Circonvallazione, Ponte Corleone, Pedemontana: fra memoria corta e soluzioni

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Palermo – La Circonvallazione un calvario quotidiano per gli automobilisti, divenuto oramai ultradecennale. Chiunque sia passato da questa arteria, almeno una volta avrà vissuto sulla propria pelle uno o tutti i problemi qui di seguito elencati:

Ponte Corleone, col restringimento carreggiata e i limiti di velocità che ne impongono un forte rallentamento per “contenere” le oscillazioni  causate dalle frenate per altri problemi strutturali non più rinviabili;

Incidenti stradali, che di conseguenza creano lunghe code anche chilometriche, senza dare la possibilità di poter uscire dalle corsie centrali verso un percorso alternativo;

Semafori pedonali, quali Perpignano e J.Lennon che lungo un’arteria di scorrimento non dovrebbero stare e lasciare spazio ad idonei sovrappassi;

Allagamenti sottopassi, sia per eccezionali eventi meteo ma soprattutto per una carente rete fognaria carente a 360°;

Fiere di Natale e dei Morti, svolte a ridosso della Circonvallazione creando incolonnamenti, sosta selvaggia e pericolo per i pedoni costretti a transitare ripetutamente lungo la carreggiata centrale.

Mettiamo anche l’ampiezza esigua dei ponti Calatafimi e Pietrè, e una viabilità da rivedere presso gli svincoli Enstein e Lazio.

La Pedemontana che c’è nei sogni
C’è chi in queste settimane, fra politici e qualche esperto,  ha rispolverato il progetto della “Pedemontana” o nuova tangenziale di Palermo. Un progetto mastodontico da circa 900mln di euro che prevedeva il raccordo fra le due autostrade, Maredolce e svincolo Belgio,  bypassando così  l’attuale Circonvallazione. Circa

Ben 19 km fra viadotti, gallerie e svincoli ma che già nel 2016 l’Anas aveva bocciato, a seguito della progettazione preliminare eseguita grazie a un finanziamento Cipe da 10 milioni del Piano nazionale per il Sud.  Fra le criticità riscontrate:  problemi idrogeologici, notevole impatto ambientale, presenza di siti archeologici.

Bene, a distanza di 4 anni rinfreschiamo la memoria in modo da evitare di leggere ancora promesse, castelli e palazzi.

Quali rimedi e soluzioni porre in via definitiva?

Su Ponte Corleone come già annunciato nei giorni scorsi verrà nominato un commissario straordinario e il progetto inserito nell’elenco di quelle opere che Roma reputa “strategiche” ai fini dello snellimento dell’iter procedurale.

Ma siamo ancora alle nomine, certamente ci sarà un accelerazione nella rivisitazione del progetto e della cantierabilità ma i disagi li avremo almeno per i prossimi 18 mesi.
Ma attenzione, bisognerà pensare anche ad un nuovo attraversamento sull’Oreto: Ponte Corleone e Ponte Oreto (quello su via Oreto) sono ben distanti fra loro e bisognerà offrire un ulteriore alternativa per il transito sull’Oreto. Già nel 2014 evidenziavamo la necessità di realizzare un nuovo ponte, oggi più di prima visti i disagi che si stanno vivendo.

La Circonvallazione necessita di portare a compimento il raddoppio del Ponte Corleone, il sottopasso Perpignano (sperando che venga anche questo inserito fra le opere strategiche del Governo centrale).

Interventi per la sicurezza quali la creazione di almeno 6 sovrappassi pedonali (J. Lennon, Perpignano, Portello, Palmerino, Villagrazia, Bonagia).

Un uovo svincolo su viale Francia e la creazione di un sottopasso stradale presso la rotonda Oreto. In quest’ultimo caso sarebbe la soluzione definitiva alla chiusura della rotonda avvenuta circa 10 anni fa e conseguente aumento del traffico presso Bonagia.

Infine, vogliamo dotare gli ingressi della Circonvallazione di pannelli a messaggio variabile? Quanto sarebbe utile far conoscere, a chi entra per esempio dalla rotonda Oreto, cosa troverà nei prossimi 3-4km offrendogli la possibilità di uscire in tempo dalla carreggiata centrale ed evitargli di stare incolonnato?

Interventi che già prevede il Piano Urbano del Traffico.

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18 Thoughts to “Circonvallazione, Ponte Corleone, Pedemontana: fra memoria corta e soluzioni”

  1. matteo O.

    A vostro parere, applicando tutte le migliorie necessarie a rendere l’opera già esistente il più efficiente possible (come quelle che avete citato, raddoppio ponte Corleone, sottopasso Perpignano, etc…), finita la costruzione del passante ferroviario (riducendo quindi l’utilizzo delle auto), e nel fantomatico caso in cui venisse veramente costruito il famoso tunnel per il porto (riducendo quindi il traffico dei mezzi pesanti sulla circonvallazione), viale della Regione sarebbe adeguato a reggere il traffico? O comunque occorrerebbe in ogni caso trovare delle soluzioni per costruire una Pedemontana? Esistono stime a riguardo sul traffico?
    L’idea è che magari si può evitare la costruzione della Pedemontana costruendo/sistemando tutto il resto.

    1. punteruolorosso

      ti do la mia ricetta: messa in trincea di tutta la circonvallazione da belgio a calatafimi, con scincoli in corrispondenza degli incroci principali. tunnel circonvallazione-porto da sud-est con imbocco all’altezza di vio oreto o di brancaccio. tunnel circonvallazione-porto con imbocco da nord-ovest (francia). in questo modo avremmo un anello autostradale quasi interamente in sotterranea che racchiude tutta la città, intersecato dai suoi assi principali.
      si potrebbe allora pedonalizzare completamente il lungomare (foro italico, cala, sant’erasmo, via crispi).
      fatto ciò, non ci sarebbe bisogno di pedemontana, in quanto la circonvallazione sotterranea sarà senza incroci e a tre corsie.

      1. Pippo

        La circonvallazione é già pronta per la sopraelevata, ne esistono in tante moderne metropoli. Agli ecologisti della domenica direi: sono più ecologiche le file interminabili di auto strombazzanti ferme col motore acceso? Sono invece contrarissimo si tunnel sotterranei, rischio incendi e rischio altissimo di allagamenti ad ogni “bomba d’acqua”, ormai sempre più frequenti.

    2. Allora secondo me tutte queste opere sarebbero cementificazione veramente inutile, la circonvallazione sarebbe un arteria piu che adeguata per Palermo se uno vedesse i suoi punti di criticità e li risolvesse. Sono solo 3 le cose che veramente creano traffico in viale regione e sono: Restringimento Ponte Corleone, semaforo perpignano e semaforo giotto.
      Basterebbe raddoppiare il ponte corleone ed eliminare i 2 semafori e ti assicuro che in viale regione non ci sarebbe mai traffico se non in caso di lavori o incidenti. senza bisogno di spendere miliardi per tunnel mirabolanti e pedemontane inutili.
      Neanche il sottopasso perpignano secondo me sarebbe un opera necessaria, utile ma evitabile..basterebbe li un sovrappasso pedonale ed eliminare il semaforo, esattamente come a piazza giotto..2 opere che si potrebbero fare in pochissimo tempo e smaltirebbero moltissimo del traffico che si crea in viale regione.
      Poi ovviamente ci sono altre opere che andrebbero fatte per rendere ancora piu fruibile questa strada per esempio:
      -Eliminando i semafori e facendo il raddoppio del ponte corleone si potrebbe benissimo innalzare la velocità consentita a 80kmh non essendoci mai interruzioni.
      -Rifare completamente il manto stradale e ripristinare le 2 corsie piu corsia di emergenza come era prima.
      La circonvallazione è stata fatta e pensata per 2 corsie a carreggiata, cosi come le sue uscite ed entrate, le 3 che hanno messo ora sono troppo piccole e in corrispondenza delle uscite quella di destra si restringe ancora di piu diventando addirittura meno larga del camion che dovrebbe passarci sopra, una cosa ridicola, inoltre in quel punto la corsia di decellerazione che si viene a creare è sostanzialmente non fruibile di quanto è piccola, rendendo le uscite dalla circonvallazione piuttosto pericolose.
      Stessa cosa per le entrate, con corsie di accellerazione praticamente inesistenti che rendono entrare in viale regione molto pericoloso.
      Le 3 corsie non servono a nulla e anzi sono dannose, eliminando i semafori 2 corsie bastano e avanzano dato che il flusso di marcia non si interrompe mai lungo tutto il percorso.
      Altre opere importanti sarebbero: Rimodulare il sovrappasso di corso calatafimi o raddoppiandolo o creando una rotonda lato mare togliendo cosi i semafori i semafori.
      Stessa cosa per quello di via Pitrè.
      Sistemare quella giungla amazzonica nello spartitraffico centrale e ripristino di guardrail che abbiano una qualche dignità, inoltre si potrebbe anche allargare la carreggiata eliminando i marciapiedi che ci sono nello spartitraffico centrale per esempio tra motel agip e perpignano, inutili dato che nessuno passeggia al centro di viale regione.
      Queste per me sono le cose piu urgenti per viale regione, che eliminano tutte le criticità senza cementificare ulteriormente o costruire tunnel inutili che inoltre abbasserebbero ancora di piu e per anni la qualità della vita di Palermo e dei palermitani con lavori infiniti e miliardi di soldi spesi per opere evitabili che verrebbero a costare inoltre molto di piu del normale per mazzette e tangenti varie come è sempre usanza fare dalle nostre parti.

      1. Orazio

        Però trascuri la ricucitura urbanistica tra le due parti di città, quella entro e quella oltre la circonvallazione. Semplicemente ottimizzi l’esistente che è una coltellata che divide in due Palermo.

      2. punteruolorosso

        d’accordo con orazio, il problema della circonvallazione non è solo di viabilità e di traffico, ma di tipo urbanistico e anche estetico. un tunnel di per sé non è cementificazione, ma liberazione degli spazi in superficie da destinare a verde, piste ciclabili, linee tram. ecco perché insisto sul mettere in tunnel l’attuale tracciato, collegandolo anche con il porto. il tunnel si potrebbe fare con una talpa, quindi non ci sarebbe bisogno di chiudere la strada durante i lavori. quanto ai costi, ci sono. ma quali sono i costi di ore e ore passate nel traffico e dell’inquinamento?

      3. Pippo

        …Ma scherziamo? Una metropoli come Palermo non può affidarsi ad una sola arteria, basta il minimo imprevisto e la città va in tilt. Un banale tamponamento, un lavoro di manutenzione, un incidente grave, un guasto improvviso, una deviazione del traffico, un problema in prossimità di uno svincolo, l’allagamento di un sottopassaggio e la città diventa UN INFERNO. Chi abita sopra la circonvallazione vive ogni santa mattina il disagio delle lunghissime code in via Pitré, corso Calatafimi, viale Leonardo da Vinci, viale Michelangelo, via Belgio, e a questa sofferenza il palermitano é condannato a vita. Non scherziamo, la pedemontana e la sopraelevata sono indispensabili, una metropoli con SEICENTOMILA abitanti e una miriade di pendolari NON può affidarsi ad una sola strada. Lavoro a Carini e quando per uno dei motivi sopra elencati viale Regione Siciliana é paralizzata, sono costretto a salire da Bellolampo, scendere a Torretta, proseguire per Capaci e da lì andare a Carini, ma voi, DOVE VIVETE???

  2. loggico

    Il problema non è il sindaco e i suoi assessori, ma tutti coloro che ne parlano e ne scrivono bene..
    Davanti a cose ben evidenti costoro non hanno manco il coraggio di scrivere effettivamente in questa circostanza si sono rilevati incapaci..

    Ps i quattro metri di guardarail sono ancora li, si può essere più cosænutili?

  3. loggico

    Una strada dove ci sono almeno 1000 incidenti all anno dovrebbe essere il primo pensiero per sindaco e assessore alla mobilità..
    Manco è l’ultimo..
    Niente hanno fatto e niente faranno come da buona prassi comunista..

    Il problema non esiste

  4. se68

    Sono, d’accordo, in linea di massima, con punteruolorosso.
    Sono convinto che però, una vera tangenziale, sarebbe anche un’occasione per ridisegnare la parte di città a monte della circonvallazione. Questa città ha bisogno di una rivoluzione urbanistica. Non di mera conservazione…

    1. Pippo

      Sei d’accordo con Punteruolorosso? Una metropoli come Palermo non può affidarsi ad una sola arteria, basta il minimo imprevisto e la città va in tilt. Un banale tamponamento, un lavoro di manutenzione, un incidente grave, un guasto improvviso, una deviazione del traffico, un problema in prossimità di uno svincolo, l’allagamento di un sottopassaggio e la città diventa UN INFERNO. Chi abita sopra la circonvallazione vive ogni santa mattina il disagio delle lunghissime code in via Pitré, corso Calatafimi, viale Leonardo da Vinci, viale Michelangelo, via Belgio, e a questa sofferenza il palermitano é condannato a vita. Non scherziamo, la pedemontana e la sopraelevata sono indispensabili, una metropoli con SEICENTOQUARANTAMILA abitanti e una miriade di pendolari provenienti dall’interland NON può affidarsi ad una sola strada. Lavoro a Carini e quando per uno dei motivi sopra elencati viale Regione Siciliana é paralizzata, sono costretto a salire da Bellolampo, scendere a Torretta, proseguire per Capaci e da lì andare a Carini arrivando con vergognoso ritardo. Palermo é la PEGGIORE città d’Europa per traffico (e non solo) proviamo a migliorarla. Agli ecologisti della domenica direi: sono più ecologiche della sopraelevata o della pedemontana le file interminabili di auto strombazzanti ferme col motore acceso?

  5. cirasadesigner

    Dai dati che si conoscono e dal tracciato disegnato per la pedemontana risulta evidente il costo eccessivo di questa opera che sarebbe molto impattante da un punto di vista ambientale tenuto conto dei luoghi fortemente antropizzati che andrebbe ad interessare.
    Prima di pensare ad un opera mastodontica come questa, bisognerebbe fare una analisi delle roblemetiche di cui soffre l’attuale circonvallazione.
    Una genesi questa da sempre travagliata sin dal primo tracciato che per decenni fu a singola carreggiata, sulla quale si addossavano pure intere baraccopoli che per decenni hanno costituito la periferia della periferia della città che prima di allora era limitata dalla stessa fino a quando la città nel suo sviluppo smisurato che in 30 anni l’ha portata da 700 ettari a 7000 provovando tutte le storture e le emergenze che noi tutti conosciamo.
    Questo asse presenta attualmente delle strozzature che ne rallentano in maniera intollerabile la viabilità e i problemi ormai incancreniti sono diventati da 30 anni la causa della sua inefficienza.
    Si arriva da Catania e lo svincolo Oreto non è mai stato attenzionato a dovere nell’attraversamento dei flussi di traffico, un tunnel o un viadotto servirebbe per far si che chi provenga dalla via Oreto non debba incrociare il traffico o fare il giro da Bonagia per poter andare in direzione Catania, del resto che senso ha che chi è giù uscito dalla città si debba infilare nuovamente in citta per fare un inversione ad U… potenziare le complanari dall’inizio alla fine perche li sta il vero successo di questo asse dando la possibilita di avere pochi svincoli perche ti servi delle complanari che dovrebbero essere prive di parcheggi a raso.
    Lo svincolo Calatafimi assolutamente insufficente perche troppo prossimo al ponte e al semaforo; raddoppio del ponte Pitre, il sottopasso Perpignano anche se in realtà nel tratto che va dallo svincolo Calatafimi a quello Belgio la vera soluzione sarebbe l’abbassamento del tratto in maniera da consentire tutte le ricuciture del tessuo urbano, non necessariamente in tunnel tranne se in brevi tratti come ad esempio allo svincolo Heistein come è previsto con il progetto del tram.
    Ci sono esempi in tutta Europa di questo genere sopratutto in quegli spazi prima occupati dalle vecchie mura che sono diventate le prime cinture urbane delle citta.
    Cito Bruxelles per esempio con la “petit cinture”…
    Non ho citato il ponte Corleone non perche non sia la prima vera emergenza ma solo per il fatto che risulta davvero incredibile pensare che ci sia ancora questo problema irrisolto… E sapere che la vera causa è sempre stata l’interesse di certe famiglie sul Bar Luna…
    Si questa presenza ingombrante ha sempre rallentato i ponti delle complanari di cui sono già presenti le armature per le basi dei ponti… Se si realizzassero immediatamente queste opere e i palermitani cominciassero ad usare correttamente le segnaletica orizzontale sconosciuta nell’uso in citta, questa arteria avrebbe gia in parte risolto i problemi di mobilita senza spendere cifre faraoniche oltre il miliardo di € per una citta che deve pensare di alleggerire il traffico non di aumentarlo.

    1. Irexia

      Esattamente, la circonvallazione è cresciuta negli anni aggiungendo pezzi di volta in volta, in maniera anche “arripizzata”; è evidente che manchi la visione di un’arteria stradale in cui vigano moderne misure di sicurezza e che sia in grado di garantire la fluidità di un traffico che è sicuramente cresciuto nel tempo.
      Mi permetto di aggiungere che oltre alla segnaletica orizzontale, assente non solo qua, ma in tutta la città, anche quella verticale avrebbe bisogno di ammodernamento e parecchie migliorie: molti svincoli sono praticamente muti, come quello per arrivare a Monreale provenendo da Trapani o l’uscita per via Belgio percorrendo questa strada sul senso opposto.
      Se si correggessero queste grosse lacune la pericolosità diminuirebbe grandemente e la scorrevolezza non potrebbe che migliorare.

  6. BELFAGOR

    VIA AL PROGETTO DELLA PEDEMONTANA
    E’ stato presentato stamane a Palazzo d’Orleans, nel corso di una conferenza stampa, l’avvio della progettazione della cosiddetta “Pedemontana” di Palermo, il nuovo asse viario , che “baipassando” la circonvallazione , collegherà l’A19 (Palermo-Catania) con l’A29 (Palermo-Mazara del Vallo).
    Per tale progettazione sono stati stanziati 7,4 milioni di euro provenienti dal Piano di sviluppo e coesione della Regione.
    La “Pedemontana” di Palermo è una vecchia idea dell’ ANAS che “riposava” da anni nei cassetti del Comune di Palermo .
    Il progetto fu accantonato definitivamente dalla Giunta Orlando nel 2016.
    Ma cosa prevede tale “pedemontana”?
    “ La nuova arteria autostradale di quasi venti chilometri prevede: sei svincoli, dei quali due intersezioni di inizio e fine intervento con le autostrade A19 e A29, e quattro svincoli intermedi di connessione al tessuto urbano; sei viadotti per quasi 3,5 chilometri; cinque gallerie naturali per 9 chilometri, con lunghezze comprese tra 770 e 3.300 metri.”
    Il problema ora sono i finanziamenti: l’opera , secondo le prime stime, dovrebbe costare 1 miliardo e 300 milioni di euro
    Per ora per la Pedemontana sono stati recuperati fondi da un vecchio accordo quadro del 2006, per un importo pari a 50 milioni ai quali ne sono stati aggiunti altri nove.
    Il direttore regionale di Anas Sicilia, è però ottimista :“Da gennaio avvieremo le attività di campo per portare avanti la progettazione. Tra fine primavera e inizio estate lanceremo il dibattito pubblico, così da potere avere un progetto condiviso ed evitare impedimenti successivi. Il nostro obiettivo trasportistico è separare i flussi di traffico presenti, in maniera caotica, su viale Regione Siciliana”.
    Secondo l’ assessore regionale alle infrastrutture “I lavori potranno iniziare entro due anno e finire entro i successivi quattro anni”.
    Speriamo bene.

  7. Normanno

    Bene che sia stato dato inizio alla realizzazione di questa opera molto importante per Palermo.
    Certo se penso che per fare un buco di 60 metri nel passante ferroviario ci stanno volendo due anni non oso immaginare quando temo ci vorrà per potere passare con la macchina sulla pedemontana.
    Ma senza un un inizio non si inizia.
    Quindi speriamo in un miracolo a Palermo di un’opera pubblica che non richieda tempi biblici.

  8. Palermo Capitale

    solo un demente un decelerato può essere contro la PEDEMONTANA CHE SERVE COME IL PANE…
    Napoli ha Tangenziale e Circonvallazione esterna
    Milano ha Tangenziale e Pedemontana e Circonvallazione
    Bergamo e dico Bergamo un paese….ha una Tangenziale e una circonvallazione…
    Palermo la pedemontana o tangenziale sarebbe per Palermo ,,,
    Per colpa di questi viddani meusari farabutti pseudo ambientalisti sinistri pd e via dicendo hanno bloccato tutto…ha bloccato la Tangenziale la Mal la sopraelevata la navigazione di sant’ Erasmo
    Vorrei dire all’idioti che dicono che la Pedemontana aumenta il traffico ???
    MA FATEVI VEDERE DA UNO BUONO….dementi la Pedemontana e’ un collegamento tra le due autostrade che by passa il centro citta’…compreso la circonvallazione ….
    Secondo voi a Bergamo Brescia Salerno Bologna Bari Genova Milano Napoli Roma sono tutti incapaci che hanno delle Tangenziale Pedemontana …????’
    Solo a Palermo abbiamo questa mentalità mafiosoAraba che vorrebbe di Palermo NO al tutto per dire siete tipi dei vostri benaltrismi…
    Il Tunnel ??? Ma siete gli stessi che per anni avete gonfiato i maroni per dire NO alla Metropolitana….adesso vi va bene il Tunnel ?? Ma non era distruggere il sottosuolo di Palermo? fate solo VOMITARE…

  9. FF

    La Pedemontana è sicuramente utile, anche se la necessità di realizzare gallerie allungherebbe di non poco i tempi di realizzazione altrimenti più brevi. Mi chiedo, però, non sarebbe più utile dare uno sfogo alternativo a tir e mezzi pesanti concentrandosi sulla realizzazione di quel tunnel stradale zona Crispi e ottenere quei “pochi” milioni per finanziare il raddoppio del Ponte Corleone di cui, da quel che ho capito, abbiamo finalmente i progetti? Queste due opere dovrebbero bastare a fluidificare il traffico e in tempi non troppo lontani.

  10. FF

    Anche se a onor del vero non so cosa sia più utile alla nostra città tra il tunnel porto, la pedemontana e l’interramento di viale regione nella tratta gestita dal comune. Con le ultime due però si potrebbero ricucire parti importanti di città e trasformare viale regione in autostrada non avendo più passaggi pedonali.

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