Palermo – Si è svolta ieri mattina a Palazzo delle Aquile una conferenza stampa per illustrare i lavori di manutenzione e restauro strutturale del Ponte Corleone. Operazioni che verranno eseguite a seguito delle verifiche effettuate lo scorso aprile.
I lavori prevedono il rifacimento dei giunti di dilatazione ed il miglioramento del sistema di allontanamento delle acque meteoriche. Saranno effettuati, inoltre, alcuni interventi locali per il ripristino del copri ferro.
I lavori hanno avuto inizio oggi, 28 maggio 2018 e saranno ultimati entro la fine del mese di luglio.
I tecnici ritengono che gli interventi comporteranno alternativamente la chiusura parziale delle carreggiate per circa venti giorni lavorativi , mentre le restanti opere potranno essere eseguite a ponte transitabile.
L’Assessore Arcuri ha spiegato che “si realizzeranno lavori sui copri ferro: alla stregua di quello che succede nei palazzi realizzati dopo gli anni sessanta a Palermo, dove, quando si stacca la copertura del ferro dai balconi, si interviene per realizzare il ripristino di quella copertura. Un’altra tipologia di lavori è legata agli interventi diretti sui giunti che uniscono i vari segmenti del ponte.
Con riferimento alla chiusura della carreggiata, per venti giorni complessivamente chiuderemo parzialmente le due carreggiate, 10 giorni l’una e 10 giorni l’altra, con un rallentamento e non una interruzione della circolazione. Con questo piccolo disagio aumentiamo il livello di affidabilità e sicurezza del ponte che, lo ripetiamo, è affidabile e sicuro.
Sono inoltre in arrivo due autovelox che verranno installati entro la fine di luglio. L’utilizzo di questi autovelox è finalizzato al controllo del limite di velocità, che in questo caso garantisce minori sollecitazioni alle strutture del ponte e quindi più sicurezza per i cittadini”.
In parole povere , il ponte è sicuro però …….. bisogna attraversarlo a 30 Km orari.
Questi lavori sono semplicemente una manutenzione , solo un primo restyling, pre
ludio ad un intervento ben più massiccio. Tale intervento perciò non risolve niente.
Il problema è e resta . Infatti, come scrivono i tecnici del Comune, il ponte non rispetta la norme attuali perché è stato edificato oltre mezzo secolo fa. I mezzi pesanti, se frenassero di colpo andando a velocità elevate, lo farebbero oscillare. Teoricamente bisognerebbe chiudere il ponte ai mezzi pesanti ( TIR, Autobus ,camion ecc. ecc. ) cosa che non si può fare perché non esiste un alternativa valida. Purtroppo migliorare la viabilità in questa città non è mai stata una priorità in questi 30 anni..
P.S I due autovelox che verranno installati entro la fine di luglio, sono uno dei tanti modi per fare cassa.. Poco importa se creeranno problemi e ingorghi.
Se con l’autovelox il limite resta a 30 km/h ti do ragione sul fatto che vogliono fare cassa.
E’ un provvedimento demenziale, a meno che loro consentano almeno una velocità di 50-60 km/h invece di 30.
Parlando da tecnico, i lavori di copertura dei ferri “come si fa per i balconi degli edifici degli anni sessanta”, non sono raffrontabili, visto che sui balconi di casa il calcolo viene fatto per carichi di 200 Kg/mq, insomma non passano TIR a raffica, mi domando quindi:
Nella relazione eseguita dai tecnici di che tipo di ferri si parla? Che grado di usura hanno avuto, a seguito dell’ossidazione per periodi elevati di esposizione ad agenti atmosferici misti ad inquinamento?
Hanno eseguito una scansione delle sezioni che devono resistere a compressione e a quelle sottoposte a trazione?
Hanno prelevato campioni a varie profondità del calcestruzzo per conoscerne l’attuale composizione?
L’amministrazione ha pensato se prima d’intervenire non sia meglio operare nella direzione della realizzazione dei ponti di servizio laterali? Sarebbe un buon inizio per provvedere alla sostituzione del ponte corleone, nelle sue corsie centrali.
Egualmente l’amministrazione dovrebbe provvedere a trovare i fondi per la realizzazione di nuovi attraversamenti del fiume Oreto e alla ristrutturazione/allargamento degli esistenti, decongestionando gli attuali attraversamenti, il tutto nella definitiva risoluzione del pluricentenario pensiero della creazione del parco della valle dell’oreto, con un sistema misto PUBBLICO, costituto da parti naturali, storiche (i vecchi mulini ad acqua, i carrelli su binario per il trasporto dei frutti e altro, ecc…), ludico sportive e la parte PRIVATA con gli orti e i frutteti.
Io continuo a sognare una bella città, ma ho poche speranze!!!
Intervento basilare, ma non risolve i problemi di percorribilità anzi li amplifica se piazzano l’autovelox proprio li. Bravo Sindaco. Complimenti.
Qui è più dettagliato. Se realizzassero le bretelle laterali (con altri due anni di lavori) il limite di transito sarebbe 70 km/h. Io mi rammarico che questo intervento non sia stato fatto prima di prevedere questo enorme disagio. Quando passo dal ponte viaggio almeno a 60 Km/h. Come accidenti faremo ? Devo vedermi levati i punti della patente ? E le bande rumorose ed i rallentatori acustici in prossimità del viadotto allora ?
Quì @ http://www.palermotoday.it/cronaca/lavori-ponte-corleone.html
Ma è utopia raddoppiare per senso di marca il ponte Corleone: anche in previsione (quando) dell’entrata in vigore della 3 carsia su tutta viale regione siciliana, abolendo di fatto la corsia di emergenza! Proprio sul ponte Corleone ci sono criticità in questo senso, poiché non esiste e quindi come da progetto ci sarebbe un restringimento. Poi, visto e considerato che non ci sono allarmismi da parte del comune, anzi leggevo un articolo in cui il nostro primo cittadino voleva denunciare chi aveva creato un procurato allarme infondato (non so da quale fonti, ma credo che visto le condizioni della città nonchè di tutti i ponti presenti in città, eccezion fatta per quello nuovo su corso dei mille, siano carenti di manutenzioni da diversi decenni), perché ridurre a 30 km i limiti di velocità: normalmente tali limiti sono dovuti al fatto che ci sono cantieri in corso, o pericoli in genere. Certo che installare 2 autovelox fa si rispettare i limiti di velocità rispetto ad oggi in cui nonostante ci siano i cartelli da diversi mesi, raramente si percorre il ponte a tale velocità, ma sicuramente il vero obiettivo è di fare spudoratamente cassa.
Cucì, se andando a 35 km/h si beccano una multa e vengono decurtati 4 punti di patente le lamentele saranno tsunami. Il Comune verra inondato di polemiche e insulti pure grossi. Me lo immagino.
C’è da rimanere semplicemente basiti dal grado di incompetenza patologica dell’amministrazione.
Il ponte è sicuro se non si va oltre 30 km/h, ergo non c’è un ponte a disposizione, ma un attraversamento fonte di grave disagio sociale. Non parliamo di un ponticello poco utilizzato, ma dell’unico e non sostituibile attraversamento che tiene in piedi l’economia e la civiltà della città, la provincia e mezza regione.
Questa specie di politici parlano del limite a 30 km/h come una soluzione ragionevole, una cosa tranquilla, che rientra nella normalità. Stanno tutti fuori di brutto.
Se arriverà veramente l’autovelox la città è morta. I 30 km/h si ripercuoteranno a cascata paralizzando tutto.
Se invece non arriverà il ponte prima o poi crollerà ed allora saremo persi per sempre. Le conseguenze di tale scenario non sono neanche immaginabili, ma questo ai nostri politici non importa.
Dopo anni ed anni, anzi decenni di nulla cosmico trattano questi lavori alla stregua di una cosa normale, quando l’opera di raddoppio doveva essere appaltata con le procedure d’urgenza.
Obiettivamente, astraendoci dal contingente, appare incredibile pensare che una città di 800.000 abitanti disponga di un solo ponte stradale che, a monte, attraversa il suo fiumiciattolo, oltre ad uno che lo attraversa a valle ed uno lato mare.
Così come appaiono incredibili tante altre cose tra cui i viali troncati a metà, le strade intercluse da palazzi di 14 piani, strade moderne in cui non entra nemmeno un camion dei pompieri.
Così come appaiono incredibili i palazzi spacciati per signorili – tutti palermitani – di 14 piani con una sola scala larga un metro, mentre gli stessi palazzi altrove (ovunque) hanno scale normali.
Il vero è che a Palermo troppi hanno commesso crimini edilizi ed urbanistici, si sono arricchiti, alcuni sono stati giudicati come mafiosi, altri no, ma lo scempio resta ed è difficilmente risanabile.
In tutto ciò prendersela (a prescindere) con l’amministrazione comunale (questa, quella di prima, quella che verrà) è la scorciatoia più breve ma non risolve i problemi che sono stati creati dal sacco di Palermo e da chi lo ha gestito.
Possono solo mettere pezze.
P.S.: ho trovato degno di nota il post di moscerino, che se non altro spende a servizo di tutti noi la sua competenza tecnica.
Il paragone che Arcuri fa con un balcone è Follia allo stato puro… mi piacerebbe sapere questo ferro scoperto da quanto tempo è scoperto… per effetto della ruggine un ferro scoperto in pochi anni potrebbe passare da un diametro di 10 millimetri ad un diametro di 4 millimetri… e se dopo tu ci metti un poco di Amaco sopra non hai risolto il problema… E QUINDI RIPETO LA DOMANDA… da quanti anni è scoperto quel ferro? Il comune di Palermo dovrebbe poter rispondere… almeno in teoria….
…e vorrei anche sapere chi è l’ingegnere che ci sta mettendo la faccia in questa storia…. perchè ovviamente è in ballo la sua reputazione…. io vorrei sapere la VERITA’… perchè delle balle del gatto e della volpe (arcuri ed orlando) poco mi importa… e quindi mi auguro che presto qualche testata giornalistica possa intervistare l’ingegnere che ha studiato la situazione…. vorrei capire fino a che punto arcuri ha coperto la verità…. perchè come al solito l’avrà coperta….
P.S. Spero che alle prossime elezioni comunali possa essere obbligatorio un esame che possa valutare il quoziente intellettivo dei candidati… se in passato ci fosse stato un provvedimento simile ci saremmo risparmiati parecchi sindaci e parecchi loro uomini di fiducia….. 🙂
P.S2. …ringraziando Dio non uso molto quel ponte… ad ogni modo eviterei la terza corsia sopra il ponte perchè con un maggior numero di macchine e tir il peso aumenterebbe…. e a quel punto il ponte dovrebbe sopportare un peso superiore…..
La terza corsia sul ponte c’è sempre stata, essendo la segnaletica del tutto assente, ed essendoci spazio per tre file di auto, così avviene.
Per il resto, io ci credo che il ponte è sicuro se si cammina a 30 km/h. Matematicamente e strutturalmente ha senso, ma per cambiare argomento è come dire che ho un ottimo stereo, privo di distorsione solo se amplifico meno di 20 dB.
Sono discorsi folli e privi si senso.
Tornando alle opere civili facciamo come il Millennium Bridge di Londra, che a suo tempo era sicuro solo se non ci camminavano sopra più di tot. persone in contemporanea. Il quel caso come nel nostro caso del ponte a 30 km/h si è creato un disagio, non qualcosa di funzionale.
Il ponte è sempre stato sicuro e loro stessi lo hanno pure detto, gli stessi che vogliono attivare altri due autovelox; e quel che dici lascia il tempo che trova. Hanno trovato un’altra scusa per rendere Viale Regione meno percorribile. Una volta vi ricordate che con la scusa dei cantieri dovevano portare lungo tutta l’arteria il limite a 50 km/h e già c’erano un sacco di proteste degli automobilisti ? E’ tutto studiato. Studiato da capre ignoranti, ergo non puo portare a niente di buono questa stupidaggine dello sfruttamento del punto debole a danno di tutti. Di lamentele ce ne saranno parecchie, e lo vedremo.
C’è un’altra notizia. Scontri a Sala delle Lapidi. http://livesicilia.it/2018/05/29/ponte-corleone-scontro-in-aula-tensione-anche-nella-maggioranza_965145/
Si dice che il limite di 30 Km/h è inapplicabile, ma il Sindaco Ollanno vuole ritentare. Immediata la replica di Giusto Catania di Sinistra Comune: “L’ordinanza del 2004 è stata revocata, oggi viene tirata in ballo in modo improprio perché la cosa è superata. Ma trovo corretto che l’assessore venga in Aula a chiarire alcuni aspetti della relazione”.
Ancora serve pure una spiegazione. Il limite di 70 km/h sul ponte esistente sarà istituito dopo aver costruito e aperto al transito i ponti laterali i cui lavori sono fermi da un decennio, tuttavia:
1) Il progetto riguarda le due carreggiate laterali indipendenti al ponte esistente ergo non c’entra niente l’ammodernamento o la ricostruzione del ponte centrale che resterà invariato;
2) Se forzare con gli autovelox il limite di velocità a 30 km/h mette in sicurezza il ponte centrale, per quale ragione la presenza dei futuri due ponti laterali indipendenti a quello centrale dovrebbe rendere tanto sicuro il medesimo da aumentare il limite a 70 km/h ? Velocità peraltro già raggiunta da tutti i veicoli oggi senza mai pericoli;
3) Il Sindaco e Arcuri creano allarmismi inutili se dopo aver detto che il ponte è sicuro costringono a rispettare un limite abnormale per una tangenziale o strada di scorrimento. Nascondono qualcosa. O il ponte non è realmente sicuro, o è effettivamente sicuro (ipotesi più probabile) ma il limite è troppo crudele e mirato a fare soldi con i portafogli dei poveri cittadini che hanno eletto ‘sto sindaco antidiluviano.
4) Sono pericolosi piuttosto gli ingorghi che si creeranno per impedita circolazione fluida, e le frenate improvvise dai 70 ai 30 km/h per via di una distrazione che antecede l’accorgersi della presenza di quelle stupide scatole fotografiche mangiacrediti tanto odiate dagli automobilisti e da coloro che credono che con quelle diavolerie il Comune vuol far cassa.
Una sola parola. IMBECILLI !
Questa cosa non resterà indifferente alla gente e alle forze politiche del Comune. Il sindaco avrà grane, se la dovrà vedere con la sua maggioranza, poi subito dopo con l’opposizione ed infine con la gente. E magari con qualche giudice. Ne vedremo di cotte e di crude per questa forzatura abusiva. Io non sono d’accordo sull’imposizione del limite a 30 km/h se hanno appena detto che il ponte è sicuro come noi che percorriamo l’arteria ci passiamo già a 65-70 km/h.
Pur non condividendo al 100% la tua storica avversione ai limiti di velocità (e te lo dice uno che in Inghilterra, dove in certe motorway c’è una speed trap ogni 500 yards, gira con una 350Z portata a 340 cavalli…), la tua analisi mi sembra in questo caso corretta, specialmente il punto 4, una cosa la cui pericolosità capirebbe chiunque.
L’errore che fai è quello di pensare che l’opposizione consiliare e poi la gente darebbe filo da torcere ad Orlando. I primi, i consiglieri di opposizione, sono parte dello stesso ingranaggio di cui fa parte il Sindaco, un’enorme macchina affaristico-burocratica composta da politici, politicanti, burocrati pseudo dirigenti, consulenti. Non importa se di maggioranza o di opposizione, vivono tutti di piccoli poteri e vantaggi auto assegnatisi e talvolta tramandati da padre in figlio.
I secondi, la gente comune, il massimo del dissenso lo esprime non andando a votare e facendo eleggere un sindaco, sempre lo stesso da trent’anni o quasi, con meno del 25% dei voti disponibili. Orlando è stato rieletto a primo turno dopo 4 anni e 9 mesi di nulla e 3 mesi finali di piccoli interventi, ampiamente amplificati dalla sua eccellente (va riconosciuto) macchina elettorale che in fin dei conti, visto il clima (totale assenza di alternative, diserzione annunciata delle urne, legge elettorale ridicola) poteva risparmiarsi.
Rassegnati. E preparati al nulla ulteriore per la prossima sindacatura ovvero lo storico delfino con i simpatici baffetti.
Metropolitano, la faccenda è ben più grave.
Le relazioni tecniche specificano che il ponte è sicuro se e solo se non si va oltre i 30 km/h, questo perché il ponte non è strutturalmente stabile ed è arrivato alla fine della sua vita.
Tu dici che ora ci corriamo tutti come se nulla fosse, vero, com’è vero messo nero su bianco da ingegneri interni ed esterni al comune che questo aggrava di giorno in giorno le condizioni di stabilità strutturale del ponte.
Quindi, il comune ha messo il limite a 30 per tirare a campare, perché l’alternativa è la chiusura.
Sperano nella loro testa che il ponte continui a durare almeno fino alla fine del mandato.
@peppe2994 proprio così. Dovrebbero farne un altro moderno piuttosto. Ma il limite di trenta è comunque esagerato, si creeranno ingorghi ogni giorno.
@Templare, ricordati che siamo in Italia piuttosto. E io non ho “STORICHE” avversioni a limiti di velocità a scanso di equivoci miei e presunzioni altrui; l’importante è non esagerare con le restrizioni, il limite di trenta all’ora è buono solo per una stradella, ti puoi fidare. Vedrai pure che le altre forze politiche tra cui i grillini gli daranno del filo da torcere per questo provvedimento; e alle prossime elezioni, oltretutto non ricandidabile. E la gente già si lamenta nell’apprendere questa notizia. Solo gli egoisti e coloro che non percorrono abitualmente l’arteria usano parole tue. Non farne una questione politica ma di organizzazione invece. Finora quel ponte non ha mai dato problemi e se devono costringere un limite facciamo non sotto i cinquanta per evitare incidenti. Alla fine parleranno i fatti comunque. Sono curioso di vedere come finirà questa storia.
…il che la dice lunga sullo stato del ponte. 50 non va bene, perché conti alla mano, si superano i limiti strutturali.
Nessuno lo percorre a 50 in effetti, vanno tutti piu veloci. Ma quel limite lo metterei ugualmente. Comunque io stavo rispondento a Templare.
L’unico modo per andare sotto i trenta, velocità ridicola, è a causa degli ingorghi dovuti alle confluenze per le vetture provenienti dalle corsie laterali che si interrompono all’altezza del Ponte Corleone proprio per la mancanza dei viadotti secondari. Adesso invece gli ingorghi non saranno più la causa del limite effettivo, bensì l’effetto. A causa del limite da terzo mondo per un’arteria simile, gli ingorghi saranno frequenti a prescindere dal traffico sulle corsie laterali. Prendiamone atto. Non è una situazione normale e tu lo sai.
Sì Metropolitano, la gente si lamenta e poi, alla prova dei fatti, non va a votare. Comunque che il limite di 30 orari sia ridicolo e pericoloso siamo d’accordo.
…e se realizzano le bretelle secondarie a breve termine, a patto di ripristinare il limite a 70 km/h come nel resto dell’arteria di scorrimento potranno ridurre il ponte Corleone ad una sola corsia, come si fa sull’autostrada A20 per lunghi tratti nelle gallerie e sulla A19 lungo i numerosi viadotti dell’arteria. Tanto le bretelle laterali suppliranno bene al traffico cittadino e delle autostrade e quel che conta che ridurranno i disagi al minimo pur con una sola corsia percorribile ai fini di alleggerire il traffico sul ponte principale che ha cinquantacinque anni. Insomma, le soluzioni ci sono. All’inizio questo provvedimento Mi sembrava cosa da poco, ma se non vi è chiara una cosa, l’asse tangenziale Viale Regione NON è fatto per correre.
E’ fatto per Scorrere !
Intesi ?
La decisione di installare due autovelox sul Ponte Corleone , oltre che cervellotica è inapplicabile. Una relazione della Polizia municipale del 2015, a firma del vicecomandante Luigi Galatioto, avevano dichiarato che era impossibile applicare l’ordinanza del 2004, che prevedeva il limite dei 30 chilometri orari e quello del peso dei tir, ed quindi, per tale motivo tale ordinanza era rimasta lettera morta per 11 anni.
Cioè i vigili , nel 2015 ,ritenevano impossibile fermare i tir in viale Regione siciliana senza bloccare il traffico. Quell’ anno l’ordinanza fu cambiata, vietando il transito solo ai mezzi con più di 11 tonnellate per asse, anche se , tale nuova ordinanza non spiegava dove avrebbero dovuto transitare tali mezzi, visto che jn Via Messina Marina la situazione è anche peggiore
Il sindaco Orlando e l’allora assessore alla Mobilità , Giusto Catania perciò erano ad conoscenza di tale impossibilità ma non fecero nulla. Ex ’assessore Catania si difende scaricando le responsabilità sul nuovo assessore Riolo :” trovo corretto che l’assessore venga in Aula a chiarire alcuni aspetti della relazione”. Cioè anche Catania pensa che tale ordinanza presente diverse “criticità”
Ci troviamo di fronte al classico gioco allo scaricabarile con il sindaco non sa fare altro che minacciare querele e la maggioranza orlandiana perde pezzi. Forse stiamo assistendo alla fine di un lungo ciclo politico.
L’unica soluzione è quella di costruire le bretelle laterali. Dopo che saranno entrate in funzione si abbatterà il ponte centrale e si costruirà quello nuovo.