Palermo – Come preannunciato a fine luglio, sono entrati in esercizio alcuni dei nuovi autosnodati urbani Iveco acquistati da Amat. Si tratta complessivamente 33 bus urbani Iveco di cui 10 di tipo autosnodati (come da foto) da 18m diesel euro-6, e 23 autobus da 12m diesel euro-6 (come gli identici modelli già circolanti ma in versione metano).
Gli autosnodati sono destinati alla linea 101 che assieme agli altri 10 autosnodati Bredamenarini, già in servizio dal 2019, porteranno per la prima volta a 20 il numero di autosnodati in servizio sul “navettone”. Qualcuno è servizio sulla linea 806 per Mondello, visto il periodo e l’alta affluenza verso la borgata marinara.
Autosnodati dotati principalmente di 3 porte di accesso, confermano la linea scelta dall’azienda qualche anno fa relativa ad un migliore controllo della bigliettazione a bordo.
Nota dolente: queste nuove vetture non aumenteranno assolutamente la frequenza di alcune linee, ma di certo tamponeranno il fenomeno dei guasti che si verifica, col conseguente rientro della vettura in rimessa se non addirittura lo stop per vari giorni. Diciamo un miglioramento del comfort durante il viaggio. Ma essendoci già altre vetture nuove letteralmente ferme in deposito, il problema si pone essenzialmente per la cronica assenza di autisti.
Nonostante la recente immissione di autisti interinali, la situazione non è granché migliorata dato che dal 14 giugno al 14 settembre è in vigore l’orario estivo per consentire le ferie al personale effettivo.
Ci sarà un deciso miglioramento del servizio dal 15 Settembre, aspettando il termine delle operazioni concorsuali relative all’assunzione di 100 autisti a tempo indeterminato. Il rischio comunque è di continuare a ritrovarsi ancora vetture ferme.
Con questa ulteriore fornitura si abbassa notevolmente l’età media del parco bus Amat, ed entro l’anno è prevista una nuova gara per la fornitura di ulteriori 60 vetture con fondi ministeriali, mentre si attende la fornitura di 12 bus minibus elettrici.
Ricordiamo che manca ancora il nuovo contratto di servizio che dovrà prevedere ulteriori navette di collegamento, tener conto dell’apertura delle nuove fermate del Passante Ferroviario e future linee tranviarie.
L’arrivo di nuovi mezzi di trasporto urbano che vada a rinforzare se non a ringiovanire il parco vetture attuale rappresenta senza dubbio una bella notizia per Palermo. L’unica pecca il fatto che siano vetture diesel nell’era della mobilità elettrica. Ma ok, va bene, stavolta chiudiamo un occhio anche perche’ sono in programma attraverso gara d’appalto l’ arrivo di minibus ma questa volta elettrici. Si potrà dire tutto di Palermo ma non che non abbia un nuovissimo e tecnologico parco vetture per il trasporto cittadino. Se poi aggiungiamo le 4 linee di tram gia’ in funzione più l’arrivo di altre 5 linee e il passante ferroviario possiamo tranquillamente affermare che il trasporto urbano ha fatto un notevole passo avanti anche rispetto ad altre città come Catania dove gli autobus cadono a pezzi ( visto di persona ).Avranno anche una specie di metropolitana ma oltre a quello niente più ( e me la chiamano la Milano del sud, si come no ).Sono convinto che col tempo ci sarà spazio anche per una metropolitana anche se i tempi non saranno brevi. Siamo sommersi dai cantieri che fanno letteralmente impazzire il traffico cittadino ma alla fine sono sicuro che otterremo dei risultati sbalorditivi. Nuovi progetti all’orizzonte renderanno Palermo più bella di adesso.
Finalmente una persona che dice che a Catania :pienamente d’accordo! mi fanno ridere quelli che scrivono che Catania e’ ANNI LUCE avanti a Palermo…MA DOVE ????? ora sento che hanno pure AUTOBUS SCASSATI ! e i nostri sono NUOVISSIMI !!! Palermo ha una metroferrovia urbana e suburbana, QUATTRO LINEE DI TRAM e autobus nuovi.
correzione : una persona che dice che a Catania SOPNO PIU’ INDIETRO sul trasporto urbano rispetto a Palermo.