Sono in corso proprio nella zona interessata da numerosi cedimenti e dove lo scavo della galleria procede a rilento dei sondaggi geologici per meglio chiarire la composizione del sottosuolo.
Questa zona infatti è stata posta sotto la lente di ingrandimento da parte della ditta esecutrice dei lavori, perchè dai sondaggi iniziali non risultava avesse un terreno cedevole, mentre con l’avanzare dello scavo della galleria sottoterra i palazzi in superficie hanno subito dei leggeri danni (crepe sui muri) per cui è stato necessario procedere con dei consolidamenti degli edifici. Questo ha rallentato quindi lo scavo della galleria che da Lolli/Malaspina giunge fino ad Imera/Tribunale in attesa che i lavori in superficie fossero terminati. Adesso quindi per avere un quadro ancora più chiaro di come sia composto il terreno tra la galleria in costruzione e i palazzi sono stati autorizzati dei così chiamati carotaggi, dei sondaggi che tramite dei macchinari adatti perforano il terreno verticalmente fino ad una profondità stabilita e ogni circa 25 metri viene tirato fuori dal macchinario un campione che verrà analizzato per determinare la composizione del terreno e quindi successivamente servirà a fare adottare la migliore tecnica di scavo per evitare proprio i cedimenti sopra citati.
Verrà effettuato un altro sondaggio proprio di fronte a “Benny” (Via S. Lo Forte) per estendere la mappa geologica del terreno.
Quello che si può evincere da questi primi carotaggi è che il terreno della zona è composto da sabbia e arenaria, il che favorisce i fenomeni di cedimento delle fondamenta.
Ho chiesto delucidazioni riguardo al sequestro di cui si era parlato giorni fa e che riguardava proprio la Soil-Geo. Mi è stato detto che la ditta è sotto sequestro, ma per ora continuano a lavorare finchè glielo permetteranno.
Beh, semplicemente leggeri danni non direi.
Ci seri dubbi sulla stabilità e sicurezza degli edifici interessati, non certo solo delle semplici crepe sui muro, che non sono motivo di per sé sufficiente per sgomberare degli edifici com’è stato fatto in questo caso.
Io non liquiderei così la questione, che mi sembra piuttosto seria.
Lo è certamente per chi da mesi è costretto a vivere fuori casa e non sa quando potrà tornare e in che condizioni.
Lo è altrettanto per lo stato dei lavori.
Lo scavo è fermo, non si sa quando riprenderà e la SiS sembra nel pallone. Dopo mesi stiamo ancora alle analisi del terreno. Un approccio al problema alquanto dilettantesco, visto che è poco credibile che dai carotaggi ante opera non risultasse il tipo di terreno incontrato. Negligenza, poca professionalità, pochi soldi da spendere? Qual è il motivo?
Non sarebbe stato meglio abbattere le palazzine, continuare lo scavo, fare opere di consolidamento per poi rifondare le costruzioni abbattute in seguito dopo la fine dei lavori di consolidamento del suolo ?
@Metropolitano: I costi sarebbero notevolmente lievitati. Oltre ai tempi
classico di tutto cio’ che si cerca di costruire a palermo. una volta c’e’ troppa ioggia una volta c’e’ tropp sole una volta finiscono i piccioli un’altra se li fottono un altra ancorac’e’ la mafia poi la mala politica insomma non si riesce mai a finire un opera. SIAMO SENZA SPERANZA. L’UNICA OPERA CHE SI DOVREBBE CREARE A PALERMO E’ UN ENORME CARTELLO ALLA ROTONDA DI VIA ORETO E UN’ALTRO IN VIA BELGIO CON SCRITTO: LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
@Fabion54, i tempi no veramente. Se le abbattessero poi non occorrerebbe aspettare l’esito dei sondaggi geognostici o i lavori di messa in sicurezza delle palazzine per completare i lavori della metro. Quello che conta è che intanto i lavori, quelli del Passante Ferroviario, vadano avanti giusto ? Così mentre si fanno carico di ricostruire le abitazioni sopra, i primi convogli ci viaggiano già sotto.
L’altro giorno hanno chiuso via Serpotta per qualche ora ed hanno montato delle impalcature per proteggere i pedoni dai calcinacci che cadono da quelle due palazzine.