Gnuri e cavalli, un servizio non proprio sostenibile

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«L’ordinanza firmata ieri dal sindaco Roberto Lagalla di limitare l’utilizzo dei cavalli che trainano le carrozze durante le ore più calde della giornata coniuga bene il turismo sostenibile con il benessere degli animali. 

Offrire ai turisti un servizio caratteristico e storico come quello effettuato dagli “’gnuri” è un’opportunità in più per attrarre visitatori nella nostra città, a patto però che ai cavalli adibiti al traino delle carrozze siano evitati sforzi insostenibili mettendo a rischio la loro incolumità e, di conseguenza, anche quella dei passeggeri, soprattutto nelle ore centrali di queste giornate di caldo eccessivo. 

Mi auguro che tutti gli “gnuri” palermitani rispettino scrupolosamente l’ordinanza del sindaco, soprattutto a tutela del benessere e della salute dei propri animali».

Lo dichiara l’assessore allo Sport, Turismo e Politiche giovanili del Comune di Palermo, Sabrina Figuccia.

Sono certamente dichiarazioni discutibili quelle dell’Assessore al Turismo del Comune di Palermo, Sabrina Figuccia.

E francamente non sappiamo come possa essere un’attrattività questo servizio per i turisti.

Lingua inglese non se ne parla, ma allo stesso stesso ci si immedesima come ciceroni in barba alle norme vigenti e senza rispetto nei confronti di chi ha conseguito regolare abilitazione.

Ma soprattutto incuranti delle condizioni dei cavalli, costretti a trainare le carrozze con forti temperature.

La recente ordinanza recita testualmente “divieto di circolazione degli equidi utilizzati per la circolazione delle vetture pubbliche a trazione animale ed ogni attività di trazione o trasporto con equidi nelle giornate con temperatura pari o superiore ai 37° nella fascia oraria dalle 13,00 alle 15,30”.

Eh già perché a 30° i cavalli stanno belli e freschi e non hanno alcun tipo di problema….

Ci uniamo al coro di proteste delle associazioni animaliste, e non solo, che hanno preso una posizione ben ferma su questo problema.

Invitiamo pertanto i nostri amici turisti a fare a meno di questo servizio che non ha nulla di attrattivo.

Ci sono ben altri servizi qualitativi per poter fruire dei beni museali e monumentali della città.

Alla politica diciamo semplicemente di fare la politica: piuttosto che lisciare il pelo a questi signori preoccupandosi di non perdere voti, chiediamo appositi corsi di formazione di lingua inglese per gli gnuri formandoli e innalzando la qualità del servizio.

E piuttosto che far circolare le carrozze a cavallo, vengano introdotti incentivi per l’acquisto di motocarrozzette elettriche. Questa è sostenibilità ambientale.

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12 Thoughts to “Gnuri e cavalli, un servizio non proprio sostenibile”

  1. Irexia

    Felice di leggere un articolo sull’argomento, significa che qualcuno che ha a cuore il benessere degl altri animali c’è.
    L’articolo mi trova d’accordo: se volessimo davvero riconoscere qualcosa di turisticamente apprezzabile in queste carrozze, allora sarebbero oggetto di provvedimenti volte a renderle belle e pulite: ad esempio a Praga le carrozze erano tutte uguali, in stile ‘800, senza gli orrendi e tasci fiori finti, i cocchieri erano vestiti in divisa con tuba e guanti; i cavalli non avevano dei ridicoli cappellini ma una sacca per raccogliere le deiezioni che così non venivano sparse per la città.
    Quanto alla transizione dalle carrozze a cavallo alle motoapi elettriche, al telegiornale di qualche giorno fa il servizio diceva che alcuni chiedevano la conversione delle licenze: sarebbe opportuno concederla con contestuale donazione del cavallo al Comune perché riceva cure veterinarie, non sia mai che, diventato non produttivo di reddito, venga portato sui banchi di macellerie compiacenti

  2. Normanno

    Concordo totalmente con l’articolo in più aggiungo:
    -Le carrozze,in assenza di vigili urbani(cioè quasi sempre), vengono messe davanti alle statue dei quattro canti o davanti al teatro massimo riducendo la bellezza del sito.
    -I cavalli (vittime del servizio)lasciano i loro rifiuti organici per strada e gli gnuri ovviamente non puliscono
    -Gli animali vengono portati al limite perche anche a 30 gradi lo sforzo è notevole quindi il compromesso del sindaco a 37 gradi non va bene.
    In conclusione se sparissero carrozze e gnuri nessuno le rimpiangerebbe

  3. Irexia

    E finalmente, oggi, ma solo per oggi, è stato disposto lo stop alle carrozzelle trainate dai cavalli

  4. Fresh

    Tremo quando vedo uno gnuri parlare ai turisti spiegandogli i monumenti. Soprattutto se stranieri.
    Ma questo si meritano, se nel 2023 trovano coerente spendere un cento per farsi scarrozzare, quando Palermo è vivibilissima a piedi.

  5. Irexia

    https://palermo.gds.it/articoli/cronaca/2023/09/08/un-cavallo-che-traina-la-carrozza-con-i-turisti-scivola-a-palermo-i-vetturini-minacciano-chi-fa-video-197cc601-91ac-4888-9780-ee6143ea9a3c/
    Ops! È successo di nuovo…! 😮
    In più lo gnuri non vuole avere prove… Mi auguro la turista sporga denuncia per minacce dato che ha dovuto rifugiarsi in un locale, e che abbia fornito le immagini catturate ai carabinieri e i vigili urbani

  6. punteruolorosso

    @irexia, capisco il tema della tutela dei cavalli. si possono stabilire delle regole, tipo che in estate vengono vietati, ma secondo me rappresentano una caratteristica della palermo che fu e andrebbero mantenuti. non buttiamo via tutto, le carrozze sono pezzi di storia ambulanti, andrebbero semmai valorizzate con tariffe inferiori ai taxi e utilizzate come mezzo alternativo alla macchina o al bus. per esempio, si potrebbero dare degli incentivi a questi signori perché svolgano regolare servizio di navetta. sarebbe un’idea carina per evitare di distruggere una tradizione. dopotutto, non inquinano, mentre le care batterie delle auto elettriche sì, inquinano.

  7. FF

    Se regolari, se il pagamento è tracciabile, perché no. Ma non in estate, è violenza ingiustificata. Poi parla uno che ci tiene poco e niente a questo genere di tradizioni.

  8. Irexia

    @punteruolorosso
    Ti rinvio al mio primo intervento tra questi, in cui ho parlato delle carrozze a Praga, che erano, soprattutto belle. Puoi dire lo stesso anche di quelle nere, pesanti, con fiorellini finti, tende a righe, in sostanza tasce, che girano in città? Ho scritto che là gli gnuri erano vestiti in livrea, una divisa, eleganti, puoi dire lo stesso di quelli palermitani? Puoi garantire che qua i cavalli siano ben tenuti e curati, sappiamo in quali stalle vivono, hanno controlli veterinari? Gli gnuri palermitani parlano le lingue, dato che svolgono un servizio rivolto ai turisti?
    Insomma: di quale tradizione di valore da preservare stiamo parlando?!
    Le tradizioni, a volte, sono fatte per essere cambiate

  9. punteruolorosso

    @irexia, capisco che sono lugubri, ma è una qualità che caratterizza la nostra città. non siamo una città granché solare, abbiamo delle cose un po’ pesanti. preferisco quelle di praga, ma terrei le nostre, magari levando fiorellini e tende a righe.

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