Nel disastrato panorama industriale palermitano, forse qualcosa si muove. Dopo la disastrosa esperienza della FIAT di Termini Imerese, ci riprova la “Innocenti”. Lo storico marchio italiano dell’auto, fondato settanta anni fa a Milano dall’imprenditore Ferdinando Innocenti, che aveva cessato la produzione nel 1997, torna sul mercato e sceglie Palermo per ricominciare a produrre. Pur non essendo mai stata una “grande industria”, nel suo “piccolo “ vanta alcuni successi significativi. Dallo stabilimento milanese dell’”INNOCENTI” furono costruite le mitiche “ Lambrette” rivali storiche, nel dopo guerra, delle “ Vespe”,. Fu però ,a metà degli anni Sessanta, con la costruzione delle Mini Minor, che Innocenti conobbe il suo boom. Dopo una lunga agonia l’industria, era entrata nell’orbita della FIAT, nel 1997 chiuse i battenti.
Ora , sembra, che si voglia rilanciare il marchio e la produzione industriale. Le Industrie Riunite SpA, Euro Mobile International B.V., Finambiente Group SpA e la Famiglia Perrotta ,hanno deciso di scommettere su Palermo e su tale marchio, “piccolo” ma prestigioso, per inserirsi nel mercato automobilistico , non solo italiano. «Con un gruppo di azionisti, sia industriali che finanziari – spiega Giuseppe De Giovanni, amministratore delegato di Innocenti Italia – abbiamo rimesso su il marchio e abbiamo scelto di ripartire dall’Italia, sebbene il progetto sia di respiro internazionale, e anche da Palermo perché è un posto bellissimo dove fare nascere un marchio, una zona del Paese di grande tradizione manifatturiera che può dare molto di più sotto il profilo industriale. Abbiamo pensato che la storia di un made in italy potesse rinascere dalla Sicilia». Tra gli azionisti c’è anche la famiglia Perrotta, imprenditori siracusani.
La zona industriale individuata dall’azienda per l’allestimento delle auto si trova appena fuori Palermo. «Non è uno stabilimento molto grande – aggiunge l’ad – perché il veicolo è un’automobile da città». Per quanto riguarda la possibilità di creare occupazione e quindi di potere assumere personale palermitano per la realizzazione di questi veicoli, De Giovanni non si sbilancia anche se lascia uno spiraglio aperto a questa possibilità: «È una cosa che stiamo ragionando in questi giorni, l’azienda avrà un polo a Palermo non soltanto per quanto riguarda l’allestimento delle auto ma anche per l’assistenza tecnica, però questo avverrà anche in altri punti in Italia. In questo momento stiamo stilando il piano industriale per cercare di capire in che misura c’è la necessità di reperire personale specializzato ma non posso in questo momento dire altro al riguardo. Anche se non lo escludo».
L’auto sulla quale puntal’azienda è perciò una minicar , da due- quattro posti, “per parcheggiare bene, evitare la congestione del traffico….. ci stiamo indirizzando a veicoli di piccola taglia” . Il target individuato è molto ampio, va dai 14 ai 70 anni. «È un’auto che si presta bene non soltanto per i giovani – conclude – ma anche per i professionisti. Si tratta di un veicolo a bassa cilindrata, che varia in base all’allestimento».
La notizia è tratta da un articolo di Stefania Brusca. “MeridioNews” del 3/06/2017
P.S. Si tratta di una notizia interessante anche se non dobbiamo illuderci eccessivamente. La “Innocenti” è stato un marchio “minore” anche se prestigioso, e sarebbe bello che tale marchio potesse rilanciarsi nella nostra città.
In un territorio dove si attua “scientificamente” la “decrescita felice” e dove “l’industria “ più importante è quella legata all’accoglienza e all’assistenzialismo, vedere dei veri imprenditori che scommettono sul rilancio economico della nostra terra ci fa sperare che, forse, i nostri figli non dovranno emigrare per poter trovare un lavoro. Speriamo che la nostra “burocrazia” e “Cosa nostra” non mettano i “bastoni tra le ruote”.
…..magari… sarebbe una cosa meravigliosa per questa città….
….purtroppo assistiamo da parecchi anni al fenomeno di industriali siciliani che disinvestono in questa terra per poi investire all’estero….
Speriamo che la cosa si concretizzi e mi piacerebbe vederlo come un primo passo verso un cambiamento di tendenza… resta il fatto che l’Italia per attrarre industriali deve cambiare molte cose… e tra queste deve abbassare le tasse e semplificare la burocrazia… e in particolare la Sicilia per attrarre industriali deve anche poter garantire con il tempo che NESSUN INDUSTRIALE debba più temere di dover pagare prima o poi il pizzo…. e deve cercare di “abbattere” i costi di trasporto magari favorendo la costruzione di almeno un grande porto internazionale… e deve anche migliorare le autostrade e le ferrovie….
P.S ….facciamo il tifo perchè la cosa si concretizzi….. e incrociamo le dita….
P.S2 …..ma si sa se vogliono puntare ancora sui motori tradizionali? Gasolio? O meglio metano?
Oppure se magari vogliono scommettere sulle auto elettriche?
Che dire se non, buona fortuna e speriamo per il meglio!
La notizia è sicuramente positiva per quanto riguarda lo sviluppo in Sicilia; speriamo però che non vengano prodotti veicoli che seguano una linea obbrobriosa quanto quella del veicolo nell’immagine allegata in questo articolo.
Speriamo bene … confido anche io moltissimo! … Non si sa nulla riguardo alla sua presunta sede?
Ho riportato questa notizia perché mi è sembrata interessante e …controcorrente. In una città dove domina l'”azienda dell’assistenzialismo e dell’accoglienza” ,dove chiudono attività produttive come fabbriche, negozi ,alberghi e dove gli imprenditori che fanno fallire le loro aziende vengono premiati con incarichi nei vari Consigli d’amministrazione delle partecipate o come assessori . vedere degli imprenditori scommettere su Palermo è certamente un fatto positivo. Certo la Innocenti non era un marchio famoso per la bellezza delle sue auto e per l’innovazione tecnologica, però ci troviamo di fronte ad imprenditori che stanno partendo su basi nuove , rispetto al passato. Ciò che mi fa pensare che non siano i soliti “venditori di fumo” è il fatto che scommettono i propri soldi e non promettono nulla. Poi….se son fiori fioriranno. Sul luogo dove apriranno tale loro attività non ne so nulla. Penso Carini.
Risponda a Binario 63.
La linea della macchina ,per quell’epoca,non era affatto “obbrobbriosa”.