Incontro Comitati Pendolari con il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità Regione Siciliana

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Pubblichiamo il documento integrale del Comitato Pendolari Sicilia, presentato ufficialmente presso l’Assessorato Regionale ai Trasporti e contenente le richieste ufficiali volte al miglioramento del trasporto ferroviario in Sicilia.

A seguito dell’incontro, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si è tenuto oggi a Palermo, presso la sede dell’Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, abbiamo avanzato le seguenti richieste:

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CONTRATTO DI SERVIZIO

Quale coordinatore dei pendolari siciliani, ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il proprio mezzo per gli spostamenti.

Con l’attuazione dei Decreti Legislativi 422/97 e 400/99, il trasporto regionale e locale diviene competenza esclusiva delle regioni. Con la sottoscrizione del Contratto di servizio, n ogni caso, è la Regione a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti e a fissare nel contratto di servizio i livelli minimi di qualità (puntualità, pulizia, informazioni, ecc.) che il gestore deve erogare. Se tali obiettivi non vengono raggiunti, la Regione applica delle penali, detraendo tale importo dal corrispettivo che deve pagare a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte regioni come strumento a favore dei pendolari abbonati, trasformando le risorse decurtate in sconti sugli abbonamenti futuri. Ad oggi in Sicilia non è proprio così.

 

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E RAMI SECCHI

Chiediamo di conoscere quali sono le sorti delle tratte ferroviarie:

– Catania-Palermo, perché la Regione Siciliana non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori visto il Contratto di programma di 30 milioni di euro affidato a Rete Ferroviaria Italiana già dal febbraio 2010?

Perchè portare avanti il CIS (contratto istituzionale di sviluppo) firmato il 28 febbraio di quest’anno per la realizzazione di un nuovo tracciato, quando le somme previste nel Cis potevano essere impiegate per realizzare e/o ammodernare nuove tratte ferroviarie siciliane? Da far notare, tra l’altro, che i soldi stanziati nel Cis altro non sono che le somme previste, 1970 milioni, e non utilizzate per il finanziamento del raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri;

Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte in territorio di Niscemi. Desideriamo fare presente che rete ferroviaria italiana finì di ammodernare il tracciato in questione nel 2010 e a due anni dal crollo del ponte ferroviario non se ne sa più nulla. Qual è la presa di posizione della Regione per la riapertura di questa tratta importante;

Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio di quest’anno per i continui smottamenti anche su questa relazione nessuna presa di posizione della Regione.

Stazione di Comiso evitare lo smantellamento dell’infrastruttura ferroviaria in considerazione della valenza strategica dell’apertura dello scalo di Comiso. Non è più rinviabile il potenziamento delle infrastrutture nel territorio di Ragusa ad oggi sprovvisto di infrastrutture stradali e ferroviarie.

  

INTEGRAZIONE URGENTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA

In considerazione del fatto che l’ultimo treno da Siracusa parte alle ore 17.16, si rende necessario chiedere l’istituzione di una corsa treno alle ore 18.10 da collegare al treno 12884 che parte da Catania alle 19.40 o in alternativa istituire l’aggiunta di una vettura come servizio regionale ai due ICN 1956 e 1960.

 

PROPOSTA URGENTE SULLA RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA

L’opportunità di trasformare tutte le soste “tecniche” in “fermate” nella stazione di Alcantara, importante crocevia ferroviario. Tale richiesta scaturisce in considerazione del fatto che quasi la totalità dei treni sostano (dai 5 ai 10 minuti) per fare incroci e/o precedenze in questa stazione, dove non è possibile far salire o scendere la clientela. Con la trasformazione richiesta si darà l’opportunità a tutta l’utenza del comprensorio: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione Sic. e Francavilla Sic. di poter utilizzare il servizio ferroviario nella stazione di Alcantara vista la distanza dalla stazione di Taormina-Giardini e la scarsa opportunità di poter lasciare il proprio mezzo, specie in estate.

 

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI

La modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un buon 20% ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi ad ogni cambio di orari, si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza.

Facendo riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l’arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 46 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete in questi ultimi anni, rileviamo che non sono migliorati i tempi di percorrenza di molti treni, addirittura hanno gli stessi tempi di ventanni fa.

Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi, e per di più un treno viene considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni ora di percorrenza.

 

PROPOSTE/VARIAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA 

  • Treno 12866 anticipare la partenza da Catania alle ore 05.00
  • Treno 12872 posticipare la partenza da Catania alle ore 11.25;
  • Treno 12874 posticipare la partenza da Catania alle ore 12.42;
  • Treno 12876 posticipare la partenza da Catania alle ore 13.25;
  • Treno 12878 posticipare la partenza da Catania alle ore 14.10;
  • Treno 12880 posticipare la partenza da Catania alle ore 14.40 e ripristinare la fermata di Catania Ognina;
  • Treno 12882 posticipare la partenza da Catania alle ore 16.30;
  • Treno 8584 con partenza da Catania alle ore 17.00 – prevedere l’arrivo alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia anziché alla stazione di Giarre-Riposto;
  • Treno 8586 con partenza da Catania alle ore 17.44 – posticiparne la partenza alle ore 17.52 per dare la possibilità a molti pendolari che finiscono il loro turno di lavoro alle 17.30;
  • Treno 12884 con partenza da Catania alle ore 19.40 dovrebbe diventare unico treno con la nuova corsa da istituire da Siracusa alle 18.20;
  • Treno 12886 con partenza da Catania alle ore 20.40 – posticipare la partenza alle ore 21.15;

 

PROPOSTE/VARIAZIONI RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA

  • Treno 12865 ripristinare la percorrenza prevedendo l’arrivo a Catania alle ore 07.37;
  • Treno 12867 ripristinare l’arrivo a Giarre (polo scolastico per i messinesi) alle ore 08.10
  • Treno 8573 con partenza da Messina alle ore 20,37-posticipare la partenza alle ore 20.55 minuti;
  • Treno 12885 con partenza da Messina alle ore 21.45 – fare effettuare la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia;
  • NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una corsa treno da Messina alle ore 10.45 che arrivi sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per colmare l’enorme buco orario di circa 3 ore tra le due Città, utile per universitari e lavoratori che prendono servizio alle ore 14.00.

 

COINCIDENZE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-MESSINA-PALERMO

Si ravvisa la necessita di creare delle coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni regionali in partenza da Messina per Palermo non previste negli attuali orari:

 

  • Treno 12759 con partenza da Messina alle ore 06.45 – creare la coincidenza con il treno n 12866 in arrivo a Messina alle ore 07.10 essendo il treno n. 12759 un treno locale;
  • Treno 3835 con partenza da Messina alle ore 07.210 – creare la coincidenza con il treno n. 12868 in arrivo a Messina alle ore 07.41;
  • Treno 12761 con partenza da Messina alle ore 11.25 – creare la coincidenza con il treno n 3870 in arrivo a Messina alle ore 11.35 essendo il treno n. 12761 un treno locale;
  • Treno 12765 con partenza da Messina alle ore 14.25 – creare la coincidenza con il treno n 12874 in arrivo a Messina alle ore 14.32 essendo il treno n. 12765 un treno locale;
  • Treno 723 con partenza da Messina alle ore 16.00 – creare la coincidenza con il treno n. 12880 in arrivo a Messina alle ore 16.09;
  • Treno 12769 con partenza da Messina alle ore 17.25 – creare la coincidenza con il treno n 12830 in arrivo a Messina alle ore 17.38 essendo il treno n. 12769 un treno locale;
  • Treno 729 con partenza da Messina alle ore 19.48 – creare la coincidenza con il treno n. 8586 in arrivo a Messina alle ore 19.453 e al treno 3872 in arrivo a Messina alle ore 20.07;

 

RIPRISTINARE I TRENI DEL MARE CATANIA-LETOIANNI

TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS – Servizio sospeso per l’anno 2013.

 

Prevedere la fermata dei treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express nelle stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara.

La strana situazione dei treni per il mare e la poca lungimiranza di Trenitalia nell’effettuare un servizio discriminante per alcuni territori della Riviera Jonica nei festivi da luglio a fine agosto.

Tenendo conto che queste quattro coppie di treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express effettuavano le seguenti fermate: Acireale-Giarre-Riposto–Taormina–Letojanni, saltando le stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara,  sia in andata che in ritorno.

Più volte, abbiamo chiesto chiarimenti alla Direzione di Trenitalia del perché questi treni non effettuino la fermata alla stazione di Fiumefreddo ed Alcantara, per’altro attingendo ad un grosso bacino di utenza sia alla stazione di Fiumefreddo (Mascali-Calatabiano-Piedimonte Etneo-Linguaglossa) che alla stazione di Alcantara (Calatabiano-Trappitello-Giardini-Gaggi-Graniti-Francavilla di Sic. e Castiglione di Sic.), in considerazione del fatto che nella giornata di domenica il servizio di trasporto ferroviario è dimezzato del 70% di corse sulla direttrice Catania-Messina e viceversa.

  

 

Ritengo inaccettabile la situazione di cui sopra e un Governo responsabile e attento non può e non deve assistere indifferente, ma ha l’obbligo di dare ai suoi cittadini risposte concrete e tangibili.

Ritengo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.

Non ritengo giusto che a piangerne le conseguenze per i disservizi creati da un trasporto pubblico ferroviario carente, sia nella qualità che nelle infrastrutture, siano sempre le fasce sociali più deboli e di conseguenza la società in generale, quando un’attenta politica ai fabbisogni del territorio dovrebbe garantire pari dignità e diritti ai suoi cittadini.

Alla luce di quanto esposto, cosa intende fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario nell’immediato?

Certo della Vs. disponibilità e sensibilità a tale problematica, nell’attesa di un vs. sollecito riscontro, porgo a nome del Comitato, cordiali saluti>>.

                 Giosuè Malaponti

         Comitato Pendolari Siciliani

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