La bici è di moda, quando…Capitolo2

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Corsie Ciclabili

Sebbene attualmente il Codice della Strada non faccia alcuna distinzione tra pista ciclabile e corsia ciclabile, anzi la pista ciclabile è presentata come corsia preferenziale con la stessa normativa prevista per bus e taxi, la differenza tra i due sistemi per la separazione del transito veicolare da quello ciclabile è assai forte. La più evidente è data dalla protezione che è netta per le piste (bauletti erbosi, siepi,o altri elementi in elevazione sulla pavimentazione) mentre è del tutto assente nelle corsie che vengono segnalate attraverso una striscia gialla di 30 cm parallela ad una bianca di 12 cm distanziate tra loro di 12 cm. Le corsie hanno evidentemente un costo contenuto ma non garantiscono la necessaria sicurezza tuttavia possono dimostrarsi utili in varie situazioni. Tracciate in prossimità di intersezioni consentono di attivare attraversamenti ciclabili, possono fungere da guida per l’immissione in rotonde, riservare lo spazio necessario per accedere alle Case Avanzate agli incroci semaforizzati, separare il flusso per il passaggio a rosso e infine costituire un deterrente per la sosta selvaggia. Un grosso limite è dato dalle dimensioni delle strisce, il pacchetto gialla più bianca misura quasi mezzo metro e spesso la dimensione delle strade urbane non consente l’inserimento di una corsia ad esempio per garantire il doppio senso per ciclisti nelle strade a senso unico. In altri paesi europei è sufficiente una sola striscia gialla che può essere anche discontinua.

SENSI UNICI A DOPPIO SENSO PER CICLISTI

Abbiamo già accennato alla possibilità di utilizzare corsie riservate per garantire il doppio senso per i ciclisti nelle strade a senso unico.Tuttavia vi sono situazioni come nei centri storici, zone a traffico limitato, aree pedonali e commerciali con pavimentazioni ricercate dove un tracciato giallo e bianco risulta deturpante. La segnaletica in vigore consente di affiancare al divieto di transito o al senso vietato l’opzione “eccetto velocipedi” dove la vetusta parola imposta per legge viene sostituita dal più immediato simbolo della bicicletta. Questo per procedere contromano, ma come avvisare chi si immete regolarmente nel senso unico? Ci soccorre anche in questo caso la segnaletica europea che prevede un cartello indicatore della direzione obbligatoria integrato dal segnale di pericolo di doppio senso di circolazione e dal simbolo omologato della bicicletta.

STRADE A FONDO CHIUSO MA APERTE ALLE BICICLETTE

E’ uno dei principali strumenti per favorire la libera circolazione dei ciclisti e al contempo contenere il traffico motorizzato. Strade interne e di quartiere possono agevolmente essere trasformate a fondo chiuso con la collocazione di guard-rail o più esteticamente con fioriere avendo cura di lasciare uno spazio agevole per il transito delle biciclette. Con costi irrisori si può migliorare nettamente la qualità di aree residenziali. E’ necessario provvedere ad un’adeguata segnalazione all’imbocco della strada con i segnali di pravviso di strada senza uscita ancora una volta integrato con la scritta “eccetto” e il simbolo della bicicletta. In Italia non è stata ancora prevista la possibilità di inserimento del simbolo della bicicletta all’interno del segnale stesso di strada senza uscita.

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