Si è svolta ieri la presentazione della Proposta di Piano di utilizzazione delle aree demaniali marittime, adottata dalla Giunta
comunale la scorsa settimana.
Alla presentazione hanno preso parte il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente Sergio Marino e l’Assessore designato Giusto Catania.
Il Piano, che passa ora al vaglio dell’Ufficio Territoriale Ambiente della Regione e del Consiglio Comunale, sarà approvato nei prossimi 18 mesi, previo anche un percorso di consultazione dei cittadini che potranno fare proposte ed osservazioni.
La proposta varata dalla Giunta prevede che le aree della costa cittadina, da Villabate a Isola delle Femmine, siano suddivise in
diversi lotti da assegnare tramite bando pubblico per periodi di 6 anni.
In particolare sono previsti circa 80 lotti per complessivi 180 mila metri quadri, che saranno destinati a:
– 45 spiagge attrezzate
– 11 punti di ristoro
– sei ristoranti
– campi sportivi da spiaggia.
Previste inoltre la realizzazione di una pista ciclabile da 25 km parallela alla costa, l’esproprio della strada privata che porta a Capo Gallo, un parco alla foce del Fiume Oreto ed una cittadella della nautica.
Ovviamente non tutta l’area di costa è interessata dal PUDM, che deve tenere conto dei vincoli urbanistici già esistenti e della presenza delle concessioni demaniali marittime rilasciate in passato, spesso per usi estranei alla fruizione del mare.
Ciascuna concessione non potrà superare i tremila metri quadri e dovrà alternarsi con aree destinate alla libera fruizione.
I Bandi di assegnazione delle aree, salvo pochissimi casi, potranno essere fatti solo dopo la scadenza delle concessioni tutt’ora vigenti, prevista nel 2020.
“Per la costa palermitana – afferma il Sindaco – può essere una vera rivoluzione, con il mare finalmente restituito e fruibile dai
cittadini. Speriamo che fino alla approvazione definitiva del PUDM nessuno pensi di fare o autorizzare altre cose che andrebbero in
direzione opposta. Questo Piano si presta a diventare un altro strumento per lo sviluppo di Palermo sempre più in chiave turistica,
legata al rispetto e alla valorizzazione del territorio.”
Soddisfazione per l’approvazione dell’atto è stata espressa dall’Assessore Marino, che ha simbolicamente “passato il testimone” al
suo successore Giusto Catania.
“Il Piano è uno straordinario strumento di pianificazione – hanno detto – che rende evidente quale è la direzione verso la quale la città vuole andare; una direzione fortemente voluta dai cittadini in
questi anni hanno dato vita a comitati ed associazioni per la riappropriazione e la tutela della costa.”
Ecco l’esproprio della strada che porta a Capo Gallo è un sogno che si avvera. Personalmente non ho mai visto altri posti in Italia in cui l’accesso ad un Parco Naturale sia consentito solo attraverso pagamento di un tributo ad un..diciamo..”privato”. Ci si ostinava a fare causa ai proprietari del pezzettino di terra quando invece come accade normalmente in queste situazioni, si procede con un classico esproprio.
SI tratta di un seme lanciato da questa Amministrazione che speriamo germogli con la prossima così da far diventare Palermo una città effettivamente di mare..
vorrei ricordare a tutti la vicenda della società italo-belga, cioè quella che ha in concessione quasi tutta la spiaggia di Mondello… che ha avuto il monopolio assoluto per un secolo circa, con “presunte” connivenze e/o favoritismi… ma al contempo, nessuno ha mai paventato l’ipotesi della gestione del tratto balneare, anche a livello comunale… Ve lo immaginate un’altro carrozzone, tipo RAP, AMAT, Vigili Urbani…
Bisogna fare delle precisazioni:
Il Comune di Palermo un Pudm l’aveva già: approvato dalla giunta Orlando nel 2013, era stato inviato alla Regione per il via libera definitivo..Da allora si sono perse le tracce. Tale nuovo piano rispecchi quasi del tutto quello vecchio
Tale nuovo piano dovrebbe entrare in vigore nel 2020 secondo la normativa europea. Purtroppo il governo italiano ( giallo- verde) ha richiesto e ottenuto una proroga al 2034 . La Regione siciliana ancora non ha deciso se rispettare i termini della normativa europea ( 2020) oppure la proroga italiana ( 2034).
Purtroppo sembra che questa della proroga sia l’ipotesi più probabile.
Perciò, temo, stiamo discutendo del….nulla.