La frana che ha interrotto drasticamente la A19 ha spezzato la Sicilia in due. Ci si è resi conto improvvisamente di come la Sicilia sia sottosviluppata riguardo le infrastrutture dei trasporti. Dalla ferrovia alle strade. Tutto è un colabrodo. E non ci dite che non si sapeva. Ma come al solito è meglio non scoperchiare le pentole bollenti in questa meravigliosa terra, fino a quando non ci scappa il morto, cosa che per fortuna e per puro caso stavolta non è avvenuto.
C’è chi esulta per la probabile attivazione di un collegamento aereo tra Palermo e Catania, con la ciliegina di Comiso.
Ben venga. Ma facciamo due semplici calcoli:
Per arrivare all’Aeroporto di Punta Raisi servono mediamente 45 minuti, nelle rari condizioni di normalità. Bisogna utilizzare un mezzo pubblico, Bus o treno ( fino a Luglio, poi neppure questo…). Arrivare almeno un’ora prima per espletare le operazioni di imbarco. Poi 20 minuti di volo, altrettanti per le operazioni di sbarco e altri 15-20 per dirigersi verso Catania, con mezzi pubblici. Se poi bisogna pagare il parcheggio auto a Punta Raisi o a Catania, il gioco non vale più la candela.
Come tempistica “aerea”, sorvolando i costi, crediamo sia più opportuno puntare sul ferrato. Torniamo a ringraziare l’Assessore, Trenitalia ed RFI per aver accolto immediatamente il nostro invito all’attivazione di corse speciali tra Palermo e Catania.
Ringraziamo ancora per aver anticipato già dal primo Maggio il piano su cui stavamo lavorando come Comitato in sinergia con Trenitalia per l’Istituzione di 7 coppie di treni tra Palermo e Catania e la netta riduzione dei tempi di percorrenza.
Chiediamo come miglioramento del servizio la possibilità di acquisto online e sul treno del biglietto sui treni da/per Catania.
Ma intanto cosa si farà della A19? Tra bretelle e promesse di ricostruzione, voli e treni veloci, critiche e accuse reciproche, i pendolari pagano le conseguenze.
Chiediamo che l’eventuale istituzione di voli “speciali” e di treni “speciali” non cancelli la ricostruzione totale ed immediata della A19, oltre ad un piano serio sulle infrastrutture in Sicilia.
Temiamo le cose provvisiorie... Sappiamo bene che in Sicilia nulla è più definitivo delle cose provvisiorie. Vigileremo attentamente che ciò non accada!!!
Intanto chiediamo alle autorità competenti di accogliere le nostre proposte.
Cordiali saluti
Giacomo Fazio
Presidente Comitato Pendolari Sicilia
Ciufer