Un agosto sensazionale per lo scalo palermitano che ha fatto segnare una crescita passeggeri davvero importante, balzando al secondo posto della classifica riservata alla crescita degli scali stilata da assaeroporti e consolidando il nono posto nella classifica generale.
Sarà la bella stagione, saranno le numerose manifestazioni di Palermo Capitale della Cultura, sarà l’ottima gestione messa in atto da Gesap, sarà un misto delle precedenti cause, ma era finalmente ora.
Da inizio anno i passeggeri che hanno volato dallo scalo palermitano hanno superato i 4,4 milioni, circa 610 mila in più rispetto al periodo gennaio-agosto del 2017 (3.799 mila passeggeri).
Numeri importanti che fanno alzare la crescita del traffico passeggeri a +16,1%, una tra le migliori performance dei principali aeroporti italiani.
Lo stesso si può dire per i voli: +10,8%, con 32.321 movimenti rispetto ai 29.173 del 2017.
E per offrire ai passeggeri sempre più numeri più spazio e servizi migliori la superficie dell’aeroporto sarà ampliata. “I lavori sul terminal – spiega Giambrone – partiranno tra gennaio e febbraio 2019 e avranno tempi certi: dureranno tre anni. Il terminal si estenderà, di circa 10 mila metri quadri, lato pista e lato mare”. Previsto anche un intervento antisismico.
“I numeri dell’aeroporto sono la conferma del grande interesse che suscita la nostra città e sono – dice il sindaco Orlando – esaltanti. L’anno prossimo contiamo di raddoppiare anche le presenze dei turisti che arrivano a Palermo con le navi da crociera. Un giorno è abbastanza per farsi un’idea della città e tornare a visitarla”.
“L’aeroporto – afferma Fabio Giambrone – si conferma porta d’ingresso della Sicilia. Il suo ruolo è far crescere i passeggeri e le rotte ma anche quello di condividere questo percorso con le istituzioni e i soci. Siamo a quota 98 rotte. La conferma di un lavoro importante e oggi consolidato con le compagnie aeree (33). Abbiamo una crescita a doppia cifra rispetto all’anno scorso”.
Record assoluto per lo scalo palermitano ad agosto: i passeggeri sono stati 732.091, il 15,63% in più di agosto 2017 (633.117). Ottimi anche i risultati raggiunti a luglio: 721.156 (+13,63%). Il traffico internazionale di voli e passeggeri è cresciuto a un ritmo serrato. Da gennaio a febbraio la percentuale dei passeggeri è aumentata fino a toccare +23,9% (1.167.020), circa 226 mila passeggeri in più rispetto allo stesso periodo del 2017 (941.697).
Vale lo stesso per i voli internazionali: cresciuti del 21,55%. Aumenta anche il traffico delle compagnie aeree che operano nello scalo palermitano: dal +17% di Ryanair fino al +70% di Air Malta.
Per quanto riguarda le rotte nazionali, il volo da e per Malpensa si trascina un massiccio aumento del 100%, che mette in evidenza l’aumento dell’offerta su Milano a favore dei viaggiatori in partenza da Palermo. Altri incrementi significativi sono il +39% su Venezia e, una notizia che fa molto piacere, il+52% del traffico da e per Genova. Infine, tra le rotte internazionali, il Parigi Orly torna nuovamente ad essere la rotta internazionale più affollata, con oltre il 21% di aumento (+82mila passeggeri da inizio anno). In evidenza anche Lione, che segna un aumento del 123%, con oltre 42 mila passeggeri in più da inizio anno.
A parte i complimenti a voi per il Vs sito, i complimenti vanno alla GESAP per l’oculata manifestazione di sviluppo integrato e in misura equilibrata tra spesa e risultati ottenuti, sono sicuro che con il ricollegamento della PFP, l’aerostazione di Palermo acquisirà sempre più forza.
Vorrei fare una proposta alla GESAP, qualora non ci avesse già pensato, ovvero l’istituzione di un collegamento navale, fra l’aeroporto e i porti limitrofi più importanti e quelli delle isole minori immediatamente a ridosso (Egadi, Ustica, Eolie), certo l’investimento della creazione del porto è certamente non indifferente, ma si potrebbe potenziare quello di Terrasini, creando un’apposita linea di collegamento, anche se ad oggi neanche io saprei da dove farla passare, vista l’innumerevole quantità di ville intorno all’aerostazione.
Di nuovo congratulazioni!!!!
Tutto bene, ottima performance. Però credo si tratti di crescita dovuta all’incremento delle compagnie low-cost. In Sicilia, tranne che per gli USA, per i collegamenti “seri” e per le compagnie serie c’è l’aeroporto di Catania.
Saranno anche tutte le cose descritte nell’articolo ma non viene menzionata la forte riduzione del traffico su Birgi…Ad ogni modo complimenti a Gesap. L’Aereoporto cresce da anni ed è più efficiente.
Birgi non è gestito dalla Gesap, e comunque la riduzione è normale visto che i comuni non hanno più finanziato Ryanair.
Premesso che l’aeroporto di Catania gestisce un traffico molto superiore dato il più ampio bacino d’utenza servito, quello che sta accadendo a Punta Raisi è il frutto di una programmazione fattiva che sta producendo i risultati sperati. Birgi è stato abbandonato dalle low-cost per una scelta autolesionistica degli enti locali trapanesi. Avrebbero dovuto fare di tutto per trattenere Ryanair che pur attraversa un grave periodo di crisi. La provincia di Trapani ne ha risentito molto in termini di calo delle presenze come mi hanno confermato molti amici che fanno turismo da quelle parti. Speriamo per tornare a Palermo in un ulteriore crescita in termini quantitativi e qualitativi con nuove rotte internazionali. La Sicilia ha una naturale inclinazione, per la sua posizione geografica, a fungere da Hub internazionale del Mediterraneo. La politica dovrebbe fare di più in tal senso. Non si può fare tutto in funzione di Roma e Milano. Hanno stancato le esclusive politiche nordistiche di sviluppo tecnologico e strutturale. È ora di puntare sul Sud! Investendo in infrastrutture e servizi. Il turismo è la nostra maggiore industria. Da nessuna parte del mondo si trovano i tesori ed il clima che abbiamo in Sicilia. Estendere la stagione estiva da aprile ad ottobre ed attrarre sempre più turisti dai paesi freddi. Le premesse ci sono tutte.
I progressi della nuova gestione sono evidenti, del resto passare dalla banda bassotti ad una seria gestione del falcone e Borsellino era da aspettarselo… Credo che lo scalo debba pensare ai collegamenti diretti innanzitutto per diventare davvero uno scalo interessante, i point to point sono i soli voli che consentono una reaaale crecita di uno scalo. per far questo bisogna portare avanti una serie di progetti che sfruttino la posizione dello scalo e sopratutto le potenzialità dello stesso. E’ indubbio che parte dell’incremento del traffico sia dovuto alle politiche scellerate adottare da Trapani, perdere uno scalo che nel periodo più movimentato arrivò a quasi 2 milioni di passeggeri è davvero da stupidi… Palermo pre crescere deve pensare di dotare lo scalo di maggiori servizi a cominciare dai parcheggi multi piano che sono previsti nel master plan approvato, costringere le compagnie a utilizzare i finger e puntare a fare di questo sistema il solo modo per salire e scendere dagli aerei, magari attraverso la realizzazione dei due moli previsti nel
master plan, dotare lo scalo di una struttura ricettiva che possa essere utilizzata sopratutto dagli equipaggi che fanno base a Palermo e non solo… anche molti turisti potrebbero essere interessati a questo genere di servizi se si prosegue nel progetto di allungamento della pista trasversale lato mare e del conseguente porticciolo turistico che potrebbe fungere da hub per i collegamenti da e per le isole minori, Egadi e Ustica, oltre ai collegamenti con importanti poli turistici, Palermo in primis, Castellammare del Golfo e san Vito lo Capo…
Di strada se ne fatta, ma tanta altra se ne potrebbe fare, sopratutto se si stabiliscono dei collegamenti con Hub intercontinentali, che ci tolgono dall’isolamento in cui versa l’isola sul fronte dei collegamenti intercontinentali… Catania, malgrado grandi limiti strutturali viaggia verso i 10 milioni di passeggeri, noi quest’anno forse arriveremo a 7, ma se si stabilissero collegamenti con Paris CDG, Londra, Francoforte e Dubai, potremmo diventare uno scalo attrattivo anche verso quella utenza che sceglie Catania al momento… Coraggio Giambrone… mai come adesso ci sono le persone capaci di agire e di fare….
I progressi della nuova gestione sono evidenti, del resto passare dalla banda bassotti ad una seria gestione del falcone e Borsellino era da aspettarselo… Credo che lo scalo debba pensare ai collegamenti diretti innanzitutto per diventare davvero uno scalo interessante, i “point to point” sono i soli voli che consentono una reale crescita di uno scalo. per far questo bisogna portare avanti una serie di progetti che sfruttino la posizione dello scalo e sopratutto le potenzialità dello stesso. E’ indubbio che parte dell’incremento del traffico sia dovuto alle politiche scellerate adottare da Trapani, perdere uno scalo che nel periodo più movimentato arrivò a quasi 2 milioni di passeggeri è davvero da stupidi… Palermo pre crescere deve pensare di dotare lo scalo di maggiori servizi a cominciare dai parcheggi multi piano che sono previsti nel master plan approvato, costringere le compagnie a utilizzare i finger e puntare a fare di questo sistema il solo modo per salire e scendere dagli aerei, magari attraverso la realizzazione dei due moli previsti nel
master plan, dotare lo scalo di una struttura ricettiva che possa essere utilizzata sopratutto dagli equipaggi che fanno base a Palermo e non solo… anche molti turisti potrebbero essere interessati a questo genere di servizi se si prosegue nel progetto di allungamento della pista trasversale lato mare e del conseguente porticciolo turistico che potrebbe fungere da hub per i collegamenti da e per le isole minori, Egadi e Ustica, oltre ai collegamenti con importanti poli turistici, Palermo in primis, Castellammare del Golfo e san Vito lo Capo…
Di strada se ne fatta, ma tanta altra se ne potrebbe fare, sopratutto se si stabiliscono dei collegamenti con Hub intercontinentali, che ci tolgono dall’isolamento in cui versa l’isola sul fronte dei collegamenti intercontinentali… Catania, malgrado grandi limiti strutturali viaggia verso i 10 milioni di passeggeri, noi quest’anno forse arriveremo a 7, ma se si stabilissero collegamenti con Paris CDG, Londra, Francoforte e Dubai, potremmo diventare uno scalo attrattivo anche verso quella utenza che sceglie Catania al momento… Coraggio Giambrone… mai come adesso ci sono le persone capaci di agire e di fare….
Concorso in pieno. La banda bassotti, teleguidata dal trio Miccichè/Schifani/Cammarata ha depauperato i fondi a disposizione, in maniera vergognosamente truffarda; questa nuova gestione invece ha fatto miracoli con i fondi
residui, basta guardare la hall arrivi, ristrutturata raschiando il barile. Per motivi di lavoro frequento spesso il Falcone Borsellino, e non posso non affermare che i miglioramenti sono evidenti sempre di più.
Per quanto riguarda il solito confronto con Fontanarossa , è evidente che le due realtà sono difficilmente confrontabili. Il fontanarossa serve 6 province, in pratica tutta la Sicilia occidentale, mentre il Falcone Borsellino serve Palermo e parzialmente, solo parzialmente , Trapani e Agrigento; rispetto al bacino di utenza quindi Palermo ha addirittura un traffico superiore. Il Fontanarossa inoltre, ha una posizione geografica oltremodo infelice. Posto in un contesto di degrado urbano, schiacciato da una urbanizzazione popolare cresciutagli intorno in maniera disordinata, con vie d’accesso e di fuga piccolissime e poche possibilità di sviluppo strutturale. Il FalconeBorsellino invece è all’interno di un’area poco urbanizzata e ancora tutta da progettare; c’é da costruire una struttura alberghiera, un vero parcheggio multi piano etc etc.
Inoltre, secondo me, sia il Vincenzo Florio che il Pio La Torre andrebbero chiusi. Se la provincia di Trapani in questi 10 anni avesse investito tutti i soldi dati a Ryanair per fantomatiche sponsorizzazioni (dato che il contributo diretto è giustamente proibito) per migliorare i collegamenti diretti con il Falcone Borsellino, oggi il loro aeroporto sarebbe a Palermo. Perchè pensare di tenere aperto un aeroporto monovettore oltretutto dipendente da una questua fatta ai singoli comuni, è pura e semplice demagogia politica, Lo stesso dicasi del Pio La Torre che infatti è in fallimento.
Sed tamen haec est mea sententia