L’anello ferroviario di Palermo, una volta completo, sarà una linea circolare a binario unico di circa 6,5km.
Dell’anello ferroviario, attualmente, esiste una parte che corrisponde a circa metà dell’intero tracciato che va dalla stazione Notarbartolo a piazza Giachery, con fermate intermedie in via Imperatore Federico, in via Autonomia Siciliana e a piazza Giachery.
I lavori per la chiusura dell’anello sono stati suddivisi in due fasi successive, denominate primo e secondo stralcio funzionali, per un costo complessivo stimato in 125 milioni di euro.
Dalla data d’aggiudicazione dell’appalto la ditta incaricata avrà 180 giorni di tempo per redigere il progetto esecutivo sulla base di quello definitivo e 855 giorni per completare i lavori, per un totale di 1035 giorni, ossia 2 anni e 10 mesi.
Nel dettaglio i lavori per il primo stralcio consisteranno in:
-scavo e demolizione della galleria esistente a singolo binario “Ranchibile” e successiva realizzazione della fermata Libertà in galleria artificiale a singolo binario dal km 1+386 al km 1+480,5;
trincea dell’Ucciardone dal km 3+621 al km 3+840, in adiacenza a via Crispi;
-galleria artificiale Crispi a singolo binario dal km 3+840 al km 4+170, in adiacenza all’omonima via;
-fermata Porto in galleria artificiale a singolo binario dal km 4+170 al km 4+260, compreso il sottopasso pedonale ubicato all’intersezione tra via Crispi e via Amari;
-galleria artificiale Crispi/Amari a singolo binario dal km 4+260 al km 5+000, ubicata lungo via E.Amari;
-stazione Politeama in galleria artificiale a doppio binario dal km 5+000 al km 5+258.
La costruzione delle gallerie verrà effettuata col metodo cut and cover.
La successione delle fasi esecutive prevede, in un primo momento, la realizzazione dei diaframmi di paratia (palificazione) e del puntone di testa (solettone di copertura), successivamente, l’esecuzione dello scavo a foro cieco della galleria e, infine, il completamento della struttura con la realizzazione del solettone di fondo (secondo puntone).
Riguardo le fermate sono previsti i seguenti interventi:
Fermata Libertà: sarà situata lungo l’asse stradale di viale Lazio. La fermata, di tipo interrato, a semplice binario e a singola banchina, verrà realizzata al di sotto della sede stradale in galleria artificiale e si articolerà su tre livelli: piano campagna, piano mezzanino, piano banchina.
Sono previste una scala d’accesso su viale Lazio, una scala di servizio su via Sicilia, una scala mobile e un ascensore.
Fermata Porto: la fermata, di tipo interrato, a semplice binario e a singola banchina, verrà realizzata al di sotto del piano campagna in galleria artificiale e si articolerà su due livelli: piano campagna, piano banchina.
Stazione Politeama: situata tra piazza Castelnuovo e piazza Ruggero Settimo, sarà a doppio binario e dotata di quattro uscite, due con pensilina, su via Libertà e piazza Castelnuovo, due costituite da semplici scale d’accesso, lato via Ruggero Settimo e lato piazza Castelnuovo.
Sfoglia qui la presentazione ufficiale di RFI (clicca sullo zoom per migliorare la visualizzazione)
A prima vista salta subito all’occhio quel “buco” fra Libertà e Notarbartolo in cui ci sarebbe stata benissimo un’altra fermata intermedia in zona Sciuti.
Vista poi la presenza di almeno due binari a Politeama, Fiera e Notarbartolo, ci sarebbero tutte le possibilità di fare circolare i treni in entrambe le direzioni sfruttando gli incroci e non soltanto in una, come è stato sempre detto. In quest’ultimo caso il senso sarebbe orario? Lo sto ipotizzando leggendo il numero con cui è contraddistinta ogni fermata nel primo disegno.
ottimo progetto. in effetti però calzerebbe a pennello un’ulteriore fermata tra libertà e notarbartolo, dove mi sembra ci sia un buco di qualche chilometro, stante il progetto attuale
2 anni e mezzo di lavori per 3 fermate non sono tanti? e poi non capisco come mai la si finanzia a metà e non tutta fino a notarbartolo….in ogni caso rimane un’ottima notizia
Ma quindi è sicuro l’inizio dei lavori a Febbraio? Aspetto questa notizia da così tanti anni che stento a crederci…
Che tristezza esaltarsi per “inaugurare” un progetto vecchio 30 anni! 30 anni fa forse era un bel progetto non oggi!! Nel resto d’Italia e del Mondo si costruiscono metropolitane all’avanguardia e qui ancora stiamo a costruire un binario! W il progresso!
@giramondo85: nessuno avrebbe mai potuto reprimere la felicità dei bimbi africani, quando quelli di missione arcobaleno gli portarono le bambole di peluche….Neanche tu!!
@giramondo
è stato detto e ridetto che per la brevità del tracciato, facendo girare in tondo i treni i tempi di attesa saranno comunque accettabilissimi (non ricordo quanto, ma si parla di pochi minuti). Sarebbe stato anzi superfluo e uno spreco di soldi realizzare qui un doppio binario.
Le opere non vanno realizzate in un determinato modo solo perchè fa figo e perchè lo fanno altrove, ma principalmente se ce n’è la reale necessità. Non staimo parlando né di una metropolitana che si sviluppa per km sotto una città, né di una tratta ferroviaria bensì di un anello ferroviario di dimensioni non sterminate. Magari, se fosse arrivato sino alla stazione centrale come in origine ipotizzato, sarebbe stato opportuno il doppio binario, ma vista l’estensione prevista, sarebbe stato assolutamente inutile.
in questo anello quanti treni dovrebbero girare contemporaneamente?
tempo di attesa come la metropolitana oppure uno ogni 30 minuti?
ci vorrebbe un’altro anello con fermata comune politeama , che copra la zona dal politeama fino all’inizio di corso dei mille.. ps: non và sottovalutata tutta la zona bonagia, ormai ci abitano 20 0 30 mila persone, che ne dite?
Le cose non vanno fatte tanto per…o perché fa figo! Le cose Vanno fatte per soddisfare un bisogno adeguando le infrastrutture alle necessità del periodo storico in cui si vive. quello è un progetto – misero – di 30 anni fa. Inoltre bisogna fare anche un raffronto tra il beneficio e il costo effettivo! c’è? che lo chiudano fanno bene per lo meno si sarà concluso qualcosa. ma il progetto cosi com’è non mi esalta. lasciateli stare i bimbi sfortunati, non servono per fare esempi come questi. Spero in progetti più ambiziosi per Palermo! come la Metropolitana leggera! non perché è “figa” ma perché sarà davvero utile e potrebbe risolvere parte dei problemi legati al traffico in centro.
Credimi, qui siamo tutti concordi credo nel dire che la metro ci vorrebbe come il pane.
Comunque io sono contento che si faccia, e non credo sia vecchio di trent’anni il progetto.
Non bisogna guardare l’opera singolarmente, ma nel complesso delle opere previste per la mobilità, e cioè metro (la colonna vertebrale), anello, passante e linee tranviarie. Visto in quest’ottica di interscambio l’anello assume ben altro peso che non guardandolo come opera singola. Io non sono certo esperto del campo, ma credo che tutte insieme siano state abbastanza ben pensate tra di loro.
Penso anche all’utilità che potrà avere per i vari crocieristi che così potrebbero facilmente arrivare nel cuore del centro evitando l’attraversamento della pericolosa via Crispi tanto per dirne una.
Certo se potessi sognare potrei immaginare un domani un’ulteriore linea metropolitana che dal mare salga sino a Monreale, nuove linee di tram nel centro storico e verso altre periferie, come appunto Bonagia.
Il progetto è un po’ datato, ma dato per assodato che quest’opera verrà iniziata e finita, quello che mi preoccupa è capire alla fine che tipo di servizio sarà.
Non è una ferrovia, non può essere considerata tale visto che è una linea assolutamente metropolitana o, se fa paura il termine, urbana e comunque non avrebbe senso dotarla di Minuetti (come previsto)con poltrone assolutamente inutili vista la brevità del percorso e tanto spazio all’impiedi quindi sprecato.
Se non ci fosse di mezzo Trenitalia vedrei bene l’acquisto di tre-quattro treni tipo CAF della Roma-Lido e ipotizzando che ci voglia un quarto d’ora per coprire l’intero giro, basterebbe impiegarne tre per avere frequenze di cinque minuti negli orari di punta.
Purtroppo mi sa che oltre al progetto datato, anche il servizio sarà tale. Quindi scordiamoci treni agili, ritmi frenetici e tornelli da aprire con scheda magnetica o a chip e prepariamoci a biglietti cartacei, capitreno e controllori…
Non c’è tanto da sognare! non si tratta di cose impossibili! basta Volerlo! se l’UE finanzia questo di progetto vedrai se non finanzia un progetto di mobilità serio. Noi cittadini per primi dobbiamo smetterla di pensare che la normalità debba essere una cosa straordinaria per Palermo.
il cuore del centro della città sarebbe il politeama? dovresti rivedere la cartina della città!
Io sono perfettamente d’accordo con giramondo85, questo progetto è vecchio, credo poco utile soprattutto in questa configurazione che non chiude l’anello, non credo sia utile a nessuno prevedere 2 fasi progettuali, per poi fare3 fermate in più… In realtà, ci scontriamo con l’atavica mancanza di infrastrutture e si grida al miracolo solo perché l’elefante ha partorito il topolino. Si deve pensare seriamente ad altre soluzioni, si deve puntare sulla mobilità di massa, che sia tram o metro leggera, indubbiamente la seconda è auspicabile, visto che credo sia davvero l’unico mezzo che potrebbe risolvere i problemi di mobilita dei palermitani. Almeno si inizi con la linea che attraversa la città direzione NORD e ci si accorgerà subito che ce ne vorrà una direzione mare monti… Forse di questo passo nel 2100 ce la faremo
@giramondo
La cartina della città la conosco eccome, forse anche fin troppo bene, il cuore della città, il salotto, è da oramai un secolo piazza Politeama insieme alla via Ruggero Settimo e piazza Verdi, da quando cioè, dopo l’apertura dell’asse Libertà e la realizzazione di questa grande piazza sull’ex piano di Sant’Oliva il “centro” ha spostato il suo baricentro verso nord. Se poi dobbiamo parlare del cuore storico, quello monumentale, allora è piazza Vigliena insieme al Cassaro. Forse tu dovresti andare a rivedere certi libri di storia della città 😉
Comunque, piazza Politeama, come inizio di un itinerario in direzione dei Quattro Canti da parte dei crocieristi è assolutamente perfetta, visto che include anche la vista dei nostri due bei Teatri.
non c’è speranza di avere in questo anello mezzi solo elettrici?
coprendo il centro storico e inserendo anche una linea tram si potrebbe chiudere tutto al traffico, fare ristrutturare tutti gli edifici, che così non diventerebbero più neri… così da portare milioni di turisti, e risorgerebbe pure l’economia di tutta palermo. perchè non ci sono progetti di sviluppo per sfruttare il turismo?
@giramondo85 @cirasadesigner Scusate ragazzi io non capisco tutte queste polemiche, nessuno qui su MobPa è contro la metro leggera, anzi! Però dobbiamo anche essere realisti e renderci conto che se mai si farà, sarà qualcosa di molto lontano nel tempo. Nel frattempo che facciamo, ci arrendiamo ai panormosauri, ai posteggiatori abusivi e restiamo una delle città più incasinate del mondo? Per adesso ci “accontentiamo” dell’anello che insieme al passante raddoppiato e ai tram + il bike sharing prossimo a venire possono dare una grande mano alla mobilità, senza che questo pregiudichi la realizzazione della metro leggera (che forse vedranno i miei nipoti). Il progetto avrà una decina d’anni comunque, non trenta.
se abitassi a metà strada fra Notarbartolo e Libertà avrei da percorrere 693 metri, ovvero 7 minuti a piedi per ragiungere entrambe le fermate.
Nessuno impedisce la realizzazione di collegamenti Giachery-Palermo Centrale già con la fermata Libertà realizzata, Porto e Politeama non sono influenti al momento.
Una coppia di corse per la Stazione Centrale e una coppia per Notarbartolo ogni ora, realizzerebbero un cadenzamento dignitoso (dati gli standard Trenitalia).
Resta sempre la possibilità di utilizzo di più mezzi di trasporto, bici+treno, piedi+treno, autobus+treno, oppure il car sharing, per esempio convogliando due tre persone in direzione Notarbartolo che da lì si dirigono per le zone più disparate.
Stesso discorso con la futura fermata Politeama. Si troverebbe più o meno tra Libertà e Stazione Centrale, coprendo tutto il centro.
Area sud coperta da Orleans, Imera e Lolli, area Nord da Porto.
quando il cerchio verrà chiuso col completamento dei tram, del passante e dell’anello, interi quartieri resteranno comunque tagliati fuori. . .sto pensando a bonagia, villaggio s.rosalia, mondello, arenella, la zona di corso calatafimi parte alta, solo per fare alcuni esempio. . .ora, che mobilità è una mobilità urbana che lascia fuori dal circuito almeno 100-150 mila persone? e non voglio essere esagerato. . .credo che sarebbe stato meglio destinare tutti i fondi per la realizzazione di una sola opera, tipo solo tram o solo metropolitana, con l’obiettivo di avere una fermata ogni 800-1000 metri. . .come in quasi tutte le grandi città europee e mondiali. pur tuttavia, mi accontento di quello che stanno facendo
Sono contento di apprendere che, a breve, dovrebbe prendere corpo il cantieramento delle opere, anche se non è la prima volta che ci si trova in presenza di annunci di tale fattura. Infatti, come cittadini, dobbiamo registrare un pesantissimo ritardo nella intera fase della attuazione. Relativamente a ciò il cronoprogramma allegato alle schede tecniche dell’APQ Stato-Regione (Atto Integrativo del marzo 2004) prevedeva la ultimazione dei lavori al 30 novembre 2008 !
Le responsabilità sulle vicende dell’enorme ritardo, sia in fase di progettazione sia in quella successiva della gestione del contenzioso con le ditte che hanno partecipato alla gara di appalto, sono gravi e senza attenuanti e sono, principalmente, della Giunta comunale Cammarata e, purtroppo, anche della RFI in qualità di Soggetto attuatore unitamente alla società Italferr.
Rimanendo all’oggi vogliamo manifestare la gratitudine della città alle nuove amministrazioni della città e della Regione e, soprattutto, al Ministro Barca per l’impegno che hanno svolto nei confronti delle Istituzioni europee. Grazie a questo rinnovato impegno è stata scongiurata la perenzione dei fondi che avevano una scadenza (abbondantemente superata) ed è stato ottenuto l’ulteriore finanziamento con il quale sarà possibile avviare concretamente i cantieri del primo lotto funzionale, dalla stazione Notarbartolo a piazza Politeama. Vi è da dire che il primo lotto funzionerà secondo un regime di esercizio provvisorio (non è noto per quanto tempo, però) di andata e ritorno sul semplice binario ed incroci nelle fermate intermedie. L’anello potrà andare a regime (appunto ad “anello circolare”) soltanto dopo che verrà assegnata la progettazione definitiva ed esecutiva (in atto esiste un semplice progetto preliminare) e la relativa gara di appalto. Occorrerebbe spingere per anticipare quanto prima, almeno, le fasi della progettazione che, da sole, impegnano non meno di due anni (ad essere ottimisti e positivi). E, questo, è il sollecito che mi sento di raccomandare e consegnare alla attenzione dei ragazzi di Mobilita Palermo……….
da libertà a politeama le fermate saranno molto vicine (6 in 3 km e mezzo). Stesso discorso per il passante da notarbartolo a palermo centrale. Sta all’amat istituire navette frequenti bonagia-stazione centrale, monreale-orleans, mondello-san lorenzo o imperatore federico, arenella-fiera ecc…
Con una dozzina di linee espresse si realizzano connessioni eccellenti senza intervenire dal punto di vista infrastrutturale.
@miguel orlando
scusami sai, ma il tuo ragionamento non lo capisco proprio, ovvio che questo piano integrato dei trasporti dovrà essere ampliato un domani per collegare ciò che è fuori dall’attuale previsione, ma cavolo, da qualche parte si dovrà pure cominciare.
Quando mesi fa con i ragazzi ho visitato il deposito del tram, con l’ingegnere che cura il progetto abbiamo parlato delle voci che vorrebbero la linea 3 prolungata sino a Basile. Lui non ha voluto sbilanciarsi dicendo che comunque non essendoci ancora nulla di progettato non ne sapeva parlare, ma nemmeno ha negato la cosa. Ergo, è prevista un’ulteriore estensione delle linee tranviarie, quindi il piano della mobilità non è un blocco invariabile. Tra l’altro ti rammento che non tutte le strade di Palermo si prestano al passaggio di un tram. La linea che era previsto passasse da corso Calatafimi venne bocciata. Altre alternative sono assolutamente necessarie. Tanto tempi burocratici e di realizzazione sono più o meno gli stessi, e lo stiamo vedendo con la realizzazione in contemporanea delle linee tram e del passante.
e la tratta B del passante quando verra’ appaltata? questo e’ il vero scandalo non l’anello. un passante monco che competato avra’ un imbuto da notarbartolo a san lorenzo. VERGOGNA
@MAQUEDA
c’ero anche io in quella visita al deposito e sono rimasto colpito dall’efficienza delle maestranze che stanno realizzando l’opera. sono contento per quello che si sta realizzante ma nello stesso tempo mi accontento, anche se per il futuro si può fare di più. lungi da me nel criticare negativamente. . .ho solo detto che mi auspico un ampliamento nel futuro. non puoi negare che molti cittadini resteranno tagliati fuori però
Mi unisco a quanto lamentato da Francesco a riguardo del mancato affidamento dei lavori della tratta B del passante ferroviario, quella che dovrebbe ricucire il raddoppio tra la stazione di Notabartolo e San Lorenzo/La Malfa. Una tratta, peraltro, tormentata dalla presenza di tre trafficatissimi passaggi a livello. E, questo ritardo si unisce a quello dell’anello ferroviario. Si pensi che, per le fonti di finanziamento aggiuntivo alla realizzazione in variante (da superficie a interramento con copertura da adibire a strada di collegamento e pista ciclabile) di tale tratta, è stato stipulato un accordo specifico (Protocollo di Intesa) in data 13.12.2006 tra il Ministero Infrastrutture, la Regione Siciliana, il Comune di Palermo e la RFI. Un accordo che ha determinato le condizioni normative e finanziarie per l’adozione della variante progettuale, da tempo approvata dal consiglio comunale e dalla Regione siciliana.
A mio avviso è sempre un’infrastruttura che potrà essere utile a questa città.Il vero problema sarà quando cominceranno i lavori perchè ogni santa volta che si deve realizzare un ‘infrastruttura di una certa rilevanza succede sempre qualcosa per cui i lavori rallentano o si fermano del tutto.E’ su questo punto che l’amministrazione comunale dovrebbe concentrarsi e studiare e mettere in atto tutte quelle misure e precauzioni per evitare che questo avvenga.
sopratutto speriamo che gli enti preposti vigilino sulle infiltrazioni mafiose su gli appalti o sulle forniture infiltrazioni ben più pericolose di quelle dell’acqua…
E’ un progetto abbastanza insolito che lega tra loro parti di città altrimenti meglio collegabili. Credo che nel complessivo piano infrastrutturale dedicato alla mobilità di massa dovesse essere la “ciliegina sulla torta”, invece si parla di una ipotetica realizzazione parziale in tempi relativamente brevi. (Sulla brevità dei lavori appaltati dalle FS – o delle spa in cui si sono spappolate e ce le spappolano – le palle – adesso l’esempio del passante non è davvero un buon esempio peraltro).
Resto convinto che le opere pubbliche da noi in Italia servono principalmente a soddisfare le brame delle stazioni appaltanti (che gestiscono soldi, incarichi, assunzioni e tangenti) e gli interessi di chi le realizza. Perché va da se che per l’interesse pubblico, ad esempio, la prevista metropolitana gommata è di gran lunga più importante di questo secondo troncone d’anello. Ma si costruisce un pezzo d’anello, una linea secondaria ed a perdere che consentirà di andare da Notarbartolo o dal viale Lazio al Politeama in 10 minuti, quando il bus ne impiega di meno.
Ci capisco poco, forse, o forse ho ragione quando dico che il re è nudo. O forse entrambe le cose.
Sempre meglio di niente, però quanta sensazione d’impotenza.
Sopra c’è almeno un congiuntivo sbagliato, chiedo scusa, colpa della stanchezza oculare.
a Porto, in Portogallo, hanno una metropolitana leggera che per un pò va sotto terra con fermate sotterranee e per un po sta per la strada con fermate esterne… questi sono veri esempi di mobilità alternativa! e vi dico che Porto, poveri loro, non stanno economicamente meglio di noi… pertanto hanno saputo sfruttare i fondi dell’UE facendone buon uso. così come con il loro aeroporto. dobbiamo solo svegliarci!! Fare Avanzare Palermo si Può! dipende da noi!
Riprendo la domanda di ligeiro: la linea verrà elettrificata ?
per l’anello se la regione firma il contratto di servizio trenitalia manderà l’ordine all’alstom per costruire altri minuetti elettrici,altrimenti bisogna tenerci i diesel
La linea è già elettrificata, il guaio è che, al di là del contratto di servizio fantasma, è gestita da Trenitalia, per cui il minimo attuale è il trenino diesel anni 70, il massimo sarà rappresentato da degli inutili e costosi Minuetti.
Credo che per l’esercizio sulla linea, non siano adatti i Minuetto, che reputo un buon reno in rapporto all’estetica e alla funzionalità, del resto è lo stesso produttore del TGV francese, anche se non si capisce il perché dovremmo comprare treni all’estero quando aCarini la vecchia IMESI, oggi Ansaldo Breda, potrebbe fare cose egregie. Nel lontano 1985 in quella fabbrica produssero un prototipo di vagone metropolitano, che non vede mai la luce, ma molto bello e funzionale, dovrebbero esserci ancora delle foto in giro.
Sul mercato, ci stanno tanti altri modelli che sarebbero preferibili al Minuetto. Essendo una linea metropolitana, si dovrebbe pensare a modelli che rassomiglino ad una vera e propria metro, il Minuetto è più un treno da rete extraurbana…
@cirasadesigner:
diciamocelo francamente, i Minuetto su questa linea con fermate ravvicinate e un percorso brevissimo non avrebbero alcun senso, quindi Trenitalia li metterà…
Del resto Trenitalia non fa servizio metropolitano, non ha la mentalità da servizio metropolitano e non acquisterebbe mai materiale adatto ad un servizio metropolitano che le servirebbe solo a Palermo, a Napoli e poi dove?
Certo, se il servizio non fosse affidato a Trenitalia e ci fosse un’altra azienda interessata le cose cambierebbero, ma non credo che AMAT sia nelle condizioni di spingersi così oltre ed i tempi sono quello che sono, per cui ho poche speranze.
@templare ma la linea e ferroviaria non metropolitana,state facendo confusione le uniche soluzioni sono o minuetti oppure i GTW http://www.lecconotizie.com/wp-content/uploads/2011/09/gtw-stadler-treno-2.jpg ma la sostanza non cambia…..Per il resto le 663 che per adesso fanno quel servizio sono state fabbricate nel 1993 non negli anni 70.E nonostante il servizio è cadenzato con un treno ogni 30 minuti per adesso viaggia vuoto
la linea non verra’ elettrificata. costa troppo
@pendolare:
un ti siddiari, non sarà una metropolitana, ma una linea a servizio ESCLUSIVAMENTE metropolitano e i treni come i Minuetto, pensati per i collegamenti regionali, con le loro poltrone che tolgono spazio, con le poche porte e con le caratteristiche di accelerazione adatte a quel servizio, non hanno nulla a che vedere con il servizio che invece questa linea dovrebbe richiedere.
Se salgo a Fiera per scendere cinque minuti dopo a Politeama non me ne può fregare di meno delle poltrone del Minuetto, mi importa invece potere scendere alla mia fermata senza dovere cercare una porta.
Le 663 saranno state pure costruite nel 1993, ma sono ridicole nel 2013 per il tipo di servizio cui sono destinate. Per quanto riguarda il fatto che siano pressocchè vuote dipende da alcune cosine, ad esempio:
1) la frequenza è ridicola per un servizio metropolitano, i ritmi cittadini sono ben diversi dalle frequenze invernali (glisso per pietà su quelle estive) che Trenitalia propone;
2) trovare un biglietto blu è un’impresa, impossibile alle fermate, difficile negli esercizi nei paraggi, UFO nel resto della città;
3) quattro fermate in tutto, fra frequenza ridicola, servizio pessimo, difficoltà a trovare il biglietto, da Giachery a Notarbartolo faccio prima a farmi a piedi via Duca della Verdura e sono arrivato;
4) se tutto questo non dovesse bastare francamente ci penso due volte a salire su un treno diesel che puzza di nafta da fare paura.
A lavori conclusi metti treni e frequenze adatte e soprattutto dai un servizio degno di questo nome e vedi se non si riempiono, perché malgrado il binario unico ed il progetto non esaltante (IMHO), questa linea copre punti strategici e può avere un bel potenziale.
@ francesco:
la linea è già elettrificata.
veroooo e’ gia’ elettrificata? e allora perche’ mettono ancora i treni del 1915 a carbone?? sono na vera schifezza quei treni.. una volta ne ho preso uno per andare da notarbartolo a giachery e stavo morendo intossicato dal fumo del diseal di questo treno a vapore. si e’ fermato in galleria con il motore acceso e abbiamo dovuto chiudere i finestrini perche’ stavamo morendo (era il mese di agosto 36 gradi all’esterno). dotemi voi che senso ha avere l’elettrificazione e usare i treni a carbone.
Io li uso quotidianamente. Sono un tipo pulito ed è vero che esternamente puzzano, ma dentro sono molto puliti. Io, personalmente, chiudo sempre i finestrini. Mi da fastidio il vento anche in estate.
Chissà se l’elettrificazione funziona.
Per andare a piazza Giackery, preferisco prendere il treno a notarbartolo…il più delle volte, come tanti, lo uso per andare in via Imp. Federico.
I Minuetto sono sia diesel che elettrici.
Quelli che vanno a Trapani, si muovono a nafta anche nel tratto cittardino.
E’ vero: per questa linea i Minuetto sono inutili e, aggiungerei, anche per la linea che stiamo andando a realizzare.
le frequenze dei giachery sono in base al passaggio dei punta raisi da notarbartolo per questo motivo partono al minuto 26 e 56 ed arrivano al minuto 09 e 39.
Il fatto che vengano utilizzati treni diesel per una linea elettrificata è facile da spiegare…mancanza materiale elettrico dovuto alla mancata firma del contratto di servizio.
A dicembre le ALe 841 andranno in pensione,già sono messe quasi tutte fuori servizio….ci sarà da ridere ironicamente se la regione non ripristina le ocndizioni di 4 anni fa….biglietto unico TI-AMAT e contratto di servizio
Se guardate bene i grafici di progetto, i tunnel del nuovo tracciato sono con la catenaria, quindi si deduce, come logico che sia, che il futuro servizio sarà espletato con materiale rotabile elettrico.
Tra le altre cose, che io sappia, è vietato, tranne in casi straordinari, l’utilizzo di altro materiale rotabile.
Se poi l’ALE 841 (Trinacria express, solo fino a qualche tempo fa), andrà in pensione, mi devono spiegare cosa altro utilizzeranno visto che i Minuetto non sono sufficienti. Poi altra cosa inconcepibile sta nel fatto che i costi di esercizio di un treno elettrico , sono nettamente inferiori a quello a motore diesel, chissà, che interessi ci stanno dietro tutto questo, e di sicuro non si parla di qualche pieno all’auto fatto a sbafo!!!!
L’ALE 841 va in pensione perchè sono 40 anni che gira,i suoi servizi sono già effettuati da una composizione doppia di minuetto elettrico….vengono utilizzati i treni diesel per mancanza materiale elettrico
Scusate, e la fermata Malaspina?
Dove sorgerà? La faranno?
@19alessio79: Non è ancora stata appaltata. Se ne parla tra il 2016/2020.
@pendolare Ale841 in pensione ok! e i diesel che portano a Giackery non li hanno 40 anni ??
Aggiungo: l’accordo trenitalia – Amat fu rescisso da Amat perché economicamente andavano sotto. Era una bonifico costante che facevano a Trenitalia. Va riscritto, anche con la partecipazione, non necessaria, degli organi regionali.
@alberto daidone no le ALN668 serie 3000-3100-3200 che circolano in sicilia sono state costruite tra il 1980-1985 mentre le ALN 663 tra il 1985 e il 1993,la serie che circola in sicilia 663 gruppo 1100 sono state costruite tra il 1990 e il 1993….
ALE 841 invece risalgono al 1972
Ti ringrazio per la tua puntuale spiegazione.
Non pensavo che quei rottami potessero risalire appena a 23 anni fa.
Una cosa che volevo segnalare da utente quotidiano quale sono è che questi mezzi purtroppo a volte si bloccano (frenano improvvisamente) alle ripartenze dalla stazione.
Da profano, non so da cosa dipenda, ho provato ad ipotizzare il fattore umano.
Invece, visto che sei così bravo ti chiedo un’altra cosa.
Mi è capitato sul Minuetto un paio di volte che il mezzo si fermasse, frenando anche in questo caso improvvisamente, dentro la galleria nei pressi della stazione notarbartolo.
La prima volta, preoccupato, chiesi spiegazioni. Mi fu risposto di non preoccuparmi che il treno si era semplicemente disconnesso.
Ho ipotizzato si trattasse di una disconnessione dalla rete elettrica.
Puoi correggermi o confermarmi?
caro alberto l’abito non fa il monaco 😀 Per il resto credo che dipenda dai segnali o dagli scambi,ricordo che un treno per trapani un paio di mesi fa rimase bloccato 40 minuti ad orleans perchè non si attivava il deviatoio
Anello!!! Hanno iniziato i lavori? E’ stato aperto il cantiere? Qualcuno nei pressi del porto sa se hanno cantierizato? Ormai dovremmo esserci!!!
Ragazzi fra che secolo partono i lavori dell’anello che cmq cosi’ come verra’ fatto non concordo?perche’ invece di pensare alla metroleggerautomatica non pensiamo al prolungamento dell’anello ferroviario verso mondello,ed uno verso la stazione o bonagia?naturalmente a doppio binario?mi e’ stato detto che una volta finiti i lavori per la tratta fino a politeama,trenitalia farebbe costruire delle vetture vero e proprie metropolitane e che le fermate verrano modernizzate.Cosi’ come la vorrebbero fare adesso,non servirebbe a nulla…..