La Ciclabile e il suo paradosso: si tagliano alberi per favorire le auto

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Palermo – Il titolo può sembrare una provocazione, ma che nella realtà ha proprio il sapore di un incredibile paradosso: tagliare gli alberi per far transitare le bici sul marciapiede, salvaguardando le auto.

Si tratta del nuovo percorso ciclabile “Costa Sud, stazione centrale, lungofiume Oreto, poli universitari”, nello specifico la tratta lungo via Parlavecchio adiacente l’Ospedale Civico. Finanziamenti reperiti all’interno del PNRR.

Già lo scorso febbraio 2024 si esprimevano forti perplessità per le corsie ciclabili disegnate su strada, ma di dubbia utilità.

Molto prevedibile la sosta (selvaggia) all’interno del percorso ciclabile e ben nota agli addetti ai lavori. Inevitabilmente si dovrà pedalare al centro della carreggiata.

LA VARIANTE IN CORSO D’OPERA

A seguito di alcune osservazioni e consultazioni con le Commissioni Consiliari e Circoscrizioni, il gruppo di progettazione ha proceduto alla parziale modifica progettuale in corso d’opera, attraverso una conferenza di servizi , che prevede nello specifico tratto di Via G. Parlavecchio:

Spostamento del percorso ciclabile in Via G. Parlavecchio e Via Ernesto Tricomi, da corsia ciclabile su strada a percorso ciclopedonale su marciapiede. Tale scelta è stata perseguita al fine di garantire una maggiore sicurezza del ciclista in quanto strade ad alta densità di traffico ove a seguito della demarcazione mediante segnaletica orizzontale si è osservato il costante mancato rispetto delle aree destinate ai ciclisti e l’occupazione delle corsie su strada da parte dei veicoli a motore. Con prot. 666906 del 17.04.2024 è stata inoltre avanzata un’interrogazione circa le motivazioni per la quale in queste vie non è stata prevista una demarcazione della pista ciclabile attraverso la realizzazione di un marciapiede di riferimento, fra pista ciclabile e le corsie per le auto, alfine di tutelare ciclisti, pedoni etc. A seguito di tali evidenze si è ritenuto opportuno spostare il percorso ciclabile su marciapiede attraverso il rifacimento e l’ampliamento di alcuni tratti di marciapiede esistente e la rimozione di alcune alberature dalla tipologia poco idonea per l’ubicazione in cui si trovano, che presentano radici notevolmente emerse e una condizione generale di abbandono e scarsa manutenzione, divenendo elementi di ostacolo e pericolo per pedoni e ciclisti.

Che ci fosse uno stato di abbandono è innegabile, e abbiamo riportato un’immagine del 2022 da google maps ma non da giustificarne il taglio. Ci sono apposite aziende preposte alla pulizia e manutenzione, e fior di consiglieri comunali e di Circoscrizione a vigilare sul territorio. Appare assai risolutivo il provvedimento adottato e già attuato.

Ma questa nota è anche una chiara ammissione: a Palermo si è incapaci di fare la più basiliare manutenzione.

Il tutto per preservare lo spazio alle auto, perché di questo si tratta. Insomma, una ciclabile insostenibile. Ma davvero non c’erano spazio per ricavare una corsia ciclabile a ridosso del marciapiede, e fare l’ordinaria manuntezione al verde pubblico?

La sostenibilità ambientale ringrazia.

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2 Thoughts to “La Ciclabile e il suo paradosso: si tagliano alberi per favorire le auto”

  1. BELFAGOR

    “Più strade si costruiscono e più traffico si crea, più parcheggi si realizzano e più auto si vedranno ferme per la città e ,all’ opposto, più piste e corsie ciclabili si costruiscono e più vedremo aumenteranno i ciclisti in giro”.
    Secondo alcuni basterebbe applicare questi tre luoghi comuni per ridurre la congestione veicolare e l’inquinamento atmosferico.
    Ma siamo ragionevolmente sicuri che, riducendo le strade e i parcheggi alle auto e al trasporto pubblico e aumentando le piste ciclabili si produrrà un miglioramento del traffico ?
    Siamo certi che invece ciò non determinerà un peggioramento del rischio di incidenti e di congestione veicolare e di conseguenza dell’ inquinamento atmosferico e della rumorosità del traffico?
    Bisogna ricordare che la maggior parte degli incidenti tra veicoli a motore e bici avviene agli incroci : dobbiamo abolire gli incroci?
    Ben vengano le piste ciclabili ben fatte, purtroppo a Palermo abbiamo avuto piste ciclabili mal progettate e mal realizzate che hanno “arricchito”, solo sulla carta,’ la rete viaria urbana ma si sono rivelate inutili perché poco utilizzate da lavoratori e studenti e inoltre hanno determinano un peggioramento della viabilità e spreco di denaro pubblico.
    Non ci voleva molto per capire che questa nuova pista ciclabile in questa zona particolarmente critica, ha semplicemente sottratto spazio stradale e alle già striminzite carreggiate di scorrimento veicolare , mobilità privata e trasporto pubblico, e parcheggi ,aumentando il traffico e l’ inquinamento.

  2. moscerino

    Nella considerazione che il palermitano, che non trova parcheggio se lo inventa, sarebbe stato opportuno spostare illuminazione (trasformandola in bifronte) e l’alberatura sul confine stradale, creando uno spartitraffico verde rialzato di 30 cm. una sede ciclabile alla stessa altezza della strada e un marciapiede con cordolo di 15 cm. rispetto alla pista ciclabile.
    Inoltre, al fine di non far entrare scooter con qualsiasi tipo di propulsione, immettere, dove possibile, delle piccole chicane, giocando fra gli spazi destinati alle piante e la pista stessa, tanto da disincentivare l’uso a questi mezzi sulla pista ciclabile stessa

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