Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ufficialmente approvato, con decreto del 5 agosto 2025, una rimodulazione dei finanziamenti destinati al sistema di trasporto rapido di massa in diverse città italiane, tra cui Palermo. Il provvedimento risponde alle criticità emerse negli ultimi mesi, legate principalmente all’aumento dei costi dei materiali e alla necessità di rivedere le priorità progettuali.
Cosa cambia per Palermo
Il Comune di Palermo aveva ricevuto un contributo statale di oltre 481 milioni di euro per la realizzazione della Fase II del Sistema Tram, che includeva le tratte D, E2, F, G e i relativi parcheggi di interscambio. Tuttavia, a causa dell’insufficienza delle risorse residue (dopo l’acquisto dei rotabili) e della necessità di razionalizzare gli interventi, è stata proposta una rimodulazione del progetto.
Il nuovo assetto prevede che i fondi vengano destinati alla realizzazione delle tratte:
- A NORD (piazza Giovanni Paolo-Via Duca della Verdura tramite via della Libertà)
- F
- E1 e E2 SUD
- Parcheggi di Mongibello e Galatea
Questa nuova fase funzionale consente di concentrare gli investimenti su segmenti più strategici della rete.
Fase I: tagli e priorità
Anche la Fase I del sistema tramviario, che comprende le linee A, B e C, ha subito una revisione. Il Comune ha evidenziato che, per mancanza di fondi, sarà possibile realizzare solo le linee B e C, rinviando la linea A a una fase successiva o a ulteriori finanziamenti.
🏗️ Perché questa rimodulazione?
Il decreto sottolinea che la revisione è stata necessaria per:
- Far fronte al caro materiali
- Evitare ritardi e ulteriori aumenti di costo
- Consentire l’immediato avvio dei lavori
- Ottimizzare l’uso delle risorse disponibili
La Direzione Generale del Ministero ha espresso parere favorevole alla proposta del Comune, riconoscendone la coerenza con gli obiettivi di mobilità urbana sostenibile.
Rimane l’incognita sull’avvio dei cantieri della linea C dato che l’iter autorizzativo è ancora aperto e con ogni probabilità non si partirà prima della fine di settembre.
“Consentire l’immediato avvio dei lavori”
Ma il Comune è informato di questa cosa? Non è un affronto?