco in partenza, e quindi evidentemente meglio di così’ non s’è potuto fare. Pazienza.
Sono effettivamente strette, ma visto lo spazio a disposizione probabilmente non si poteva fare di più.
Egr. Sig.ri
vedo che non sono il solo ad avere notato “l’affarire” marciapiedi.
Volevo comunicarvi che NON esiste vuoto normativo, e che – in ogni caso – le norme per i disabili (che non sono solo quelli in carrozzina) vanno applicate sempre e comunque, soprattutto per le opere pubbliche!
Adesso si apre un aspetto tecnico / procedurale ed anche legale.
Ovvero:
a) chi dovrà controllare e dare parere i conformità dell’opera alle leggi vigenti?
b) chi dovrà, per conto del committente, accettare l’opera se non conforme?
c) quali sono le implicazioni legali legate al contratto, ed all’opera, se eseguita in maniera non conforme al progetto ed alle leggi applicabili?
d) in caso d’incidenti tra le vetture in approccio, od partenza, dalla banchina con i passeggeri in attesa ed a bordo, cosa accade? a chi vanno attribuite le eventuali responsabilità e chi copre i costi?
Inoltre, c’è qualcuno che ha notato altre “criticità” nel progetto e nella sua realizzazione?
Fabion54 scrive: 12 luglio 2014 alle 10:07 – “Ci avete fatti notare in molti che le banchine sono abbastanza strette, ma a noi ci è stato comunicato che le banchine sono state realizzate a norma di legge, così come nel resto d’Italia, se la normativa non è chiara a riguardo o ha delle gravi lacune per i diversamente abili, la colpa non è sicuramente nostra o della Sis che ha realizzato le banchine a norma.”
Egr. Sig. Fabio,
dal Suo commento ritengo che lei sia un ingegnere od architeto, ed è quindi alla sua professionalita che mi richiamo.
Le norme di legge che lei dichiara rispettate, potrebbe farle conoscere anche noi?
Attendiamo di conoscere i riferimenti normativi, o se non esistessero, le specifiche di progetto con le quali si è giunti al manufatto cosi come realizzato.
Resto in attesa.
Egr. Sig. Anomymous c’è la direzione lavori per questo!