Crollo della parete di Monte Gallo, Orlando indagato per omicidio colposo
Da “Repubblica” del 21/11/2017
Avviso di garanzia per omicidio colposo per il sindaco Leoluca Orlando. Nella qualità di responsabile della Protezione civile comunale, il sindaco viene chiamato a rispondere del crollo di Monte Gallo che il 27 novembre 2015 uccise la signora Ornella Paltrinieri uccisa durante il sonno da un sasso che sfondò la parete della villetta in cui abitava.
L’iscrizione del sindaco nel registro degli indagati, dopo quelle del dirigente della Protezione civile Franco Mereu e del dirigente del settore Riqualificazione urbana Mario Li Castri, arriva dopo il deposito della consulenza tecnica del’ingegnere Giovanni Barla ai pm Silvia Benetti e Bruno Brucoli.
Secondo la consulenza, la parete rocciosa di Monte Gallo dalla quale la mattina del 27 novembre di due anni fa si staccò quell’enorme masso che sfondò letteralmente la parete della villetta schiacciando la signora Paltrinieri che dormiva, era già da dieci anni classificata “a pericolosità P4 molto elevata” e di conseguenza anche le villette edificate lì sotto con regolare licenza erano a «rischio molto elevato». Tanto è vero che il Comune, nel 2004, predispose il progetto preliminare di consolidamento di quelle pareti rocciose, finanziato con capitoli di spesa del ministero dell’Ambiente.
Peccato che i lavori partirono solo il 10 novembre 2015, due settimane dopo il tragico crollo di Monte Gallo.
Chi doveva garantire la messa in sicurezza di quella parete rocciosa con le procedure di somma urgenza?
Il sindaco, al quale competono la responsabilità e anche i poteri straordinari in materia come responsabile della Protezione civile comunale e come garante della pubblica incolumità.