Nuova ciclabile tra Stazione ed Università, approvato progetto esecutivo. Ma sorgono prime criticità

Spread the love

Prosegue l’iter progettuale realitvo al nuovo percorso ciclabile che dovrà connettere la stazione centrale con l’università.

Il progetto verrà realizzato utilizzando il finanziamento di 525.000 euro, assegnato nel 2021, erogato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riconosciuto anche alle città di Roma, Milano, Napoli, Padova, Bari e Pisa, che ha stanziato complessivamente circa 4 milioni di euro per la realizzazione di ciclostazioni e piste ciclabili per collegare le stazioni con i poli universitari.

Il percorso, bidirezionale, sarà di 2,354 Km e partirà da piazza G. Cesare (via Fazello) e proseguirà verso via Errante, via P.E.Giudici, via Pisacane, via Perni, V. G. Arcoleo, Via Salamone Marino, via Colomba, via Monfenera, corso Tukory (tratto via Benedettini a corso Re Ruggero), corso Re Ruggero, via Brasa.

Rispetto il primo cronoprogramma lavori che ha consentito l’assegnazione del finanziamento, c’è già un ritardo di 2 anni.

Ma non manca qualche criticità, che già la Consulta della Bicicletta Palermo aveva segnalato qualche mese.

Se da un lato l’obiettivo sarà di creare un collegamento fra due punti intermodali, offrendo un’alternativa per gli spostamenti ma anche sicurezza a chi già utilizza la bici, appare assai dubbio il passaggio del percorso lungo via Colomba e via Monfenera, piuttosto che l’originario tratto che era previsto su via Filiciuzza. Un’alternanza di tratti in sede propria e promiscui con le auto su strade decisamente strette, con voragini sull’asfalto e un percorso finale tortuso per raggiungere corso Tukory (basta notarlo tramite google maps).

O forse l’assenza di attività commerciali rispetto via Filiciuzza giustificano questo tratto?

Qualcuno si chiederà se non sarebbe stato più naturale sfruttare direttamente corso Tukory ma questa strada sarà interessata dai prossimi lavori della nuova tranvia.

Vedremo l’evolversi della situazione.

Post correlati

5 Thoughts to “Nuova ciclabile tra Stazione ed Università, approvato progetto esecutivo. Ma sorgono prime criticità”

  1. FF

    Promiscui con le auto? In quella zona?

  2. Arenzana

    Via Salamone Marino dovrebbe essere prolungata fino a via lodato bisogna demolire alcune vecchie case . Il prolungamento è necessario soprattutto per rendere fluido il traffico in corso Tukory . Un aposta ciclabile potrà così arrivare fino alla zona ospedaliera

  3. Chicco

    L’idea però è ottima

  4. pittonic

    ottima idea e super utile

  5. BELFAGOR

    LA PISTA CICLABILE DI VIA ORETO: TRA PERPLESSITA’, CRITICITA’ E POLEMICHE
    Da qualche giorno sono iniziati i lavori per la “famosa” pista ciclabile che dovrebbe collegare l’area della Stazione Centrale a quella dell’Università degli Studi di Palermo ma già emergono le prime criticità sulle due strisce di asfalto realizzate.
    Su via Parlavecchio infatti sono state realizzate due corsie preferenziali, delimitate da una semplice linea tratteggiata bianca, di circa 50 centimetri di larghezza. Ciò ha ristretto lo spazio destinato ad autobus, auto e mezzi pesanti : va inoltre ricordato il continuo passaggio di ambulanze da e verso il pronto soccorso dell’ospedale Civico e del Policlinico.
    Molti cittadini e residenti stanno esprimendo le loro perplessità a causa del caos che sta producendo alla già caotica viabilità della zona.
    La stessa “Consulta della Bicicletta Palermo” aveva segnalato ,qualche mese fà, diverse criticità : infatti questa alternanza di tratti in sede propria e promiscui con le auto su strade decisamente strette, con voragini sull’asfalto e un percorso finale tortuso per raggiungere corso Tukory, non convince neanche loro.
    Su questo progetto c’è chi contesta anche l’iter seguito per tali nuove piste ciclabili : la consigliera comunale Giulia Argiroffi è molto critica : “Un progetto fatto male e presentato in ritardo, anticipando programmazione e anche copertura finanziaria. I lavori sono stati affidati in urgenza, senza rispettare nessuna delle condizioni previste dalla legge “
    La consigliera Argiroffi pone alcune domande ( e sospetti) all’Amministrazione comunale: “Chi ha provocato il ritardo per sfruttare una procedura in urgenza? Chi guadagna per la procedura in urgenza? Aspettiamo la documentazione richiesta per trasferire tutto alla Procura”.
    Ma su questa pista ciclabile pesa, come un macigno, la criticità del ponte Oreto, struttura ammalorata e pericolante che da anni attende lavori di manutenzioni ancora mai iniziati. Fatto che ha imposto ingenti limitazioni al traffico, come il divieto di transito per i mezzi superiori ai 35 quintali (che ha tagliato fuori tutti i mezzi pubblici) e quello relativo ai pedoni, con i marciapiedi in larga parte transennati e pericolanti.
    In una simile situazione è cervellotico pensare alla realizzazione e la co-esistenza con una pista ciclabile che, complessivamente, occuperà un metro di larghezza di carreggiata a corsia, riducendo lo spazio per le auto a soli sei metri, un vero budello.
    Ricordiamo che sul ponte Oreto ci sono infatti pesanti limitazioni alla viabilità.
    A stabilirle è l’ordinanza del 4 aprile 2021 ( Giunta Orlando) che ha tagliato fuori tutti i mezzi pubblici : una mazzata a cui si aggiunge anche il “divieto” di transito pedonale che vige sul ponte, divieto naturalmente mai rispettato.
    E i lavori di messa in sicurezza del ponte ?
    Sarebbero dovuti partire entro il 2023, invece….. di lavori nemmeno l’ ombra.
    Effettivamente appare strano la celerità con cui sono stati appaltati i lavori per la pista ciclabile e la lentezza per i lavori sul ponte di via Oreto.
    Il consigliere comunale Antonino Randazzo ha dichiarato: “Siamo ancora in fase d’aggiudicazione della progettazione esecutiva dei lavori sulla struttura. Speriamo che possano iniziare nel 2024. Anche perchè, la situazione è pericolosa. Nei giorni scorsi c’è stato un cedimento del marciapiede che, di fatto, è inagibile”.
    Come è possibile realizzare le piste ciclabili se , appena inizieranno i lavori di messa in sicurezza, il ponte Oreto sarà chiuso al Traffico?
    Cosa succederà dopo tale chiusura?
    Una situazione complessa e che dovrà essere ben ponderata in vista, non solo dei futuri lavori da condurre sul ponte Oreto, ma anche e soprattutto su quelli sulla carreggiata in direzione Trapani del ponte Corleone, lavori che già in passato hanno mandato in crisi la viabilità di gran parte della città.
    E mentre aumentano le perplessità, anche da parte di diversi esponenti della maggioranza, il progetto è comunque difeso dalla Giunta: “La nuova pista ciclabile di via Oreto, che collegherà la Stazione centrale di Palermo a viale Regione siciliana, finanziata grazie alla variazione di bilancio approvata in consiglio comunale, sarà un importante strumento di mobilità alternativa che servirà anche l’Università e gli ospedali Policlinico, Cervello( sob!!!) e Ismett”.
    Se da un lato appare lodevole l’obiettivo di creare un collegamento fra due importanti punti intermodali, offrendo un’alternativa per gli spostamenti ma emergono molti dubbi sulla sicurezza dei ciclisti e i vantaggi reali sulla mobilità.
    P.S. Forse sarà un importante strumento di “mobilità alternativa” ma forse prima si dovrebbe privilegiare la sicurezza dei cittadini, a due o a quattro ruote , e soprattutto la….. mobilità “primaria”.

Lascia un commento