Ecco una recente immagine della posa del nuovo Ponte Ferroviario sull’Oreto, che sarà a doppio binario.
La foto è stata scattata dalla sponda lato Guadagna. Da notare in basso a sinistra il piccolo ponte di servizio, costruito e utilizzato dalla Sis per la movimentazione di materiali e mezzi.
Ringraziamo G. LoPresti per la foto
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ma alla fine il ponte di servizio che fine fara’? non potrebbe essere utilizzato per la viabilita’? nella zona
Beh vedendo quel piccolo ponte di servizio e confrontarlo con quello che sarà il ponte con il doppio binario fa proprio un certo effetto!
se quel ponticello ha sorretto fino ad adesso il passaggio di camion e betoniere nn vedo perchè ad opera completata nn possa essere aperto al traffico a senzo unico alternato e per mezzi inferiori alle 7,5 tonnellate..
Quel ponte è in grado di sopportare MOLTO di più di 7.5 t: un’ autobetoniera a pieno carico pesa circa 25 t.
Il punto è che quel ponte non porta attualmente da nessuna parte.
Con altre teste si poteva pensare di effettuare il collegamento diretto via Oreto/piazza Indipendenza/via Oreto.
Ma non a Palermo: qui le decisioni sono spesso in mano ad incapaci.
Sarà smontato e bisognerà accontentarsi del ponte militare – portata massima 3.5 t. – che un anno sì ed un anno no viene chiuso per manutenzione.
@emmegi, ma se non sbaglio i mezzi entrano in cantiere anche dell’altra sponda! Infatti se sposti l’immagine di google maps ad ore 10-11 noti come vi è un secondo accesso, basterebbe un po’ di asfalto e si potrebbe creare una seconda strada che da via oreto arrivi al policlinico 🙂 e regolare il tutto con un bel semaforo a tempo!
Sia il ponte militare che quello della SIS per il cantiere sono delle strutture provvisorie che anche se possono sopportare i carichi per cui sono stati progettati e previsti, non possono avere una funzione permanente in quanto non hanno i requisiti richiesti dal punto di vista idraulico.
Sarebbe stato utilissimo invece realizzare il nuovo ponte ferroviario con sovrastante anche una strada carrabile, come ha scritto emmegi, che prolungando la nuova via Lodato costruita sopra il passante arrivava a piazza Guadagna e in via Oreto nuova.
Riequisiti idraulici? Che cosa si intende? Cioè se un ponte è progettato per il transito di betoniere piene (ben 25t), che cosa saranno mai due o tre auto?
Se il problema è il transito di veicoli pesanti si può sempre ovviare a questa cosa consentendo il traffico solo ad auto e motori e obbligando camioncini, tir o gli altri mezzi pesanti a transitare dal ponte militare!
In poche parole i ponti sono soggetti ad approvazione da parte del Genio civile sia dal punto di vista strutturale e simisco sia dal punto di vista idraulico.
Il secondo consiste che in caso di piena (rischio assai improbabile ma pur sempre possibile) il ponte non deve costutuire alcun ostacolo per il defluire delle acque.
Il ponte militare e quello del cantiere della Sis non soddisfano questo requisito in quanto in caso di piena del fiume non avendo una ampia luce possono costituire un ostacolo ai detriti trasportati dalla piene e venire tracimati.
E quindi dovrebbero abbatterli o smantellarli entrambi, invece come lasciano quello militare sarebbe illegale lasciare questo “provvisorio”. Comunque ai posteri l’ardua sentenza!
Gr.685 ha perfettamente ragione.
Anche il ponte di corso dei Mille è a rischio idraulico, motivo per cui sarà demolito e rifatto, grazie alla provvidenziale linea 1 del tram.
Se arrivasse una piena dell’ Oreto, di quelle che non abbiamo mai viste, salterebbe sia questo, sia la passerella pedonale, sia il ponte militare (che è stato varato in via provvisoria).
Anche il ponte sulla foce del fiume farebbe una brutta fine.
I nuovi ponti tengono conto invece di eventi eccezionali.
Ma al di là di questo le nuove strade non si realizzano “con un po’ d’ asfalto”.
Occorrono fognature, illuminazione e marciapiedi oltre ad un’ adeguata pavimentazione 😉
anche se in verità l’Oreto e il suo letto nn sono mica come quello di giampilieri in quanto a pendenza e larghezza, però nn sia sa mai.. io nn capisco però, perchè quando hanno fatto la TAV al nord tutti i paesi dove passava la linea si sono fatti fare delle opere accessorie spesso ridondanti qui dove invece si potevano realizzare strade accessorie anche di un certo rilievo nn si farà nulla..
vedi trincea ferroviaria che passa da sotto ponte vi Balgio per proseguire oltre stazione San Lorenzo, se il treno passerà sotto sopra era veramente così cxostoso realizzare una strada alternativa al congestionato viale Strasburgo??
@emmegi e Gr.685
Il vero problema della creazione di una strada di collegamento via Oreto-P.zza Indipendenza è che da entrambi i fronti del ponte ferroviario, per alcune centinaia di mt, è stata prevista una trincea scoperta. Per far si che si potesse creare una strada sarebbe stato necessario costruire l’intero tratto in galleria artificiale.
In poche parole, penso abbiamo voluto risparmiare! In base a questo filo logico, anche un eventuale ponte stradale che passi sopra la trincea ferroviaria sarebbe stato troppo dispendioso, forse anche di più
Bisogna lottare per far lasciare il ponte di servizio e collegarlo alle strade! Oltretutto queste piene dell’ Oreto così enormi da travolgerre questo ponte, quello militare e quello antico (credo pedonale) accanto al militare, non ci sono mai state!
@giovanni75, per una volta il comune è stato più lungimirante di quanto si possa pensare. Hanno proposto che la copertura della trincea diventi un percorso ciclopedonale. Ottima idea secondo me. Tra l’altro ci sarebbe anche lo spazio per allargare leggermente via Monti Iblei, così da agevolare il flusso veicolare e offrire un’alternativa a via dei Nebrodi e viale Strasburgo.
Per monte_Pellegrino
Non ci sono mai state piene nel piume Oreto?
Fai una ricerca si You Tube e guardati tutti i filmati che ci sono…..e questo solo in epoca recente.
Poi se andiamo indietro nel tempo palermo è stata sempre interessata da alluvioni e in particolare nel febbraio del 1931.
Fai una ricerca su Gogle e su Wikipedia e vedi cosa viene fuori…
@huge l’alternativa sarebbe se si prolunga via monti iblei fino ad incrociare via stazione san lorenzo altrimenti rimane tutto per com’è adesso ovvero molte auto provenienti da via dei nebrodie via monti iblei si dirigono tutte all’incrocio viale Francia-viale Strasburgo, con il prolungamento invece una parte del traffico che si deve dirigere su via lanza di scalea evita viale strasburgo, e inoltre sempre a quell’incrocio si potrebbe fare in modo che si colleghi questa nuova strada a via ugo la malfa passando o dall’Auchan e li è da vedere perchè la strada è privata o un pò più avanti a sinistra, è da vedere dove sbucherà di preciso la galleria
Gr.685, mi riferivo a piene del fiume Oreto così forti da arrivare fino al livello del ponte militare, il quale è sì recente, ma attiguo ad esso c’è un altro “ponte?” più antico, forse pedonale o acquedotto. Essendo questo più antico e integro ci dimostra che mai le piene sono arrivate al suo livello!
Anche a Giampilieri non era mai successo niente prima che la montagna radesse al suolo le case.
Tra l’ altro gli eventi calamitosi hanno spesso ritorni di secoli,
si emmegi però basta guardare il ponte e il letto del fiume oreto e dve è costruita Giampilieri e ti rendi conto che sono due tipi di zone con rischi moolto differenti..
Concordo pienamente con quanto scritto da Gr.685. Per chi volesse consiglio la lettura della seguente cronaca dell’alluvione del febbraio 1931:
http://www.meteosicilia.it/cronaca%20meteo%202001/21feb1931.htm
Inoltre, per la cronaca, segnalo che sono insufficienti, dal punto di vista idraulico rispetto alla normativa vigente, sia il ponte stradale sia il ponte ferroviario in ingresso alla stazione centrale sia quelli stradali lungo Corso dei Mille e via Messina Marine. Tuttavia, dato che tali opere sono state realizzate prima dell’emanazione di tali normative rimangono in esercizio. Ma qualunque nuova opera deve sottostare alla normativa vigente, che prevede il dimensionamento rispetto ad una ben determinata piena di progetto.
Diverso è il caso di strutture provvisorie di cantiere, per le quali si può procedere al dimensionamento ipotizzando valori inferiori degli eventi di piena, proprio per la provvisorietà della struttura.
Affermazioni del tipo “vabbè, gia che c’è lasciamolo” suonerebbero nìmolto stridenti nel caso di evento meteorico eccezzionale che potrebbe sommergere il ponte, magari mentre ci sta passando qualcuno…
Il ponte Bailey va ristrutturato e riasfaltato e non con inaffidabili doghe di legno. Io non ho nulla da obiettare piuttosto per quel piccolo ponte di servizio dove per ora passano le betoniere ed i mezzi di cantiere, semprecghè a fine lavori rimanga aperto. Il problema che si pone e di che cosa andrà a collegare. Intanto vediamo quanto ci mettono per l’applicazione delle sovrastrutture sulle travature già posate, lavori che precedono la posa dei binari.