Dall’estate 2020 il Comune “annunciò” che sarebbe entrare in funzione lo “spazzamento meccanizzato”” delle strade cittadine per opera di Rap con l’impiego di spazzatrici e aspiratori elettrici.
Sarebbero state novanta le strade interessate con un intervento suddiviso in dieci itinerari. Due le spazzatrici che dovevano essere utilizzate ogni notte, dal lunedì al venerdì, con a seguito anche un autocarro a vasca con operatore per eliminare i rifiuti abbandonati su strada.
Nell’annunciare tale “ rivoluzione” il sindaco Orlando dichiarò :
“Contiamo molto sulla collaborazione dei cittadini perché liberino le strade e permettano interventi rapidi ed efficaci, senza lasciare più alibi né all’azienda né a chi pensa di poter sporcare la città impunemente
Anche gli assessori Fabio Giambrone, Giusto Catania e Sergio Marino avevano assicurato:
“Massima collaborazione e vigilanza per l’attuazione puntuale del piano che rappresenta solo un primo passo per ridare a Palermo condizioni di decoro in tutti i quartieri”.
Nella realtà si tratto dell’ennesimo “annuncio”, rimasto sulla carta.
Quattordici associazioni hanno scritto ai consiglieri comunali di Palermo per denunciare la critica situazione e per trovare una soluzione idonea per assicurare il regolare svolgimento di un servizio di vitale importanza per l’igiene pubblica”:
“Il problema del mancato spazzamento delle strade di Palermo non può più essere ignorato, né rimandato. Sono almeno sei anni che le associazioni di cittadini segnalano situazioni veramente incresciose in tutte le zone della nostra città, dalle sperdute periferie fino al centro storico. Non esiste una strada che venga spazzata con regolarità, a parte, forse, una minima porzione della zona pedonale, dove il servizio è svolto in orari inopportuni, mentre transitano cittadini e turisti, come abbiamo più volte documentato”.
E mentre il sindaco e i suoi assessori tacciono , il presidente della RAP, Giuseppe Norata cerca di giustificarsi :
“Lo spazzamento manuale è svolto regolarmente nei quartieri , è quello meccanizzato che non è mai partito, perché manca la segnaletica in buona parte negli itinerari previsti.
Il servizio viene eseguito – puntualizza – ma con difficoltà e con risultati carenti perché sotto le auto resta molta sporcizia”.
La Rap, quindi, si dice pronta a partire ma la responsabilità è di altri :
“Manca per il Servizio Mobilità Urbana del Comune – aggiunge il presidente – che non ha istituito il divieto di sosta temporaneo. Giovedì mattina – prosegue- ho parlato con l’assessore Marino che sicuramente si farà carico di sensibilizzare gli uffici per la disposizione delle segnaletiche per indicare le zone di rimozione. Anche se in alcune strade sono state già allocate ma per partire si attende che in tutti e dieci gli itinerari siano apposti i divieti”.
In parole povere , se il servizio di “spazzolamento meccanizzato” non è ancora partito la colpa e del Servizio Mobilità del Comune che non ha collocato la segnaletica di divieto di sosta temporanea.
Perché dopo 7 mesi il “Servizio Mobilità Urbana del Comune” non si è ancora attivato?
Perché il presidente Norata non ha parlato direttamente con l’assessore competente?
Aspettiamo fiduciosi che l’assessore Marino ……..” sensibilizzi” tale ufficio e l’assessore competente .
Nell’attesa godiamoci le strade sporche