Sembrerebbe un gioco di parole ma effettivamente è pura realtà quella che vi rappresentiamo in questi video. Non è la prima volta che ci segnalano (o segnaliamo) l’anarchia che regna presso i Quattro Canti. Famoso, per esempio, il banchetto nunziale “arrunzato” davanti agli occhi increduli dei passanti.
Via Maqueda e via Vittorio Emanuele sono luoghi dove le Ordinanze lasciano il tempo che trovano visto la prevalente assenza di controlli o l’esiguo numero di risorse umane della PM. Perché da quando Mobilita Palermo è nata nel lontano 2008, la frase “i vigili sono sotto organico” comincia a essere più un ritornello. Si, il Corpo dei VV.U. è sotto organico e nessuno lo mette in dubbio, ma se da oltre 10 anni non c’è mai stata la volontà politica di affrontare il problema, diventa poi una banale giustificazione. Metti i vigili qua, ma sottraendoli da un altro posto.
E infatti notiamo spesso scene di questo tipo, praticamente ogni giorno. I video sono rispettivamente della sera del 4 maggio e l’indomani domenica 5 maggio.
Si impegnano così le pattuglie a piedi dei volontari/associazioni a far scendere la gente dalle bici. Tutto il resto che accade attorno, non è di loro competenza. Perché così vi risponderanno quando gli si fa notare alcune anomali come motorini o auto apparentemente non autorizzate sfrecciare lungo il Cassaro.
Conosciamo già le risposte: arriveranno 30 nuovi vigili (che poi dirotteranno verso le borgate marinare) e centinaia di telecamere.
Nel frattempo buon spritz con buona pace per il decoro.
L’educazione deve venire dall’acquirente, non dal venditore.
Se l’acquirente non acquista, il venditore non vende e se ne va.
Se ne va a spaccare impunemente una vetrina, ma questo è un altro discorso.
Stessa cosa per maghi, cartomanti, venditori di castagne ad agosto, parcheggiatori abusivi, strucchioli senza valore venduti in un lenzuolo steso per terra, custodie per cellulari in mezzo alla strada, fiere del rubato, ecc… ecc… ecc….
Sabato sono tornato in via Maqueda dopo diversi mesi che non andavo. La situazione è nettamente peggiorata e io, da Palermitano, sono inorridito. Immagino i turisti. Bancarelle di cineserie e borse false dovunque, sporcizia sparsa dovunque, gente con monopattini o biciclette. La cosa più assurda sono però i cestini colmi come montagne e con i rifiuti sparsi dovunque attorno. Ma è mai possibile che non si riesca a destinare 2 operatori che fanno su e giù come succede in tutte le città civili?
La mia impressione è forse anche peggiore.
L’altra giorno con la mia famiglia risalivamo il Cassaro in direzione Porta Nuova con l’intenzione di andare a prendere una granita e nel frattempo sbirciare tra le bancarelle della Via dei Librai.
La scena che mi si presenta, giunto alla transenna piantonata da due carabinieri che delimitava l’area pedonale, appena dopo piazza della vittoria e appena prima di via Bonello, è quella dell’ape calessino che punta a gran velocità proprio i due carabinieri.
L’ape driver aveva l’aria di chi distratto da cose ben più urgenti non poteva soffermarsi a contemplare il divieto di accesso.
Come stesse facendo un pronto soccorso.
Con fare un po’ infastidito e un po’ sornione si rivolge ad uno dei tutori delle regole appellandolo con il classico “compà”.
Spiega loro che c’erano i turisti tedeschi che lo avevano contrattato precedentemente che lo stavano aspettando alla cattedrale.
Alla fine, dopo un brevissimo scambio di battute a mezza voce, mi cadono le braccia quando sento “vabbè, per questa volta!” e la transenna si sposta.
Ho davvero l’impressione che quelle che altrove sono regole, a Palermo diventino suggerimenti.
Credo che chi sia preposto ad organizzare e sovrintendere al territorio (prefetto?) lo faccia con un certo rigore intellettuale ed onestà civica solo quando opera al di là dello stretto.