Che fastidio dava?

Spread the love

Oggi vi proponiamo un contenuto proveniente dal nostro gruppo Facebook e che spiega meglio di ogni altra parola la situazione per strada. Parliamo di comportamenti quotidiani, di doppia fila, di educazione e civiltà.

No, stavolta non ce l’ho fatta.

La stessa auto con il contrassegno, sullo stesso scivolo, davanti allo stesso bar. Ancora una volta.

Non me la sono sentita di inviare la solita mail alla Polizia Municipale, nella piena consapevolezza non solo di non ottenere risposta, ma che nessuno l’avrebbe mai nemmeno aperta.

E quindi ho deciso di fare irruzione nel bar.

Sono entrato con l’atteggiamento del villain dei film western, quando supera le porte basculanti del saloon con le mani sul cinturone:

Di chi è la BMW sulle strisce?” Silenzio.

Dopo qualche secondo, una signora si scuote dal suo torpore: “Io ho la macchina sulle strisce, ma è una Smart!”

Ed effettivamente, in seconda fila, quasi al centro della carreggiata, c’è anche una Smart.

Ma nel frattempo, un vecchietto con gli occhiali scuri, seduto in un angolo, mi indica un ragazzo al centro della sala: “è lui, è lui“.

Mi avvicino con passo alla John Wayne, è così concentrato sul suo smartphone che neanche mi vede arrivare. Recupero tutta la gentilezza di cui sono capace, gli parlo di eleganza e rispetto. Ed il ragazzo, incredibilmente, non mi riempie di legnate, ma finisce il suo caffè e si accinge a spostare la macchina.

A quel punto posso fare colazione, e ringraziare il vecchietto. Sono felice di aver trovato finalmente un alleato, in questa quotidiana guerra contro i mulini a vento, che al confronto quella di Don Chisciotte è un torneo di briscola.

Gli parlo di educazione, cooperazione, dell’importanza di non voltarsi dall’altra parte. Lui mi guarda per qualche secondo, e poi mi fa: “ma quel picciotto è rimasto solo il tempo di un caffè, che fastidio dava?

G. Cerbone

Cosa avreste risposto voi?

Post correlati

8 Thoughts to “Che fastidio dava?”

  1. Peppe G.

    “ma quel picciotto è rimasto solo il tempo di un caffè, che fastidio dava?“

    Dalla domanda del vecchietto, c’è tutta la drammaticità della cultura panormosaura, che è giusto sottolineare non è legata solamente alle persone anziane ma anche ai giovani.

    Purtroppo questo modo di pensare è radicato in noi (in ogni contesto cittadino) e non sarà facile estirparlo.

  2. FF

    Ahimè, finché saremo noi stessi la misura del nostro mondo, senza mai porci alcun problema per la collettività.

  3. F

    Che non si parcheggia sulle strisce! Palermo, ormai, è piena di incivili, ahimè! Ormai si è costretti a ringraziare quegli automobilisti che ti lasciano attraversare la strada mentre si attraversano le strisce pedonali. Sempre che si trovino libere. È una vergogna. Ogni volta che si torna a casa sani e salvi, si ringrazia il Cielo. Ormai, la freccia è diventata un optional. E quando la usi, ti lanciano occhiate infernali …quando ti va bene. È diventata una situazione insostenibile. E i vigili se ne stanno in panciolle. Complimenti a tutti!

  4. FF

    La lista è lunga 🤣 potremmo anche parlare dei gargi che quando vedono una fila di auto in attesa al semaforo, la superano dall’altra corsia (con senso di marcia opposto) per poi portarsi davanti a tutti, sopra le strisce pedonali e sotto al semaforo che poi puntualmente non riescono a vedere? L’incrocio di viale resurrezione è classico esempio di questa porcata

  5. Giuseppe

    Nel lontano 74/79 ho fatto l’autista di bus turistici a Palermo,parto da lontano perché l’inciviltà è cosa antica a Palermo, quando cambiai lavoro volevo strappare la patente tanto ero stressato, purtroppo i vigili a Palermo sono un miraggio è quando ci sono fanno finta di non vedere come a Mondello, posto di blocco su due lati,fermate due macchine per controlli mentre decine di auto sfilavano sotto il loro naso tutti rigorosamente senza cinture allacciate☹️

  6. vicchio65

    Sempre la stessa storia…
    La civiltà urbana non è una cosa innata, ma indotta. Solo una chiara volontà amministrativa di far rispettare le norme può cambiare la situazione. E non sto parlando del “posteggiatore” o del “nero”, per i quali sono necessari discorsi più ampi e complessi. Qui stiamo parlando di un rispetto “spicciolo”: non è che se non si usano le cinture, se non si posteggia in doppia fila, se non si rispettano i semafori si fa una “lotta di classe”?!? Le cinture ce l’hanno tutte le auto e non costa niente metterle, l’assicurazione ce la devi avere altrimenti vai in bus, se sai che per andare in centro devi pagare il parcheggio non ci vai con l’auto! Non è che non esistono altri mezzi.
    Ma questo significa un’amministrazione, magari due, che non vogliono essere rielette. Avremo mai gente simile?

  7. Francesco

    Beh, al signore e’ andata bene che non gli hanno risposto picchi’ un si fa i c….. Sua, classica frase dell’ ineducato palermitano in errore e si, perché a certa gente viene difficile dire mi scusi ero su pensiero, non mi sono accorto, noo gli viene difficile ammettere i propri errori che nel bene, ho nel male, tt commettiamo ma con stile e con classe basta un mi scusi per rimediare ai propri errori voluti ho involontari.

  8. Nobullshit

    Commovente eroismo piccolo borghese

Lascia un commento