Palermo – Col recente nubifragio che si è abbattuto pochi giorni fa su Palermo, e che ha messo nuovamente a nudo i forti rischi di idrogeologici in città, è ritornato a farsi sentire lo storico fiume (oggi canale) Papireto fra piazza Peranni e via M. Bonello. Segnalati numerosi allagamenti, causati per lo più dal canale ostruito e con l’acqua che si è riversata sulla carreggiata. E come vedremo , non è la prima volta che avverse condizioni meteo fanno riaffiorare le acque del canale.
Insieme al fiume Kemonia delimitava la prima Palermo punica. La sua sorgente si trovava nell’odierno quartiere di Danisinni, nella cosiddetta “Grotta Grande”.
A causa dell’utilizzo come fogna a cielo aperto, le acque del fiume erano molto inquinate e di conseguenza rendevano l’aria poco salubre, per questo motivo in periodo borbonico presso le sue rive vi si costruiva esclusivamente edilizia povera. Fu il Senato palermitano nel 1489 a deciderne l’interramento, ma il progetto, che prevedeva la canalizzazione delle acque fino alla Cala, fu messo in opera solo alla fine del XVI secolo.
Il canale sotterraneo viaggia ad una profondità compresa fra 8 e 15 metri circa rispetto al piano stradale.
L’alluvione del 1931
Nel febbraio del 1931 dopo quattro giorni di piogge eccezionali, sia il Kemonia sia il Papireto esondarono allagando in particolare le parti del loro corso particolarmente depresse rispetto al piano stradale: la zona di Piazza Peranni (il Mercato delle Pulci), via Matteo Bonello e, alle spalle del Teatro Biondo, la via Venezia. In quell’occasione l’acqua superò i quattro metri di altezza rispetto al piano stradale.
Il cedimento del canale del 2005 e l’alluvione di capodanno 2006
Fra il 29 e il 30 dicembre del 2005, a seguito di abbondanti piogge, si è registrato l’allagamento dei piani cantinati di molti edifici di Corso Alberto Amedeo. A seguito di un intervento congiunto di Amap e Protezione Civile Comunale / Regionale, nel corso di un intervento di emergenza per pompare l’acqua oltre la zona di piazza Peranni, si è scoperto che un tratto del canale, proprio sotto la piazza e in coincidenza con il muro di cinta della Caserma Bonsignore, era crollato.
La Protezione Civile Regionale ha quindi realizzato ad inizio del 2006 con procedure d’urgenza un by-pass lungo la piazza e parte di via Papireto.
La sentenza del 2015
A seguito dell’alluvione del 2006 e per i danni riportati agli immobili e alle attività commerciali, alcuni cittadini della zona di Corso Alberto Amedeo hanno intentato causa contro il Comune e contro l’AMAP. Con una sentenza del mese di giugno del 2015, a seguito di perizie e consulenze disposte dal Tribunale Regionale delle Acque, è stata stabilita la responsabilità della Regione, segnatamente dell’Assessorato alle Infrastrutture, alla manutenzione e vigilanza sul fiume Papireto, in quanto “corpo idrico” ricadente nel Demanio Regionale.
Oggi come ieri, gli effetti delle forti piogge evidenziano l’importanza nella manutenzione e pulizia dei vecchi canali che scorrono in città al fine di evitare disagi o gravi ripercussioni sul territorio.
quel tubo lì è quel che resta del papireto?
secondo me il fiume andrebbe, dove possibile, messo allo scoperto, magari creando dei grandi pozzi recintati o dei tratti protetti da ringhiera da cui affacciarsi. che ne dite? tempo addietro il musicista alessandro librio fece un’installazione con i suoni provenienti dai vecchi fiumi interrati di palermo.
https://www.balarm.it/news/magazine/il-suono-dei-fiumi-l-installazione-musicale-nel-cuore-del-centro-storico-di-palermo-19241
perché non renderli visibili, anche se solo per alcuni tratti?
a palermo ci siamo liberati dei fiumi, e dal dopoguerra in poi anche del mare. non si vede più niente, solo le strade di una città anonima piena di edilizia scadente e invasa dal traffico.
mi dispiace per chi ha subìto allagamenti, ma sono quasi contento che il papireto si sia fatto sentire. forse ci sta chiedendo di essere liberato, e di tornare a fare il fiume.
C’ è il sospetto che i lavori del 2006 o non sono stati risolutivi o sono stati fatti male.
Se a questo aggiungiamo l’ assenza di manutenzione e di pulizia dei vecchi canali che scorrono sotto la città, poi non ci possiamo meravigliare che tali fiumi esondano..
Considerando i frequenti nubifragi e la totale latitanza della Regione e del Comune, l’ipotesi che l’alluvione del 1931 si possa ripetere non è solo un ipotesi teorica.
Il Papireto , il Kemonia ( detto anche fiume del Maltempo,) il fiume Oreto e il canale Passo di Rigano invece di essere delle risorse, a causa dell’ inettitudine dei nostri “amministratori” stanno sempre più diventando delle serie minacce per la città .
Punteruolorosso, è il mio sogno…
Riportare in vita i fiumi di Palermo. Farli uscire per alcuni tratti. Sarebbe fantastico. In particolare sotto p zza s.Anna al capo, dove si potrebbe realizzare un giardino che degrada verso il fiume reso visibile al posto delle baracche..Sogni…
@bugia, è una soluzione a cui ho pensato anch’io. un terrazzamento a giardino o una scalinata. negli anni passati furono piantati degli agrumi sul ciglio del terrapieno di piazza sant’anna. i cassonetti, anziché essere rimossi, furono messi davanti agli agrumi. nessuno ha intenzione di fare niente in quella piazza. è una terra di nessuno.
a ben vedere, ci sono validi motivi perché continui ad esserlo.
il mercato ha bisogno di una discarica e di un parcheggio. la piazza offre entrambi.
L’idea di scoperchiare qualche tratto di letto di fiume è interessante. Tuttavia l’interramento risale a secoli e secoli addietro e avvenne principalmente perchè quei fiumi erano fogne a cielo aperto. Presumo che oggi siano fogne sotterranee. Forse è di ciò che occorre tener conto.
Vedere l’Oreto, che appena entra in territorio antropizzato diviene una fogna a cielo aperto (quella).
Orazio, appunto, l’obiettivo di una comunità civile dovrebbe essere, anche, quello di rimediare ai propri errori.
E noi, in particolare dal dopoguerra in poi, ne abbiamo fatti tanti…
Recuperare, o cercare di farlo, l’antico rapporto che Palermo aveva con i fiumi della conca d’oro sarebbe bello. Un inizio.
@punteruolorosso, p zza s Anna sarebbe perfetta come oggetto di concorso di progettazione.
Potrebbero esserci tre livelli: nella piazza un mercato coperto tipo ballaro’, poi un giardino che degrada e infine uno specchio d’acqua…scusate, fatemi sognare…il triste risveglio è il ricordo di Orlando che inaugura il giardinetto fai da te ( recintato con rete da polli) dei residenti…
@bugia
https://www.nosratpanahinejad.it/il-mercato-degli-aragonesi-a-palermo-film-muto/
nell’800 si tentò di trasferire il mercato del capo, ma la cosa non ebbe esiti. meno male.
piazza sant’anna si presterebbe a diventare un ulteriore mercato, magari un mercato del chilometro zero.
il giardino che degrada verso l’acqua è un sogno anche per me.
come dici tu, bisognerebbe ripartire dal rapporto con l’acqua, sia quella dolce che quella salata. i progetti sull’oreto sono ancora nel cassetto, quelli sui due fiumi non esistono. hai sentito un candidato a sindaco parlare di questo? o li hai forse sentiti parlare soltanto di autobus elettrici, buche, spazzatura e conti pubblici?
parlando del rapporto col mare, oggi viene visto perlopiù in chiave turistico-corcieristica, con la prossima creazione di una brutta cittadella lungo la via crispi. avrei pensato a ripristinare la vecchia linea di costa, ma qui si aggiungeranno strutture, lamiere, tettoie in più.
si è deciso che il futuro di palermo è soltanto turistico.
i fiumi? verranno ripristinati, ma per farci navigare le crociere.
@orazio, il prossimo sindaco sarà molto probabilmente di centro-destra. sarà difficile fargli capire che una linea tram è meglio di una doppia fila, che il trasporto pubblico è meglio di quello privato. figuriamoci se gli si potrà parlare di specchi d’acqua, mercati coperti, giardini che digradano verso il papireto.
non che i governanti attuali abbiano fatto alcunché. viviano nella mediocrità.
passiamo dalla padella alla brace.
Punteruolo, se di dx o di sx dipenderà da candidati e da coalizioni. Se il centro-sx presenta un valido candidato non riconducibile ad Orlando, ha molte più possibilità di vincere di un centro-dx rappresentato da nessuno (finora tutti i seri si sono defilati mentre i pagliacci hanno finito di fare lazzi e salti).
E comunque, a meno che si elegga un personaggio folkloristico (alla De Luca, per intenderci, anche se con caratteristiche diverse) del tipo Ferrandelli o qualche scappato dalle (5) Stelle o qualche ascaro di bossi che passa la vita al tavolino del bar, non credo che chi verrà eletto intenda privare Palermo di investimenti, lavoro, oltre a gestire l’opportunità di appaltare e inaugurare opere pubbliche. Vallo a spiegare ai settori produttivi, vallo a spiegare alla gente.
P..S: la “gente” vera, non i leoni da social, e per vera intendo pure quella che di presenza fa una faccia e sui social si scatena con la seconda faccia
Diversamente sarebbero unicamente imbecilli.
Tutto ‘sto casino che fanno in Consiglio comunale per me ha alla base principalmente la voglia di gestire gli appalti. Hanno tutto pronto quindi bloccano per evitare che partano adesso.
Questo per il tram.
Per il resto certo, credo che ci sarebbero differenze di approccio tra uno di dx e uno di sx.
Giordaca
Nessuno ne di destra ne di sinistra potrà fare peggio, sarà impossibile!!
Sicuramente la destra è favorita perché la sinistra ha malridotto palermo in questo sfacelo
La destra potrà presentare anche il più inappropriato candidato vincera lo stesso, la sinistra forse solo convincendo il Papa potrebbe avere speranza;
Ad ogni modo parlare male di uno di destra ancora prima di sapere chi è, non mi pare corretto; poi se uno di sinistra è buono solo perché è di sinistra e uno di destra è tinto solo perché è di destra allora siamo alla frutta
@catanese volante
purtroppo mi sa che sono unicamente imbecilli.
@riflessione
non m’interessa che sia di destra o sinistra. so solo che l’ex opposizione sta riuscendo nell’impresa di far perdere centinaia di milioni di finanziamenti alla città. infrastrutture importanti, a cui si rinuncia in nome di maggiore spazio alle auto. tutelano l’asfalto di via roma e di via libertà dalle rotaie del tram, tutelano i tir e il traffico del lungomare dal rischio di una pedonalizzazione. per alcuni sono degli eroi, per me sono degli imbecilli. preferiscono il traffico, non c’è dubbio.
ma qualcuno sa che cosa stanno facendo al Papireto? io ci passo ogni giorno più volte al giorno…la strada è chiusa e presidiata dai vigili, ma non c’è mai l’ombra di un operaio