PALERMO “ PREMIATA” PER LE SUE PISTE CICLABILI
La notizia sembra incredibile, una classica fake news, ma invece è vera .
Il “Piano della mobilità dolce” della città di Palermo è stato premiato con il premio “sviluppo sostenibile 2019” a Rimini, in occasione di Ecomondo, istituito per l’undicesimo anno consecutivo dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Italian Exhibition Group.
Nella motivazione si sottolinea “ l’impegno della città”.
Non mettiamo in dubbio la serietà di tale premio ma c’è il sospetto che i giudici, che sicuramente non hanno mai visto di presenza tali “opere”, hanno valutato più che le opere esistenti , i progetti teoricamente da realizzare .
E il sospetto diventa quasi certezza quando leggiamo che Palermo è stata premiata per “l’impegno per la pianificazione di “itinerari di interconnessione dei percorsi ciclabili esistenti e la definizione di nuovi itinerari in ambito urbano e verso le borgate marinare”.
In parole povere hanno premiato “ i progetti” e le “promesse” senza chiedersi se sono stati realizzati .ma soprattutto se sono fattibili,
Stefania Petyx ha voluto costatare personalmente la situazione di queste “piste ciclabili “ tanto decantate e …premiate .
La Petyx ha fatto un giro lungo i circa 50 chilometri di tracciati presenti in città.
Il video, andato in onda su “Striscia la notizia”, è imbarazzante.
“Pedalando, si incappa in macchine posteggiate sul marciapiede che impediscono di passare, si rimbalza sulle numerose scaffe mai riparate lungo il tracciato e, cosa ancora più comica, si finisce anche sul muro.
In più di un caso, infatti, le piste ciclabili di Palermo finiscono proprio nel nulla. Lì dove ci sono cantieri edili che bloccano la strada o costruzioni che interrompono totalmente il percorso”.
Siamo sicuri che se tale video fosse stato visionato dai giudici …..altro che premio.
Sicuramente i nostri “ amministratori” hanno presentato il “famoso progetto” della pista ciclabile che doveva collegare via Archirafi con il porticciolo della Bandita. ( progetto presentato e rivisto più volte in questi anni, a causa delle tante criticità ) , il cui ultimo bando di gara per “l’affidamento del servizio di progettazione di fattibilità“ scadeva 1/08/2018 e di cui si sono perse le tracce .
O il famoso “ progetto” di una pista ciclabile “green way “ che avrebbe collegato Palermo a Monreale , il cui costo era di ben 4, 7 milioni. Tali lavori dovevano iniziare entro il 2019, ma anche in questo caso, si sono perse le tracce e ….i finanziamenti.
Oppure la pista ciclabile che doveva essere realizzata nel marciapiede del Porticciolo di Sant’Erasmo, che purtroppo non si è realizzato perché il Comune non ha fatto spostare il distributore di carburanti.
Oppure “la pista ciclabile bidirezionale” di quattro chilometri, che dovrebbe attraversare le vie Villafranca, Mattarella, Leopardi, Piemonte, Campania, Ausonia per arrivare in viale Strasburgo.
L’assessore Catania, nel presentare tale progetto ha dichiarato, tutto contento :
“Si perderanno centinaia di parcheggi per le auto ma avremo una pista ciclabile degna di questo nome“ ( Sob!!!!!)
Comprendiamo la contentezza del nostro assessore.
L’importante è “togliere centinaia di parcheggi “.
COMPLIMENTI !!!
Una situazione contraddittoria direi.
ridicolo
A Palermo le piste ciclabili ci sono, a differenza di altre città. Possono non essere il massimo ma ci sono.
Altra cosa è la loro concreta gestione, sosta selvaggia compresa.
I nemici della contentezza hanno vissuto un pessimo momento a leggere questa notizia. Addirittura parlare bene di Palermo…per di più premiandola… che mala giornata eh?
ciao orazio, in questo caso c’è poco da essere contenti. il patto per palermo è saltato per via di inadempienze comunali e tirchierie giallo-verdi e giallo-rosse, e quindi mi sa che la greenway non la vedremo mai, né si parla più di quella costiera. sono sicuro che la colpa non sia direttamente di orlando, ma della macchina amministrativa che non funziona e del particolare periodo politico che sta attraversando il paese. si è deciso di non investire più in infrastrutture e lavoro, ma di dare i soldi ai cittadini. questo vale soprattutto per il sud. la lega ha sempre spinto perché le cose si facessero al nord, mentre i politici del sud hanno preferito ripiegare su sanatorie e assegni.
“A differenza di altre citta’ “. LOL 😀 si vede che viaggi poco.
In altre città, anche nel nostro Stato, esistono piste ciclabili ben delimitate dalla sede stradale; ibi è praticamente impossibile posteggiare a differenza di quelle di Palermo. Cercate con Google se ce l’avete e ne vedrete delle belle…
Buone Feste a tutti (eccetto haters) !
Tutto giusto, pure il fatto che in moltissime altre città non c’è neppure questo. Sia in Italia che all’estero.
Caro Orazio, se tu ritieni che le” piste ciclabili” di Palermo sono le “migliori d‘ Italia”, rispetto il tuo parere.
Purtroppo, oltre Stefania Petiyx anche lo stesso Comune non è d’accordo con te. .
Dovresti leggere la relazione dell’aprile 2015 redatta dall’Ufficio del Piano Tecnico del Traffico del Comune..sulle piste ciclabili esistenti. , dove furono evidenza le tante, troppe, criticità lamentate dagli utenti .
Una vera bocciatura.
Tale relazione e purtroppo rimasta nei cassetti dell’assessore a prendere polvere. infatti ad oggi tali criticità, alcune molto gravi, non risultano eliminate.
No non ritengo che siano le migliori, manco le peggiori, poi ci sono moltissimi posti dove non esistono. Non conosco i criteri di assegnazione del premio, tu riporti quella dell’impegno della città, che sarebbe stato premiante.
Di certo l’impegno c’è stato, pure tanto, in 15 anni siamo passati da zero a moltissime piste ciclabili, magari i risultati non sono stati ottimali (vedi le piste di Cammarata, vedi la pista – o presunta tale – di via Libertà, ma ci sono stati.
Tra l’altro pure le “piste di Cammarata” basterebbe venissero meglio gestite con sanzioni per chi le occupa e con spostamento di pali e cestini, per essere molto più utili di come non siano oggi. Non di certo autostrade per ciclisti ma una soluzione sostenibile per potere andare in bici con tranquillità.
Ti pare che non si siano impegnati? Se poi viviamo tra i porci, questo è un altro problema.