Le attività di governo e amministrative della Regione Siciliana sono dislocate, attualmente, in decine di sedi, tutte in locazione, sparse sul il territorio cittadino. Ciò genera difficoltà funzionali e diseconomie di scala derivate, essenzialmente, dall’inutile ripetizione di servizi che, centralizzati, saranno ottimizzati in quanto a spazio e ad addetti.
La scelta di un unico punto dove tutte le funzioni pubbliche saranno essere centralizzate, porterà una maggiore efficienza ai servizi al cittadino e alle amministrazioni comunali, evitando inutili perdite di tempo per spostamenti tra i vari dipartimenti sparsi nella città, incidendo, tra l’altro, in modo sostanziale sulla riduzione del il traffico e dell’ inquinamento.
Il progetto, oltre a realizzare un nuovo edificio riqualificherà poi un quadrante della città, incremento gli scambi ferro-gomma ed evitando l’ingresso in città dei mezzi di circolazione più inquinanti
Questi in sintesi le motivazioni salienti che spingono alla realizzazione di un centro unico sede dell’Amministrazione Regionale cui si aggiunge il fondamentale valore evocativo dell’immobile dei valori dell’Autonomia, della volontà di crescita e riscatto e modernità, che un edificio simbolico sempre deve evocare.
L’area prescelta per la costruzione del nuovo Centro Direzionale è quella attualmente occupata dall’edificio sede dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, che risulta delimitata a S/W dalla via Ugo la Malfa, ad O dalla Via Spadolini e a N/E dalla via della Ferrovia a S. Lorenzo, in una zona di importanza strategica nell’ambito delle previsioni urbanistiche a medio e a lungo termine della Città.
La scelta di tale area si configura come una procedura virtuosa prevedendo il riutilizzo di suoli urbanizzati e già edificati senza consumo di nuovo territorio.
Tale area è destinata dallo strumento urbanistico vigente (variante generale al PRG approvata con D. dir. N. 558 e 124/DRU/02 dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana), ad Uffici e sedi direzionali sovracomunali (F15).
L’oggetto del presente concorso di progettazione è l’acquisizione, dopo l’espletamento del 2° grado, di un progetto con livello di approfondimento pari a quello di un “Progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione del nuovo centro direzionale della Regione Siciliana”.
La Stazione appaltante, previa acquisizione delle risorse necessarie ed a meno che non intervengano condizioni ostative alla realizzazione dell’intervento, ai sensi dell’art. 152, comma 5 e dell’art. 154 comma 4 del Codice, affiderà al concorrente vincitore i successivi servizi di progettazione, corrispondendo il compenso previsto al successivo punto 6.1.
Ai sensi dell’art. 152, comma 5, del Codice, ai fini del computo della soglia di cui all’art. 35 del Codice, il valore totale del presente concorso è pari ad € 14.233.000,00 ed è stato calcolato sommando i seguenti valori:
- € 500.000,00: premio che sarà riconosciuto al vincitore del concorso (anticipo parziale su un totale di € 1.133.000,00 per la realizzazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica) al netto di oneri previdenziali ed I.V.A.;
- € 800.000,00: valore complessivo dei premi che saranno riconosciuti agli altri concorrenti al netto di oneri previdenziali ed I.V.A. (se dovuti);
- € 7.600.000,00: valore stimato per la progettazione definitiva al netto di oneri previdenziali ed I.V.A.;
- € 4.700.000,00: valore stimato per la progettazione esecutiva al netto di oneri previdenziali ed I.V.A.;
Il costo stimato per la realizzazione dell’opera, comprensivo degli oneri della sicurezza, è di € 424.400.000,00, di cui per lavori € 270.000.000,00.
Si ricapitolano le principali scadenze:
- Seduta pubblica generazione chiavi informatiche il 30/07/2020
- Chiusura iscrizioni e contestuale invio elaborati e documentazione amministrativa per il 1° grado, entro le 23:59 del giorno 03/10/2020 – Inizio lavori commissione
- Apertura iscrizioni 2° grado e contestuale invio elaborati e documentazione amministrativa per il 2° grado, il 04/11/2020
- Chiusura iscrizioni e contestuale invio elaborati e documentazione amministrativa per il 2° grado, entro le 23:59 del giorno 11/01/2021
- Verifica dei requisiti di ordine generale e di idoneità professionale, Pubblicazione della graduatoria definitiva con proclamazione del vincitore e dei verbali della commissione giudicatrice, entro il 10/02/2021
- Pubblicazione dei progetti, entro l’11/02/2021
- Sviluppo elaborati concorsuali, da parte del vincitore del concorso, per il 12/04/2021 raggiungimento del livello di progettazione di fattibilità tecnico ed economica
La documentazione è pubblicata in apposita sezione del sito web del concorso all’indirizzo https://www.concorsiawn.it, ove è possibile effettuare il relativo download.
Mi auguro procedano spediti .. questa sarebbe una delle opere urbanistiche più importanti della città degli ultimi decenni!
Certo che fa davvero impressione la superficiliatà dell’ufficio preposto al bando di concorso, che farebbe pensare a cose poco serie e trasparenti…
Si inizia con lo sbaglio fatto in occasione della pubblicazione del bando, quando il Rup pubblica in Gazzetta la data di concorso ed indica il 25 agosto come data ultima per presentare il progetto…
tempi alquanto ristretti visto che si tratta di una progettazione cosi importate, poi si accorgono dell’errore e correggono i termini al 5 ottobre…
Adesso invece sul frotespizio della tavola di progetto si indica un immobile completamente diverso da quello che invece dovrà essere demolito per fare spazio al nuovo centro direzionale, quando contestualmente sulla pianta del Prg indicano quello corretto…
Mi domando ci fanno o ci sono?
Perchè tanta approsilazione e dilettantismo??? si parla di un opera di centinaia di milioni di €… Sempre più sbigottito, per non dire schifato!!!
…come darti torto… certo che qui, tra comune di Palermo e Regione siamo messi “bene”… certo il comune di Palermo è stato VERGOGNOSO in tal senso, ma neanche la Regione scherza… è ovvio che dopo l’operazione di polizia GIANO BIFRONTE molti temono che ci possano essere patti sottobanco tra il mondo della politica e gli interessi privati… detto questo, malgrado le premesse non siano delle migliori, si spera che possa alla fine vincere il Migliore… si spera che possa trionfare il Progetto REALMENTE più meritevole e più originale… si spera che la commissione che dovrà scegliere il progetto vincente sia realmente Libera e non politicizzata…. come avvenuto in altri casi….
La speranza è che possa REALMENTE vincere il progetto più Bello e più Meritevole… direi che a Palermo, negli ultimi 70 anni, a differenza di tante altre città italiane, non è stata costruita nessuna opera architettonica pubblica degna di passare alla storia…. per questo motivo spero che in questo concorso internazionale di Architettura possa Veramente vincere il più Meritevole… mi auguro che possa Trionfare il Progetto più Visionario, più Originale, più Suggestivo… un Progetto che non copi nessun altro progetto, ma che invece faccia scuola… che indichi una nuova Via…
Sarebbe bello se con questo progetto potesse nascere da Palermo una Nuova Idea di Architettura… giusto ispirarsi a edifici belli già esistenti, ma è ancora meglio creare da Zero qualcosa di Nuovo e di Unico!!!
Hai ragione, dal sacco di Palermo, in città non c’è stato nulla di rilevante (in questo caso in negativo) architettonicamente parlando… A volte biosognerebbe anche avere il coraggio di abbattere certi mostri…
Incrociamo le dita e speriamo nel porto.
https://travelnostop.com/sicilia/senza-categoria/allo-studio-il-progetto-per-collegare-il-porto-di-palermo-allaeroporto_498444
non mi piace il progetto valle, è pieno di quelle tettoie da città del nord europa, non ha niente a che fare con palermo, sembra una cosa calata dall’alto e difatti lo studio valle è di roma.
vorrei sapere perché vi piacciono tutte quelle lamiere bianche, sembra un aeroporto. oltretutto azzera la vista sul mare da via crispi, già compromessa da muretti e corpi bassi, posteggi, tir. spero che ci ripensino, il porto del sig. monti è da rabbividire. bisognerebbe rivolgersi a qualche altro studio.
il nuovo porto sarà al servizio delle crociere, una cosa per turisti che non aiuta a riconnettere la città al mare, anzi l’allontana. si pensi piuttosto alla rambla.
Per grattarsi la pancia tutti insieme appassionatamente.
Non sono d’accordo. Il mare non lo si deve vedere da via Crispi, né del resto lo si vede attualmente. L’idea del progetto è di sopraelevare la visuale sul mare attraverso le terrazze. Il mare si toccherà da vicino nel futuro molo trapezoidale che continuerà idealmente il restyling della Cala. Mi pare un bel progetto. Moderno, dinamico e al passo coi tempi. Lamentiamo la mancanza di progettualità avanguardista in città. Ebbene mi pare che si vada in quella direzione con questo progetto. Un bel biglietto da visita per i turisti che arriveranno dal mare. Speriamo che il Comune dimostri altrettanta capacità progettuale nel Passìo o pasèo di via Amari
https://www.youtube.com/watch?v=2hW0QgogaoM&feature=emb_title
quanti spazi enormi inutili, vuoti. una speculazione edilizia pazzesca.
Sento parlare da sempre dicentro direzionale regionale. Prima allo zooprofilattico di Passo di Rigano, svanito per fortuna sia perchè quella è una delle poche aree verdi rimaste sia perchè sarebbe stato troppo intercluso e defilato.
Poi sul terreno del parco Uditore, svanito per fortuna, meglio un parco direi, anche se la zona ere baricentrica..
Va dato merito a Musumeci e Orlando di aver trovato l’accordo sul sito ex-EMS che, sebbene defilato, è tuttavia baricentrico rispetto ad un’ampia zona di Palermo. L’auspicio è che si faccia bene, bello e presto. Ragion per cui ho poca fiducia negli architetti nostrani, guardo il progetto dell’area ex San Berillo a Catania, progettata dall’archistar de’ noantri e personalmente mi lascia perplesso.
Quanto ai grattapancia, lascia il tempo che trova sia la battuta idiota di un presidente a cui manca il virus e deve trovare quindi una ragione di essere e sia il plauso di chi gli va dietro.
IL CENTRO DIREZIONALE DELLA REGIONE SICILIANA NON SI FARA’?
Il “faraonico” progetto del Centro direzionale della Regione siciliana , da 425 milioni di euro, che prevedeva di accorpare gli uffici regionali in via Ugo La Malfa, probabilmente non si farà più.
La Regione siciliana, nonostante le tante criticità e perplessità sull’ opera, sia sui costi “mostruosi” e soprattutto sull’ ubicazione, ha voluto andare avanti con la progettazione .
Per l’individuazione del progetto fu seguito il metodo del concorso internazionale.
Alla fine vinse la gara la “Leclercq Associès”.
Si scoprì in seguito che lo studio di progettazione vincitore aveva avuto rapporti di collaborazione con il presidente della commissione di gara, come anche il 2° classificato e anche il 4°.
Allora la Regione li ha esclusi, dal bando.
Naturalmente i tre studi esclusi hanno presentato ricorso al TAR e lo hanno vinto .
Secondo i giudici amministrativi, la disciplina pubblicata dalla Regione Siciliana non legittimava il Rup ad escludere il vincitore del concorso.
Il Tar Sicilia rilevava inoltre che i provvedimenti impugnati “non delineano in alcun modo la sussistenza di un rapporto di collaborazione stabile e abituale tra il presidente della Commissione aggiudicatrice e l’architetto Leclercq, alla luce dell’esiguità degli episodi di cooperazione indicati, solo tre, e della distanza temporale che li separa, superiore al quinquennio“.
La Regione, non contenta, presentò ricorso alla sentenza del TAR Sicilia
Il Consiglio di giustizia amministrativa ,il 15 giugno scorso, ha respinto tale ricorso, confermando il giudizio del Tar e dando ragione ai tre studi di progettazione esclusi per un presunto conflitto di interesse.
Nel frattempo l’ entusiasmo per questo progetto è notevolmente scemato.
E ora?
Si procederà all’ assegnazione del progetto o oramai …..?
Ci troviamo di fronte al classico pasticcio burocratico, alla siciliana, dove basta un servizio televisivo su “Striscia la notizia” per bloccare un “faraonico” progetto forse non del tutto meditato?
Oppure la Regione si è resa conto che accentrare tutti gli uffici regionale in una delle zone più caotiche di Palermo, con una viabilità insufficiente , servizi pubblici carenti e parcheggi inesistenti e costringere gli impiegati e gli utenti di quasi tutte le province siciliane ( Trapani esclusa) ad attraversare la già incasinata circonvallazione( ricordiamo il problema ponte Corleone non è stato risolto), non era una grande idea.
Perché non costruire tale centro a Brancaccio , in un terreno dell’ex consorzio ASI , perciò su un terreno della Regione, in una zona dove potenziando il collegamento con l autostrada , si eviterebbe di intasare ancora di più la circonvallazione?
In verità io investigherei sulla reale necessità di un centro direzionale.