Palermo – Anno nuovo, nuovi aumenti sul fronte delle tariffe Trenitalia in Sicilia. E’ l’amara sorpresa che si son ritrovati studenti, pendolari e lavoratori già dal 1 gennaio sui propri biglietti e abbonamenti.
Tutto ciò suona come una beffa nonostante il recente annuncio a dicembre da parte del Presidente della Regione R. Schifani e dell’Assessore ai Trasporti A. Aricò durante la presentazione del nuovo contratto di servizio con Trenitalia.
Contratto che, ricordiamo, prevede un incremento dei servizi, attraverso l’attivazione di nuove linee e il potenziamento di quelle esistenti. Si passerà dagli attuali 10,9 milioni di “chilometri treno” ai circa 13,7 milioni previsti per il 2033. Nel complesso, per i prossimi 10 anni il contratto avrà un costo di 1,5 miliardi di euro. Previsto, inoltre, un ulteriore investimento regionale di oltre 300 milioni per l’acquisto di 23 nuovi treni, tra i quali quelli che viaggeranno sulla Palermo-Catania a 200 km/h, e sei nuovi convogli a doppio piano da impiegare sulle linee a maggiore richiesta commerciale.
Ma andiamo alle attuali trariffe.
Il biglietto semplice lungo il Passante Ferroviario di Palermo passa da € 1,90 a € 2,00 , fra Roccella e Sferracavallo (Anello Ferroviario incluso);
L’abbonamento mensile integrato passa da € 50,00 a € 54,90;
L’abbonamento settimanale integrato passa da € 15,00 a € 16,90.
Non c’è ancora traccia del biglietto integrato a corsa semplice, tanto promesso ma che ancora tarda ad arrivare nell’offerta commerciale.
L’attuale integrazione tariffaria soffre comunque di una non sufficiente capillarità nel territorio. E’ possibile acquistare il biglietto e abbonamenti integrati presso i canali Trenitalia (biglietterie, biglietterie automatiche, punti vendita autorizzati Trenitalia); paradossalmente non c’è alcune menzione sui titoli di viaggio integrati all’interno del sito Amat.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per far allontanare ulteriormente la gente dal Trasporto Pubblico. E a questo punto non escludiamo che nell’ottica del nuovo contratto di servizio tra il Comune di Palermo e Amat, possa arrivare qualche “ritocco” al prezzo del biglietto.
Giunge anche una dichiarazione da parte rappresentante del Comitato Pendolari Sicilia, Giacomo Fazio
Finalmente si muove qualcosa per il nuovo CDS. Sarebbe stato più opportuno convocarci prima. Abbiamo sempre detto che va potenziata l’intera infrastruttura Siciliana. In particolare la Palermo aeroporto, con treni con maggiore frequenza nelle ore di punta. Vanno eliminati i buchi orari sulla Palermo Messina, vanno ripristinate le linee abbandonate e potenziate tutte le lineem vanno immessi maggiori fondi per un servizio pubblico più efficiente e che non ci faccia rimpiangere i servizi delle città del nord. Regole tariffarie certe e che coprano tutta la regione come avviene al nord. Biglietti integrati e abbonamenti a prezzi ragionevoli.
L’abbonamento integrato era già caro a 50 euro, figurarsi adesso.
Perchè se devo prendere due mezzi diversi per andare al lavoro, deve convenirmi economicamente in modo significativo, altrimenti prendo l’auto impiegando meno tempo (il passante ogni 30 minuti è limitante da questo punto di vista). Il tempo è denaro in tutti i sensi!
@streetsurvivor,
non esiste il biglietto unico integrato, e l’offerta intermodale è scadente. nessuna sorpresa che siamo in cima alle classifiche come traffico e in fondo come qualità della vita