Via Maqueda e centro storico ripavimentato: ciclabile si o ciclabile no?

Spread the love

Qualche giorno fa vi abbiamo annunciato la notizia relativa ai siti Unesco che saranno ripavimentati, grazie ai fondi del Patto per Palermo.

Questi lavori coinvolgeranno anche il tratto di via Maqueda pedonale, nel tratto compreso tra il Teatro Massimo e i Quattro Canti, che di recente ha riscoperto il piacere della passeggiata e della chiusura quasi totale alle auto. Tuttavia in questo segmento oggi insiste una corsia ciclabile, delimitata sull’asfalto da segnaletica orizzontale.

In questi mesi in tanti non si sono abituati a questa traccia per terra che di fatto dovrebbe garantire pista libera per i ciclisti. Non è sempre così in quanto molti palermitani non ne hanno ancora compreso la funzione oppure non la notano totalmente. Ma non è questo il punto su cui vogliamo soffermarci.

Nell’ipotesi concreta che via Maqueda si rifaccia il look con una pavimentazione adatta ad un’area pedonale, ci chiediamo: che fine farebbe questa corsia ciclabile? Ricordiamo che questo tratto faceva parte di un anello più grande, mai completato, che includeva anche via Papireto. Dicevamo quindi: nel nuovo pavimento, ci starebbe una differenziazione per lasciare alle bici una corsia riservata?

Non è un’idea nuova, ci mancherebbe. Si tratterebbe di armonizzare con il contesto questo segnale orizzontale, così come è stato fatto in questo esempio a Berlino.

Berlino

Come è evidente, si può delimitare un perimetro ben definito anche mantenendo un buon livello di gradevolezza della pavimentazione. Ci chiediamo: è il caso di via Maqueda?

Lo spazio occupato attualmente dai marciapiedi verrebbero di fatto annessi per intero ad un unico piano di calpestìo, incrementando la larghezza dello spazio pedonale, che non avrebbe problemi ad ospitare una corsia per i velocipedi. Ma una volta pedonalizzata definitivamente la via, immaginiamo anche il proliferare di installazioni di arredi pubblici, tavoli e sedie delle attività commerciali.

Voi cosa fareste, in un’ottica di progressiva chiusura dei principali assi del centro storico? Manterreste la corsia o valorizzereste la vocazione pedonale dell’intero spazio a disposizione?

 

 

Post correlati

18 Thoughts to “Via Maqueda e centro storico ripavimentato: ciclabile si o ciclabile no?”

  1. Hall t.

    Assolutamente no. Niente piste ciclabili li. Si dovrebbero spostare in via roma

  2. phrantsvotsa

    Secondo me dovrebbero restare..è una questione di civiltà!

  3. Normanno

    Per quanto concerne la via maqueda e corso vittorio emanuele( da porta nuova a via roma) va messo un elegante basolato CHIARO!!!! e le pista ciclabili non hanno senso anche se bisogna consentire alle biciclette (e solo a loro senza deroghe) il passaggio,cosi si è fatto in tutte le città a latitudine civile. La via roma con il tram ad induzione andrebbe invece pedonalizzato 24H su 24H mettendo il tram al centro che si muove su una striscia di erba sintetica verde e all’esterno due piste ciclabili come nella foto di diverso colore togliendo l’asfalto nero.Identica impostazione per il tratto alto di via amari (pedonalizzato da via roma alla via libertà) e per il tratto di via liberta (corsia centrale ) da piazza ruggero settimo sino a piazza croci.In definitiva dalla stazione a piazza croci deve essere un’unica strada del punto di vista funzionale ed estetico ,pedonalizzata con tram al centro senza barriere e all’esterno corsie per biciclette e marciapiedi per pedoni.

  4. giorgio2304

    Concordo che la pista non deve più essere riproposta considerata la quantità di gente che passeggia, e le dimensioni ristrette della via Maqueda. Certamente l’idea di Normanno sarebbe il massimo.

  5. Lio

    dopo tutte le polemiche su una riasfaltatura e gli applausi x l’arrivo del basolato aggiungere righe bianche o gialle, disegnini di bici cartelli vari e peggio di peggio tappeti rossi (seppur verniciati…) li ritengo uno sfreggio peggiore di asfalto e transito auto…
    al solito si confonde il circolare in bici con l’andare a piedi, una cosa sono gli spazzi pedonali altro è farci passare veicoli!!! (seppur a trazione muscolare….)
    poi quando si parla di conquista di civiltà al riguardo della prensenza o meno di piste ciclabili devo dire che come minimo mi si “arrizzano i carni”……..

  6. friz

    A mio avviso la pista ciclabile dovrebbe essere spostata in una via parallela a via Maqueda…. infatti ritengo che la nostra via Maqueda a Palermo svolge il ruolo che svolge via Condotti a Roma… …e sinceramente non mi sembrerebbe il caso di fare la pista ciclabile su via Condotti…. così come anche non avrebbe molto senso restringere via Principe di Belmonte con una eventuale pista ciclabile….
    Ad ogni modo voglio sottolineare che sono favorevole alla diffusione di piste ciclabili a Palermo, ma bisogna capire dove e come farle….

  7. Orazio

    Personalmente ritengo che non debba evidenziarsi alcuna pista ciclabile e che i ciclisti siano lasciati liberi di percorrere via Maqueda ma senza alcun privilegio rispetto ai pedoni.

  8. Athon

    No, né in via Maqueda né in Corso Vittorio Emanuele. Di strade ben più adatte dove realizzare corsie ciclabili non ne mancano di certo. Tra l’altro le due storiche vie si incrociano ai Quattro Canti e lì mi aspetto che un giorno venga realizzata una pavimentazione che, occupando per intero lo spazio ottagonale, si presenti come un’autentica opera d’arte, senza che alcuna corsia ciclabile vi passi sopra.

    1. friz

      Sì Athon, l’ho già detto altre volte e lo ripeto…. la tua idea di fare una pavimentazione straordinaria (magari pensata da un GRANDE artista) per i QUATTRO CANTI è un’idea favolosa… ci vorrebbe proprio qualcosa di STRAORDINARIO nell’incrocio tra Corso Vittorio e Via Maqueda… ma ovviamente una cosa simile non la si può far disegnare ad un’architetto del comune, occorre un artista STREPITOSO….. e per questo motivo spero che il prossimo sindaco di Palermo possa prendere SERIAMENTE in considerazione la tua idea…. e che la possa trasformare in realtà….

      1. Athon

        Ogni qual volta si parla di via Maqueda e di Corso Vittorio Emanuele, anch’io ripeto insistentemente le stesse cose 🙂 Il fatto è che credo che Piazza Vigliena si presti a pieno ad un progetto di questo tipo. È il cuore storico e simbolico di Palermo! Semplici basole o sampietrini minimizzerebbero il valore dei Quattro Canti. Ci vuole qualcosa di straordinario, come per esempio una pavimentazione musiva o con pregiati marmi policromi che riesca a comunicare con i prospetti architettonici. Rifare il look ai Quattro Canti è un’occasione affinché anche la nostra epoca consegni qualcosa di veramente bello ai posteri. Si dia la commissione ad un artista di primo piano. La stessa cosa vale per Piazza del Parlamento. In entrambi i casi si tratta di luoghi importantissimi della città, ragion per cui ci aspetta molto.

        1. danyel

          Athon, io sono d’accordo con te … ma di aspetti queste idee fantastiche da un’amministrazione come quella di Palermo?

          1. Athon

            danyel, sì, me lo aspetto. Rimarrei molto deluso se le cose non venissero fatte per bene. Ho molta speranza per questa città. Ci credo, altrimenti eviterei persino di scrivere qui. Ciò che la gente comune come noi può fare, è cercare di far arrivare idee e proposte a chi amministra la città, ed eventualmente fare pressing. D’altra parte, pavimentare in modo adatto Piazza Vigliena e Piazza del Parlamento, non è fuori portata. Si può realizzare, ed è quello che ci si attende.

  9. Athon

    *ci si aspetta molto.

  10. kersal

    Le piste ciclabili a Palermo sono QUASI TUTTE fuori norma e sono, per come sono state realizzate, molto pericolose.
    So che un consigliere comunale ha fatto anche un’interrogazione in merito, ma non credo abbia mai ricevuto notizie in merito.
    Le leggi di riferimento sono il Decreto Ministeriale N. 557 del 30/11/1999 e il codice della strada.

    Le piste ciclabili sono l’ennesima buona idea di Orlando eseguita in maniera pessima e senza la minima idea progettuale.

    1. punteruolorosso

      d’accordo sulle piste ciclabili. bisogna usarle, per rendersi conto che non funzionano. in questo caso orlando e cammarata sono la stessa cosa. l’assessore ha però detto che le piste della favorita e di via dante sono provvisorie. che non ci sono i soldi e che intanto si son fatte così. sicuramente è necessario metterci dei soldi. normalmente le piste ciclabili sono ammattonate di rosso e rialzate rispetto alla strada, o separate da una siepe o da un pezzo di marciapiede. esistono moltissimi esempi nel mondo. a palermo le strade larghe non mancano. esse sono perlopiù occupate dalla sosta abusiva e non, da alberature invadenti e spaccamarciapiede tipo ficus microcarpa, da bancarelle ecc.
      lo spazio per fare piste ciclabili, tram e marciapiedi decenti c’è in molte strade di palermo. si potrebbe eliminare la sosta e allargare i marciapiedi (parcheggi multipiano per i residenti).
      quanto a via maqueda, pista ciclabile e basolato stonerebbero. meglio via roma, che con il tram e le piste ciclabili potrebbe diventare parte di un lungo circuito che dalla stazione porti a mondello. il lungomare, da sferracavallo all’aspra, diventi anch’esso un percorso unico. e si facciano le piste ciclabili nel verde. alla favorita le piste ciclabili non possono condividere lo spazio con le auto. c’è tanto spazio e sacrificando qualche albero si potrebbe fare.

      1. kersal

        E’ un ragionamento che non esiste. Palermo si candida a Capitale della Cultura e NON può passare il messaggio che siccome non ci sono soldi allora si può infrangere la legge. La legge non da consigli, detta regole. Quando ti dice che è pericoloso fare transitare biciclette e autobus nella stessa corsia e che è permesso solo in brevi tratti (tutta via roma/calvi!!) lo fa per una ragione specifica. Quando ti dice che la larghezza minima della corsia deve essere 1,50m non vuole fare un torto all’Assessore Catania. Quando scrive che è consentito la realizzazione di piste ciclabili promiscue pedoni/ciclisti solo nel caso in cui traffico pedonale sia ridotto ed in assenza di attività attrattrici di traffico pedonale, non credo stia pensando al percorso Arabo Normanno.
        A Palermo la cultura del Palermosauro parte dalla testa, dal suo Sindaco e a scendere via via verso tutti. Il film di Ficarra e Picone calza a pennello….

        1. francesco82

          Senza polemica, qual è questa legge che dice che è pericoloso fare transitare biciclette e autobus nella stessa corsia?A parte Palermo, è consentito (e funziona bene) in molte città d’Europa. Sicuramente molto meglio che restringere le carreggiate a capocchia o creare piste ciclabili sui marciapiedi.

          1. kersal

            Ciao Francesco, nessuna polemica.
            Decreto Ministeriale N. 557 del 30/11/1999, art. 6 . Recita:I percorsi ciclabili su carreggiata stradale, in promiscuo con i veicoli a motore, rappresentano la tipologia di itinerari a maggiore rischio per l’utenza ciclistica e pertanto gli stessi sono ammessi per dare continuità alla rete di itinerari prevista dal piano della rete ciclabile, nelle situazioni in cui non sia possibile, per motivazioni economiche o di insufficienza degli spazi stradali, realizzare piste ciclabili. Per i suddetti percorsi è necessario intervenire con idonei provvedimenti (interventi sulla sede stradale, attraversamenti pedonali rialzati, istituzione delle isole ambientali previste dalle direttive ministeriali 24 giugno 1995, rallentatori di velocità – in particolare del tipo ad effetto ottico e con esclusione dei dossi – ecc.) che comunque puntino alla riduzione dell’elemento di maggiore pericolosità rappresentato dal differenziale di velocità tra le due componenti di traffico, costituite dai velocipedi e dai veicoli a motore”

            Le piste autobus/bici sono state introdotte per la prima volta in Germania e regolamentate. In particolare è ammesso l’uso promiscuo solo in corsie autobus con velocità massima 30km/h e SOLO PER AUTOBUS. Non sono consentiti taxi, macchine comunali, ambulanze (tranne emergenza), Polizia (tranne emergenza), auto blu, car sharing ecc ecc ecc. . Un bel pò di differenza, non trovi?

Lascia un commento