Movida a Palermo: tra schiamazzi, ordinanze e gente sull’orlo di una crisi di nervi

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Pubblichiamo questo sfogo inviatoci da Delio De Feo, che mette alla luce forti problematiche collegate alla movida notturna palermitana. Da un lato abbiamo l’esigenza dei commercianti di far funzionare le proprie attività, dall’altro quelle di persone che la mattina devono andare a lavorare e hanno bisogno di dormire. Sullo sfondo di questo quadro sicuramente complesso, ci sta la solita inezia delle forze dell’ordine, che non di rado latitano di fronte alle denunce dei cittadini. Un comportamento vergognoso, che speriamo possa spingere l’amministrazione a prendere seri provvedimenti. A margine di ciò, il recente ricorso al Tar da parte di alcuni esercenti, e che ha di fatto sospeso l’ordinanza sulla movida.

La notte scorsa (05/09/2013), così come avvenuto in altre occasioni, ho dovuto chiamare la Polizia Municipale perché un pub nei pressi della mia abitazione ha, sin dalle ore 22:30 e fino alle ore 3:00, messo musica da discoteca ad altissimo volume. Dal mio balcone, distante circa 100 metri, la musica superava gli 80 decibel già dalle 23:00, per raggiungere i 90 dalle 24:00 in poi (invece di abbassare aumentavano). Senza naturalmente prendere in considerazione i “normali” schiamazzi delle persone che ballavano o che camminavano per strada.

Io e la mia ragazza abbiamo chiamato la Municipale alle 23:00 (“non si preoccupi, c’è l’ordinanza, staccheranno la musica a mezzanotte. Il pub comunque è ben noto”) e poi alle 24:00 (“fra 10 minuti usciranno le pattuglie”). All’1:40 abbiamo chiamato i Carabinieri che ci hanno passato la Polizia che ci ha nuovamente passato la Municipale. Ci è stato detto che la pattuglia (una pattuglia di notte a Palermo?) era occupata, che sarebbero venuti un altro giorno e che avrebbero avvisato la Polizia.

Naturalmente, come in ogni altra occasione, nessuno è arrivato. La musica ha continuato fino alle 2:55. Noi ci siamo svegliati alle 7:30 per andare a lavorare. Oggi saremo particolarmente produttivi immagino. Ci aspettano altre due notti insonni? Qual è la soluzione, dobbiamo farci giustizia da soli? Dovrete venire a sedare una rissa?

Il pub in questione è il Kala Kala di Via Cassari, 57. Quasi ogni Giovedì mette musica a tutto volume. Nel fine settimana continua ad un volume lievemente più basso, ma il rumore viene compensato dalla musica di Piazza Garraffello, per la quale ormai ci siamo rassegnati. Non credo che avrete mai la forza (chiamiamole così) di intervenire, dato che in un anno, nonostante le tante dichiarazionidi facciata, non è cambiato proprio niente. Forti con i deboli, deboli con i forti. Come sempre a Palermo.

 

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9 Thoughts to “Movida a Palermo: tra schiamazzi, ordinanze e gente sull’orlo di una crisi di nervi”

  1. fabdel

    “provvedimento limitava l’intensità del rumore in certe ore” CHE TRODOTTO SIGNIFICA CHE I GRANDISSIMI TROGLODITI PRETENDONO DI METTERE MUSICA AD ALTO VOLUME IN PIENA NOTTE. all’addaura non si può dormire e i tappi non servono a nuulla, vadano a morire ammazzai loro e chi frequenta (lasciando centinaia di bottiglie per terra) i loro locali di m. a (che hanno anche deturpato la costa)

  2. Metropolitano

    Siamo ancora assai lontani dall’educazione civica e la negligenza e lassismo della polizia muicipale sono i contributi principali per questo genere di problemi. Dovete pensare che in pieno centro in corso Vittorio Emanuele e vicino piazza Bologni la polizia municipale ha visto come ho visto io le auto parcheggiate sul marciapiede, ma non è intervenuta, proprio come pensavo. Ormai non si può più contare sui vigili urbani perchè è come se non esistessero. Girano solo per garantirsi uno stipendio da parte del Comune, ma senza garantire nulla che non sia proprio cioè l’ordine e la sicurezza altrui. Un po come la GESIP.

  3. franz

    Si fa presto a parlare di diminuire i decibel per non arrecare disturbo alla quiete pubblica, ma a me darebbe fastidio anche il ticchettio di una sveglia, figuriamoci la musica di una discoteca. Pur essendo io un musicista non ritengo giusto, dopo una certa ora, ledere la quiete delle persone che affrontano giornate di lavoro e hanno bisogno di riposare; è una questione di educazione, cosa che è scomparsa nella società odierna.

  4. Irexia

    Qualche anno fa curai una causa per un cliente che accusava immissioni di rumore nel proprio appartamento (art. 844 c.c.) Non solo mandò raccomandate a/r alla società che gestiva il supermercato rumoroso, ma si rivolse al NOPA (nucleo operativo protezione ambiente) dei… vigili urbani che hanno provveduto a installare un microfono ambientale sul balcone per misurare i decibel. Risultato? La società si offrì immediatamente di sistemare la situazione insonorizzando gli impianti di refrigeramento.
    In soldoni, consiglio di rivolgersi ad un avvocato, dato che i gestori dei locali fanno orecchio da mercante…
    Purtroppo a Palermo ciò che nelle altre città è ordinario è l’eccezione…

  5. dado25

    Hai provato a dormire con i tappi nelle orecchie? prova quelli in gommapiuma, sono magici e non danno fastidio, dopo pochi minuti ti sembra di non averli. Li trovi in farmacia….funzionano fidati e dormi tranquillo!

  6. gomez

    Non avete capito la maggioranza delle polizia mucipale (senza generalizzare ma sono molti) nelle vita reale fa parte della specie panormosauro (questo termine l’ho imparato nel vostro sito siete dei grandi :D) quindi per loro certi comportamenti sono normali…

  7. Pietro Bolenares

    @gomez

    Credo che Tu abbia ben centrato uno dei gli aspetti del problema. Mi è capitato personalmente di sentir fare a esponenti della Polizia Municipale “ragionamenti” con velleità pesudosociologiche, ma, in realtà, meglio classificabili nel filone della degenere “filosofia panormosaurica”. Ma, d’altronde, pensiamoci bene, la Polizia Municipale può/potrebbe essere migliore della città cui è “figlia”?

    Il tutto (“ovviamente”) a discapito dell’esigua minoranza di palermitani dotati di senso civico e desiderosi di una città minimamente vivibile.

  8. Pietro Bolenares

    Mi scuso per gli involontari errori ortografici e di battitura del mio precedente messaggio. 🙂

  9. BELFAGOR

    MOVIDA SELVAGGIA: LA CASSAZIONE DA RAGIONE AI RESIDENTI E CONDANNA IL COMUNE DI BRESCIA.
    Perché tale sentenza interessa noi palermitani?
    Perché è la prima volta che una sentenza della Cassazione condanna un Comune, in questo caso quello di Brescia; a risarcire i residenti delle zone dove impazza la “movida” se non viene garantito il rispetto delle norme di quiete pubblica e di conseguenza la salute dei cittadini.
    Per i supremi giudici, infatti, “la tutela del privato che lamenti una lesione del diritto alla salute (costituzionalmente garantito) è incomprimibile nel suo nucleo essenziale sulla base dell’articolo 32 della Costituzione, ma anche del diritto alla vita familiare e della stessa proprietà, che rimane diritto soggettivo pieno sino a quando non venga inciso da un provvedimento che ne determini provenienti da area pubblica (nella specie, da una strada della quale la Pubblica Amministrazione è proprietaria)”. Insomma, spetta al Comune garantire ai suoi cittadini questo diritto: “La pubblica amministrazione – si legge nel provvedimento – è tenuta ad osservare le regole tecniche o i canoni di diligenza e prudenza nella gestione dei propri beni e, quindi, può essere condannata sia al risarcimento del danno patito dal privato in conseguenza delle immissioni nocive che abbiano comportato la lesione di quei diritti, sia al fine di riportare le immissioni al di sotto della soglia di tollerabilità”.

    Si tratta di una sentenza storica e sofferta( il processo andava avanti da ben 11 anni) che fa giurisprudenza, cioè apre la strada ad altre sentenze.
    In altre parole o i Comuni riescono a regolamentare la “movida” o si troveranno sommersi da cause e da rimborsi milionari da pagare.

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