Isole pedonali, si prosegue ad oltranza

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Le isole pedonali nei fine settimana dovevano terminare il 10 gennaio, il comune ha invece deciso di prolungarle ad oltranza. Si parla infatti di altri 2 o 3 mesi di chiusure al traffico temporanee e finalmente si parla anche di estendere il provvedimento ad altre zone del centro storico. In particolare via Roma dovrebbe entrare a far parte delle strade chiuse nei weekend come proponevano da tempo i commercianti della via. Nel frattempo sempre per avvicinare la gente al centro nelle giornate di oggi e domani in piazza Marina ed alla Kalsa ripartirà una versione ridotta del Winter Kals’art, con spettacoli per tutti.

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11 Thoughts to “Isole pedonali, si prosegue ad oltranza”

  1. Uhm…niente niente si è riuscito finalmente ad accendere una miccia che genera l’effetto domino che tanto speravamo?
    Ho come l’impressione che anche altre parti della città chiederanno la pedonalizzazione.

  2. eddy

    Finalmente!!! Spero che a breve si potrà discutere anche di una chiusura definitiva alle auto e una pedonalizzazione permanente via Ruggero Settimo…

  3. A un tratto ti rendi conto che Palermo sa ancora stupirti…

  4. grillo79

    ma come? i commercianti non erano contrari (vedi sig. Helg) e ora leggo su la Repubblica ( http://palermo.repubblica.it/?ref=hpsbsx ) che sono stati loro a chiedere all’assessore di chiudere pure via roma!!!
    che gente!! cmq meglio, come sempre avevamo ragione

  5. huge

    Magnifico. E’ quello che speravo, che fatto l’esperimento nel modo giusto, i commercianti si sarebbero finalmente resi personalmente conto che pedonalizzare significa portare più gente nei negozi. Se l’amministrazione comunale saprà portare avanti il progetto in modo adeguato, continuando a vigilare, sono sicuro che non tarderà a partire quell’effetto domino a cui faceva cenno Portacarbone. Non voglio sognare a occhi aperti, ma chissà che questo non possa essere il preludio in un futuro non troppo lontano a una pedonalizzazione definitiva e permanente del centro storico.

  6. mediomen

    Premetto che sono favorevole alla creazione di isole pedonali a Palermo, ma bisogna tener presente che i mezzi per la mobilità sono scarsi ed inefficienti.
    Pensate per assurdo che per un motivo inspiegabile, le macchine non funzionerebbero più eccetto gli autobus e treni. Bene la nostra città diverrebbe immediatamente da terzo mondo, già vedo i pochi autobus in circolazione con le persone messe sopra il tetto o attaccate ai finestrini, treni super affollati con viaggiatori sopra i respingenti.
    E’ giusto fare la lotta per la pedonalizzazione della città, ma prima bisogna rendere agibile un sistema di trasporto urbano efficiente.
    Molti dicono di lasciare i mezzi nei parcheggi e mettere le navette per andare in città, come se i mezzi si trovassero posteggiati a disposizione nei depositi pronti a partire con tutti gli autisti già assunti e pronti per essere in grado di soddisfare le necessità.
    Quando mi trovo a Milano non penso minimamente di muovermi con la propria auto, ho a disposizione autobus, tram, metropolitane ecc.. efficienti, di qualità ed con un biglietto molto inferire di Palermo.
    Pertanto prima facciamo una mobilità efficiente e poi facciamo le isole pedonali.

  7. huge

    @mediomen, quel che dici è certamente condivisibile, alla pedonalizzazione devono necessariamente corrispondere mezzi pubblici molto efficienti e molto frequenti, cosa che a Palermo al momento non esiste.
    Giusto per fare un esempio, la linea 101, che in teoria dovrebbe essere una di quelle meglio servite, fa un servizio a dir poco schifoso. La frequenza teorica, se non sbaglio, dovrebbe essere di circa 4’/5′ minuti, quella reale è molto molto minore. Non è raro dover aspettare anche 15’/20′ minuti! E parliamo del 101. Cosa succede con le linee periferiche?
    La conseguenza più immediata di questi lunghissimi tempi d’attesa, oltre ovviamente al nervosismo dei passeggeri, è che ci ritroviamo con autobus iperaffollati già dopo due fermate, rendendo il servizio ancora peggiore di quel che già è. Tra l’altro gli autisti palermitani sono di una passività disarmante. Nessuno che decida mai di non aprire le porte quando la vettura è stracolma, al contrario, continuano a far ammassare gente come animali su carri bestiame. Mi chiedo, ma se per disgrazia succede qualcosa, un incidente, e qualcuno dei passeggeri si fa male sul serio, di chi è la responsabilità? L’autista non ha alcuna colpa per aver fatto salire in vetture un numero di persone ben più alto del limite consentito?
    Per non parlare del fatto che nessuno rispetta la regola secondo cui è possibile salire solo dalla porta anteriore (e tutto questo sempre nell’indifferenza degli autisti, chiaramente perché nessuno in aziende gli ha mai detto di preoccuparsene).
    Finché il servizio non verrà sensibilmente migliorato (e molte delle cose che ho detto non sono legate al famoso problema delle corsie preferenziali intasate), difficilmente potremo spingere per una totale e definitiva pedonalizzazione di tutto il centro storico.

  8. marcozs

    Tirate fuori dai garage le vostre vecchie biciclette, ora inizia la festa!

  9. The.Byfolk

    In via Roma si potrebbe cominciare a sperimentare con un restringimento progressivo della carreggiata a tutto favore dei pedoni.
    Una chiusura totale mi sembra controproducente nel breve termine, in quanto si tratta di un asse importante e ricco di attività commerciali abbordabbili da chiunque.

    Però si dovrebbe iniziare ora che ci sono i saldi!

  10. grillo79

    Scusate, ma continuo a non capire certe posizioni, seppur parzialmente condivisibili. Ad esempio, Mediomen, se aspettiamo che per virtu dello spirito santo arrivino gli autobus o nuovi mezzi pubblici e poi facciamo la pedonalizzazione, allora forse i miei nipoti tra 40 anni potranno andare a piedi in centro senza venire investiti dalle auto…sapete bene che non abbiamo un’amministrazione in grado di portare avanti un piano del traffico serio e neppure economicamente in grado di acquistare nuovi autobus…le soluzioni più semplici quindi?
    1. sfruttare gli innumerevoli sforamenti dei limiti d’inquinamento atmosferico per dichiarare l’emergenza ambientale
    2. l’emergenza ambientale darebbe potere al sindaco ed assessori per far scendere in strada almeno 500 dei 1350 vigili della città per scatenare una guerra “senza se e senza ma” contro qualunque infrazione al codice della strada, con conseguente miglioramento della viabilità (che attualemnte risulta rallentata a causa di auto in 2° e 3° fila nellamaggior parte delle arterie viarie cittadine) e della VIVIBILITA’ delle strade (strisce pedonali, marciapiedi, piste ciclabili etc sono quasi totalemnete trasformate in parcheggi per le auto)
    3. targhe alterne in TUTTA la città, compresi i festivi, dalle 8 alle 20
    4. centro storico TOTALMENTE chiuso alle auto private
    5. con i ricavi delle multe finanziare immediatamente la costruzione di una rete capillare di piste ciclabili ed effettuare una campagna di sensibilizazione a tappeto all’utilizzo della bicicletta per i piccoli spostamenti urbani.
    Gli introiti possibili? Stratosferici! Un esempio.
    100 pattuglie di vigili urbani dislocati random per le strade che multano 10 infrazioni l’ora corrispondono ad un totale di 1000 infrazioni rilevate all’ora, equivalenti a 12000 infrazioni al giorni, per un introito medio di circa 350mila euro al giorno (ipotizzando multe medie da 30 euro ad infrazione). In un mese avremmo già ottenuto oltre 10 milioni di euro. Costo delle piste ciclabili? Circa 50mila euro al km ( http://cittainbici.it/component/docman/doc_download/69-quanto-costano-le-piste-ciclabili.html). Potremmo costruire centinaia di km di piste dentro la città nel giro di 1-2 anni, raggiungento i livelli di spostamento su due ruote di città come Amsterdam o Copenaghen (40% degli spostamenti urbani su bicicletta) nonostante abbiamo condizioni meteo-climatiche meno favorevoli di Palermo.
    6. Installazione e potenziamento continuo di bike-sharing e car-sharing e acquisto di nuovi mezzi pubblic elettrici.
    tutto questo solo FACENDO RISPETTARE IL CODICE DELLA STRADA PER 1 ANNO!!!!!
    SVEGLIAMOCI E SMETTIAMOLA DI PARLARE DI ARIA FRITTA
    I METODI PER CAMBIARE CI SONO, QUELLO CHE MANCA è LA VOLONTA DI CITTADINI ED AMMINISTRATORI A CAMBIARE IL PROPRIO STILE DI VITA

    Scusate la lungaggine del discorso ma penso che ne valga la pena

  11. Quel che intanto è all’occhio di tutti è che siamo riusciti a mettere all’angolo quel no pregiudiziale di alcuni commercianti, ma che alla fine si sono mostrati favorevoli.
    Si è messo soprattutto a risalto che i loro rappresentanti di categoria (Helg & C.) non li rappresentano più.
    Helg e la Confcommercio (ed altre categorie) potranno sbandierare sondaggi (che fine fece il suo?), gridare al crollo delle vendite, ma non rappresentano più i commercianti.
    La sinergia nostra assieme ad altre associazioni ha contribuito alla buona riuscita della pedonalizzazione gettando le basi per interventi strutturali e permanenti.
    Anche questa è una vittoria

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