LA “BELLA VITA” AL COMUNE DI PALERMO
Su richiesta della Procura delle Repubblica di Palermo ,la Guardia di Finanza ha denunciato decine di dipendenti comunali accusati di assenteismo e truffa.
Otto dipendenti sono finiti agli arresti domiciliari, per 14 è scattato l’obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria e per sei il solo obbligo di presentazione.
Inoltre ci sarebbero anche altri 15 indagati e un funzionario.
Gli indagati per truffa sono impiegati del Comune (11), del Coime (3) e della Reset (14) in servizio presso i Cantieri Culturali della Zisa.
Tra di loro anche un soggetto già indagato per mafia è cugino di due boss di Porta Nuova.
Gli investigatori hanno pedinato e filmato gli indagati che timbravano e poi si allontanavano per fare la spesa al supermercato o shopping, andare al bar, o addirittura a praticare jogging: passavano dall’ufficio, in tenuta da perfetto runner: di corsa arrivava e timbrava, di corsa andava via.
C’ era chi avrebbe dovuto curare alcuni giardini pubblici e che invece, strisciava il badge spesso in costume e ciabatte, poi andava a mare .
In molti casi un collega timbrava il bagde per tutti.
Per comprendere la dimensione del fenomeno basta ricordare che in poco più di tre mesi si sono registrati oltre mille casi di anomale timbrature che hanno determinato la falsa rendicontazione di circa 2.500 ore di servizio in realtà non prestate a favore del Comune di Palermo.
Il generale Antonio Quintavalle Cecere, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Palermo,ha dichiarato :
“L’attività investigativa ha svelato l’esistenza di un fenomeno illecito estremamente diffuso all’interno della struttura pubblica cittadina , un modus operandi divenuto cronico a tal punto da essere considerato come un comportamento ‘normale’. Alcuni degli indagati hanno costituito delle vere e proprie ‘squadre di lavoratori assenteisti’ che provvedevano ad effettuare reciprocamente la timbratura dei badge dei propri compagni in modo da non far risultare i periodi di assenza dal lavoro. Purtroppo registriamo ancora una volta la sistematica violazione dei principi di diligenza, lealtà e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare”.
P.S. Ciò che colpisce è la totale assenza di controlli da parte dei dirigenti comunali e dei vertici politici del Comune.
Inoltre appare evidente che mentre molti servizi lamentano problemi di carenze d’organico in altri i dipendenti sono così tanti che se sono assenti nessuno se ne accorge.
I trent’ anni di mal governo hanno reso normale l’assenteismo che, come sostiene il gen. Quintavalle, diventato “ un fenomeno illecito estremamente diffuso all’interno della struttura pubblica cittadina , un modus operandi divenuto cronico a tal punto da essere considerato come un comportamento ‘normale’.
E poi non ci meravigliamo che il 39% dei palermitani continua a “gradire” l’attuale sindaco.
Forse sperano che continui la “ bella vita”.
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ll sindaco Orlando non ha tardato a far sentire la sua opinione :
“Esprimo un forte apprezzamento al comando provinciale della Guardia di Finanza per l’operazione Timbro libera tutti. Che mette in luce uno spaccato di una realtà che grava sul corretto funzionamento dei servizi alla città. Per questo l’amministrazione comunale si costituirà parte civile”.
Intervento molto generico che non spiega come è possibile che tanti dipendenti comunali si assentavano quotidianamente dal loro posto di lavoro e nessun dirigente o nessun responsabile politico se ne accorgeva.
Come scrive “ BLOG SICILIA” :
“C’era chi timbrava mentre faceva jogging, chi è responsabile dell’area personale e anche lui è stato beccato in alcuni negozi “
Se anche chi dovevano controllare è stato……. “ beccato in alcuni negozi” forse l’illegalità è troppo diffusa.