Linea dura contro i parcheggiatori abusivi a Napoli: ridiamoci su…

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Ci viene segnalato tramite il nostro gruppo Facebook un articolo de “Il Mattino” che rende nota una nuova linea dura contro i parcheggiatori abusivi a Napoli: addirittura previsto l’arresto per i recidivi:

di Elena Romanazzi

NAPOLI – Il Comune di Napoli dichiara guerra ai parcheggiatori abusivi. Finora ci sono state sanzioni pecuniarie pagate solo dal 12% dei contravvenzionati. E allora, oltre alla multa, ora ci sarà anche l’arresto. La procedura avviata dal colonello Attilio Auricchio, capo di gabinetto del sindaco e responsabile della Polizia Municipale. Si parte dalla banca dati. Nel 2012 sono stati censiti ben 811 abusivi: nome e cognome, storia personale, zona di attività, evetuali collegamentio con la criminalità organizzata, profilo patrimoniale dettagliato costruito attraverso l’incrocio dei dati di varie amministrazioni. Sono ormai schedati e verranno tenuti costantemente sotto controllo. Chi violerà le misure di prevenzione decise dalla Questura andrà incontro alle manette. Nei guai anche gli automobilisti: per loro ganasce in arrivo.


Fin qui apparentemente tutto ok, se non fosse che in data 13 agosto 2012 pubblicammo su questo sito un articolo dettagliato sul perché invece le forze dell’ordine non possano fare molto quando si parla di esercizi illeciti di questo tipo.

Decidiamo di approfondire la vicenda, chiamiamo quindi la Polizia Municipale di Napoli…

Il telefono squilla, una risposta automatica mi avvisa che la chiamata sarà registrata. Io spero sinceramente che la registrazione se la tengano ben stretta, e adesso capirete il perché!

Mi risponde un operatore e faccio presente che sto chiamando da Palermo, scrivo per il sito Mobilita Palermo e aggiungo che da tempo ci occupiamo della questione annosa dei parcheggiatori abusivi.

Fatta questa premessa, chiedo se è possibile parlare con il responsabile di questi nuovi provvedimenti che verranno attuati a Napoli contro i parcheggiatori abusivi, per capire su quale principio del codice penale si possa basare l’arresto per recidività, dato che a noi risulta tutt’altro: ovvero un vuoto legislativo che non consente alla polizia di intervenire, salvo reato di estorsione denunciato regolarmente dalla vittima (ndr. secondo quanto riferito da una nostra utente, le forze dell’ordine avevano detto che è necessario che la vittima vada sul luogo a denunciare personalmente l’estorsore. In realtà, parlando con un avvocato, abbiamo scoperto che è possibile tranquillamente denunciare nel più totale anonimato. Il che non giustifica assolutamente il mancato intervento della polizia).

Il primo operatore mi risponde che non è quello l’ufficio di competenza, così mi fornisce il numero del comando.

Chiamo il comando di Polizia Municipale. Mi risponde un secondo operatore al quale rispiego tutto il papello. Mi dice di attendere il linea (ndr. confabula con altri dell’ufficio presente). Risponde poco dopo e mi passa il tenente. Rispiego il papello al tenente, il quale mi risponde che a loro non è arrivata comunicazione e che ne dovrei parlare col responsabile di un altro ufficio – di cui mi fornisce il numero – che probabilmente si è occupato della cosa.

Chiamo il nuovo ufficio. Risponde un nuovo operatore al quale spiego nuovamente la tiritera. L’operatore, spiazzato, mi chiede subito chi io sia e mi riprende semi-gentilmente sul fatto che loro non possono dare questo tipo di informazioni a chiunque (ndr. questo “tipo” di informazioni?!) e che devo fare richiesta formale al comando per ottenere risposta. Aggiunge: “con tutto il rispetto possibile per l’interlocutore, lei deve capire che noi dobbiamo avere idea della persona con cui stiamo parlando. Non possiamo dare mica questo tipo di informazioni al primo che passa! Noi siamo disponibile a qualsiasi intervista e a incontrare chiunque, però prima deve essere fatta richiesta formale! In ogni caso questo è un ufficio che non c’entra nulla con l’informazione che lei richiede (ndr. sic!)”.

Alché gli rispondo che noi non abbiamo intenzione di intervistare nessuno, e che chiamando da Palermo è un po’ difficile che possa recarmi agevolmente al comando di Polizia Municipale di Napoli per avere un’informazione di questo tipo (ndr. ma informazione riservata de che??? Noi volevamo solo sapere quale articolo del codice penale consenta l’arresto per i parcheggiatori recidivi!). Mi risponde che capisce perfettamente e che in ogni caso devo fare richiesta scritta, confabula al di là della cornetta,  dopodiché mi passa un suo collega. Rispiego il papello al collega.

Il collega mi comunica: “come la sta sapendo lei questa cosa, caro signore, la stiamo sapendo noi. A noi non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale. Se vuole può provare a fare richiesta scritta all’ufficio protocollo del Comando, così chi ne sarà a conoscenza potrà aiutarla”.

A questo punto gli dico: “vabbè insomma, abbiamo capito. Si tratta del solito fumo giornalistico no?”

Risponde: “questo lo sta dicendo lei eh?” (ndr. ride)

Lo ringrazio e gli comunico che faremo richiesta scritta per ricevere una risposta. Poco dopo invio la mail col solito papello.

Morale della favola? La mail è stata inviata la mattina del 19 ottobre, ad oggi NESSUNO ha risposto.

Noi restiamo fedeli alla nostra linea d’informazione e vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi della vicenda.

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10 Thoughts to “Linea dura contro i parcheggiatori abusivi a Napoli: ridiamoci su…”

  1. andreamondello

    A questo punto sarebbe il caso di mandare una mail anche a Elena Romanazzi chiedendole da dove abbia pescato queste segretissime informazioni, così segrete che neanche i vigili napoletani ne sanno nulla 😉

  2. caudino

    Meriti una statua x la pazienza e x la costanza.. ahahah

    allora se a palermo la filosofia di vita è
    “PIOGGIA O NON PIOGGIA QUESTO E’ IL MIO PASSO”

    a Napoli è
    “MA CHI ME LO FA FARE”

  3. Io avrei scritto anche al Mattino.

  4. Pinko

    Scusate, ma onde evitare la necessità di far fare la denuncia da parte del privato cittadino, non possono muoversi in borghese (polizia o vigili urbani) dopo un certo numero di segnalazioni nella zona e, alla richiesta del denaro, arrestarlo per estorsione??? (Hanno proceduto così in un caso recente a Roma).

  5. Fabion54

    @Pinko: La tua idea non è male, ma devi pensare a quanto costerebbe all’amministrazione questa “passeggiata”, considera che molti di questi personaggi risultano nullatenenti e anche quando subiscono multe o altro non le pagano proprio per il motivo citato. L’unica cosa possibile è proprio quella di approvare una legge ad oc per evitare proprio la pratica molto diffusa nel sud italia.

  6. TuristaNapoletano

    Questo è uno stralcio di un altro articolo:

    “Attualmente il parcheggiatore abusivo è soggetto ad una doppia sanzione amministrativa: la prima viene effettuata in base alla violazione dell’articolo 7 comma 15 del codice della strada e prevede una multa di 726 euro, a questa si aggiunge la violazione dell’ordinanza sindacale che comporta una ulteriore multa di 500 euro. Ma sono necessari controlli serrati per verificare la violazione delle misure di prevenzione. In sostanza: chi ha avuto un avviso orale o è soggetto ad una sorveglianza speciale e va a violare queste misure scatta l’azione penale e il conseguente arresto.”

    L’articolo completo lo troverete a questo link:

    Non mi sono soffermato sugli articoli del codice per capire quanto siano realmente applicabili

  7. TuristaNapoletano

    Ho fatto un casino sul link, pardon!!

  8. Fulippo1

    Io dico e penso sempre una cosa, ovunque in ogni città, “volere è potere……”

  9. Una cosa emerge preponderante: esiste una barriera insormontabile tra i cittadini e cio’ che concerne la res-pubblica.
    Le carte con cui ci hanno sempre tenuto in pugno sono sempre state disinformazione e nessuna lista di responsabilita’ per ogni funzionario pubblico.
    Qualcuno deve rilasciare informazioni, qualcuno deve essere ritenuto responsabile di successi/fallimenti.

    Detto cio’, occorre PRETENDERE dalla polizia municipale un chiarimento pubblico su queste “CARENZE” NORMATIVE relative ai posteggiatori. Non per telefono, ma sul loro sito.
    Partendo da questo, chi di dovere dovra’ provvedere. Potrebbero spuntare cose interessanti: come ad esempio che non conoscono tutte le norme, o che si abbia un’evidenza pubblica che non ci sono effettivamente norme, o che esistono delle negligenze nell’applicazione di altre norme.
    Credo che solo cosi’ scopriremo il mistero di Napoli e perche’ a Palermo certe regole non sono applicate! Sempre che esistano…

  10. […] fosse finita? E invece no! Giorni fa abbiamo pubblicato un articolo che metteva alla luce diverse perplessità circa la nuova linea dura che il Comune di Napoli […]

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