Il progetto di restyling Piazza della Regione, nel comune di Villabate, punta a conferire modernità, centralità e polivalenza ad uno spazio storico.
Su input dell’amministrazione comunale e del sindaco Gaetano Di Chiara, l’intervento ha come obiettivo non solo la rigenerazione estetica e funzionale della piazza, ma anche il recupero del suo ruolo sociale.
In un’epoca in cui i rapporti interpersonali sono sempre più rari, complice l’isolamento causato dall’uso massiccio di dispositivi digitali e social network, questo progetto assume un valore simbolico profondo: la piazza, nella sua concezione più tradizionale, torna a essere il fulcro della vita comunitaria, ovvero uno spazio pensato per favorire l’incontro, la socializzazione e la condivisione.
Come un nobile obiettivo sociale si traduce in soluzioni progettuali?
Insieme al team di progetto abbiamo analizzato le motivazioni e i criteri alla base delle scelte architettoniche, ingegneristiche e funzionali.
Il concept: un’agorà polifunzionale
La visione architettonica si concentra sulla creazione di una moderna Agorà: un grande spazio aperto dove poter ospitare eventi, promuovere l’interazione sociale e offrire aree dedicate al relax e allo svago. L’idea progettuale ruota attorno alla valorizzazione del Palchetto della Musica, opera dell’architetto Ernesto Basile, elemento storico che rappresenta il cuore simbolico della piazza.
L’organicità dell’intervento ambisce a valorizzare le vocazioni dello spazio attraverso alcuni precisi input che i progettisti hanno studiato per questo luogo. Di seguito evidenziamo i principali:
- Estensione dello spazio pedonale: riduzione della carreggiata stradale sul lato nord per ampliare l’area della piazza e creare un passaggio più fluido.
- Gradinata multifunzionale: un elemento architettonico chiave, che assolve una duplice funzione. Da un lato, supera il dislivello tra le diverse quote della piazza; dall’altro, funge da seduta per assistere agli eventi che si svolgeranno nell’area centrale.
- Spazi verdi e alberature: inserimento di filari di alberi lungo i margini della piazza per migliorare il comfort urbano e schermare le abitazioni circostanti.
- Chiosco-bar e specchio d’acqua: elementi attrattivi pensati per favorire la socializzazione e creare punti attrattivi per la fruizione spontanea dello spazio.
Le soluzioni funzionali dunque contribuiscono qui ad un obiettivo più nobile, orientare la comunità a riappropriarsi in modo attivo e partecipativo di qualcosa che storicamente gli appartiene. Un’occasione “progettuale” per riscoprire il grande fascino della vita “di piazza”, in chiave moderna e nel rispetto dell’identità storica della comunità locale.
L’attrattività dello spazio: materiali e arredi di qualità
Attrarre significa accogliere. Dall’abitazione privata allo spazio pubblico, questo concetto passa inevitabilmente dal proporre un contesto confortevole, funzionale e gradevole alla vista.
Uno dei tratti distintivi del progetto è l’utilizzo di una pavimentazione studiata per garantire qualità estetica e durata nel tempo.
Il Restyling Piazza della Regione ha previsto l’uso di contrasti cromatici nella pavimentazione, pensati per guidare il visitatore lungo i percorsi principali della piazza e valorizzarne la struttura complessiva. L’impiego di diverse finiture e formati conferisce un dinamismo visivo che unisce armoniosamente le varie aree, con un’attenzione particolare a mettere in risalto il Palchetto della Musica come elemento centrale e simbolico dello spazio.
L’integrazione degli arredi urbani gioca un ruolo determinante nel garantire la vivibilità della piazza: panchine dal design moderno, corpi illuminanti di nuova generazione e suggestivi giochi d’acqua con zampilli colorati contribuiranno a creare un ambiente accogliente, in grado di attrarre residenti e visitatori e di favorire momenti di relax e socialità.
Uno spazio di cui la comunità dovrà appropriarsi, vivendolo e proteggendolo.
Non solo estetica: sicurezza e specie autoctone
Dal punto di vista tecnico, sono state ponderati interventi mirati a migliorare la fruibilità e la sicurezza dello spazio.
La gestione delle differenti altimetrie della piazza è stata affrontata prevedendo muri di raccordo rivestiti in elegante basalto levigato, completati da parapetti metallici nei punti necessari a garantire sicurezza e armonia estetica.
L’accessibilità e la sicurezza dello spazio sono scandite da un sistema di controllo degli accessi alla strada pedonale, riservata esclusivamente ai veicoli di emergenza o per la manutenzione. A tal fine, verranno appositamente installati dissuasori oleodinamici in posizioni ben precise.
L’intervento pone anche un’attenzione alla sostenibilità ambientale, attraverso l’uso di specie vegetali autoctone nelle aree verdi. Questa scelta contribuisce in primis a ridurre i costi di manutenzione, ma al contempo contribuisce al miglioramento del microclima urbano.
Stile e funzionalità: un team multidisciplinare
Come abbiamo visto, la trasformazione della Piazza della Regione è un progetto di riqualificazione che propone un equilibrio tra le esigenze tecniche, funzionali e paesaggistiche affinchè il risultato finale scandisca un luogo armonioso e visivamente ordinato.
Il progetto di restyling è il risultato di un lavoro congiunto e multidisciplinare, coordinato da un team di progettisti composto da Ingegna Srl, dal Geom. Vincenzo Messina e dall’Ing. Salvatore Russello, i quali si sono avvalsi della partnership dell’Arch. Massimiliano Pilato, dell’Ing. Giuseppe Bileddo e dell’Arch. Antonella Aiello.
Un approccio integrato e multidisciplinare necessario a governare le diverse dimensioni del progetto e coniugare visione architettonica e ingegneristica. Il raccordo tra il team di lavoro e la committenza pubblica è stata garantita dal Geom. Salvatore Pecoraro.
Di recente sono stati avviati i lavori, a cura della società Co.San. Li seguiremo nelle sue evoluzioni, nell’attesa che questo spazio possa essere consegnato alla cittadinanza e divenire simbolo identitario della sua comunità.
bello, l’importante è metterci delle piante adeguate. non fiori, ma piante mediterranee. i fiori muoiono nel giro di poco tempo. a proposito di verde, il prato del nuovo lungomare di isola (davanti all’isolotto) è già secco. lo si sostituisca con una compsizione di cespugli adatti all’ambiente marino: lentisco, lantana, carissa, corbezzolo, mirto, olivastro, rosmarino, palma nana, melograno, ginepro, tamerice…
e si cominci a fare lo stesso al foro italico. il prato richiede troppa acqua, non ce lo possiamo permettere.