Nonostante i paletti, nonostante il divieto, nonostante tutto…

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La prepotenza non è mai “poca”.

Laddove anche i dissuasori sono presenti e installati, laddove il normale (ma raro) senso civico dovrebbe facilmente indurre a rispettare uno spazio prettamente pedonale, laddove gli spazi circostanti non si prestano ad una sosta per erogare “servizi di ristoro”, c’è sempre qualcuno che deve andare oltre.

In questo caso è un paninaro ambulante (e abusivo) posto davanti, o meglio, DENTRO l’istituto Nautico di Piazza Santo Spirito, difronte la fontana del Cavalluccio Marino.

Nello specifico, l’abusivo sfrutta l’unico tratto di marciapiede privo di paletti, in corrispondenza dell’ingresso al Loggiato di San Bartolomeo, per salire sul marciapiede, fare almeno una trentina di metri a motore acceso per andarsi a piazzare davanti l’ingresso della scuola. Per la serie “io, io, io, mio mio mio e come dico io!

Altri ambulanti sono presenti nella piazza, agli angoli e comunque lungo i marciapiedi.

Cogliamo l’occasione per segnalare tutto questo anche ai vigili urbani, dato che il problema si verifica periodicamente e secondo noi meriterebbe un intervento immediato.

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17 Thoughts to “Nonostante i paletti, nonostante il divieto, nonostante tutto…”

  1. huge

    Ovviamente le tre scimmiette dei vigili urbani, io non vedo, io non sento, io non parlo, non ne sanno niente.
    Come non ne sanno niente tutte le volanti di polizia, carabinieri e guardia di finanza che quotidianamente passano da lì. VERGOGNA! STATO ASSENTE e INETTO!!!!

    1. Orazio

      Oh stiamo parlando del panellaro davanti alla scuola, ma stacca un attimo, calati nella realtà, interpreta la vita reale, molla la tastiera…. ci sei mai stato ragazzino?

      1. huge

        L’unica risposta che mi viene in mente è: ma chi vo diri?

  2. Lio

    al netto di tutto… ma almeno i panini li fa buoni???

    1. Normanno

      Solo i ragazzi con il loro stomaco intatto posso digerirli, ma anche noi siamo cresciuti a pane e panelle e siamo ancora vivi

  3. Normanno

    Visto che io sono un docente del nautico posso affermare che si tratta con certezza di una signora che viene alle 10 e smonta alle 1120 alla fine della ricreazione vendendo panini ai ragazzi.Sinceramente non dovrebbe farlo ma mi sembra un problema minore rispetto a tanti altri.Molto più invasivo è il barbone che si intravede e che lascia un seguito costante di sporcizia di fronte ad una splendida fontana.Ma non potrebbe il comune adibire una zona a basso costo protetta dal freddo per i barboni?Cosi difficile farlo come si fa in europa?Quello si che impatta sull’estetica e sull’igiene e prima c’era un barbone con evidenti problemi pschici ancora peggio, ma come si fa a mandarli via senza un senso di colpa?

    1. marcus

      Ma perché vogliamo parlare della fame del mondo e del riscaldamento globale ?

      Scusa ma cosa c’entra ? Il problema del barbone è serio ma va contestualizzato e affrontato nelle sedi e nei modi opportuni, ma mi sfugge cosa c’entri e come possa giustificare un comportamento illegale e incivile !

  4. Normanno

    A parte che vorrei tanto sapere quali sono le sedi opportune per parlare dei barboni e ti sarei grado se mi illuminassi in questo ( comunque personalmente ho fatto una proposta concreta) io ho solo detto che tra il venditore di panini che sosta per un’ora e se ne va e i barboni che lasciano materassi,sporcizia e piscio (vai a constatare di persona se non ci credi) là proprio dove dove passano molti turisti, per il decoro della città, a me sembra che il problema urgente da risolvere sia sicuramente il secondo,poi tutte le illegalità vanno perseguite, ma mi sa tanto di tentativo di risolvere il problema minore e lasciar perdere quello più importante perchè non si hanno gli strumenti per farlo,tipico approccio italiano.

    1. marcus

      Mi turba che tu sia un docente.
      Incapace di discernere problematiche differenti e di valutarle e affrontarle in modo analitico, senza ammucchiare tutto facendo solo confusione.
      Nessuno ha detto che il problema del clochard non vada affrontato, ma il post era (ed è) relativo all’arroganza del venditore ambulante e come tale va affrontato; se giochiamo a buttarci dentro dell’altro (ognuno avrà qualcosa da metterci) si parla di tutto e non si risolve nulla, al contrario un approccio analitico e individuale dei problemi magari permette di affrontarlo.

      “A parte che vorrei tanto sapere quali sono le sedi opportune per parlare dei barboni e ti sarei grado se mi illuminassi in questo “: non certamente la Polizia Municipale che invece è competente per la materia del post, al contrario magari le varie non profit che si occupano di senzatetto; oltretutto mi sembra che il tuo problema non sia il disagio del poveretto, ma il decoro che toglie alla tua scuola.

      “ma mi sa tanto di tentativo di risolvere il problema minore e lasciar perdere quello più importante perchè non si hanno gli strumenti per farlo,tipico approccio italiano. “: Anche la dietrologia a tutti i costi lo è…. 🙂

      Buona giornata

    2. marcus

      Ti cito ” Molto più invasivo è il barbone che si intravede e che lascia un seguito costante di sporcizia di fronte ad una splendida fontana.”

      Splendida fontana, barbone invasivo e sporco… se avessi un figlio nella tua scuola lo ritirerei immediatamente !

  5. peppe2994

    Ma così non si vive più. C’è la lambretta? Passateci accanto. Non scherzo.

    Ci sono migliaia di casi riguardanti i venditori abusivi, quelli che VERAMENTE creano disagio, e bisogna prendersela con quello meno invasivo, utile (per i ragazzi) ed in regola (a parte la sosta sul marciapiede)?

    Ricordo chiaramente a suo tempo, durante gli anni di scuola superiore in un altro istituto, che tipo un paio di volte l’anno la municipale veniva a controllare il possesso della licenza di venditore ambulante e l’attestato di formazione. Una volta uno ha cambiato leggermente la sua collocazione su indicazione della municipale e fine.

  6. Normanno

    Ecco perchè ci saranno sempre due italie:questo succede a verona e a parma
    Articolo:
    Cinquanta euro la sanzione comminata alla madre del piccolo
    Il sindaco: “Mi spiace, ma l’ordinanza anti-bivacchi è nota”
    Verona, multato un bimbo di quattro anni
    mangiava un panino sulle scale del Comune
    Verona, multato un bimbo di quattro annimangiava un panino sulle scale del Comune
    Palazzo Barbieri a VeronaVERONA – Proibiti i “bivacchi” a Verona. E la prima vittima del decreto emesso nei giorni scorsi dal sindaco ha quattro anni: è un bambino di Grezzana, in provincia di Verona, la cui mamma è stata multata di 50 euro perché due agenti di polizia hanno sorpreso il piccolo ad addentare un kebab sulle scalinate di palazzo Barbieri, sede del Comune.

    Il piccolo Ettore non è solo. Dopo di lui è toccato ad una ragazza di Andria in visita in città. Lei il cartello che avvertiva della possibile sanzione non l’ha visto ma i vigili, irremovibili, le hanno fatto la multa senza sentire scuse.

    La mamma del bambino ha chiesto di parlare al sindaco, Flavio Tosi, per spiegargli che il piccolo non aveva nemmeno iniziato a mangiare il panino, ma non ha avuto risposta. Unico suggerimento quello del capo di gabinetto, che ha suggerito alla donna di presentare ricorso.

    Solo in seguito il sindaco ha commentato, ribadendo la sua decisione: “Mi spiace per i genitori del bambino, sono loro ovviamente i multati e non il figlioletto, ma l’ordinanza che vieta di consumare cibi sulla scalinata di palazzo Barbieri e di altri monumenti cittadini è ampliamente pubblicizzata ed è sicuramente nota ai veronesi”.

    “Ho dato comunque disposizione al comando dalla polizia municipale – ha aggiunto – di verificare se sia stata corretta e non eccessiva l’applicazione della sanzione e ai genitori. Ricordo che in ogni caso, come già detto loro questa mattina dal capo della mia segreteria, possono presentare ricorso alla polizia municipale”.

    (28 luglio 2007)

  7. Normanno

    A Parma invece succede questo:Grazie a molti miei ho motivo di ritenere che apparteniamo alla stessa nazione solo per motivi storici.
    Articolo:
    A Parma un’ordinanza anti-bivacco: multare chi mangia e beve sui gradini di un monumento è sufficiente per mantenere pulita la città?
    Paolo Tomassone, 07/01/2014
    Il sindaco Federico Pizzarotti ha firmato un provvedimento a inizio agosto: davanti ad alcuni monumenti della città non si possono consumare cibi o bere bevande… pena una multa che può arrivare anche a 500 euro. Nonostante le critiche e le prese di posizione di comitati civici, i commercianti del centro si dicono tutto sommato soddisfatti. A patto che si evitino le esagerazioni: bere un po’ d’acqua davanti al Battistero non è un reato!
    Durante le festività natalizie, uno dei numerosi presepi allestiti in centro a Parma è stato collocato davanti al Battistero… con una particolare premura: Giuseppe e Maria, invece di posare sui gradini di uno dei più importanti monumenti della città, stazionavano sul selciato della piazza. La memoria è ritornata immediatamente ai primi giorni di agosto, quando il sindaco Federico Pizzarotti ha firmato un’ordinanza urgente per combattere il fenomeno dei bivacchi. I genitori di Gesù Bambino, hanno ironizzato in tanti a Parma, non sarebbero sicuramente stati multati. Nessuno sconto, invece, alle decine di turisti e passanti che dal giorno in cui è entrata in vigore l’ordinanza si sono beccati una bella strigliata e una multa anche di 50 euro per aver mangiato o bevuto comodamente seduti sotto i Portici del Grano, del Teatro Regio, sotto il Palazzo della Pilotta e davanti al Battistero.

    In Comune minimizzano sulle critiche che sono arrivate un po’ ovunque: il provvedimento, che è stato deciso dopo una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza in prefettura, ha il carattere di urgenza, al fine si «assicurare l’uso pubblico e la tutela dei beni monumentali da attività e comportamenti degenerativi, lesivi del bene della Sicurezza Urbana». Ma numerose sono state le posizioni contrarie, soprattutto da parte di comitati di cittadini, che hanno promosso anche flash-mob e proteste pubbliche.

    Nei primi 15 giorni di applicazione dell’ordinanza, gli agenti della polizia municipale si sono limitati ad invitare turisti e passanti al «comportamento corretto», ma dopo il “test” iniziale si è passati ai verbali. I commercianti del centro storico, dopo le prime settimane, hanno apprezzato la buona intenzione del Comune di garantire la pulizia e il decoro della città, anche se in alcuni casi – secondo le loro testimonianze – si è arrivati a “punire” ingiustamente anche chi stava semplicemente sorseggiando un po’ d’acqua.

    «Appare doveroso per la civica amministrazione – spiega lo staff di Pizzarotti – adottare quegli strumenti apprestati dall’ordinamento che, alla luce del quadro normativo in materia di sicurezza urbana, consentano di poter assicurare ai cittadini e ai visitatori della città l’accesso e la libera fruizione dei beni artistici e culturali nonché degli spazi pubblici adiacenti agli stessi, compreso la rimessa in pristino dello stato dei luoghi e/o la rimozione di occupazioni abusive di immediata attuabilità».

    .

  8. marcus

    Confondere il turista vandalo che consuma un panino seduto su un monumento con un senzatetto che vive un disagio sociale continua a turbarmi…

    1. Normanno

      Quindi secondo la sua logica turbata se uno è un turista non può bere davanti ad un monumento, ma se invece è uno che ha un disagio sociale può urinarci sopra o può lasciare immondizia e materassi vari davanti?Io ci rinuncio a capirla comunque non vada in mezza europa (e neanche nell’altra italia,nell’italia del nord) perchè la riempiranno di multe e Lei non si renderà conto neanche del perchè

  9. Normanno

    Questa mattina ,giorno 3/3/2017 dopo circa sette mesi, in concomitanza con l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar a Palazzo Butera (di fronte all’istituto)sono spariti materassi,immondizia,detentore del disagio sociale e tutto splendeva ed era pulito.In Sicilia e a Palermo in particolare siamo ancora allo stato feudale ,il RE e i suoi cortigiani devono vedere che tutto funziona ed è apposto invece cittadini e turisti che sono solo sudditi possono tranquillamente convivere con la lordura.I monumenti sono ad un livello inferiore di cittadini e turisti,sono cose passate che importanza volete che abbiano?,Aspettiamo adesso che arrivi il papa,o il primo ministro o qualche cortigiano importante del RE per migliorare il decoro pubblico.Il vero problema della Sicilia è che ancora non c’e stata la rivoluzione francese (1789) e non sono stati assimilati i valori dell’illuminismo quando i cittadini parigini (anche in modo forse tropo cruento) dissero ai re :contiamo noi come cittadini non voi re con i vostri ruffiani e cortigiani e le cose si fanno per noi non più per voi. Libertè, egalitè,fraternitè (Libertà uguaglianza solidarietà)

  10. Anonimo

    Alimorté….. Dai Francè….

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