Strisce blu illegittime?

Spread the love

Alzi la mano chi non ha mai avuto noie con la sosta a pagamento. Bene, consultando sentenze e articoli di giuristi che è possibile trovare su internet (ad esempio Ricorsi.net) sembrerebbe che le strisce blu così come concepite siano del tutto illegittime. Facciamo chiarezza.

La questione va sicuramente articolata su più punti.

1) L’art. 7 comma 1, lettera f del codice della strada dà ai comuni la possibilità di “stabilire, previa deliberazione della giunta, aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta”.

2) Secondo il Legislatore, viene definita area di parcheggio un’ “area o infrastruttura posta fuori della carreggiata, destinata alla sosta regolamentata (o non) dei veicoli”. (art. 3 c. 1 n°34 C.d.S.)

3) Nell’art. 2 c. 3 C.d.S., lett. E ed F, in cui si definiscono rispettivamente le “strade urbane di scorrimento” e le “strade urbane di quartiere”, vengono previste apposite aree “esterne alla carreggiata” per la sosta dei veicoli, con immissioni ed uscite concentrate e relativa corsia di manovra.

Secondo Ricorsi.net

Ad una lettura approssimativa di tali disposizioni sembrerebbe quasi che nei centri abitati il Codice della Strada non ammetta la sosta se non fuori dalla carreggiata, in contrasto con quanto stabilito dall’art. 157 c. 2 C.d.S., dove si afferma invece che la sosta si effettua posizionando il veicolo “il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia”.
Così, per sanare tale apparente discrasia, alcuni disattenti interpreti del Codice della Strada sostengono che i veicoli parcheggiati secondo le modalità descritte nell’art. 157 C.d.S. siano fuori dalla carreggiata, rifacendosi forzatamente alla definizione di carreggiata data nel già citato art. 3 C.d.S.. Ma la “carreggiata” è in realtà tutta la “parte della strada parte destinata allo scorrimento dei veicoli”, comprendendo tra le attività complessive che definiscono la scorrimento del flusso veicolare non solo la marcia, ma anche le sue eventuali interruzioni più o meno protratte nel tempo, e definite dall’art. 157 c. 1 C.d.S.. Con tale definizione essa viene distinta concettualmente e funzionalmente dal “marciapiede”, che è invece quella parte della strada destinata esclusivamente al transito dei pedoni (art. 3 c. 1 n°33 C.d.S.).
E per ribadire e rafforzare ulteriormente tale distinzione, nel comma 6 del succitato art. 7 C.d.S. il Legislatore enuncia espressamente che “le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata, e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”.

Inoltre, anche se per i più non sarebbe affatto necessario, vale comunque la pena di ricordare qui il valore logico-semantico del lemma “margine”, in considerazione del quale il margine della carreggiata è inconfutabilmente una parte del tutto definito “carreggiata”, e come tale si trova, appunto, sulla carreggiata.

Ricapitolando, sappiamo ora con certezza che:
1.    le “aree di parcheggio” devono avere una serie di caratteristiche tecniche e strutturali, fra la quali (ma non solo) il fatto di essere ubicate fuori dalla carreggiata;
2.    i Sindaci possono subordinare la sosta dei veicoli al pagamento di una somma di denaro, ma possono farlo solo in apposite “aree destinate al parcheggio”;
3.    i margini della carreggiata occupati dai veicoli in sosta con le modalità stabilite dall’art. 157 C.d.S. non sono affatto “aree di parcheggio” (almeno non per il Codice della Strada).

Da ciò ne deriva quindi che le cosiddette “Zone Blu”, ovvero gli stalli di sosta a pagamento istituiti ai margini delle strade cittadine deputate allo scorrimento del flusso veicolare, sono di fatto giuridicamente illegittime.

 

Secondo quanto riferisce lo studio legale Vasta

“In realtà la legge prevede due requisiti: 1) aree fuori dalla carreggiata; 2) e comunque che consentano la sosta senza intralciare lo scorrimento del traffico. Quindi, per fare un esempio, uno slargo delimitato da un cordolo che lo separa dalla strada di scorrimento può essere sicuramente adibito a parcheggio a pagamento, mentre i bordi delle strade mai (a meno che non siano stati ricavati cordoli di protezione all’inizio e alla fine). Risultato: il 95% delle strisce blu è irregolare!”.

Tenendo conto di quanto esposto, molti giudici hanno accolto i ricorsi annullando le multe a danno dei cittadini; a onor del vero, c’è anche da dire che ogni giudice effettua un’interpretazione autonoma della legge, quindi non è detto che tutte le sentenze convergano verso il medesimo risultato.

Sicuramente, dei consigli utili per eventuali ricorsi da sporgere sono i seguenti:

1)Ricorrere al giudice di pace e non al Prefetto

2)Richiamare la sentenza favorevole

3)Allegare foto della zona dove è stata effettuata la multa

Un altro fattore che potrebbe essere a vostro favore, è sicuramente tener conto dell’assenza di parcheggi gratuiti in zona, perché se questa condizione risulta valida, allora avreste un ulteriore punto a vostro favore per l’annullamento della multa.

L’amministrazione Orlando ha manifestato la volontà di “combattere” le strisce blu, e si spera che questo possa essere l’inizio di una regolamentazione e maggior rispetto dei Comuni per l’art. 7 del codice della strada. C’è anche da dire, purtroppo, che attorno al business delle strisce blu ruotano forti interessi economici che difficilmente potranno essere messi da parte.

Speriamo di aver fatto maggior chiarezza sulla questione e di esservi stati utili.

 

Post correlati

15 Thoughts to “Strisce blu illegittime?”

  1. Argentina

    L’articolo è senz’altro utile e convergente con precedenti altri servizi giornalistici simili ( credo ” Le Iene” o “Striscia”). Tuttavia il privato cittadino medio, al di fuori di un gruppo organizzato, non potrà mai contrastare il moloch della Pubblica Amministrazione. Quanti di noi non hanno pagato un’ingiusta contravvenzione piuttosto che adire individualmente tortuose vie legali?

  2. griffild

    io sono uno di quelli che ha preferito pagare 35 euro circa ora nn ricordo bene, perchè non ho tempo ne voglia di andare dal giudice di pace etc etc, fra le altre cose ho sempre pagato il parcheggio sulle strisce blu, quell’unica volta che non c’era ne un qualsiasi negozio aperto, ne colonnine automatiche, mi sn beccato la multa….

  3. io mi sono beccato una multa APCOA, ma farò ricorso. Quello APCOA è un discorso a parte

  4. thesearcher

    Ma una domanda: ma se levano le strisce blu, dunque i parcheggi a pagamento, che effetto avremo a Palermo?
    A mio parere, il fatto di pagare la sosta, non solo è necessario ma soprattutto un deterrente per chi voglia a tutti i costi usare l’auto e dunque non usare i mezzi pubblici.
    In base all’illegittimità delle strisce blu per come sono state demarcate in città, non sarebbe sufficiente creare all’inizio e alla fine di ogni marciapiede un’estensione dello stesso prospicente il marciapiede stesso e verso la carreggiata in modo che l’area di parcheggio corrisponda alla linea esterna adiacente alla carreggiata?
    Non capisco perchè a cose ovvie e che dovrebbero essere di ordinaria amministrazione e un bene comune si debba fare questo polverone?

  5. @thesearcher

    dubito che per i già striminziti marciapiedi palermitani possa trovarsi lo spazio sufficiente a creare aree di parcheggio. Tra l’altro credo che debba esserci un certo margine per consentire il passaggio di pedoni, quindi il rischio è semplicemente quello di passare da un’infrazione a un’altra

  6. @thesearcher

    Io non sarei così pessimista; le strisce blù non hanno mai dato alcun vantaggio alla circolazione delle auto per il semplice fatto che il problema principale, la doppia e tripla fila, non viene assolutamente intaccato dalle strisce blù, in quanto di esclusiva pertinenza della Polizia Municipale. Tutti noi abbiamo avuto esperienza di addetti APCOA che suggerivano di posteggiare in seconda fila. L’unica strada è quella di rescindere il contratto con apcoa, mantenere le strisce blu e con gli introiti rafforzare la Polizia Municipale

  7. tanzyn

    Scusa thesearcher il fatto che possa essere un deterrente a usare meno l’auto non è un buon motivo per cui l’amministrazione possa palesemente andare contro la legge. Senza contare quelli che per motivi vari i mezzi pubblici (fatiscenti come servizio) non li possono prendere.
    Poi il punto 3 parla di apposite vie di manovra, quindi da quello che capisco anche il tuo esempio (che poi sarebbe quello attuato in via Notarbartolo) sarebbe comunque fuori legge.

  8. Luca S.

    Io sarei per abolire del tutto queste fantomatiche striscie blu…
    Il deterrente alle auto in centro sarebbe quello di VIETARE DEL TUTTO i parcheggi lungo gli assi viari. Avviene cosi’ in tutto il mondo.
    Ovviamente servirebbero dei parcheggi alternativi (sotterranei, a silos, con facciate decenti) a pagamento, convenzionati con i negozi: 30 min sosta gratis, viceversa pagamento di una tariffa oraria. Sconto e convenzioni con i negozi.
    Funziona benissimo, altrove. Se acquisto in un negozio mi faccio rilasciare o ricaricare una card e non pago!
    E via le auto dal centro. Se mi voglio fare la passiata nel bel centro pago. Se acquisto, ci guadagnamo tutti!

    DREAMING, considerata l’arretratezza culturale dei negozianti.

  9. thesearcher

    Grazie per le vostre risposte @blackmorpheus @phrantsvotsa e @tanzyn

    Comunque, a me sembra tutto un pò vago.
    Prendiamo Piazza San Francesco di Paola. Provenendo da via Pignatelli d’Aragona e continuando dritto verso Piazza Amendola, noterete che vi sono due modalità di parcheggio…(vedi link e fate avanti e indietro per la comparazione):
    https://maps.google.it/maps?q=palermo&hl=it&ll=38.121486,13.353018&spn=0.001283,0.00327&hnear=Palermo,+Sicilia&t=m&z=19&layer=c&cbll=38.121468,13.353124&panoid=QtqMOr93Z83D8nbESHlH2Q&cbp=12,288.03,,0,6.18
    Sulla sinistra, una è in parallelo al marciapiede, l’altra più avanti è in obliquo.
    Per chi percorre quella strada, si ritrova, passata la prima demarcazione, a dover spostarsi verso destra tagliando la strada a chi procede sulla destra, perchè la seconda demarcazione non consente di procedere dritto perchè uno si ritrova le auto parcheggiate in obliquo riducendo di metà la corsia ideale di sinistra…non so se mi spiego bene.
    Rispondo a @Blackmorpheus: va bene quello che dici, sono d’accordo ma non penso che ci sia un problema per tutti i marciapiedi. Sarebbe anzi un vantaggio creare quelle prospicenze farebbe in modo di rendere più evidenziato il passaggio pedonale, ovviamente se le strisce sono presenti e visibili.

    @phrantsvotsa
    Tu pensi che i parcheggi gratis riducano il problema delle doppie e triple file? Qui la causa è un PM inesistente…basta vedere che a Palermo forse il 10% delle fermate dell’autobus non hanno auto parcheggiate di fronte. Una vera vergogna…E avendo detto questo, pensi che la rescissione del contratto con APCOA produca soldi alla PM che si adopererà, apriti cielo, a fare rispettare il codice della strada?? Non penso proprio.

    @tanzyn
    sono d’accordo che non si può andare contro legge. Ma a me sembra essere una norma che non soddisfa a pieno le esigenze soprattutto dei centri storici e delle città italiane in genere.
    Per quello che dici tu, tutto o quasi il centro di Palermo dovrebbe non avere spazi di parcheggio…impossibile! impraticabile!
    E perchè funziona a Parigi e non è possibile a Palermo fatte le dovute differenze di civiltà e rispetto delle regole?
    Se posso fare questo esempio, rue st Honorè è una strada stretta e una parte di essa ha parcheggi in parallelo col marciapiede come per esempio via Sammartino su entrambi i lati ed entrambi sono a pagamento. Chi esce, blocca il traffico ma non tanto quanto uno immagina. Il tempo della manovra di parcheggio o di uscita dallo stesso…
    Ora, anche se in Francia hanno probabilmente un codice della strada diversamente regolato, non vedo perchè si debba sottostare a una norma italiana che non soddisfa un’esigenza reale e dunque prevenire l’implementazione di una soluzione fattibile, magari non ovunque, ma possibile…

    La soluzione che ho avanzato sembra ovviare al problema e quello che dici di via Notarbartolo a me sembra la soluzione migliore. Se è contro legge, la legge ha la lacuna di non soddisfare esigenze reali perchè non puoi abbattere centri storici solo perchè la legge dice che non si può fare…

  10. @thesearcher

    io sono per dare più spazio ai pedoni, non toglierlo. E sono anche per la chiusura graduale del centro storico incrementando al contempo in maniera esponenziale il trasporto pubblico.

  11. Palermosauro

    la cosa assurda è che le strisce blu oltre che ad essere totalmente abusive per il 90% , sono le uniche strisce sulla pavimentazione stradale alle quali viene fatta manutenzione!! VERGOGNA!!!

  12. drigo

    Secondo me la soluzione è semplice. Come sempre, bisogna trovare il giusto mezzo, che spesso risiede nel buon senso. Oltre alle già citate sentenze, ne esistono alcune della cassazione (non ricordo quali francamente ed è troppo tardi perchè io le cerchi) che affermano che la sosta a pagamento è illegittima se prevista ambo i lati della carreggiata. Soluzione: striscie blu solo da un lato della carreggiata. Dall’altro, strisce gialle per i residenti.
    Non dimentichiamo che i proventi della sosta a pagamento servono anche (in teoria) alla manutenzione delle sedi stradali ea gli interventi per la viabilità (anche se poi vanno a rimpinguare le casse depredate del comune).
    L’unico vero deterrente all’utilizzo dell’auto sarebbe la creazione di una rete di trasporto pubblico, pensata principalmente per raggiungere il centro dalle periferie in tempi civili(vuol dire non più di 20 minuti). La creazione dei parcheggi non ha senso in questa ottica, mentre ne ha in prossimità dei nodi di interscambio (tipo Francia).
    Non me ne vogliano poi i partigiani della bicicletta, ma la realizzazione del bikesharing, allo stato attuale della rete di trasporto pubblico a palermo, sarebbe come curare un tumore con l’aspirina.

  13. Fabion54

    Proprio oggi su tutti i telegiornali siciliani è stata mandata in onda la notizia che un avvocato ha vinto un ricorso contro il comune proprio per le striscie blu in quanto l’accordo tra il comune e l’APCOA (la società o l’ente che si occupa delle zone blu) è scaduto già dal 2008 e non è mai stato rinnovato, quindi teoricamente tutte le multe dal 2008 ad oggi sono NULLE!

  14. Kimba

    anch’io sono incappato in questa truffa bella e buona, perchè per me si tratta di questo considerando tutte le tasse che paghiamo ci manca solo pagare a privati uno spazio pubblico e non custodito per la sosta dell’auto.
    L’altro giorno sono andato in una clinica al centro per fare un esame cardiologico a mia figlia, fortunatamente tutto regolare, e ovviamnete ho dovuto posteggiare la macchina. quindi con carrozzina e bagagli vari, secondo loro dovevo andare a cercare un posto dove acquistar il biglietto e fregarmene della visita e delle lacrime della mia piccina.. prima il parcheggio e poi il resto… e quando sono tornato dalla visita ecco il bollettino nella mia auto…
    secondo voi cosa dovrei fare?

  15. BELFAGOR

    MA LE STRISCE BLU SERVONO E SONO LEGITTIME?
    Per rispondere a questa domanda bisogna consultare il codice della strada .
    L’art. 7 comma 1, lettera f del codice della strada dà ai comuni la possibilità di “stabilire, previa deliberazione della giunta, aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta”.
    Secondo il Legislatore, viene definita area di parcheggio un’ “area o infrastruttura posta fuori della carreggiata, destinata alla sosta regolamentata (o non) dei veicoli”. (art. 3 c. 1 n°34 C.d.S.)
    Riassumendo:
    1. le “aree di parcheggio” devono avere una serie di caratteristiche tecniche e strutturali, fra la quali (ma non solo) il fatto di essere ubicate fuori dalla carreggiata;
    2. i Sindaci possono subordinare la sosta dei veicoli al pagamento di una somma di denaro, ma possono farlo solo in apposite “aree destinate al parcheggio”;
    3. i margini della carreggiata occupati dai veicoli in sosta con le modalità stabilite dall’art. 157 C.d.S. non sono affatto “aree di parcheggio” (almeno non per il Codice della Strada)
    .
    Secondo quanto riferisce lo Studio legale Vasta i parcheggi a pagamento devono avere due requisiti :
    “ La legge prevede due requisiti: 1) aree fuori dalla carreggiata; 2) e comunque che consentano la sosta senza intralciare lo scorrimento del traffico. Quindi, per fare un esempio, uno slargo delimitato da un cordolo che lo separa dalla strada di scorrimento può essere sicuramente adibito a parcheggio a pagamento, mentre i bordi delle strade MAI (a meno che non siano stati ricavati cordoli di protezione all’inizio e alla fine). Risultato: il 95% delle strisce blu è irregolare!”.
    Inoltre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la circolare prot. n° 1712 del 30.03.2012 ribadiva la necessità della presenza di parcheggi liberi in prossimità delle strisce blu. Nel provvedimento, il dicastero precisava anche il concetto di “Immediate vicinanze”, i cui principi generali sono contenuti nell’art. 7 comma 8 del Cds che recita chiaramente “qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.
    Pertanto le delibere comunali che violino questa importante norma, sono da considerarsi illegittime, con il susseguente annullamento dei verbali elevati in conseguenza di esse.

    Da ciò ne deriva quindi che le cosiddette “Zone Blu”, ovvero gli stalli di sosta a pagamento istituiti ai margini delle strade cittadine deputate allo scorrimento del flusso veicolare, sono di fatto giuridicamente illegittime.
    Ma allora a che servono e perché il Comune continua a mantenerle?
    A queste domanda non c’ è mai stata una risposta ufficiale.
    Secondo alcuni le zone blu a pagamento servono per disincentivare l’ uso dell’ auto, per altri per fare cassa e per qualche cittadino “malizioso” ……..per fare concorrenza ai posteggiatori abusivi.
    Se questi sono i motivi, allora possiamo concludere che non solo sono illegittime ma è un provvedimento inutile e costoso.
    A Palermo il servizio di riscossione delle strisce blu, affidato all’ AMAT, è stato sempre in perdita tanto che l’ azienda è da anni che vuole rinunciarci.
    Inoltre, secondo il GdS, la metà degli ausiliari del traffico , assunti dall’ Amat, non va in strada a controllare la sosta nelle zone blu. Solo 32 dei 60 assunti per svolgere questo lavoro vanno in strada. Gli altri sono impiegati finora negli uffici commerciali e nelle postazioni dove si staccano biglietti e abbonamenti.
    Forse ha ragione l’ ex consigliere comunale orlandiano di maggioranza, Francesco Scarpinato, che nel 2018 presentò un interrogazione mettendo in dubbio la legittimità del provvedimento , e concluse con la seguente esortazione .” Il Comune torni sui suoi passi, prima di penalizzare ulteriormente i palermitani e l’Amat”.

Lascia un commento