Tra la fine di Via Ernesto Basile e l’inizio di Corso Tukory, proseguono i lavori per la realizzazione di uno dei tanti manufatti d’immissione del collettore sud orientale.
Questo intervento strategico ha l’obiettivo di convogliare efficacemente le acque provenienti dai collettori di Corso Re Ruggero e di Via Gaetano Lodato, contribuendo così a migliorare la gestione delle acque urbane e a ridurre il rischio di allagamenti.
Dettagli del Progetto
Il progetto prevede la realizzazione di una serie di opere specifiche, tra cui i pozzetti di intercettazione e i canali di captazione delle acque dalla sede stradale.
Inoltre, saranno costruiti nuovi tratti del collettore fognario.
Per minimizzare l’impatto sul traffico cittadino, questi lavori saranno affrontati attraverso delle fasi e limitati temporalmente.
Al momento i lavori riguardano la seconda fase che prevede la realizzazione della camera di alimentazione, pozzo e il canale di riunione.
Saranno realizzati anche condotte e pozzetti interni all’area di cantiere per il collegamento alla fognatura esistente
Le successive fasi
Terminata questa fase si passerà alle fasi 3, 4 e 5 che vedranno il cantiere spostarsi più verso corso Re Ruggero e che è necessario per realizzazione le condotte su via E. Basile, su corso Alberto Amedeo e per la ricostruzione di opere e manufatti preesistenti.
I lavori del collettore sud orientale sono portati avanti dall’impresa Manelli
Domanda : non c’è il rischio che questi lavorino cozzino con quelli in partenza per il tram ?
Sapete se i lavori previsti in via Re Ruggero limiteranno le infiltrazioni di acqua che si vedono dall’interno della fermata Palazzo Reale-Orleans nei giorni di abbondante pioggia?
il collettore suodorientale è utilissimo e porterà le acque di gran parte della città sul depuratore di acqua dei corsari.
invece quello nordoccidentale è un mostro che prevede la distruzione di punta matese, e cioè di quel tratto di scogliera di fronte all’hotel bellevue. l’area ricade nella riserva marina di capo gallo-isola delle femmine. si intende scaricare lì le acque degli allagamenti di mondello e le acque nere depurate di duecentomila utenti di tutta la parte nord di palermo. sappiamo che la depurazione è tutt’altro che semplice, e va incontro a una serie di guasti. le acque depurate, anche laddove dovessero essere pulite, altererebbero la salinità di quel tratto di mare, uccidendo la posidonia. ci sono soluzioni alternative, e cioè mandare tutto ad acqua dei corsari.
“Visto che depurazione è tutt’altro che semplice, e va incontro a una serie di guasti. le acque depurate, anche laddove dovessero essere pulite, altererebbero la salinità di quel tratto di mare, uccidendo la posidonia, perché non inviamo le acque degli allagamenti di Mondello e le acque nere di duecentomila utenti di tutta la parte nord di Palermo al …..depuratore di Acqua dei corsari?”.
Complimenti!!!!
signor belfagor, confermo quanto detto. l’acqua dolce da depurazione altera la salinità e uccide la posidonia della riserva. è uno degli unici tratti di costa rimasti intatti dopo il sacco. ad acqua dei corsari c’è già un depuratore, si convogli tutto lì. del resto, le acque meteoriche di mondello andrebbero smaltite a mondello, non a sferracavallo. o forse i signori politici hanno le case a mondello?
e ripeto: la depurazione non è garanzia di acqua pulita. ci sono molti ostacoli prima che si arrivi all’acqua pulita, fra cui i molti guasti che stiamo già vedendo ad acqua dei corsari. il fondale davanti al depuratore è completamente eutrofizzato, sia a causa del mancato funzionamento del depuratore che a causa dell’acqua dolce che uccide la posidonia. l’area marina protetta di capo gallo-isola delle femmine non è il posto dove promuovere l’eutrofizzazione del fondale o dove sversare le acque meteoriche maleodoranti di mondello.