Come ogni novità condita da un pò di mistero, c’è qualcosa che sta tenendo i palermitani leggermente sulle spine. Non tanto per l’oggetto in sè ma per quello che potrebbe essere il suo impatto nel cuore del centro storico.
Dopo le grandi polemiche, aggiungeremmo SACROSANTE, per quanto si sta realizzando in via Amari, ispirato ad una rambla spagnola che di “rambla” non ha assolutamente nulla, gli occhi si sono spostati sui “Quattro Canti” o Piazza Vigliena.
Da diversi giorni sono in atto degli interventi, tutt’ora in corso, all’interno di un’area transennata che sta destando parecchia attenzione tra i palermitani, sentimentalmente preoccupati di assistere a obbrobri decorativi in un luogo storico così importante e affascinante.
Ad oggi, come è possibile vedere dagli scatti, è in corso la posa di un basamento in cemento che presumibilmente farà da sostegno a qualcos’altro. Il tutto è posizionato perfettamente al centro dell’incrocio.
Di cosa si tratta
Abbiamo provato a reperire delle informazioni, sia in cantiere sia sul web, su quanto si stia realizzando ai Quattro Canti. Ciò che abbiamo raccolto ve lo proponiamo di seguito.
L’intervento in oggetto è un’installazione artistica di Arcangelo Sassolino (qui la sua scheda su Wikipedia) per la commemorazione del trentennale della strage di Capaci. La committenza è la Fondazione Falcone, in collaborazione con l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali.
Per quanto tempo
L’installazione sarà chiaramente temporanea.
Dovrebbe essere inaugurata il prossimo 20 Maggio e sarà rimossa entro il 21 Giugno, data ultima concessa dalla Soprintendenza.
Rimane da capire con precisione quale sarà il contenuto dell’installazione. Sembrerebbe, ma non ve ne diamo certezza ancora, che si tratti del braccio di un escavatore rivolto verso l’alto, che fuoriesce da una base di cemento armato di undici metri di diametro.
Cioè “l’ opera d’ arte” che dovrà sorgere “provvisoriamente” al centro dei “Quattro Canti” sarà …..”.un braccio di un escavatore rivolto verso l’alto, che fuoriesce da una base di cemento armato di undici metri di diametro.” (Sob!!!!!)
COMPLIMENTI!!!!!!
La vera domanda è quanto costa alla città questa opera che verrà dopo poco tempo smantellata ?
Caro Belfagor,
temo proprio che sarà qualcosa di simile, visto che è nelle corde delle opere precedenti di Sassolino.
Potrei essere d’accordo con te, in quanto ho visitato diversi musei di arte moderna, facendomi folli risate con i miei figli sull'”arte moderna” (ricordate il film di Alberto Sordi 🙂 🙂 ). Comunque, ammetto la mia ignoranza e mi limito a dire che mi piace/non mi piace.
Comunque è un’opera, comunque sarà di richiamo (per i tanti che la capiscono…) e comunque sarà temporanea e non lascierà danni (altrimenti la Sovrintendenza non avrebbe dato l’autorizzazione).
Ricordiamoci: “chi non fa non falla!”
Trovo onesto il commento di Vicchio65, merce rara di questi tempi in cui chi meno sa più insegna dalla cattedra.
Caro “veccho65”,
premesso che di arte moderna non ne capisco niente ma ritengo, da incompetente, che ciò che si sta realizzando ai “ Quattro canti” sia molto discutibile.
Purtroppo questa città, in questi anni, non si è caratterizzata per una seria politica culturale : per esempio ritengo che “Manifesta” e “Palermo città italiana della cultura 2018” sono state due occasioni sprecate ( le recenti vicende giudiziarie ci confermano che non si è trattata solo di …. occasioni sprecate )
Caro amico , hai ragione quando sostieni che “chi non fa non falla” ma in una città da trent’anni “immobile”, ( l’ ultimo monumento “non provvisorio” che “l’ amministrazione comunale” ha realizzato è il “monumento” allo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa), per la commemorazione del trentennale della strage di Capaci ci saremmo aspettati qualcosa di più “permanente” e in un luogo più significativo, per esempio viale Lazio strada simbolo della politica urbanistica mafiosa degli anni 50-70.
Ma la Fondazione Falcone, in collaborazione con l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, non aveva niente di meglio da proporre che realizzare un “opera d’ arte provvisoria” cioè ….un braccio di un escavatore rivolto verso l’alto, che fuoriesce da una base di cemento armato di undici metri di diametro?
Forse saremo smentiti dalla bellezza dell’ opera e forse chiederemo con forza che l’opera rimanga perpetuamente a piazza Vigliena però ciò che colpisce è la colata di cemento armato in quella che un tempo era il cuore della città che ci ricorda sinistramente quella che ha dovuto subire Palermo durante il “sacco”.
Ma forse è significativo che l’ ultima opera che verrà realizzata durante il trentennio Orlandiano sia proprio….una colata di cemento armato.
@ Andrea Gaudio la vera risposta è: nulla. Visto che, come si legge nell’articolo, committente è la fondazione Falcone di concerto con l’Assessorato Regionale ai Beni culturali, quindi il Comune di Palermo non spende nulla.
Sempre dall’articolo, si apprende che la durata di questa installazione temporanea ha fine al 21 giugno (data che si legge sul provvedimento della Sovrintendenza), quindi, per i soliti lamentosi, posto che la sfilata del carro di Santa Rosalia avviene a metà luglio, ci sarà tutto lo spazio necessario per gridare 3 volte “Viva Palermo, viva Santa Rosalia!” a piazza Vigliena.
Quanto al gusto estetico: personalmente soltanto di rado capisco l’arte contemporanea. Forse il braccio meccanico alzato rappresenta la richiesta d’aiuto di questa terra che esce dal cemento selvaggio che la ricopre (che richiama il sacco della città e quindi il malaffare, la corruzione) sperando che qualcuno l’afferri per portarla via, un po’ come richiede chi sta annegando che allunga la mano al proprio salvatore.
Mi auguro ci sarà una spiegazione dell’opera perché l’arte contemporanea non è di immediata comprensione, e ciò che non si capisce si rifiuta a priori.
Le opere d’arte non vanno spiegate, piuttosto ognuno può – se gli garba – osservarla, trarre le proprie conclusioni e formulare i propri giudizi sulla base della propria sensibilità. Ben consapevoli, in questo caso, che la fondazione Falcone propugna la crescita ed il consolidarsi di una coscienza antimafiosa.
Ricordo polemiche senza senso sulle due piramidi di sale temporaneamente installate, circa 20 anni addietro, nella piazza centrale di Terrasini e poi spostate, in posizione defilata, all’aeroporto di Punta Raisi dove sono ancora oggi. Nessuno le doveva spiegare, ognuno ne ha tratto le proprie personali impressioni circa il valore estetico e simbolico.
Vale per tutte le opere espressione di artistica creatività.
E infine: aver paura che un’opera d’arte “deturpi” mi pare una contraddizione in termini.
Trovo alquanto bizzarro individuare nella “colata di cemento armato” (sob – sic) il paradigma di una amministrazione che ha “colato cemento” solo per realizzare linee di tram (pochissimo cemento peraltro al posto dell’asfalto quindi) e far realizzare un passante ferroviario con caratteristiche di ferrovia metropolitana e che, sotto la sua égida, ha consentito l’apertura di ville e parchi (Trabia, Uditore).
… mentre l’illuminata amministrazione Cammarata ha aperto un parco sopra i rifiuti tossici… per dire, va…
@ Orazio finalmente qualcuno che si ricorda che questa città è stata amministrata anche da Diego Cammarata! E per 2 mandati!
Buongiorno a tutti voi. Io non sono di Palermo ma amo molto la Sicilia che sento intimamente casa per efeftto di un silente richiamo ancestrale che mi attraversa quando sono nella Vostra incantevole isola. Sarò a Palermo la prossima settimana e mi domandavo, leggendo questo articolo, se sarà possibile comunque passare e sostare nei quattro canti il tempo necessario per visitare la piazza con un gruppo di amici. Se avrò occasione di vedere l’installazione della fondazione Falcone vi dirò quale sentimento mi avrà ispirato. Grazie a Voi se mi darete l’informazione pratica sulla fruibilità della piazza e buona giornata
Si si può sostare e fermarsi nella piazza nella parte esterna all’istallazione artistica
Le opere temporanee non devono de essere costruite in un centro storico come i quattro Canti, sono un obbrobrio e non rivalutano la nostra storia che tanti turisti apprezzano, fra l’altro se ciò deve essere fatto ci sono tantissimi altri posti non centri storici dove potete installare di cui sono d’accordo per ricordare gli eroi che hanno distrutto la mafia, per favore fermate questo obbrobrio in un centro storico, grazie
L’arte dovrebbe aggiungere bellezza,secondo me
@ Loredana o far riflettere.
Oppure entrambe le cose contemporaneamente.
Ormai è comodo fare gli scultori: partorisci un’idea (magari semplicemente una roba già esistente da riverniciare) e neanche devi sporcarti le mani. Poco male se l’installazione (una pala escavatrice bianca che emerge da una piattaforma di cemento) possa essere interpretata a scelta come un ricordo di Falcone (?), un monumento sulle morti bianche nell’edilizia o un omaggio ai morti civili nelle fosse comuni.
ma quale arte moderna è solo per mettere la pubblicità nelle transenne.
Finalmente è stato svelato il “mistero” dell’ opera che è stata installata ai Quattro canti di Palermo.
L’ opera, intitolata “Elisa”, è stata ideata dall’ artista Arcangelo Sassolino: è “ una scultura animata, movimentata da un generatore idraulico che spinge a intervalli casuali un braccio meccanico contro il suolo. Emette un suono minaccioso e imprevedibile proveniente dall’urto con la durezza del cemento, che viene dilaniato dalla potenza della macchina. “
Perchè un opera simile è stata intitolata “Elisa” rimane un mistero.
Alessandro De Lisi, curatore della Fondazione Falcone l’ ha così descritta :
“Questo è il Tamburo di Palermo, perché se la mafia ha imparato a sussurrare noi facciamo rumore, faremo grancassa. La grancassa inizierà a suonare presto.”
Meno male che qualcuno ci ha spiegato il significato dell’ opera, abbastanza criptica.
Ma non contenti , la Fondazione ha installato un altra opera a piazza Parlamento , sempre dell’ artista Arcangelo Sassolino.
Anche quest’ opera criptica, intitolata “Piccolo animismo” fa rumore: “ è un processo ciclico di immissione e sottrazione di aria in pressione. Il volume subisce trasformazioni che modificano la fisicità dell’opera. Si tratta di una scultura “generatrice di forma” viva. Essa stessa diviene energia”.
Alessandro De Lisi ,curatore della Fondazione Falcone , per queste opere non accetta critiche:
“ Ho il dovere di celebrare il dubbio nei ragazzi di oggi che si indignano perché abbiamo messo il cemento ai quattro canti, perché non hanno la forza di alzare lo sguardo dall’altezza del pub e non accorgersi che c’è una città zombie, strade estremamente popolate ad altezza d’uomo ma già dal primo piano sono fantasmi……… La piazza diventa l’archetipo teatrale dell’ipocrisia di un popolo, l’opera di Sassolino è il tamburo di Palermo“.
P.S. Chi sà cosa avrebbero pensato Falcone e Borsellino di queste due opere?
Personalmente ,da persona ignorante, soprattutto d’ arte moderna , ciò che apprezzo di queste due opere è il fatto che sono….provvisorie.
Appena inaugurata , l’opera istallata ai Quatto canti, ha cominciato ad emettere strani rumori ed infine un boato terrificante.
I pochi curiosi hanno pensato che “ l’ opera d’ arte” stesse crollando rovinosamente e si sono allontanati precipitosamente ma gli organizzatori hanno subito rassicurato che tali rumori rappresentavano il …… “percorso emozionale “ dell’ opera.
In parole povere il braccio meccanico periodicamente cade sulla base di cemento armato danneggiandola ed “ emettendo un suono minaccioso e imprevedibile proveniente dall’ urto con la durezza del cemento, che viene dilaniato dalla potenza della macchina. “
L’ opera d’ arte , che stranamente si chiama….” Elisa” è stata voluta fortemente dalla Fondazione Falcone, in collaborazione con l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e il Comune di Palermo.
E’ composta da un esagono in cemento armato sul quale è stato poggiato il braccio meccanico di un escavatore.
Il curatore della “Fondazione Falcone” l’ ha così descritta :
“Questo è il Tamburo di Palermo, perché se la mafia ha imparato a sussurrare noi facciamo rumore, faremo grancassa. La grancassa inizierà a suonare presto.”
L’ autore dell’ opera , Arcangelo Sassolino , molto più semplicemente ha dichiarato che con tale opera voleva lanciare è una denuncia contro l’abusivismo edilizio e i suoi legami con la mafia.
Ed eccola qua.
https://www.blogsicilia.it/palermo/quattro-canti-artista-sassolino-spiega-opera-video/729514/
e qui la valutazione di Sgarbi (che apprezzo molto come critico d’arte, per niente come politico)
https://www.blogsicilia.it/palermo/quattro-canti-installazione-elisa-sgarbi-ruspa-legalita/728963/?refresh_ce
C’è anche la stampa internazionale (checché ne dicano i soliti provincialotti panormiti): https://www.nytimes.com/2022/05/25/arts/dance/art-palermo-mafia.html
Che vi devo dire…la mia opinione sulle opere moderne resta la stessa, ma ricordo anche le feroci critiche contro le opere di Schiele o Munch.
Se posso dire la mia, da appassionato di architettura, mi sembra un pò troppo piccola rispetto allo scenario della piazza. Avrei fatto qualcosa di più imponente.
Ed eccola qua.
https://www.blogsicilia.it/palermo/quattro-canti-artista-sassolino-spiega-opera-video/729514/
e qui la valutazione di Sgarbi (che apprezzo molto come critico d’arte, per niente come politico)
https://www.blogsicilia.it/palermo/quattro-canti-installazione-elisa-sgarbi-ruspa-legalita/728963/?refresh_ce
C’è anche la stampa internazionale (checché ne dicano i soliti provincialotti panormiti): https://www.nytimes.com/2022/05/25/arts/dance/art-palermo-mafia.html
Che vi devo dire…la mia opinione sulle opere moderne resta la stessa, ma ricordo anche le feroci critiche contro le opere di Schiele o Munch.
Se posso dire la mia, da appassionato di architettura, mi sembra un pò troppo piccola rispetto allo scenario della piazza. Avrei fatto qualcosa di più imponente.
Spettacolare immediato intervento dell’assessore Carta ai quattro canti.
È intervenuto subito, è vero, e ce lo dimostra con tanto di foto di gruppo su GDS.
Peccato…che la scala appoggiata su un monumento di valore inestimabile lascia un po’ a pensare…
C’è il sospetto che stiamo andando verso una gestione del “non ti preoccupare, ora l’aggiusto chiamo mio cugino”
Sarà l’influenza del nostro presidente, quello delle fontanelle davanti la regione?