La notizia è di quelle che ti fanno saltare sulla sedia: si ferma il cantiere per la realizzazione del passante ferroviario, il raddoppio delle linea fino a Punta Raisi, col licenziamento di 250 operai.
Ma prima di trarre le conclusioni è necessario analizzare bene la situazione.
A lanciare l’allarme sono i sindacati Filca usi, Pillea Cgil e Feneal Uil che ieri hanno incontrato i vertici del consorzio Sis. «Saranno licenziati tutti: 250 operai erano stati mandati a casa a luglio, ma in quel caso si trattava di veri e propri esuberi perché il lavoro era agli sgoccioli, dunque giustificati dallo stato di avanzamento dei lavori, ora altri 250. Resteranno solo i 30 addetti alla sicurezza, con 110 milioni di opere ancora da eseguire, circa il 20% dei lavori.
Il direttore della Sis, l’ing. Massimiliano Colucci, ha di fatto annunciato che il cantiere verrà chiuso poiché l’azienda non è nelle condizioni di andare avanti, perché in “gravi condizioni economiche”, si legge in una nota dei sindacati. Sis conferma: «Abbiamo un problema di perdite a dismisura, ma solo per questa commessa. Non siamo in crisi».
I rappresentanti dei sindacati hanno scritto al prefetto per aprire con urgenza un tavolo di confronto con Ferrovie, con la Sis, con il Comune: «Chiediamo di essere ascoltati al più presto»,
Martedì 25 dalle 7 alle 9 si terrà al cantiere della Sis un’assemblea sindacale e saranno discusse le iniziative da prendere.
La decisione dell’impresa, ovviamente, viene anche interpretata come un modo per mettere pressione e accendere i fari sulle loro esigenze. Pare che alla richiesta di una revisione contrattuale di un centinaio di milioni Ferrovie abbiano risposto picche. Rfi non si sbilancia. Dall’azienda fanno sapere solamente che si tratta di «una decisione unilaterale, valuteremo l’iniziativa per verificare quali decisioni prendere».
In realtà, a dire che cosa sta facendo Rfi ci pensa l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio: «Hanno immediatamente attivato un tavolo di gestione di questa crisi, trasmettendo anche le note della Sis all’Anac per verificare eventuali violazioni di obblighi contrattuali». Sostanzialmente, dunque, si ammette che già un carteggio sul tema del cantiere è già intercorso fra impresa e stazione appaltante. «Si tratta di tensioni contrattuali – conferma Pistorio alle quali la Regione è estranea. Abbiamo già erogato le somme, ma nonostante ciò questo contenzioso ha comunque elementi preoccupanti per l’interesse pubblico che ci impongono di intervenire».
E’ intervenuto anche il sindaco Orlando sulla vicenda dichiarando: «Anche se, formalmente, la vicenda attiene esclusivamente al rapporto fra RFI, ente appaltante, e SIS, impresa esecutrice dei lavori, l’attenzione del Comune è massima e per questo crediamo sia necessario un intervento ai massimi livelli, con un interessamento del Governo nazionale ed in particolare del Ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio».
Riportiamo alcuni punti di riflessione e alcune domande che facciamo a noi stessi, per provare a capire meglio:
Ma se l’azienda è davvero in crisi come mai i lavori ad oggi non si sono del tutto fermati? Infatti è lo stesso Colucci ad ammettere che i lavori proseguono, seppur con un ritmo diverso da quelli a cui eravamo abituati.
La SIS ha solo il compito di realizzare le opere civili, al resto (impiantistica e apparati tecnologici) penseranno altre ditte esterne incaricate direttamente da RFI.
Come mai si è comunque montata la grossa talpa meccanica (TBM) che SIS ed RFI pagano a suon di migliaia di euro al giorno come “affitto”?
Che ne sarà di tutte quelle persone che sgomberate nella zona di Vicolo Bernava, al momento sono in affitto o in albergo a carico di SIS?
Sicuramente ci saranno netti contrasti economici tra Sis ed RFI, ma vista l’importanza strategica e prioritaria dell’opera, ci auguriamo che tutto venga risolto nel minor tempo possibile e nel miglior modo possibile, così da poter annunciare la fine dei lavori per la data prevista e cioè fine 2018.
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Le dichiarazioni sono estrapolate da articoli di Gds, Repubblica e LaSicilia
Mi dispiace davvero per le famiglie di via Bernava che hanno perso la loro casa per un’opera faraonica e inutile ( bastava lasciare un solo binario). Per il resto non mi meraviglio: sono fermi da anni, hanno sfasciato la stazione Notarbartolo per intraprendere un’aaltra cosa complessa e che non era necessaria. TUTTO QUESTO TRAFFICO NON C’E’ ! un solo binario bastava, usando il raddoppio fino a PALAZZO REALE. Un treno ogni 20 minuti bastava.Invece no ! tanti hanno perso la casa, la citta’ e’ devastata da cantieri inutili (anche la chiusura dell’anello di certo non si fara’ perche’ e’ sempre la SIS ) ….e anvcora c’e’ chi pensa di sfasciare altre zone per un’altra incompiuta: la MAL !!!!!
Le persone che prendono il treno ci sono e sono tante, il raddoppio è necessario come necessaria che la frequnza dei treni sia aumentata. Attendiamo da ormai troppo tempo che venga riaperta la linea per riprendere ad utilizzarla.
il Passante lo sta realizzando SIS e l’anello Tecnis, e le problematiche sono del tutto differenti
Anche il passante stessa sorte dell”anello, disagi e tempi infiniti.Io mi chiedo due cose :1) Ma cos’è cambiato in tanto peggio in Italia capace di collegare Milano con Napoli tutta in autostrada in soli sette anni nel 1960 e incapace di finire un’opera mille volte più semplice negli stessi tempi di allora,2) Ma perchè in fase di gara di appalto non si mettono condizioni e fideiussioni tali che rendano possibile la partecipazione solo ad aziende in grado di terminare sicuramente il lavoro nei tempi previsti e senza fallire prima come sembra di norma adesso?Forse perchè le gare facilitano amici e mafiosi vari e vanno fatte in una certa maniera? Forse perchè le aziende sono tutta al limite del fallimento e non se ne trova una buona?
Diciamolo a chiare lettere i costi maggiorati si chiamano SVINCOLO TORRETTA, VIALE DELLE ALPI e VICOLO BERNAVA, che hanno inciso enormemente.
Per i primi due si potevano affrontare costi minori, con progettazioni migliori e dando pù peso alla pubblica utilità, sulla terza a tutt’oggi non capisco il perché dell’incrocio di linee, tipo autostrada PA-CT dopo Resuttano.
Lascia fare il lavoro ai tecnici. Prima di vedere qualcosa realizzato c’è dietro un’estenuante fase progettuale.
Come per Resuttano, presumo questioni idrogeologiche.
speriamo che la cosa si risolva.
immagino si tratti di provocazioni per ottenere quello che gli spetta.
non mi sorprende che il tutto debba ricadere su lavoratori e collettività. a noi interessa soltanto che i lavori vengano finiti, poi capiazienda e deputati regionali possono scannarsi quanto vogliono.
Sarà una notizia scoraggiante per chi nel completamento del Passante ci credeva ciecamente e religiosamente ma è invece un’ottima notizia per gli stranieri e gli zingari privi di abitazione fissa che lentamente e gradualmente invaderanno i cantieri abbandonati per farci casa:
Baraccopoli Maredolce
Baraccopoli Imera
Baraccopoli Bernava (dotata di monumentale torre cilindrica bianca)
Baraccopoli Lazio Ovest (ex stazione Passante)
Baraccopoli Lazio Est (ex stazione Anellino)
Baraccopoli De Gasperi (ex Belgio)
Baraccopoli Francia
Baraccopoli San Lorenzo
Baraccopoli E.M.S.-La Malfa
Baraccopoli Cardillo-Z.E.N.
Baraccopoli Tommaso Natale
Baraccopoli Sferracavallo
Baraccopoli Porto-Amari
Baraccopoli Politeama
E così malgrado la sua ricca, millenaria e stratificata storia su cui Athon potrebbe annoiarci per ore e giorni, Palermo si riconferma Malata nelle ossa e nello spirito e ormai palesemente inguaribile senza speranza di cura alcuna.
scusa, perché il tuo nomignolo è Palerma e non Palermo La Malata?
Questa sì che una “breaking news” degna di stare sul rullo sulla pagina in alto!
Ora scoppierà un casino … ma era inevitabile .. questa situazione stava andando troppo per le lunghe! E i commercianti hanno ragione a protestare .. ora voglio vedere come se la sbrogliano al Comune!
Che cabbasiso c’entra il Comune che da tutto ‘sta confusione, se dovesse essere confermata, sarebbe solo parte lesa???? Boh. Bi. O Acca. Punto interrogativo.
…..vedi Orazio quando ci fu l’innagurazione di alcune stazioni del passante ferroviario, Orlando, pur non avendo alcun merito relativamente alla realizzazione delle opere in questione, era in prima fila a prendersi gli onori e gli applausi…..ed ora che ci sono delle difficoltà tu dici che lui non c’entra niente…. lo sappiamo che con il passante ferroviario (nel bene e nel male) non c’entra niente, e sappiamo anche che la sua influenza politica a livello nazionale è molto bassa (infatti non siamo più negli anni 90), però non se ne può neanche lavare le mani…. Era in prima fila quando si tagliava il nastro di alcune stazioni del passante? Sì!!! E si prendeva gli applausi? Sì……..ed quindi ora dovrebbe restare in prima fila a prendersi i fischi, come simbolo di una classe politica raramente all’altezza delle situazioni…. Dico Bene o dico Male Orazio??? Non occorre che mi rispondi…. Dico Bene!!!!
Hai perfettamente ragione “friz”. Il Comune di Palermo, in questa vicenda non c’entra niente. Si tratta di una disputa tra la SIS ( la stessa che ha realizzato i tram) e le RFI. Purtroppo, per Orlando, a causa della sua “incontrollabile” voglia di protagonismo, era sempre in prima fila nelle varie inaugurazioni. Tanto che la gente pensa tali opere siano state progettate e fortemente volute dal sindaco. Ora che ci sono dei problemi la gente ritiene, ingiustamente, che sia colpa del sindaco. Sono convinto che i problemi si risolveranno , ma alle prossime elezioni tali opere non saranno completate e ciò avrà le sue conseguenze.
Ciao Belfagor! Condivido pienamente…. se si è preso tanti applausi immeritati…. è bene che si prenda anche un pò di fischi “immeritati”….. oltretutto, per altri motivi non inerenti questa triste vicenda, quei fischi ci starebbero tutti….
Buona giornata a Te…. .e buona giornata a Tutti!!!
@friz
è compito di un politico prendersi gli applausi e fare voti. cosa c’è di male? con la sua partecipazione ha fatto pubblicità all’opera. è venuto il ministro. e cosa faceva, un sindaco? se ne stava a casa? non accoglieva il ministro?
faceva il maleducato?
non c’è niente di male a prendersi gli applausi. ci ha provato cammarata con la città più cool d’italia, ma ha preso solo frisca e pirita. ci proverebbe perfino un cinquestelle, che il populismo ce l’ha nel dna.
in un’opera come questa il comune un merito ce l’ha: dire dove stanno le sottoreti, organizzare il traffico intorno al cantiere, chiudere strade e aprire scorciatoie. il comune ha tutto l’interesse che l’opera si chiuda in tempo, e proprio adesso sta facendo pressione sul prefetto perché metta insieme le parti. un applauso al comune.
ma c’è chi si augura che tutto vada a puttane, perché in questo vede l’opportunità di una sconfitta di orlando. c’è chi pensa che i soldi del passante incompiuto possano andare alla metro. che ne dite? lasciamo tutto così e investiamo soltanto sulla metro. anzi a che ci siamo facciamo una telefonata a musotto e a cammarata, così si ricandidano. e poi: aboliamo il tram che c’è, e facciamoci i parcheggi. ecco perché siamo la città che siamo e non cambieremo mai.
No infatti non ti rispondo pur non condividendo le tue parole perché so che sarebbe tempo inutile.
Ma scusate, vi sembra normale che il sindaco non partecipi? Il sindaco rappresenta la città e deve essere presente ovunque. Semmai mi preoccuperei del contrario, ovvero che non si faccia vedere.
Poi, in prima fila c’era sì il sindaco, ma tante altre cariche rappresentative di regione, trenitalia, SIS…
E’ un discorso senza senso quello di mettere in mezzo sempre il sindaco solo perché fa il suo lavoro. Qualcuno si lamenta che inaugura troppe targhe, e se non ci va lui ci devo andare io???
Ciò non toglie che come parte lesa, si è già attivato. La situazione comunque non sembra assolutamente grave.
Commercianti? Quali commercianti? Non c’è nessun commerciante coinvolto in questa situazione.
A proposito della attuale “crisi” del cantiere, ho fatto alcune riflessioni che volevo condividere, anche perchè penso sia ormai chiaro cosa sta succedendo.
Ieri il TG3 ha parlato di “contenzioso” tra RFI e SIS. In particolare, si tratterebbe di “richieste” non meglio specificate per 100 milioni di €. Dal punto di vista contrattuale e giuridico, ciò avviene quando un’impresa ritiene di aver eseguito opere non previste, che le stesse siano più onerose del dovuto, o che cmq l’Amministrazione, con la sua condotta, abbia causato un qualsivoglia maggior onere per l’impresa appaltatrice.
Quanto sopra, va contestato per iscritto nel Registro di contabilità, mediante l’apposizione di “riserve” scritte in occasione della firma di ogni SAL, motivate e quantificate con esattezza. Estremamente improbabile, se non impossibile, che non se ne scrivano, e per importi notevoli, in lavori di questa entità, economica. Sulle riserve devono esprimersi DL e RUP. Qualora quest’ultimo non le consideri “manifestamente infondate”, avvia la procedura per arrivare ad un “accordo bonario”, che deve essere formulato da una apposita Commissione di tre membri (uno nominato dall’Amministrazione appaltante, uno dall’impresa, il terzo nominato dai primi due, con il ruolo di Presidente) e poi approvato dalle parti.
Quello che ho sentito, può interpretarsi così: l’Impresa ha scritto riserve per 100 milioni € circa, ma l’Amministrazione non le ha ancora discusse, anche se il RUP non le ha considerate “manifestamente infondate” (se ciò fosse successo, il caso sarebbe esploso molto, molto prima). Oppure, RFI ha avviato la procedura ma non l’ha ancora conclusa, magari rallentando l’iter. Faccio notare che difficilmente l’accordo bonario riconosce all’impresa tutto quello che richiede. Essendo un accordo, deve soddisfare entrambi, e difficilmente l’Amministrazione “molla” per valori superiori al 25-35% di quanto richiesto. Almeno, per quel che mi risulta.
Altra possibilità: che l’impresa abbia chiesto l”equo compenso” riconosciuto dall’art. 133 del dlvo. 163/06 per l’eccessivo aumento dei costi dei materiali. Invero, è estremamente improbabile che non l’abbia chiesto, vista, ancora una volta, l’entità di materiali utilizzati (sopratutto ferro, i cui prezzi sono aumentati a dismisura) ed il tempo intercorso dalla firma del contratto.
Ciao Roberto,
quanto da te scritto è vero negli appalti lavori. Gli appalti con Contraente Generale sono leggermente diversi.
In questo appalto a causa dell’enorme tempo passato tra il contratto e la sua conclusione, si sono innescati dei meccanismi che si scontrano fortemente con il codice che regge il contratto (che credo non sia neanche il 163 ma la 109, se non ricordo male). E’ per questo che RFI ha inviato quanto richiesto dall’impresa ad ANAC, per avere un supporto nel prendere decisioni.
Ahi ahi ahi Kersal! Hai osato correggere il Professor Roberto Palermo?
Non sai in che guaio ti sei messo!
Ora, aspettati un suo cazziatone acido acido accompagnato da una mini-tesina che ti vorrà dimostrare quanto hai torto.
Cara Palerma, in effetti sei Malata. Di Cervello.
Fatti curare.
Nel frattempo, continua a propinarci i tuoi esilaranti commenti: fanno troppo ridere 😀
Professor Palermo,
sì lo so che sono Malata.
Non c’è cura per me.
E non c’è cura neanche per vossia.
Kersal, quando ho scritto non ricordavo la data di stipula del contratto, ma ricordo che i lavori sono iniziati nel 2008. Probabilmente hai ragione sull’applicabilità della L. 109/94 piuttosto che del D. L.vo 163/06, stante il lungo periodo intercorso tra aggiudicazione e stipula a causa della variante “Alpi”. Sul rapporto contrattuale tra Contraente Generale ed RFI si è innescato il contenzioso che probabilmente ha radici normative, ma sempre di riserve in contabilità parliamo, che le abbia fatte SIS o no. Idem sulle compensazioni per aumento prezzo dei materiali.
C’è un’imprecisione nell’articolo: SIS si occupa anche di tutti gli impianti attraverso i subappaltatori.
E anche un’altra imprecisione: la talpa, se i lavori non proseguono e non si arriva ad uno stato di avanzamento lavori, la paga solo la SIS e non RFI, quindi è SIS che in questo momento, sospendendo i lavori, rischia in termini economici. RFI invece ha il problema, non indifferente, di avere la tratta Notarbartolo- Puntaraisi-Trapani chiusa.
Concordo con entrambe le precisazioni.
comunque alla fine tutto si risolverà, con buona pace di chi vorrebbe che il sindaco possa pagare il conto di “ingiusti” applausi con uno stop che penalizza tutta la città. il comune siamo noi, chi si augura che il comune fallisca èun nemico della collettività.
a chi spera nei cinquestelle ricordo che c’è lo scandalo delle firme, e che ovunque i cinquestelle hanno governato sono stati espulsi dal partito o sono dovuti scendere a patti con le realtà mafiose o corrotte locali. vedasi gela, bagheria, roma…
Io non mi auguro che il comune fallisca, anche perchè negli ultimi 4 anni e mezzo ho visto questo comune fallire troppe volte per i miei gusti…. infatti se Orlando non è riuscito a mantenere neanche il 90% delle promesse fatte in campagna elettorale è chiaro che sia stata una gestione fallimentare….
Detto questo mi auguro che la situazione venga risolta, ma purtroppo non è Orlando che la potrà risolvere per almeno due motivi:
Primo motivo: Lui non ha nulla a che fare con il passante ferroviario….
Secondo Motivo: ….ormai Orlando è marginale nella scena politica nazionale attuale…. Lui aveva Potere quando la DC era ancora operativa…. ma ormai….
Dobbiamo sperare piuttosto che questa triste vicenda venga risolta ai piani ALTI…. e quindi mi riferisco a crocetta e a renzi…. e malgrado tutto resto fiducioso…..
Amo o non Amo la collettività? Sono un nemico o un amico della collettività palermitana???
Sì, amo la collettività palermitana e mi considero un amico, infatti ne faccio parte, e per tutti questi motivi dico che questa città merita una migliore classe politica… e in particolar modo merita un sindaco migliore dell’attuale….
Cosa ho visto negli ultimi 4 anni e mezzo:
….ogni volta che in città c’erano difficoltà Orlando dava sempre la colpa a Cammarata…o a Crocetta…o ai DS…. o a il capo del Governo…. mentre al contrario quando c’era da tagliare qualche nastro il merito era suo…. io penso che sarebbe stato più giusto dare A CESARE CIO’ CHE ERA DI CESARE…..avrei apprezzato di più Orlando, se dopo avere criticato centinaia di volte Cammarata, avesse ammesso almeno che il 90% del merito del tram era proprio di Cammarata….
Detto questo, ribadisco di non essere un fan sfegatato del tram, e di non aver mai votato per Cammarata….e mi auguro che al più presto Crocetta e Renzi possano risolvere la situazione….
crocetta finora ha fatto solo ostruzionismo. vedasi vicenda parcheggio basile.
renzi potrebbe fare qualcosa, magari legando l’esito del referendum alla soluzione del problema passante. un ricatto che potrebbe portargli qualche voto.
fu proprio orlando a rimettere in piedi il tram (problemi burocratici), il passante (infiltrazioni mafiose) e l’anello (lavori ripresi, anche se lentamente), allorché cammarata ci fece il favore di andarsene (seconda sindacatura ottenuta con i brogli). ricordiamoci di questo.
CIAO PUNTERUOLOROSSO…..non condivido diverse cose che hai scritto nell’ultimo commento, ma evito di specificarle per non alimentare ulteriori polemiche….
Ad ogni modo mi auguro che per il bene della nostra amatissima Palermo alle prossime elezioni comunali possa vincere il MIGLIORE…. e il MIGLIORE non significa necessariamente il candidato che piace a me…. ma neanche significa il candidato che necessariamente piace a te…. mi auguro REALMENTE che vinca il MIGLIORE, chiunque sia… occorre una persona che abbia GRANDI idee e che sia in grado di rivoluzionare questa città….è necessario che Palermo possa iniziare a CRESCERE…..da un punto di vista produttivo…..da un punto di vista estetico…. etc… etc….
…..ed ora la sparo grossa: …..e ovviamente la sparo grossa scherzando….ma scherzando scherzando rivelo le mie fantasie più “oscene”….. VORREI CHE UN GIORNO LE PERSONE di MILANO O DI LONDRA POSSANO PENSARE DI TRASFERIRSI A PALERMO IN CERCA DI FORTUNA!!! ……….ovviamente la mia è una provocazione scherzosa….. infatti a Milano e a Londra auguro le migliori fortune e spero che possano essere ETERNAMENTE delle città ricche e piene di opportunità….. ma seriamente dico che mi auguro che Palermo possa diventare anche un città RICCA!!!!
BUON WEEK END PUNTERUOLOROSSO……E BUON WEEK END A TUTTI!!!
e che fine fatto il tuo compagno bolscevico pietro? eravate culo e camicia…
ora sei rimasto solo tu
Caro friz, credo che tutti i palermitani, indigeni o di importazione, che amano questa città vorrebbero che ,alle prossime elezioni comunali, venga eletto un sindaco competente e capace. Ho letto che qualcuno ha pensato al Prof. Carta, certamente un ottima scelta. Ormai la situazione è talmente grave che solo persone di spessore possono salvarla. Francamente, a questo punto, i cittadini di Palermo devono finirla di fare i “tifosi” e pensare al bene comune. Poco importa se siano di destra o di sinistra, l’importante che sappiano amministrare con professionalità e con efficienza.
P.S. Perché il nostro sindaco permette che i ROM si accampino al Porticciolo di Sant’Erasmo? Forse le leggi non valgono per loro?
Non è una provocazione la tua .. anche perché in alcune zone della Sicilia, questo sta già avvenendo, parlo del siracusano o del ragusano (tutta un’altra cosa) .. e questo perché? perché la nostra meravigliosa terra e le nostre splendide città (Palermo in primis) devono vivere di turismo e arricchirsi con il turismo .. dopo il boom di quest’anno molti giovani si stanno buttando in questo settore .. e fanno bene! Ma ancora Palermo non è pronta .. non c’è la cultura .. si stanno facendo dei piccoli passi, soprattutto ora con il riconoscimento da parte dell’Unesco, ma ancora c’è tantissimo da fare … le Ztl va bene ….. ma dove sono i parcheggi? dove sono i mezzi pubblici (il tram non va ovunque e non risolve i problemi di traffico), dov’è la METROPOLITANA? Una città tenuta sotto scacco da anni con questi lavori dell’anello ferroviario e ora … ecco quello che succede .. Per non parlare delle periferie, che sono abbandonate a loro stesse …. Per la giunta Orlando è finita ….. è ora di voltare pagina!
Buona Domenica Belfagor, Buona domenica Punteruolorosso….. buona domenica a tutti!
Belfagor…..onestamente riconosco la mia ignoranza ammettendo di non conoscere il Prof Carta, ma se è una persona competente e con idee interessanti, sarà il benvenuto, sinceramente non mi cambia niente se sia di destra o di sinistra, e non mi importa neanche quale sia la sua età…. per me può avere anche 90 anni, purchè sia ricco di idee, di energie e di entusiasmo…. ad ogni modo cercherò di informarmi….. una cosa è sicura: urge cambiare…. ringraziamo Orlando per quello che ha fatto 20 anni fa, ma purtroppo è evidente a Tutti che oggi Palermo ha bisogno di qualcosa di diverso… urge un cambiamento…. non si può andare avanti in questo modo…. ancora una volta condivido al 100% quanto hai scritto….
In generale mi piacerebbe per questa città qualcuno che ami l’arte….l’architettura….e che abbia il coraggio di restaurare l’arte antica presente in città e che CREI altra arte contemporanea….. non abbiamo un monumento di architettura contemporanea in questa città…. è ridicolo….. abbiamo “fatto” arte solo fino agli inizi del 900….e poi il vuoto….. ma correggimi se mi sbaglio…… Io penso che una città possa essere antica (nel suo centro storico) e contemporanea nella sua periferia….. le due cose posso coesistere benissimo… oppure le due cose possono coesistere creando fermate metro ultramoderne sotto terra e antichità in superficie…. ci sono città ricche di storia che sotto terra hanno centri commerciali stupendi e ultramoderni, curati da grandi architetti contemporanei….e le due cose, avvenendo a due livelli di superficie diversi, non cozzano…..
Nessuno mi toglie dalla testa che Firenze, Venezia, Parigi sono città Ricchissime proprio perchè Bellissime e ben curate…. in quelle città l’arte regna ovunque…. e in questo modo attraggono turisti…. e un turista benestante in una settimana di vacanze può spendere anche 2/3 mesi di stipendio….
Mi piacciono quei modelli di città, come Londra, antiche e moderne al contempo, in quelle città coesistono le opere dei grandi architetti del passato e dei grandi architetti del presente….
Belfagor puoi dirmi qualcosa di più sul Prof Carta, please? ….a me piacerebbe anche un Philippe Davverio….ma sono solo suggestioni dettate dal fatto che insegna anche a Palermo…. niente di più….
Ciao Punteruolorosso….. purtroppo di Pietro non so nulla….ma mi stava simpatico…. non lo so perchè non scrive più…. ad ogni modo dubito che avrebbe piacere ad essere chiamato “compagno”….
Ciao a Tutti!!!!!
philippe daverio è un grandissimo, ma non è detto che come amministratore sia capace. gli andrebbe affiancato qualcuno.
carta è una persona competente. era assessore con cammarata, e redasse un interessante piano per palermo. anche qui, da verificare. non mi risulta che nessuno dei due si candidi.
mi risulta che si candidano ferrandelli (no al tram, potenziamento dei bus), qualche bambino dei cinquestelle e qualche uomo di micciché.
ecco perché continuo a dire che orlando è il migliore.
e poi il suo prg è un gran lavoro: parco dell’oreto, parco mardolce, greenways, piste ciclabili, tram, svincoli in viale regione, tunnel con il porto, costa sud, disinquinamento. niente di tutto questo è stato ancora fatto, ma con il prg arriveranno anche i soldi. un nuovo sindaco che impugnasse il prg potrebbe far slittare di molti anni il finanziamento di quelle opere. non è possibile cominciare da zero ogni volta che ci sono le elezioni. finora è stato così.
Caro Friz, a proposito del ProF. Maurizio Carta, vorrei informarti che è professore ordinario di urbanistica all’Università di Palermo . Dal 2009 al 2011 è stato assessore al Piano strategico e al centro storico del Comune di Palermo promuovendo la riqualificazione della Costa Sud è l’inserimento della città nella lista del patrimonio dell’umanità UNESCO.
Il Prof. Philippe Daverio ,oltre che uno più preparati critici d’arte internazionali è stato , dal 1993 al 1997, assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali nella giunta Formentini del comune di Milano.Nel 2010 viene designato dal sindaco di Palermo , Diego Cammarata, come consulente per la Festa di Santa Rosalia: durante la celebrazione ha però un alterco verbale con alcuni contestatori, di estrema sinistra, e subito dopo si dimetterà dal suo ruolo. Attualmente dovrebbe essere professore ordinario presso l’Università di Palermo.
Come vedi si tratta di persone di altissimo livello che non hanno disdegnato di “sporcarsi le mani” nell’ amministrazione della cosa pubblica
Ritornando al Prof. Carta ti invio un suo articolo pubblicato dal GDS. sulla rinascita della Costa sud. Altro livello rispetto alle promesse elettorali tipo” faremo della Costa sud un altra Mondello”
Carta: «Dalla rinascita di Villa Giulia passa il rilancio della costa sud»
di Simonetta Trovato— 30 Luglio 2015
Da Villa Giulia deve partire la rivincita della costa sud della città. La prima villa pubblica di Palermo deve poter fare da collante tra la città antica e la sua latitudine marina, dal piano di sant’Erasmo a Brancaccio, per intenderci. Progetto fantasioso? Non più di tanto, almeno a sentire Maurizio Carta, urbanista e presidente vicario della Scuola Politecnica, delegato dal rettore. «Villa Giulia non è ingessata e compassata nel suo ruolo, deve essere il motore dello sviluppo territoriale», ha detto il docente intervenendo ieri ai microfoni di Ditelo a Rgs che ha puntato di nuovo i riflettori su Villa Giulia e i ritardi legati al suo recupero.
Maurizio Carta, Villa Giulia è dunque il futuro.
«Assolutamente si, Villa Giulia va guardata in prospettiva in relazione al suo futuro potenziale. È il punto di partenza del piano di rilancio di tutta la costa sud – risponde l’urbanista -; al di là del decoro e degli interventi tampone ispirati da uno stato di necessità e dall’abbandono degli spazi, credo che Villa Giulia abbia diritto ad interventi continuati, pesati sulla quotidianità. Insomma, ha bisogno di una strategia».
Strategia di attacco? di questi tempi non ci sono fondi.
«Non è vero, è difficile tamponare le necessità, ma sul lungo raggio si accede a finanziamenti europei dedicati. Villa Giulia è il punto di accesso e di snodo della rinascita della costa sud della città, il collante tra il centro storico e il mare, simbolo della nuova sfida dell’amministrazione comunale che investe la riqualificazione della Palermo del mare, da Romagnolo, a Brancaccio, passando per Sant’Erasmo, Acqua dei Corsari».
Un po’ di storia…
«Tutte le previsioni di sviluppo e di crescita di Palermo guardavano al mare. Poi sono arrivati gli anni ’60, i colpi di mano, lo sviluppo mafioso, le grinfie di Ciancimino: e la città andò verso nord, nacquero i quartieri dormitorio e le zone residenziali. Ci eravamo dimenticati il mare, ora lo riafferriamo».
Il progetto di recupero della costa sud parte dunque da Villa Giulia.
«La villa non è solo uno scrigno di storia o snodo di criticità: è spazio pubblico, verde, affaccio a mare. Il progetto di recupero vede insieme L’Autorità Portuale, l’amministrazione comunale e il dipartimento di Architettura dell’università: a settembre lanceremo un concorso di idee per giovani architetti under 35, per chiedere loro le idee sul recupero di Sant’Erasmo. Non cerchiamo una trasformazione costosa e pesante, non è il momento e non ci sono i fondi; pensiamo piuttosto ad allestimenti temporanei e poca spesa, in modo da far rivivere Sant’Erasmo, la Bandita e il porto sud, con occhi nuovi».
Immaginare una nuova Palermo che recuperi il suo mare.
«Il mare è la componente fondamentale, essenziale, della vita della città. La linea della nuova Palermo entra a Villa Giulia restaurata e bonificata, ne osserva i viali, i cancelli, le statue; a da lì passa all’Orto Botanico, ora che non c’è più il divisorio; poi arriva al gasometro, dove viene ipotizzato il nuovo museo della scienza e dell’energia. E ancora, la linea corre verso gli orti urbani sull’Oreto, percorre il fiume e attraversa piccoli spazi fino al Ponte dell’Ammiraglio, in cui si tuffa nel patrimonio Unesco. E ancora, tocca l’ex macello e ritorna sulla costa. È una Palermo non sepolta, ma solo non facilmente percorribile; una strada che con poca azione, potrebbe ripresentarsi diversa, più lenta, umana, piacevole, magari da fruire a piedi o in bici».
Lei sta disegnando una città vivibile, in chiave moderna e metropolitana, una città fatta di spazi verdi, aree fruibili, percorsi pedonali e ciclabili. Insomma, non sembra Palermo.
«È Palermo, magari tra un po’. Un’altra parola chiave per la zona, è il tram: non invasivo e non inquinante che faccia tornare interesse per l’area, che non sia visto soltanto come un elemento di disturbo, marginale al centro storico. Deve essere inteso come mezzo per tornare a scoprire (ed abitare) una parte di città che è bella».
Ritorniamo a Villa Giulia. Come può affacciarsi a questa nuova costa sud?
«Deve essere vissuta, anche attraverso una ristorazione leggera, aree dedicate. Il restauro non è nulla senza rispetto, e il rispetto arriva soltanto dall’amore per lo spazio. La terza parola chiave è città metropolitana: la direzione che Palermo deve prendere, aprendosi e assorbendo quelle zone che ne sono appendice, penso a Bagheria, Ficarazzi, luoghi dove abita chi lavora in città, ma non ne può sopportare i costi. Arrivando dallo stradone di Villabate, la città inizia da Villa Giulia, è l’interfaccia verde del centro storico».
Lei ha chiesto ai suoi studenti di «disegnare» la nuova Palermo metropolitana.
«Sono stati in mostra in un padiglione nella sede di viale delle Scienze, ventiquattro progetti che hanno investito varie parti di città. Di questi, sei riguardano la costa sud, e investono tutto il sistema costiero, reso piacevole e abitabile. Tra sport acquatici e riscoperta di quel sistema vegetale ed agricolo ancora presente nell’area: la costa sud ospita, nascosti, tanti piccoli fazzoletti di terra e giardini, verde erboso presente ma invisibile, che degradano dal parco di Ciaculli al mare. È la Conca d’oro che si riprende gli spazi».
A New York, Londra o Berlino farebbero a gara per un po’ di verde urbano.
«Appunto. Nelle grandi città si cerca aria e verde, ci sono giardini pensili ovunque, gli attici hanno persino terrazzi coltivati. Palermo non ha bisogno di tutto questo perché lo possiede già, anche se lo tiene nascosto. Abbiamo sempre guardato al verde come una cosa superata, e invece abbiamo un potenziale enorme».
Un ultimo passo sarà il progetto Pon Metro.
Spazi Rururban: è un tema che sta molto a cuore all’Unione europea che spinge verso questo nuovo modo di intendere i luoghi urbani. Rerurban è una delle campagne più importanti su cui l’UE immette risorse. A Palermo arriveranno 130 milioni di euro per la realizzazione del Pon Metro, ovvero il piano nazionale dedicato alla città metropolitana. Un progetto già approvato, direi persino apprezzato, tutto dedicato alla costa sud. Dobbiamo essere pronti a sfruttarlo».
E l’idea di costruire un acquario alla Bandita?
«È ancora in piedi, anzi è il progetto su cui sta lavorando Confindustria. Sono stato molto contento che l’acquario sia stato spostato dalla Cala alla Bandita: intercetteremo flussi di attenzione e di pubblico in questa zona della costa».
Ciao Belfagor, ho letto con grande interesse il tuo commento…. magari Carta diventasse sindaco….magari… vivo molto lontano dalla costa sud ma comunque ne intravedo le potenzialità e sogno di vederla rinascere……se il Prof Carta si candidasse a Palermo, e se Palermo fosse una città normale,in teoria tutte le persone che abitano nella zona della costa sud dovrebbero votare per Lui…. ma purtroppo Palermo non è una città normale e non mi sorprenderei che qualcuno di loro continuasse, in maniera masochista, a votare per Orlando….il quale ha fatto pochissimo per quella zona di Palermo…… anzi… direi che ne ha pure frenato lo sviluppo…..
Per questa città ci vuole un sindaco VISIONARIO….nel senso buono del termine… una persona che sia dotata di fantasia e quindi in grado di trasformare con la creatività il Brutto in qualcosa di Bello!!!!
…..da quello che vedo il Prof Carta potrebbe essere un’ottimo profilo…..
Ciao Danyel…..ho letto quanto hai scritto e condivido pienamente….. e speriamo che il prossimo sindaco comprenda l’importanza strategica della metropolitana…. con la Metro questa città cambierebbe volto….
…..io ho bisogno di vedere una GRANDE MENTE al governo di Palermo…. una persona piena di idee innovative e molto creativa…. sì, Punteruolorosso…. un Philippe Daverio ci vorrebbe proprio…. però lasciandogli carta bianca…. se fosse un semplice assessore la sua capacità di influenza sarebbe inevitabilmente limitata….. io personalmente ritengo che non gli occorra essere affiancato da nessuno…..a uno così gli lascerei anche le chiavi della mia macchina in tasca….
…..ho visto qualche notizia su internet relativa al Prof Carta e devo ammettere che sembra un profilo molto interessante…. e tra l’altro incarna il mio desiderio di vedere sindaco a Palermo una persona che se ne intenda di urbanistica e di architettura….infatti questa città sembra avere grossi problemi architettonici e urbanistici mai affrontati, e quindi MAI risolti… ma….. staremo a vedere….. prima speriamo che si candidino i Migliori….. e poi, tra quelli… che vinca il MIGLIORE!!!!!
Il tuo pensiero è frutto dei tempi: mi riferisco all’idea di scegliere il sindaco tra un critico d’arte perché lo hai visto in tv (quando è stato coinvolto nella gestione della cosa pubblica a Palermo non ha lasciato segno se non per certi eccessi verbali) ed uno che ti piace secondo quanto hai letto sul web.
Se fossi più tradizionale con lo stesso metro sceglieresti tra Gastone Paperone e Rockerduck, per fare un paragone.
Orlando, poi, sarà marginale, ma sono anni che pomp miliardi da Roma a Palermo, figuriamoci se fosse stato centrale.
Ma non temere, in questo modo virtuale di intendere l’esistenza non sei di certo solo al giorno d’oggi, anzi si tratta di maggioranza o comunque di minoranza ululante. Per conto mio preferisco stare con i piedi per terra e “distinguere tra una sorca ed un par di mutande” (cit. Sora Lella).
TVB 🙂
Philippe Daverio lo abbiamo già visto all’opera a Palermo e sinceramente tutta questa bravura non abbiamo avuto modo di apprezzarla. A mala pena ricordo qualche pessimo Festino. Ma certo, la colpa era di Cammarata… 🙂
Orazio mi fa piacere essere al passo con i tempi, ritengo invece sia assurdo vivere nel passato….. il passato è passato…. e Orlando è il passato…..
Capisco che per te, che sei cresciuto vedendo i film di Sora Lella, e ti sei creato la forma mentis leggendo il Topolino, magari pensi che Orlando sia Metternich o Camillo Benso , conte di Covour…. ma credimi Orlando è stato 20 anni fa un buon sindaco, ma niente di trascendentale, niente che passerà alla storia…e in ogni caso negli ultimi 4 anni è stato molto deludente…. ad ogni modo fidati che Covour e Metternich erano qualcosa di diverso…
…..ma forse non sai chi fossero Metternich e Covour…. e quindi ti faccio un esempio più semplice:
……il Ritorno di Orlando ricorda un pò il ritorno, dopo diversi anni e a fine carriera, di Kaka e Shevechenko al Milan….ma purtroppo presto tutti si resero conto che non erano più i giocatori del passato…. perchè purtroppo non erano più gli stessi di prima…. e infatti il Milan dopo un anno se li sballò…. ora mi chiedo perchè mai noi ci dovremmo tenere altri 5 anni orlando???? Gli ultimi 4 anni non sono stati sufficienti per capire…..?
….ad ogni modo l’esempio che ti ho fatto non è dei migliori, infatti Kaka e Sheva, nei loro anni migliori, furono dei fuoriclasse, Orlando, nei suoi anni migliori, 20 anni fa, fu un buon sindaco, ma MAI un fuoriclasse…. e resta il fatto che negli ultimi 4 anni ha deluso tanti dei suoi ex elettori…..
P.S ….ripeto Il Prof Carta sarebbe interessante…. e anche Daverio…. ma se dipendesse da me metterei come sindaco di Palermo un Camilleri… anche se ha 90 anni…. infatti sono certo che abbia molte più idee e molto più entusiasmo dell’attuale sindaco……. sì…. certo che mi piacerebbe Andrea Camilleri……quello sì che è un FUORICLASSE…..
Ciao Orazio….anche io TVTB!!!
Aspetta te ne indico altri bravi: Renzo Piano, Giorgio Armani, Toti e Totino. Sono bravi, famosi, hanno un perché. Come vedi se voglio sono moderno anch’io. 🙂
E tu invece Orazio chi proporresti come sindaco??? Fammi indovinare…..forse proporresti “Orlando”? …..ma sì….cloniamolo e facciamolo sindaco a vita….lo facciamo sindaco di Palermo per 3000 anni….. così Orazio è contento….ma temo che alla fine ci ritroveremmo all’età della pietra e sarebbe necessario reinventare la ruota….. ……ma se lo clonassimo poi sarebbe giusto garantire la stessa “fortuna” anche alle altre città d’Italia…… dovremmo candidare un clone di Orlando anche a Milano…. e uno a Torino…. e magari, per garantire lo stesso grado di Benessere di Palermo, lo potremmo anche esportare all’estero, un pò come i tonni….
….magari lo potremmo fare diventare anche presidente degli Stati Uniti… infatti gli attuali candidati non sembrano molto affidabili…. ma Orlando presidente degli Stati Uniti sarebbe una grande cosa… con la tua Sora Lella come vice presidente degli USA…. e con Orlando presidente degli USA potremmo anche eliminare la metro a New York a la potremmo sostituire con il tram, o magari con le carrozze….. wowwww…. in questo modo potremmo garantire grande EVOLUZIONE all’intera popolazione mondiale…. e tanto che ci siamo mettiamo anche Orazio come assessore di qualche città….. magari, viste le tue passioni letterarie, potresti diventare assessore di Paperopoli….