La pedonalizzazione con le “palle” NON FUNZIONA

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Evidentemente al Comune sono un pò duri di comprendonio.

Il piano delle micro pedonalizzazioni che va proseguendo con l’installazione dei dissuasori ha qualche “falla”, ci sembra un piano “senza palle“.

Già a San Saverio avevamo documentato dopo pochi giorni dall’inizio dei lavori l’esigua “resistenza” dei dissuasori ai panormosauri rex,  confermata da quest’altra foto di A.Panzarella al molo della Cala.

Non si tratta di un’immagine di Linea Blu in onda su Rai1, ma dei fondali del porticciolo. –

Anche se la segnalazione riguarda un’area di competenza dell’autorità portuale, il messaggio è diretto al Comune che porta avanti le micropedonalizzazioni in modo pressoché analogo, vedi San Saverio.

Le palle ci sono cadute a mare” ci suggerisce il nostro utente. E come dargli torto. Fermo restando la solita inciviltà panormosaura che va sempre condannata, la responsabilità passa adesso alla nostra amministrazione  che evidentemente NON CI VEDE o NON VUOLE VEDERE.

Se ancora non lo si è capito, per evitare questi episodi ci vogliono misure drastiche, quindi i palloni di pietra per terra che rotolano con quattro spintoni non funzionano in questo contesto.

Ne stiamo avendo già le prove a provvedimento in corso, vogliamo aspettare che tutti questi bei tocchi di pietra finiscano in fondo al mare o distrutti da qualche parte?

I dissuasori devono essere irremovibili, qualunque essi siano. Non ci sono alternative. Ci vuole molto a capirlo?

Questa gentaglia non deve avere la possibilità di manovra, deve essere costretta a rispettare lo spazio pubblico senza possibilità di interferenza alcuna. Altrimenti ogni provvedimento del genere sarà buono negli intenti ma fallirà nell’applicazione sul territorio.

Queste “palle” di pietra potrebbero essere fissate alla pavimentazione con materiali che rendono impossibile la rimozione o lo spostamento. Forse può bastare un’anima in ferro ancorata al pavimento o semplicemente del materiale collante. Non mancano di certo gli strumenti.

Un’amministrazione deve saper “amministrare” il proprio territorio, quello che conosce bene perchè ci vive dentro. Dobbiamo pensare che negli uffici di Palazzo delle Aquile non sappiano 0 non si accorgano che determinate misure sono insufficienti per Palermo?

Ci sembra molto strano.

Attendiamo che qualcuno si dia una smossa adesso che si è in tempo, altrimenti il Comune si renderà “complice” di un provvedimento a metà.

 

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13 Thoughts to “La pedonalizzazione con le “palle” NON FUNZIONA”

  1. marcelloriina

    Il problema principale è legato alla mancata vigilanza del Territorio principalmente da parte delle Forze dell’Ordine( VV.UU, Polizia, Carabinieri etc) ma sopratutto da parte di tutti quei cittadini che il più delle volte, pur assistendo a questi atti sciagurati effettuati da alcuni “panormosauri”, rimangono assolutamente inetti, inattivi ed indifferenti.
    Ancora più grave è il comportamento di alcune frange delle Forze dell’Ordine che, pur avvisati, a volte non ritengono opportuno intervenire per queste “sciocchezze”.

  2. MAQVEDA

    Ecco dove erano finite!!! 🙁
    Ma la Cala non è competenza dell’ente porto?
    Comunque è palese che questo è stato un atto di vandalismo bello e buono, fino a qualche giorno fa erano tutte al loro posto, ora ne mancano più della metà. Mah.

  3. @Maqueda:
    Si, ma se guardi a San Saverio vedrai medesimo provvedimento con blocchi sferici di pietra che sono stati già spostati (nell’articolo c’è il link all’articolo).

    Diciamo che il problema del tipo di dissuasori coinvolge entrambe le istituzioni.

  4. Antoninopanzarella

    Cari, solo una precisazione: sono contento di aver attivato un dibattito a sollecitare perfino un vostro post, tuttavia la chiave di lettura delle immagini e dei testi che ho pubblicato resta di vostra esclusiva interpretazione. Personalmente, ritengo la generalizzazione che fate rispetto alla fattispecie di quegli elementi di arredo urbano (che non sono propriamente dissuasori trovandosi già all’interno di un’area del tutto pedonale) un po forzata; potevate citare altri esempi, ad esempio i dissuasori di piazza Massimo ricordate l'”urbanistica delle fioriere”..? Purtroppo in questo caso temo che il problema vada oltre quello della mera mobilità. Grazie per l’attenzione comunque.

  5. Ok migliorare la tipologia dei dissuasori ma il problema più grande è proprio quello della vigilanza!! Frequento spesso la cala e da quando è stata sistemata non ho MAI visto ne polizia ne carabinieri ne servizio di vigilanza, il nulla!!!
    La gente entra dentro con macchine e motori tranquillamente, fanno quello che vogliono!! Per non parlare poi del foro italico dove ormai la situazione è del tutto degenerata

  6. fabdel

    la stragrande maggioranza dei cittadini palermitani è INQUIETANTE, i barbari in confronto erano lord inglesi

  7. Gira e rigira, il punto e’ sempre quello: chi controlla il territorio a Palermo? Nessuno! Ognuno, in ogni quartiere, la gente si autogestisce e impone le regole personali: niente zone pedonali, indifferenza per la zona rimozione, abusivismi di ogni tipo.

    Perche’? Forse perche’ e’ sempre convenuto cosi’? Di certo ha un impatto psicologico sulla gente, perche’ ti fa capire da sempre che certi atteggiamenti ma anche certi poteri non saranno aggrediti dallo Stato!
    Io vorrei l’esercito a sorvegliare i cantieri, i Carabinieri a inseguire i vandali e la Polizia a cercare i criminali che commettono certe porcherie.
    E’ chiedere molto da cittadino che paga le tasse?

  8. pamax

    Sino a 2 settimane fa a mollo c’erano solo 2 palle, inizialmente le avevo scambiate per parabordi! L’inciviltà non ha confini, certo esteticamente sono gradevoli ma per i palermitani ci vuole ben altro. Per le piazze e le strade l’unica soluzione sarebbe la trasformazione in un marciapiede abbastanza alto. Temo infatti che i lavori a Piazza Bologni saranno inutili, speriamo che per Piazza Marina si adottino gli stessi criteri (marciapiede rialzato, ovviamente con le basole originarie) di Piazza Politeama dove finalmente le auto non ci sono piu’ .

  9. @Antonino Panzarella:

    non sono molto d’accordo con il tuo discorso perchè, seppur quella sia un’area già pedonale (la cala), le palle di pietra in fondo al mare sottolineano (qui a Palermo) un problema di solidità e sicurezza del dissuasore che può benissimo essere esteso laddove si sta intervenendo per vietare l’accesso di spazi pubblici ad auto e moto, come le tante piazze delle micro pedonalizzazioni.

    Rimarcando (a scanso di equivoci) che il problema “cuore” della questione non è il dissuasore ma l’inciviltà di certa gente , ritengo che il Comune, alla luce di queste cattive esperienze, debba assolutamente tener conto di questi episodi.
    E siccome è impossibile mettere un vigile full time su ogni piazza, l’alternativa è rivedere in tempo l’intervento, applicando qualcosa di più “permanente”. Almeno nell’immediato.

    Le fioriere di Piazza Verdi che tu citi avvalorano la mia considerazione, perchè partendo da quell’episodio non sono stati pensati dissuasori in grado di evitare la rimozione o lo spostamento nei provvedimenti successivi.

    L’esperienza delle fioriere spostate per permettere il parcheggio delle auto non è servita evidentemente a nulla e infatti ci ritroviamo con queste palle in fondo al mare, per riprendere la tua simpatica esclamazione.

    Concludo facendo un parallelismo: per garantire la corsia per il trasporto pubblico in genere basterebbe la linea gialla per terra. A Palermo, conoscendo i nostri polli, siamo dovuti ricorrere ai cordoli che sono più pericolosi ma anche molto più efficaci. Questo per dire che se si vuole garantire l’efficienza di una pedonalizzazione si devono prevedere misure tali che raggiungano l’obiettivo, tenendo conto del contesto in cui si applicano.
    Le palle di pietra andranno bene a Vicenza evidentemente, non a Palermo e i fatti lo stanno dimostrando.

  10. punteruolorosso

    che peccato!
    a me le palle piacevano. pensate che almeno serviranno a scongiurare l’ingresso dei suv in acqua?

    ma cosa ci hanno concluso?
    pensano ora di potere entrare alla cala in macchina?

    bene, ragazzi…
    chiediamo all’amministrazione di installare barriere fisiche potenti. vi faccio un esempio. tutti voi conoscete punta barcarello, piantumata e abbellita dal lavoro e dalla passione di comuni cittadini. i primi anni, per impedire l’accesso alle auto, i custodi dell’area piazzavano dei blocchi di cemento pesanti all’ingresso della punta. sapete cosa succedeva di notte? arrivavano dei TIR e con delle catene li sradicavano. se ci passate oggi, vedrete che sono state create delle siepi e dei muretti a secco, molto più belli dei blocchi di cemento. penso che chiunque distrugga quest’opera di civiltà corra il rischio di essere linciato.
    i cittadini vanno abituati a capire la bellezza del passeggiare liberamente a due passi dal mare, da un monumento, da un giardino. cosa impossibile fino a pochi anni fa, lungomare incluso. ricordate il foro italico col campo rom, la cala invasa dalle auto ecc.
    oggi alcuni pezzi di lungomare sono stati strappati alle auto, ma a molti di ciò non importa nulla. un giorno diventeranno minoranza, lo sono già ma si notano di più perché fanno danno.

  11. thesearcher

    Polizia Municipale, se ci sei batti un colpo! Ripeto per l’ennesima volta, telecamere ovunque…

  12. xemet

    “pensano ora di potere entrare alla cala in macchina?”

    vedrai! Sottovaluti il palermitano!!

  13. angeloffire

    Scusate ma non si potrebbero usare dissuasori in ferro simili a queloli utilizzati nell’area pedonale antistante il tribunale?

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