L’Amministrazione comunale, nell’ambito del piano di copertura della banda ultralarga cittadina, ha stilato un Protocollo di Intesa con l’Azienda Enel Open Fiber (approvato con Deliberazione di GM 225 del 10.11.2016).
Enel Open Fiber è responsabile della posa in opera dei cavi che passeranno nelle vie cittadine per portare la connettività in tutti gli edifici. La fibra ottica di tipo FTTH (Fiber to The Home, fibra fino a casa) permette di ottenere una connessione alla rete internet ad altissima velocità e notevolmente superiore alla velocità garantita dal noto “doppino telefonico” in rame diffuso negli ultimi decenni.
I vantaggi consistono nel download di documenti di Gb in pochi secondi o nella fruizione di servizi on demand (streaming tv, telemedicina, ecc.).
Al fine di realizzare la posa in opera dei cavi la cittadinanza interessata dalle vie in cui insistono i cantieri subisce un temporaneo disagio dovuto al taglio del manto stradale che viene ripristinato dopo alcuni giorni l’effettuazione dello scavo, ciò per permettere il giusto assestamento della malta usata per coprire i cavi.
La posa in opera dei cavi avviene con la tecnica della minitrincea denominata ONE DAY DIG che permette di aprire e chiudere il cantiere di scavo nella stessa giornata di lavorazione.
Lo scavo è di larghezza ridotta (10-15 cm), la malta monocomponente garantisce la protezione contro lo schiacciamento dei cavi in fibra ottica, il “tappo elastico” compensa le dilatazioni termiche dell’asfalto, eliminando le fessurazioni tipiche che si osservano tra asfalti vecchi e nuovi.
Questo metodo riduce i tempi di installazione. Dopo aver effettuato lo scavo e aver posato i cavi si procede con il getto della malta monocomponente e dopo alcuni giorni di assestamento della stessa si ricopre con un bitume modificato con inerte, che ha caratteristiche di elasticità e resistenza simili all’asfalto.
“Gli scavi a Palermo per la fibra ottica di Enel Open Fiber – dichiara il Capo Area dell’Area dell’Innovazione Tecnologica, Gabriele Marchese – comporteranno minimi e temporanei disagi a fronte degli enormi vantaggi del digitale ad altissima velocità. Con il presente comunicato intendiamo informare in maniera chiara la cittadinanza sulle modalità di effettuazione dei lavori svolti e in tale ottica si chiede ai cittadini di non considerare i tagli effettuati sulla strada e ricoperti dalla malta mono componente di colore rossastro come lavoro definitivo, in quanto tali tagli verranno ricoperti dal bitume nell’arco di qualche giorno o una settimana, dando al manto stradale l’aspetto uniforme che aveva prima dell’intervento”.
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“dando al manto stradale l’aspetto uniforme che aveva prima dell’intervento”.
Ma quando mai ?
A parte che mettono asfalto di scarsissima qualità, grosso come pietre e non caldo a dovere, l’asfalto viene posato su una larghezza di 1 metro rendendo l’aspetto sgradevole e creando dislivelli pericolosi per motociclisti in quanto di viscosità nettamente diversi.
Sono piuttosto sicuro che tu ti stia confondendo con i lavori della fibra di TIM.
I lvaori Open Fiber visti in più punti della città, tutti perfetti.
No, ti confermo che si tratta dei lavori openfiber.
La zona e’ quella compresa tra la via A.Diaz e la via A.D’Aosta e Corso dei Mille.
Lavori di ripristino eseguiti in maniera grossolana.
Anche io non penso che avranno mai i soldi per riasfaltare in modo uniforme praticamente tutte le strade della città. Comunque non è che dopo aver letto il comunicato del comune io abbia le idee tanto più chiare… questi scavi sono per la rete Enel Open Fiber, ok. Quindi sono indipendenti dalla rete e dagli armadietti TIM (ex Telecom), cioè dal telefono… o sbaglio? In pratica quando ci proporranno di attivare a casa la banda ultralarga lo faranno le varie Vodafone etc… con i loro tecnici e prese separate da quelle del telefono? Però qualche mese fa un operaio TIM mi disse che anche loro stavano sostituendo i cavi in rame per portare la fibra dagli armadietti a casa nostra attraverso la loro rete… ho capito che c’è (per fortuna) una grande concorrenza, ma non si capisce quale rete abbiamo sotto casa e quanto sia veloce… Magari qualcuno può suggerirci un sito per verificare quale copertura abbiamo e di quale operatore. A lavori terminati sarebbe una cosa molto utile
http://openfiber.it/copertura-fibra-ottica/Sicilia/Palermo
sempre in continua aggiornamento
il lavoro che sta facendo Tim non è paragonabile a quello dell’open fiber offerto poi a cascata per palermo da Vodafone e Infostrada…
Tutta questa fortuna che c’è la concorrenza nella posa dei cavi della fibra io non la vedo, perché genera solamente confusione e ogni operatore parla sempre male degli altri ingenerando nell’utente solo confusione. Per le opere di interesse nazionale ci dev’essere un solo operatore controllato dallo Stato. Beninteso che abbia vinto la gara d’appalto con tutte le garanzie di legge.
Caro Signor Rem, in parte ha ragione, le idee ci sono, molte e un po’ confuse anche per me. Provo però a dare una spiegazione in più. Come lei ha già detto, Open Fiber è indipendente da TIM, se va sul sito Open FIber però sossono vedere in grande dettaglio quali sono le strade già coperte dal servizio. I gestori che dovrebbero utilizzare questa infrastruttura sono Vodafone, Infostrada (wind-tre) e Fastweb (solo a Milano).
Lavori eseguiti a dovere … veramente! Le strade di mezza città sono distrutte, piene di strisce rosa, non riasfaltate, che causano dislivelli incredibili …. come se già le strade di questa disastrata città fossero in perfette condizioni!
Guida, spero definitiva per gli interessati alla FTTH:
-A Palermo sfruttano la fibra di Open Fiber Vodafone e Wind, per verificare la copertura, basta andare sul sito di uno dei due operatori, quello che più vi aggrada, ed inserire il vostro indirizzo.
-Qualora risultaste raggiunti dalla fibra potete procedere con il contratto d’attivazione, ma sappiate che potrebbero passare fino a 6 mesi, vado a spiegare.
Open Fiber comunica agli operatori la vendibilità dell’FTTH PRIMA che i lavori siano iniziati o mentre sono in corso d’opera. E’ fondamentale richiedere l’attivazione il prima possibile, in questo modo l’operatore farà pressione su Open Fiber per l’esecuzione completa dei lavori.
-I lavori per la posa della fibra si possono suddividere in diverse fasi del tutto distinte:
1) Posa della fibra in strada
2)Posa della fibra dalla strada fino al proprio edificio, ovvero installazione del ROE negli edifici
3)Cablaggio in appartamento fino al ROE dell’edificio
I punti 2 e 3 si possono anche scambiare, perché si stanno riscontrando dei problemi nei palazzi.
Qualora viviate in una casa indipendente, a Palermo cosa rara, non avrete problemi, ma per gli edifici condominiali il passaggio del cavo fino al vano contatori dell’edificio è motivo di allarme.
Secondo la legge il passaggio non può essere impedito a meno che tale passaggio non causi danni dovuti all’oggettiva indisponibilità di spazio, rischi di danneggiare altre reti ecc…
Questo nella pratica si traduce in condomini ed amministratori che per sicurezza vietano l’allacciamento. Può sembrare da paranoici e rompi***** ma i casi di danneggiamento con ripristino parziale dei luoghi non si contano più.
Fare danni non è eventualità rara, non si parla certo di disastri, per cui è necessaria una riunione condominiale per discutere della cosa e deliberare in favore della posa del cavo.
In seguito l’amministratore provvederà ad inoltrare l’autorizzazione alla SIRTI – che per inciso opera solo qualora gli venga data carta bianca sulle metodologie esecutive – che verrà a passare il cavo dall’armadio stradale ai contatori.
Nota a margine: è probabile che rientriate nella cospicua percentuale di coloro i quali non avranno alcun problema con il passaggio del cavo fino al ROE, ma tanti altri questi problemi li avranno, e sapere come comportarsi aiuta.
La cosa triste e’ che basterebbe che i comuni realizzassero insieme a Telecom, Enel, ecc.. la cosiddetta “Galleria delle Utenze”.
https://www.renovatiogeneration.com/innovazione/convogliatore-di-utenze/
Ma figuriamoci se una cosa simile si realizza in una città dove non si riesce a fare il raddoppio del Ponte Corleone.
Nessuno la realizza per motivazioni pratiche, non è un discorso di Palermo. Per raggiungere ogni singola utenza andrebbe comunque distrutta tutta la strada in senso trasversale, per cui o c’è un sistema di gallerie preesistente come New York, o realizzarlo da zero è impossibile. Subentra poi il discorso sicurezza. Tutte le utenze insieme costituiscono un rischio in caso di emergenza, perché verrebbero danneggiate tutte insieme e sono più soggette ad atti vandalici. Un tunnel sarebbe ritrovo losco per persone ma soprattutto ambiente ideale per animali infestanti.
Tutto ciò è stato realizzato nelle strade interessate dai lavori del TRAM
A piazza Europa da due settimane si sono dimenticati di tornare per chiudere lo scavo fatto malissimo, quando sono passati in via Belgio il “one day dig” si andò a far benedire perché i tempi di inizio scavo non sono stati rispettati di settimane e dopo che hanno effettuato il taglio la minitrincea è rimasta aperta molto giorni prima di ricevere la fibra…. Insomma, belle parole, l’importante è il risultato ma i politici sempre e solo bocca larga e fatti zero e i lavori a Palermo sempre e solo fatti male con lentezza senza professionalità (mai visto rispettare il protocollo sicurezza). Scusate ma non mi accontento.
SIRTI è leader nel settore, con brevetti ed encomi. Sanno quello che fanno. Non si può pretendere di avere la fibra senza un minimo di disagio, e per la cronaca state sempre attenti a cosa viene passato, se solo tubi o cavi ottici. Due procedure diverse eseguite in tempi diversi con modalità differenti.
Per quanto riguarda la tecnica One Day Dig, richiede strade larghe a sufficienza, ed il suo impiego a Palermo è previsto in modo molto limitato.
Dvono coprire gli scavi entro pochi giorni ma in realta’ da mesi esistono queste mini-corsie rossicce che costituiscono motivo di ansia per i ciclisti e di disdoro per l’immagine della citta’ e della ditta che le realizza.