Direttamente dal profilo Facebook del Sindaco di Capaci giunge questa importante notizia:
Comunichiamo a tutti i cittadini di Capaci che Mercoledì 27 febbraio prossimo vi sarà la consegna dei lavori già appaltati per il completamento della stazione di Capaci sul passante ferroviario, realizzata all’altezza di Via Kennedy e l’apertura della nuova viabilità.
L’impegno dell’Amministrazione comunale ottiene un importante riscontro, per cui ringraziamo di cuore l’ing. Palazzo di RFI e l’assessore regionale on.le Marco Falcone per l’impegno profuso.
Vi è inoltre l’impegno e la conferma della volontà dell’ente proprietario dell’infrastruttura ferroviaria di aprire al pubblico la stazione entro l’anno, mentre a completare questa già ottima notizia, si è avuta la conferma anche del completamento della tratta Via Notarbartolo – Viale Francia, in maniera da renderla operativa a doppio binario in breve tempo.
Non ci resta che seguire l’andamento dei lavori e attendere fine anno per l’annuncio di fine lavori.
Intanto importanti novità sono giunte anche da Vicolo Bernava.
Sembra infatti che sia stato raggiunto l’accordo tra SiS ed RFI e tra qualche giorno verranno demolite le prime palazzine.
Lo scavo della nuova porzione di galleria invece sarà soggetta di un nuovo appalto. La SiS si limiterà a demolire le palazzine giudicate compromesse e da demolire.
Si procede a passo di lumaca. Mancano altre tre stazioni del passante dopo Via KENNEDY. Mi dicono dalla regia che stanno per abbattere cinque palazzine di via Bernava, rendendo possibile a tal modo completare il raddoppio della metro al 100% e se così avremo un servizio metropolitano normale, non più monco.
Sono contento , speriamo bene sono opere di crescita importante verso una città europea all’avanguardia !
“Operativa al 100%”, si spera sempre, ma in ogni caso una delle fermate più importanti, anche se le altre non sono certamente da considerare secondarie, è quella di Viale Lazio, per la quale si “spera” nel riaffidamento dell’opera.
Considererei, poi l’operatività reale, quando anche le altre tratte ferroviarie (PA-TP e PA-ME) verranno messe a regime con i raddoppi delle linee del ferro, al fine di rendere fruibile i due aeroporti dell’ovest Sicilia con i centri abitati, riducendo i gommati.
Passando alla pura utopia, ma sognare non lo si può negare a nessuno, è vedere di raccordare anche i relativi porti di PA e TP e aree di stoccaggio dei vettori commerciali gommati in aree extra urbane, con una adeguata linea ferroviaria.
A dire il vero il progetto voluto dai cinque stelle è il raddoppio Catania-Palermo, non quello delle destre che riguarda il raddoppio Patti-Castelbuono, entrambi itinerari alternativi a vicenda come parte fondamentale del corridoio Europeo, ma dal momento che i fondi non c’erano perchè le sinistre avevano tutto destinato al nord e niente al sud (Torino-Lione docet), si devono recuperare. Per Trapani-Palermo è più fattibile l’elettrificazione malgrado le sinistre non hanno mai preso in considerazione questo importante intervento per far arrivare I treni regionali veloci fino a lì. Attualmente i treni regionali veloci arrivano fino a Cinisi, perchè da Terrasini in poi mancano i cavi aerei.
Il problema non e’ che manca la linea elettrificata sulla Terrasini – Trapani, ma piuttosto che hanno trovato la “scusa” della frana per DISTRUGGERE nell’abbandono la linea per Trapani VIA MILO, allo scopo di favorire i pulman. Evidentemente c’e’ chi vuole cosi’ e non c’e’ niente da fare…..a meno che non crolli l’autostrada all’altezza del bivio per Trapani e Castelvetrano,in modo da COSTRINGERE a riprisrtinare la ferrovia….proprio come avvenne per la ferrovia Palermo Catania,che se a suo tempo non fosse crollato il viadotto,oggi il treno per Catania non ci sarebbe piu’.Non ci resta che sperare fortemente…….