Manifesto Fastweb: un siparietto divertente! Ma esistono le leggi….

Spread the love

In pochi minuti è diventato l’argomento della giornata di ieri. La mega pubblicità di Fastweb sulla facciata della Cattedrale di Palermo ha alzato un polverone: chi critica il poco gusto dell’affissione, chi sostiene che per il recupero di un bene culturale va bene questo e altro, eccetera eccetera eccetera…

Sebbene non si voglia alimentare una caccia alle streghe poco costruttiva, va denotata una confusione generale anche nei riferimenti normativi che governano la materia.

Ieri, dopo numerosi solleciti sui social network il Comune esordisce con

Le risposte sono importanti, e il Comune continua a precisare:

Alle 2 di pomeriggio viene ribadita l’estraneità del Comune da quanto successo, da quell’immenso palco che sovrasta la Cattedrale.  Nel frattempo Fastweb annuncia che non ha mai acquistato quella pubblicità e intima la rimozione alla concessionaria.

Quindi non rimane che la Sovrintendenza ai Beni Culturali, così come scriveva il comune in quel tweet. E in effetti si aspetta ancora una dichiarazione a tal proposito.

Ma non vi sembra comunque strano che nessuno al Comune si sia accorto di quel gigante che stava crescendo in fronte alla splendida facciata della Cattedrale….insomma, crediamo davvero che dal Comune di Palermo non sia dipeso qualche cavillo, qualche passaggio burocratico propedeutico all’installazione di quell’immenso telone giallo?

Ed ecco che entra in ballo un Decreto Legislativo n.42/2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004 – Supplemento Ordinario n. 28, articolo 49 che recita:

1. E’ vietato collocare o affiggere cartelli o altri mezzi di pubblicità sugli edifici e nelle aree tutelati come beni culturali. Il soprintendente può, tuttavia, autorizzare il collocamento o l’affissione quando non ne derivi danno all’aspetto, al decoro e alla pubblica fruizione di detti edifici ed aree. L’autorizzazione e’ trasmessa al comune ai fini dell’eventuale rilascio del provvedimento autorizzativo di competenza.

Chi scrive non è un esperto di leggi, ma nel caso specifico l’interpretazione sembra chiara: la sovrintendenza PUO’ autorizzare in via straordinaria un’affissione qualora non ne derivi danno all’aspetto e al decoro degli edifici (il decoro, per i cittadini, è andato a farsi benedire, ma la sovrintendenza evidentemente  non è dello stesso avviso).

MA….

ma…...l’autorizzazione passa al Comune che eventualmente rilascia il provvedimento autorizzativo di competenza. Quindi anche il comune ha “messo bocca” nell’installazione, dando evidentemente parere positivo. Tranne che, nel caso contrario, la ditta abbia arbitrariamente issato i ponteggi senza alcuna autorizzazione (possibilità altrettanto probabile in Italia).

Però il Comune aveva scritto che “non ha alcun ruolo nè potere” (vedi immagini sopra). E invece sembrerebbe di si….

Stanlio e Ollio forse non avrebbero fatto meglio in uno dei loro film, di certo la confusione regna sovrana e attenderemo con ansia che qualcuno smentisca queste nostre supposizioni sulla ricostruzione dei fatti e su possibili riferimenti normativi.

La cosa sicura è che, alla luce dei fatti attuali, c’è uno straordinario benefattore della compagnia telefonica che è riuscito a costruire una “cattedrale nella cattedrale” senza che nessuno se ne accorgesse…

 

 

 

 

Post correlati

16 Thoughts to “Manifesto Fastweb: un siparietto divertente! Ma esistono le leggi….”

  1. mediomen

    Che ci sia omertà nelle amministrazioni è più che evidente, è nel sistema come estirpare questo male il problema.

  2. pikacciu

    In tutto questo “parlane bene, parlane male, l’importante è che se ne parli…” Fastweb da tutta questa storia ne sta uscendo vincente con una pubblicità incredibile e che mai si sarebbe aspettata!

  3. suethespider

    Fatemi capire, il palermitano medio non si lamenta minimamente della mafia che c’è attorno al mondo dell’affisione a Palermo, illegale e non, e invece si alzano polveroni su questa banalità?

    Poi volevo chiedere una domanda OT agli amici di mobilità: qualcuno sa se la chiusura dell’ingresso in favorita dalla palazzina cinese è definitiva? Ma soprattutto perchè l’hanno chiusa? Sebbene abiti in zona l’idea mi piace molto (personalmente sarei per la chiusura del parco e il raddoppio di viale del fante per renderla una vera arteria, avevate postato un progetto qualche tempo fa).

  4. The.Byfolk

    Avete notato che il Comune da alcune settimane non interagisce più su Facebook?
    Sono convinto che di questo passo presto non userà più neanche twitter…

    In effetti non sono pronti al confronto pubblico e diretto con la gente, e neanche a quello in differita…

  5. suethespider

    Comunque bisogna vedere se nel termine “altri mezzi” rientri la fattispecie del cartello della fastweb che tecnicamente è affisso sulle impalcature, tuttavia data la natura momentanea dei lavori mi sembra una polemica sterile sarei curioso di sapere a chi vanno i soldi piuttosto, perchè se servono a rimpolpare le casse vuote del comune tutto buono e benedetto.

  6. peppe2994

    Effettivamente trovo questi allarmismi inutili, anche per me di chiunque sia la colpa meglio vedere quel cartello che le impalcature. Ho visto cartelli nei monumenti di mezzo mondo e non vedo cosa ci sia da lamentarsi. Non si possono affliggere cartelli sui monumenti, non sulle impalcature, quelle non costituiscono monumento, oltre a ciò considerate anche che funge da protezione per i lavoratori addetti alla ristrutturazione.

  7. politicifannulloni

    Ma cosa c’è di male nel vedere affisso questo cartellone pubblicitario?Esistono casi come questo in tutto il mondo e sono rimasti come l’unico modo di salvezza per contribuire al restauro di edifici storici (in iTALIA). Piuttosto lamentatevi di come l’arte italiana venga trattata come merchandising tramite i marchi famosi (Diesel nel Ponte di Rialto, Diego della Valle al Colosseo, le sorelle Fendi nella Fontana di Trevi).

  8. Ragazzi, vorrei attenzionarvi che qui la questione non è più “cartellone si, cartellone no” ma il fatto che nessuno al Comune sa di questa cosa, che la sovrintendenza ha rilasciato un’autorizzazione che avrebbe poi girato al Comune stesso, ma tutti (sovrintendenza esclusa) prendono le distanze e dicono di non avere responsabilità.

  9. peppe2994

    È perchè mai dovrebbero avere responsabilità?
    I ponteggi non sono pubblici ma privati ed ognuno ci può appendere quello che vuole, l’unico ente a dover dare il consenso è la chiesa (che lo ha dato).
    Ad ogni modo perchè non fate un nell’articolo riguardo alle nuove dotazioni tecnologiche della città?
    Stiamo progredendo verso il futuro con installazione a tappeto di fibra ottica ed antenne 4G ma questo forse non importa a nessuno…

  10. cirasadesigner

    Io credo che questo sia l’ennesimo paradosso all’italiana.. Perché lamentarsi se un privato decide di farsi pubblicità finanziando restauri anche di un certo importo, vedasi la vicenda Della Valle Colosseo… A mio parere basterebbe solo fare delle norme che prevedano ad esempio di concedere degli spazi pubblicitari rispettando delle semplici regole, sulle grafiche pubblicitarie, Un esempio potrebbe essere quello di pretendere dei disegni che diano l’idea di cosa si sta trattando e insieme dei messaggi pubblicitari, per evitare l’effetto manifesto, che invece in questo caso si avrebbe. Dappertutto funziona così, senza che nessuno si indigni per questo, credo che sia meglio accettare questo compromesso, piuttosto che lasciare alla malora il nostro fantastico patrimonio storici architettonico

  11. pipopipo

    fatemi capire… il ponteggio in tubi innocenti non disturba?? e ancora il mega cartellone che misurera’ 80 metri x 30 metri circa sulla facciata del convento delle croci in via liberta’ non disturba?? ma per favore!!!

  12. peppe2994

    Secondo me è più elegante una pubblicità che il ponteggio.

  13. suethespider

    @Portacarbone

    Non intendevo criticare l’articolo che anzi, mette in luce giustamente il solito gioco di spallucce e scaricabarile di amministratori o responsabili. Io mi riferivo piuttosto a quelli che si scandalizzano facile di cose che mi sembrano facezie, invece i cartelloni che tappezzano selvaggiamente tutte le piazze della città vanno benissimo.

  14. suethespider

    Non piazze, volevo scrivere strade.

  15. mediomen

    Credo che il problema principale sia questo: Innanzi tutto qualcuno doveva mettere in sicurezza il portico per evitare che cadessero i calcinacci. Si presenta qualcun altro e dice il ponteggio per mettere in sicurezza lo metto io. A questo punto tutti d’accordo, tanto non costa niente e si da l’assenso. Chi realizza il ponteggio principalmente lo realizza per metterci la pubblicità così ha un ritorno, lo prolunga all’interno per proteggere il portico e un poco verso via Bonello per dargli stabilita. Questo che significa, avremmo quella pubblicità per un tempo indefinito tendente all’infinito considerando che non ci sono e non ci saranno soldi per fare il restauro.

  16. diesse78

    Questo tipo di affissione pubblicitaria e’ uguale a quella del monumento ad angolo a piazza croci, stessa società VAT srl

Lascia un commento