Il Castello dell’Uscibene sequestrato: ma non era colpa del tram?

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa della Polizia Municipale circa il sequestro della cappella del Castello dell’Uscibene. L’Associazione Mobilita Palermo aveva già parlato pubblicamente di presunti abusivismi presenti in zona. Siamo davvero contenti che qualcuno continua a leggerci, rispetto a delle sciocchezze che si erano lette su questa vicenda.

Il Nucleo Tutela Patrimonio Artistico della Polizia Municipale, coordinato dal Comandante Vincenzo Messina, stamani ha sequestrato la cappella del Castello dell’Uscibene, complesso sottoposto  a vincolo monumentale,ubicato in fondo De Caro,  all’altezza dello svincolo di Corso Calatafimi, in  Viale Regione Siciliana. Il proprietario N. S. di 78 anni è stato denunciato all’autorità giudiziaria, per danneggiamento ed omissione di lavori a tutela del patrimonio storico-artistico.

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Nell’ambito della stessa operazione, è stata sequestrata un’area del parco del castello, estesa circa 2000 metri quadrati, adibita a parcheggio. La cappella del castello dell’Uscibene,  a causa del  grave stato di degrado e di  abbandono in cui si trova,  rappresenta una incombente minaccia di pericolo per la pubblica incolumità.

L’intera struttura, è soggetta a rischio di crolli imminenti.  Il portale architettonico e la parete del lato mare si sono già distaccati, mentre le ampie falle sulla copertura oltre alle infiltrazioni di acqua piovana, hanno provocato l’accesso di volatili all’interno della cappella, con il conseguente accumulo  di escrementi e rifiuti.

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Nel parete di nord-est,  sono stati cementati dentro il muro antico, i montanti di una recinzione in ferro della balconata ed un cancelletto, anch’esso realizzato in ferro.

Il fianco sinistro, è stato deturpato da una costruzione abusiva in muratura elevata fino al primo piano, realizzata accanto alla cappella  che ha di fatto oscurato le originarie antiche finestre del bene monumentale. Inoltre, è stato realizzato un muro di divisione,  in conci di tufo,  alto circa 1,70 metri,  cementato sulla parete sinistra ed accostato al  muro della cappella. Il soffitto a volta della parete sud lato mare, risulta appesantito e infestato dalla folta vegetazione spontanea, inoltre sul tetto permangono diverse antenne televisive ed una  parabola satellitare.

Il proprietario è stato denunciato all’autorità giudiziaria, per non avere eseguito gli interventi di manutenzione del complesso sottoposto a vincolo monumentale. Nell’ambito della stessa operazione, è stata sequestrata un’area del parco del castello, estesa circa 2000 metri quadrati, adibita a parcheggio. Gli agenti hanno riscontrato che dopo i lavori di estirpazione della caratteristica vegetazione, il terreno è stato ricoperto con strati di ghiaia, per consentire ai veicoli di introdursi nell’area per sostare.

 

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15 Thoughts to “Il Castello dell’Uscibene sequestrato: ma non era colpa del tram?”

  1. rasputin

    Viene da piangere, ma come hanno potuto fare uno scempio del genere? ma come si fa ad addossare una palazzina a un monumento? mettere quella parabola poi è il massimo dell’incuria, dell’ignoranza e della grettezza mentale. Senza parole!
    Ma la soprintendenza quando è stato costruito questo mostro dov’era? E i signori ambientalisti che sanno dire solo no, quando hanno mandato la lettera aperta alla soprintendenza per denunciare che la costruenda sottostazione del tram “sarebbe stata edificata su un terreno sottoposto a vincolo” non vedevano questa schifezza? e continuavano scrivendo:” “per salvaguardare anche le condizioni di decoro dell’habitat circostante che costituisce un continuum spaziale e culturale con il monumento” !
    La sottostazione a 100 mt deturpa il paesaggio e la parabola no?

  2. punteruolorosso

    abbattono? ripristinano il giardino?
    altrimenti resta tutto com’è.

  3. peppe2994

    Infatti, finalmente hanno scoperto lo schifo che c’è, ed ora?

    Quell’edificio super abusivo rimarrà lì? Continuerò a vedere la parabola posizionata sul monumento come se fosse una cosa normale?

    Dicevano che il sovrapasso di via la Loggia sarà con le vetrate per ammirare il castello, ma se lo spettacolo da vedere è quello della prima foto anche no

  4. punteruolorosso

    http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2011/04/01/foto-del-castello-di-maredolce-e-del-lago/

    potrebbe andare a finire come a maredolce, con recupero dell’edificio ma niente parco.

  5. The.Byfolk

    Non capisco cosa ci sia di strano! 6 mesi sono lo stretto necessario per appurare che l’abusivo non sia nessuno che conti, tipo imparentato con politici o con mafiosi , che sia uno sfigato qualunque insomma! Appurato ciò si può agire secondo legge! Mi domando come si sia permesso di realizzaee un abuso simile ese non ce ne sono altri in giro! Cosa si fa per prevenire e reprimere?
    L’occasione rende l’uomo ladro!
    Ora che sono stati scoperti sicuramente si staranno mordendo le mani per non aver condonato quando avrebbero potuto!!

  6. MAQVEDA

    C’è anche una seconda possibilità, lo Scibene è quello che rimane di un grande complesso. C’è da chiedersi se la “casa” sia un resto antico orrendamente ristrutturato, oppure se si tratta di una vera e propria struttura abusiva. E nel caso si tratti davvero di parte del complesso c’è da chiedersi se vale la pena un restauro per rimediare all’orribile ristrutturazione o se non sia meglio una demolizione per liberare definitivamente lo Scibene da questa palla al piede. E’ così da anni, ed hanno aspettato lo “scandalo” legato al sovrappasso per rendersene conto. Ripristinare il giardino? se, lallero, sognamo. Non si tratta solo di quella casa, fondo di Cara è interamente lottizzato a villette e circondato da una recinzione con cancello automatico. Il tutto è circondato da orribili capannoni commerciali in parte abbandonati. Insomma, uno schifo, e sicuramente il pilone del sovrappasso era l’ultimissimo dei problemi, anzi è l’unica cosa che per la distanza non da minimamente fastidio. Per ottenere qualcosa di realmente bello andrebbe demolito tutto l’intorno.

  7. Fabion54

    Finalmente! Un plauso va anche a noi di Mobilita che abbiamo fatto presente la situazione e a chi ci ha dato ascolto 🙂
    Se oggi la struttura è stata sequestrata è anche merito vostro, che avete amplificata i nostri articoli e le nostre segnalazioni

  8. punteruolorosso

    http://livesicilia.it/2014/02/19/zacco-mercato-a-rischio-il-comune-intervenga_447384/

    attenzione ai privati! spesso abbiamo il mito dei privati che restaurano il centro storico, questi lo stanno sfasciando

  9. punteruolorosso

    non tutti, ovviamente

  10. cuter

    Privati?
    Aree così vaste e storicamente rilevanti costituiscono zone di interesse pubblico, Interi fondi andrebbero espropriati e ripristinati ma tanto viviamo nel paese delle banane e quindi…
    Requiem

  11. E’ da anni che piango sul povero Scibene, o Uscibene. L’unico dei luoghi di piacere normanni nella Conca (ex) d’Oro) che non sia appartenuto alla famiglia reale, ma al potente Vescovo Gualtirero Offamilio, quello che costruì la cattedrale nel 1184. Di segnalazioni sullo stato dei luoghi e l’abusivismo ne ho fatte tante… e vi anticipo un passaggio di uno dei miei gialli palermitani, questo ancora inedito:
    “”
    Il palazzo dello Scibene era vicinissimo alla circonvallazione, in posizione sopraelevata ma nascosto dalla cortina di palazzi che costeggiava la grande arteria. Ci si arrivava attraverso una stradella stretta e tutta curve, difficile da trovare e ancora più difficile da percorrere. Pure il navigatore si era perso, e avevano dovuto chiedere indicazioni diverse volte. L’antica costruzione era in condizioni pietose e assediata da case nate certamente abusive e altrettanto certamente ormai regolarizzate. Solo la serie di archi tamponati, così simili a quelli di altri monumenti normanni, ne dichiarava l’identità.
    Nel piccolo spiazzo c’era un’auto della polizia, il furgoncino della scientifica e il SUV della dottoressa Martorana, il medico legale.
    Un agente, che stava finendo di piazzare le fettucce per delimitare la zona interdetta, gli venne incontro.”
    Insomma: tutti sapevano tutto “da anni e annorum”, come dice Guareschi. Palermo è un città che non riesce a non farsi male. Cari saluti agli amici di Mobilita Palermo, che sono una bella eccezione.

  12. Scusate qualche refuso dovuto alla fretta. Il vescovo è naturalmente Gualtiero Offamilio.

  13. Si può dire che col tram son venuti alla luce varie situazioni di abusivismo: dai passi carrabili abusivi di via Modica fino ad oggi col castello dello Scibene 😀

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